di Chiara Di Cristofaro
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Più che una parabola, la traiettoria di Bio-On in Borsa è da montagne russe. Il titolo oggi è stato sospeso da Borsa Italiana prima di riuscire a fare prezzo, in pre- apertura segnava -50% teorico, dopo l'annuncio di arresti domiciliari per il presidente Astorri, nove indagati (fra amministratori, sindaci, direttore finanziario e revisore), sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie per 150 milioni di euro, accuse di falso in bilancio e manipolazione di mercato, in un'operazione della Guardia di Finanzia di Bologna denominata Plastic Bubles.
La società bolognese ha fatto il suo ingresso in Borsa il 24 ottobre 2014 sull'Aim il mercato dedicato alle Pmi di cui è presto diventata la 'regina', superando il miliardo di capitalizzazione ( a ieri invece era scesa a 166 milioni). Oggi il valore del titolo è quasi azzerato sotto la bufera che ha colpito la società nel luglio scorso fino ad oggi, con la notizia delle misure cautelari per i manager. La società bolognese è attiva nella «ricerca e sviluppo di tecnologie di biofermentazione nel campo dei materiali ecosostenibili e biodegradabili», bioplastiche verdi e biodegradabili.
Il 24 ottobre 2014 Bio-On ha debuttato sull'Aim a 5 euro: subito sono scattati gli acquisti e l'interesse degli investitori per la start up innovativa e 'green'. In fase di collocamento la società aveva raccolto 6,875 milioni di euro; il flottante al momento dell’ammissione era del 10,39% e la capitalizzazione pari a circa 66,2 milioni di euro. Il global coordinator dell'operazione è stato Banca Finnat mentre EnVent Capital Markets ha assunto l'incarico di Nomad, l'organo preposto al controllo della corretta attività delle Società quotate all’Aim. Va detto subito che gli unici studi di analisti a disposizione del pubblico sono proprio firmati da Banca Finnat e da EnVent (che, tra l'altro, il 28 settembre scorso ha rinunciato all'incarico, sottolineando che era venuto meno il rapporto fiduciario con la società).
Dal collocamento in poi la strada in Borsa per Bio-On è tutta in crescita: il titolo il 21 aprile 2015, a sei mesi dalla quotazione, è arrivato a 26,2 euro (+424%), la società su richiesta di Borsa ha detto di non sapersi spiegare questo boom del titolo. Dopo la fiammata di aprile, comunque, le azioni tornano a viaggiare in un range vicino ai 15 euro e la capitalizzazione comunque supera i 200 milioni di euro. La crescita negli anni successivi è costante e ripida, in controtendenza rispetto al listino di riferimento. A fine 2017 Bio-On viaggia oltre i 25 euro, ma è nel 2018 che arriva il boom: il titolo supera il miliardo di capitalizzazione e diventa un "unicorno", il 10 luglio 2018 è sul massimo storico a 71,2 euro.
Il 23 luglio 2019 il titolo ha chiuso la seduta a 55,3 euro, il 24 luglio arriva la bomba del rapporto Quintessential: accuse che la società smentisce e definisce infondate ma che aprono l'estate nera per le azioni. La perdita, a ieri, era dell'80% con le azioni in area 10 euro. Il minimo dopo la bufera i titoli lo hanno toccato l'11 ottobre, 5,6 euro intraday. Ancora sopra i 5 euro del collocamento di 5 anni fa, nonostante il tracollo.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Chiara Di Cristofaro
Redattrice esperta Radiocor
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