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Coronavirus, la Cina sterilizza le banconote. Rezza (Iss): «Basta lavarsi le mani»

di Marzio Bartoloni

Coronavirus, oltre 1.750 morti in Cina. Esperti dell’Oms a Pechino

Per il direttore malattie infettive dell'Istituto superiore di Sanità non esistono evidenze scientifiche sull’efficacia della misura che prevede che le banconote siano in quarantena per 14 giorni

17 febbraio 2020
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2' di lettura

La Banca centrale cinese ha appena adottato misure per la disinfezione delle banconote in circolazione nell'ambito del contrasto all'epidemia di coronavirus. In particolare secondo una circolare diffusa nei giorni scorsi le banconote provenienti dalle regioni più colpite dall'epidemia dovranno essere disinfettate con l'esposizione a raggi ultravioletti o alte temperature. Prima di essere rimesse in circolazione dovranno anche essere stoccate per 14 giorni in una sorta di quarantena.

«Mi sembra una misura eccessiva, ma comunque adottata all’interno di un complesso di interventi di massima cautela da parte della Cina che per ora sembrano funzionare per circoscrivere l’epidemia», avverte Gianni Rezza, direttore malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità

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Perché le sembra eccessiva la “quarantena” delle banconote?
Non conosco bene la misura, ma non mi pare basata su evidenze scientifiche. Il problema con le banconote è nel caso il contatto con le mani perché nessuno certamente se le mette in bocca

Ma il virus non resiste sulle superfici? E quindi anche sulle banconote?
Ripeto, a me sembra una misura eccessiva non basata su prove scientifiche e mi chiedo anche quanto sia fattibile. Direi che per proteggersi è comunque sufficiente adoperare la misura più importante che possono utilizzare tutti per difendersi da ogni virus, quella di lavarsi bene le mani. Certo va sottolineato come la Cina stia portando i controlli alla massima potenza possibile e questo sembra funzionare.

Perché?
Misure come quelle dell’isolamento di 60 milioni di persone stanno al momento funzionando perché stanno circoscrivendo i focolai del virus che hanno comunque dimensioni impressionanti

Ma è vero che stiamo già superando il picco dei contagi?
Qualche segnale di rallentamento comincia ad esserci. L’epidemia al momento resta circoscritta soprattutto in alcune zone. Però bisogna restare ancora cauti.

Cosa si può dire finora del coronavirus?
Che si tratta di un virus piuttosto contagioso, ma la cui letalità è decisamente inferiore a quella a esempio della Sars

C’è qualche virologo che prevede che si diffonderà presto anche in Italia e in Europa. Cosa ne pensa?
Io non sono un indovino. Ci sono due ipotesi possibili: una in cui il virus si propaga con altri focolai in altre zone del mondo l’altra è che l’epidemia venga contenuta. Al momento si sta verificando questa seconda ipotesi.

Per approfondire:
- Coronavirus, le regole per prevenire l’infezione

- Coronavirus, Africa subsahariana: scanner negli aeroporti ma nessun kit diagnostico

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