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La flat tax alza l’appeal di Sicilia e Toscana

di Paola Dezza

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Scicli, Sicilia (Afp)

Scicli, Sicilia (Afp)

Lo stimolo fiscale attira persone con ingenti patrimoni che vogliono vivere in Italia in luoghi trendy come la Val di Noto

11 febbraio 2020
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3' di lettura

Spazia dalle ville “pied dans l’eau” del lago di Como agli appartamenti affrescati di Venezia affacciati sul Canal Grande e alle antiche dimore siciliane soprattutto della zona della Val di Noto. È la fotografia che ha scattato Sotheby’s sulle preferenze degli acquisti dei compratori internazionali che scelgono oggi l’Italia come meta di investimento immobiliare. «Si tratta di Ultrahigh net worth individual con ampie possibilità di spesa - spiega Diletta Giorgolo, responsabile vendite per il Centro e il Sud Italia di Italy Sotheby’s International Realty -. Il momento è effervescente perché arrivano molti acquirenti attirati dalla Flat tax (decisa nel 2017, una tassa fissa di 100mila sul reddito di chi sceglie di vivere in Italia, ndr), acquirenti che senza tale agevolazione non comprebbero in Italia». E dove si dirigono? «Scelgono Milano e Roma, il lago di Como - continua -. Abbiamo appena venduto una dimora da dieci milioni di euro nella zona di Laglio a una coppia che risiede in Svizzera. La Flat tax ha aiutato anche a vendere a Roma case che erano sul mercato da un po’di tempo».

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Ragusa Ibla, Val di Noto in Sicilia (Agf)

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In generale gli oggetti acquistati o ricercati sono ville che superano i dieci milioni di euro e arrivano, come la dimora venduta a un acquirente cinese nella zona di Venezia, a 20 milioni. La vivacità della domanda spinge pertanto i proprietari che vogliono vendere a ristrutturare le case e poi metterle sul mercato già in ordine. Anche perché l’acquirente straniero spesso non vuole o non ha tempo di mettersi a seguire una ristrutturazione. E una casa ristrutturata si vende a prezzi più alti. «Tra l’altro in questo momento si può contare su una serie di bonus fiscali che abbattono la spesa» dice Giorgolo.

Tornando alle zone ambite sale nelle preferenze la Sicilia. «Molti acquirenti, stranieri e italiani, puntano alla Val di Noto in particolare, guardando la stessa Noto, Ragusa e Scicli - sottolinea Giorgolo -. Qui si possono acquistare masserie e castelli dai 5 milioni di euro in su. È una moda nata con l’arrivo della famiglia Valsecchi, che ha attirato tanti stranieri amanti dell’arte. La Sicilia è oggi un posto trendy». Dove alcuni prima si affidano all’affitto di case di lusso per testare la zona e poi passano all’acquisto.

I numeri restano contenuti, la Flat tax non ha stravolto il mercato, ma sono numeri che in un mercato extralusso si fanno notare.

I primi acquirenti sono francesi e americani. I primi in particolare si rifugiano in Italia dove le tasse sono inferiori, basta pensare alla pesante tassa di successione che vige nel Paese d’Oltralpe proprio per il passaggio delle case ai propri eredi. «Una coppia francese ha acquistato un boutique hotel a Capri - conclude -, che potrebbe diventare una villa o restare un piccolo hotel nel quale ospitare gli amici. Altri acquistano ville da mettere a reddito».

Chi sceglie Roma vuola la vista sulla città antica o barocca e quindi punta ad appartamenti nel centro storico che abbiano lo charme tipico romano.

Secondo il network internazionale Knight Frank sono diverse le aree di interesse per comprare nel nostro Paese, ma la Toscana su tutte offre diverse possibilità, da Firenze - dove sono presenti scuole internazionali - a Lucca e Pisa. «Piace sempre Venezia, ma anche Como che sta salendo nelle lista delle preferenze - dice Kate Everett-Allen, partner Residential research di Knight Frank -. Anche le Dolomiti raccolgono interesse». Tanto più che, anche secondo Knigh Frank, in Italia i valori sono ancora del 30% sotto il picco di qualche anno fa.

E all’estero? «Molti mercati hanno registrato un aumento dei prezzi, ma oggi la debolezza dell’economia ha un impatto anche sul sentiment di chi vorrebbe investire nel real estate - dice Everett-Allen -. Parigi, Berlino, Madrid, Lisbona sono le città che nel 2020 attireranno capitali. A Parigi prevediamo che i valori salgano del 7% nel 2020, perché la città è quasi a buon mercato rispetto ad altri centri internazionali come Honk Kong e Londra. I compratori internazionali riconoscono questa caratteristica di Parigi. Ma anche Berlino vedrà salire i prezzi del 5%».

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