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È morto Mugabe, l’antesignano di Mandela che divenne simbolo del disastro africano

di Ugo Tramballi

Zimbabwe: morto l'ex presidente Mugabe a 95 anni

Mugabe aveva guidato il suo Paese dal 1980 al 2017, quando fu spodestato da un colpo di Stato militare.

6 settembre 2019
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3' di lettura

In un'intervista ad Harare, a metà degli anni Novanta, Robert Mugabe passò quasi tutto il tempo a elogiare il modello economico maoista. Anche i cinesi avevano smesso di applicarlo: Deng Xiaoping già spiegava ai suoi cncittadini quanto fosse “glorioso arricchirsi”. Ma per Mugabe, Mao continuava a essere la via maestra per la liberazione dal capitalismo colonialista e il decollo economico dello Zimbabwe che, al contrario, precipitava sempre più nel sottosviluppo.

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La vita di Robert Mugabe, l'ex presidente dello Zimbabwe

33 foto

In questa foto di archivio del 4 novembre 1974, Robert Mugabe prende parte alla conferenza di Rhodesia a Ginevra, alza scherzosamente i pugni mentre incontra giornalisti. (AP Photo, file)
Il presidente cubano Fidel Castro (destra) stringe la mano al presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe (sinistra) presso il Palazzo della Rivoluzione a L'Avana, Cuba, 12 settembre 2005 . EPA/Alejandro Ernesto EPA/ALEJANDRO ERNESTO
18 maggio 1995. Il presidente americano Bill Clinton e Robert Mugabe nei colonnati della Casa Bianca, Washington. (AP Photo/Greg Gibson, file)
In questa foto del file scattata il 17 ottobre 2005 il presidente venezuelano Hugo Chavez (sinistra) abbraccia l'allora presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe (destra), dopo il discorso di Mugabe durante una conferenza sulla fame in occasione del 60 ° anniversario dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura nella sede della FAO a Roma. (Photo by GIULIO NAPOLITANO / AFP)
In questa foto del 5 marzo 1990, il vice presidente del Congresso nazionale africano Nelson Mandela, al centro, e il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe, all'estrema destra, salutano la folla all'inizio del nuovo giorno festivo dello Zimbabwe, Mandela Day, a Harare, Zimbabwe. (AP Photo/John Parkin, file)
12 settembre 1983. Il Segretario di Stato americano George Shultz, a sinistra, e Robert Mugabe a Washington. (AP Photo/Bob Daugherty, file)
In questa foto scattata il 29 ottobre 1976 il leader del Fronte Patriottico Robert Mugabe (destra) tiene una conferenza stampa a Ginevra. ( AFP)
Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad (destra) stringe la mano al presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe (sinistra) presso l'ufficio presidenziale di Teheran, Iran, 20 novembre 2006 . EPA/ABEDIN TAHERKENAREH
Una foto distribuita dal governo sudafricano mostra il presidente sudafricano Jacob Zuma (sinistra) e il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe (destra) che si abbracciano durante una riunione straordinaria della SA Development Community (SADC) presso il Sandton Convention Center di Johannesburg, in Sudafrica, il 20 giugno 2009 .EPA
Una fotografia del 14 aprile 2011 mostra il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe al National Heroes Acre di Harare, Zimbabwe . EPA/AARON UFUMELI
29 giugno 2008, il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe. (Photo by ALEXANDER JOE / AFP)
Una foto del 23 marzo 2005 mostra il presidente Robert Mugabe (destra, in giallo) dello Zimbabwe che stringe la mano ai sostenitori del suo partito ZANU (PF) durante una manifestazione elettorale nella città di Tsholotsho nello Zimbabwe sud-occidentale. EPA
26 settembre 2003. Il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe si rivolge alla 58a sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite presso la sede di New York City. EPA/Matt CAMPBELL
Il presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, guarda un video di presentazione durante il vertice della Southern African Development Community (SADC) a Johannesburg, il 17 agosto 2008. REUTERS/Mike Hutchings
17 dicembre 2016, il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe. (AP Photo/Tsvangirayi Mukwazhi, File)
Il presidente Robert Mugabe e la nuova moglie Grace lasciano la chiesa cattolica di Kutama nello Zimbabwe il 17 agosto 1996 dopo aver scambiato i voti nuziali. REUTERS/Howard Burditt/File Photo
In questa foto di archivio di mercoledì 10 novembre 1976, i leader del Fronte Nazionale Nero Joshua Nkomo, a sinistra, e Robert Mugabe rilasciano dichiarazioni dopo l'incontro informale con il presidente britannico Ivor Richard al Palais of Nations, Ginevra, Svizzera. (AP Photo/Dieter Endlicher, file)
In questa foto scattata il 21 luglio 2008, il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe (sinistra) stringe la mano al leader del Movimento per il cambiamento democratico Morgan Tsvangirai ad Harare. (Photo by DESMOND KWANDE / AFP)
Il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe viene baciato dalla moglie Grace alla sua festa per l'ottantesimo compleanno nella sua zona natale di Zvimba, a ovest di Harare, il 21 febbraio 2004. REUTERS/Howard Burditt/File Photo
18 aprile 2012. Il presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, accende la fiamma durante le celebrazioni per celebrare i 32 anni di indipendenza dello Zimbabwe, ad Harare. (AP Photo/File)
17 novembre 2017. Il presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, al centro, arriva per presiedere a una cerimonia di laurea degli studenti presso la Zimbabwe Open University alla periferia di Harare, Zimbabwe. (AP Photo/Ben Curtis, File)
29 luglio 2018. Robert Mugabe e la moglie Grace. (AP Photo/Tsvangirayi Mukwazhi, File)
Robert Mugabe in una foto del 22 agosto 2013. (Photo by ALEXANDER JOE / AFP)
Il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe arriva con la moglie Grace per una manifestazione elettorale a Madziwa, un villaggio a nord di Harare, 21 giugno 2000. REUTERS/Juda Ngwenya/File Picture
La regina Elisabetta II e il duca di Edimburgo si trovano con il presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe (sinistra) a Londra il 17 maggio 1994. REUTERS/Kevin Coombs/File Photo
Il presidente francese Jacques Chirac (destra) saluta il presidente dello Zimbabwe Robert Gabriel Mugabe (sinistra) al Palazzo dell'Eliseo a Parigi, Francia, 28 ottobre 1999. REUTERS/John Schults/File Picture
Il presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, stringe il trofeo della Coppa del Mondo di calcio FIFA all'aeroporto internazionale di Harare, 26 novembre 2009. REUTERS/Philimon Bulawayo/File Photo
Il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe (destra) e il suo omologo palestinese Yasser Arafat arrivano nella capitale per partecipare al Vertice mondiale World Solar Summit, Zimbabwe, 15 settembre 1996. REUTERS/File Picture
La First Lady americana Hillary Clinton (centro) è scortata dal presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe (destra) e da sua moglie Grace Mugabe dopo essere arrivata al palazzo presidenziale di Harare il 21 marzo 1997. REUTERS/Win McNamee/File Photo
Il presidente russo Vladimir Putin (destra) incontra il suo omologo dello Zimbabwe Robert Mugabe al Cremlino di Mosca, Russia, 10 maggio 2015. REUTERS/RIA Novosti/Kremlin
La principessa del Galles Diana Spencer parla con il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe presso la casa di stato di Harare, il 10 luglio 1993. REUTERS/Howard Burditt/File Photo
Il leader libico, il colonnello Muammar Gheddafi (sinistra) e il presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, salutano i sostenitori fuori dalla State House di Harare, Zimbabwe, 12 luglio 2001. REUTERS/Stringer/File Photo
Il presidente Robert Mugabe dello Zimbabwe (destra) con il suo omologo sudafricano Nelson Mandela che lo saluta al suo arrivo nel paese il 13 dicembre 1998. REUTERS/Howard Burditt/File Photo

Non era sempre stato così. Ci fu una stagione politica, all'inizio degli anni Ottanta, nella quale Robert Gabriel Mugabe dell'etnia shona, nato in povertà il 21 febbraio 1924, aveva rappresentato un modello africano e globale di riconciliazione. Fu un antesignano di Nelson Mandela. I loro percorsi sono molto simili, fino a un certo punto.

Mugabe aveva frequentato l'Università di Fort Hare, nella provincia del Capo Orientale, in Sudafrica. Era dove gli inglesi contavano d'istruire una classe dirigente indigena che affiancasse il potere coloniale dei bianchi nella parte meridionale dell'Africa. Nacque invece una generazione di lotta a quel potere, determinata a prenderne il posto. Oltre a Mugabe della Rhodesia Meridionale (poi diventata Rhodesia e infine Zimbabwe) e a Kenneth Kaunda venuto dalla Rhodesia Settentrionale (poi Zambia liberato, del quale Kaunda sarebbe diventato presidente) Fort Hare aveva ospitato i padri della lotta all'apartheid sudafricano: Oliver Tambo e Nelson Mandela.

Per il suo attivismo politico, Mugabe prima finì in carcere poi fuggì in Mozambico. Per rientrare in Rhodesia in clandestinità, creare lo Zimbabwe African National Union, lo ZANU, e iniziare la lotta armata contro il governo bianco di Ian Smith, a Salsbury (oggi Harare). Furono anni sanguinosi che la mediazione britannica interruppe con un compromesso visionario, gli accordi di Lancaster House: libere elezioni, divisione dei poteri politici e niente espropri contro l'economia bianca, principalmente agricola.

Era il 1980. In quegli anni chi veniva ad Harare da Johannesburg, aveva la sensazione di uscire da Berlino Est e entrare a Berlino Ovest. La sera i pub del centro erano pieni di giovani neri, in giacca e cravatta, appena usciti dagli uffici: erano la nascente e fiduciosa borghesia del nuovo paese. In Sudafrica, sempre più reazionario e oscuro, Nelson Mandela era rinchiuso nella prigione di Robben Island ed era impensabile che potesse mai uscirne.

Mugabe era un africano più nazionalista che pan-africanista. Si professava marx-leninista ma i modelli economici che applicava erano molto moderati, quasi liberisti. Poi dichiarò di essere socialista, continuando ad usare quegli stessi modelli di sviluppo. Dal 1980, la nascita dello Zimbabwe, all'87, Mugabe fu solo premier: ma il leader del primo partito e del paese era lui. Fu nominato – o si nominò – presidente nel 1987 e qualche cosa aveva già incominciato a cambiare.

L'illusione era che lo Zimbabwe sarebbe stato il primo paese a smentire i tragici cliché dell'Africa che usciva dal colonialismo per sprofondare nel disastro economico e sociale, e negli scontri tribali. Invece nel 1985 lo shona Mugabe con il suo esercito sempre più personale, aveva normalizzato la provincia meridionale del Matabeleland, abitato dagli ndebele. Lo scontro era anche politico, contro Joshua Nkomo, leader dello ZAPU e principale oppositore. Ma l'elemento etnico fu primario: vennero uccisi 10mila ndebele.

Al potere ininterrottamente dal 1980 al 2017, Robert Mugabe fu il simbolo del disastro africano. Non quanto il Rwanda e il Congo. Ma in una specie di legge del contrappasso, la vicinanza del modello sudafricano di Nelson Mandela e della sua “Nazione arcobaleno”, rese ancora più drammatico il fallimento e la brutalità di Mugabe. Di fronte alle proteste interne e alle pressioni internazionali, il presidente pensò di perpetuare la sua presenza, candidando la moglie Grace di 41 anni più giovane.

Solo un colpo di palazzo lo poteva esautorare e dopo 37 anni di potere, quel golpe non poteva risolvere il dramma dello Zimbabwe. A farlo dimettere fu il suo vice, Emmerson Mnangagwa che, come Mugabe, perseguita gli oppositori e mantiene lo Zimbabwe nel suo perpetuo disastro economico.

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