di Riccardo Barlaam
Emergenza clima per la Terra, allarme da 11.000 esperti
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NEW YORK - L'amministrazione Trump ha presentato una proposta di legge che indebolisce il quadro regolamentare stabilito durante l'era Obama per limitare il rischio di infiltrazioni nelle falde acquifere dalle ceneri e dagli altri rifiuti tossici derivanti dalla produzione di energia nelle centrali a carbone.
Aumenta rischio contaminazione
L'industria avrà più tempo per adeguare i propri impianti tecnologicamente obsoleti e risparmierà milioni di dollari. Ma aumenta il rischio di contaminazione dell'acqua potabile, specialmente per le popolazioni che vivono vicino a una delle tante centrali a carbone ancora attive negli Stati Uniti.
Saltano le regole
Andrew Wheeler, il direttore dell'Epa, l'Agenzia federale per la protezione ambientale, ha emesso una proposta di regolamento che rivede completamente le regole stabilite nel 2015 per l'industria del carbone. Regole che impongono ispezioni stringenti e parametri che obbligano le centrali a carbone a installare le nuove tecnologie per proteggere le falde acquifere da arsenico, piombo, selenio e altri scarti tossici derivanti dalle ceneri di carbone.
Allungata la vita delle centrali a carbone
Le nuove regole sono parte del piano di deregulation del presidente Trump per eliminare le regole all'industria dei combustibili fossili e allungano la vita alle centrali a carbone. Le nuove misure abbassano i limiti di inquinamento ed estendono la scadenza dell'obbligo di adeguamento tecnologico alle vecchie centrali a carbone fino al 31 dicembre 2028, e esentano del tutto alcune centrali.
La prima fonte di emissioni
Oltre a scaricare inquinanti nell'aria e nell'acqua, le centrali a carbone sono la principale fonte di emissioni di C02 degli Stati Uniti, il gas serra accusato del riscaldamento del pianeta. Secondo le associazioni ambientaliste il 95% dei depositi di ceneri delle centrali a carbone americane non hanno barriere di protezione per evitare la contaminazione delle falde acquifere.
Risparmi per 175 milioni l'anno
Il direttore dell'Epa stima che le nuove misure faranno risparmiare all'industria del carbone 175 milioni di dollari all'anno. “Le revisioni proposte – scrive il direttore dell'Epa - supportano l'impegno dell'Amministrazione Trump nei confronti di regolamenti responsabili e ragionevoli adottando un approccio di buon senso, che protegge anche la salute pubblica e l'ambiente”.
Persone più danneggiate
Circa 1,1 milioni di americani vivono a meno di tre miglia da una centrale a carbone, secondo l'Epa. Le nuove regole saranno particolarmente dannose per le comunità povere, persone di colore o a basso reddito che sono quelle che vivono di solito a poca distanza dalle centrali elettriche a carbone.
Tolti gli obblighi
Il regolamento adottato dall'amministrazione Obama imponeva alle centrali a carbone di installare retrofit per limitare le emissioni, barriere e coperture per le ceneri, di monitorare la qualità delle acque e rendere pubbliche le informazioni. Nel 2015 era stato stimato che i regolamenti avrebbero impedito a circa 1,4 miliardi di libbre di metalli tossici e altri inquinanti di riversarsi nei fiumi e nei corsi d'acqua. Ma le regole di Obama non piacevano agli imprenditori del settore perché hanno aumentato i costi di gestione dei loro impianti, compromettendo ulteriormente la loro redditività.
Acqua a rischio per milioni
Mustafa Santiago Ali, che era direttore dell'Ufficio giustizia ambientale dell'Epa sotto l'amministrazione Obama, sostiene che “la norma appena annunciata mette a rischio l'acqua potabile di milioni di persone: quando un'alluvione, un uragano o una breccia colpisce una fossa di ceneri di carbone o uno stagno sfoderato, i cittadini rimangono con acqua contaminata”.
La cenere di carbone
La cenere di carbone, il residuo prodotto dalla combustione del carbone, è stata scaricata per anni nelle aree vicino alle centrali elettriche americane a carbone, in gran parte senza regolamentazione. Il problema è venuto all'attenzione dei media dopo che le fuoriuscite di inquinanti dagli impianti a carbone nella Carolina del Nord e nel Tennessee hanno contaminato le riserve idriche con mercurio, cadmio, arsenico e altri metalli pesanti, avvelenando le popolazioni.
Il disastro ambientale di Flint
In America è ancora vivo il ricordo della tragedia ambientale di Flint e della sua acqua contaminata al piombo color fango bevuta dai bambini nelle scuole. Flint è in Michigan, la città natale del regista Michael Moore, a poca distanza da Detroit, la capitale dell'auto, ed è abitata per il 60% da afroamericani. La vicenda è stata raccontata magistralmente da Moore nel docufilm Fahrenheit 11/9, come simbolo delle politiche dell'establishment democratico lontane dai problemi della gente. Una delle tante che ha contribuito a far vincere le elezioni a Trump.
Acqua color fango
Nel settembre 2015 un gruppo di cittadini denunciò il problema dell'acqua potabile di Flint che arriva dall'omonimo fiume, e che rifornisce anche Detroit. Dai rubinetti usciva acqua puzzolente con il colore del fango. Il Dipartimento alla sanità del Comune assicurava che l'acqua era potabile e sana. Invece era avvelenata. Ma la gente continuava a berla.
Speculazione sui cittadini
Nel 2014 il governatore repubblicano Rick Snyder decide, per pura speculazione finanziaria, di far arrivare l'acqua in città dal fiume Flint, invece che dal lago Huron, come era sempre stato. Si accorge che qualcosa non va anche la General Motors: le componenti auto trattate con l'acqua di Flint vengono danneggiate. La gente comincia ad ammalarsi, i bambini sono i più colpiti. Nel film si vede Obama che arriva a visitare la città, una visita formale, senza avvicinarsi alle persone e alla loro tragedia che resta ancora senza soluzione.
Il 70% dei bambini disabili mentali
I dati sul tasso di piombo nel sangue dei bambini vengono falsificati dalle autorità locali. Fino a quando lo scandalo non esplode perché i bambini non smettono di ammalarsi. L'acqua avvelenata è stata bevuta per molto tempo da 30mila bambini: molti di loro oggi hanno problemi neurologici con ritardi nello sviluppo del cervello e del sistema nervoso. Alti tassi di autismo, dislessia e disordini mentali sono una cosa molto comune a Flint, lasciati in eredità dalle acque avvelenate di Flint che hanno colpito il 70% dei bambini, diventati nel frattempo ragazzi, con i casi di disabilità raddoppiati.
La class action della popolazione
La class action avviata dalla popolazione contro il Comune, la contea e il Dipartimento educazione del Michigan ha avuto come risultato l'obbligo ad avviare un Centro di eccellenza per lo studio dei problemi neurologici costato allo Stato del Michigan 3 milioni di dollari. E ha costretto le scuole ad assumere in grande quantità insegnanti di sostegno e ad aprire centri doposcuola, con 15 milioni di investimento, per aiutare l'apprendimento dei ragazzi diventati disabili mentali per aver bevuto l'acqua al piombo di Flint.
Cancellate 84 norme ambientali
Questa brutta storia, ricordata qualche giorno fa con un lungo reportage pubblicato dal New York Times, evidentemente non ha insegnato niente alle autorità federali. Trump, che ha appena avviato la procedura formale per cancellare l'adesione americana all'Accordo di Parigi per la lotta contro i cambiamenti climatici, con la sua amministrazione, nel nome della deregulation, dall'inizio della sua presidenza ha cancellato 84 norme ambientali.
Riccardo Barlaam
Caporedattore Economia e Politica Internazionale
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