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Bonafede: in settimana riforma giustizia in Cdm. I nodi da sciogliere

di An.C.

Bonafede: riforma della Giustizia a Palazzo Chigi

La bozza elaborata dal Guardasigilli non piace a Matteo Salvini in quanto, ha chiarito, «non taglia i tempi dei processi, non separa le carriere, non introduce il merito». Nel mirino dell’Anm il sorteggio per la composizione del Csm

29 luglio 2019
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2' di lettura

Dal limite di sei anni per la conclusione di un processo alla stretta sui magistrati che decidono di scendere in politica alle nuove regole per eleggere il Csm. Le indagini devono svolgersi entro il termine di sei mesi per i reati per i quali la legge prevede la pena pecuniaria o la detenzione per non più di tre anni, o un anno e sei mesi al massimo per i casi più gravi.

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Sono alcune delle misure previste dal disegno di legge sulla riforma della giustizia (dal titolo: «Ddl recante deleghe al Governo per l’efficienza del processo civile e del processo penale, per la riforma complessiva dell’ordinamento giudiziario e della disciplina su eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati nonché disposizioni sulla costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura e sulla flessibilità dell’organico di magistratura»), voluto dal ministro della Giustizia pentastellato Alfonso Bonafede. In un’intervista al Corriere il Guardasigilli ha annunciato che la riforma approderà questa settimana sul tavolo del Consiglio dei ministri, mercoledì.

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Martedì il preconsiglio, mercoledì Cdm
Domani, all’ora di pranzo, ci sarà il preconsiglio, con i tecnici che esamineranno i provvedimenti previsti nell’ordine del giorno del Cdm che si terrà il giorno dopo.

Salvini: la bozza non mi piace, la riforma non può essere timida
Ancora una volta la posizione di M5s non collima con quella dell’alleato di governo. Matteo Salvini ha infatti messo in evidenza che la bozza è troppo timida. «Ho letto una bozza di riforma della giustizia che non mi piace perché non taglia i tempi dei processi (secondo il ministro dell’Interno vanno dimezzati), non separa le carriere, non introduce il merito. Chiariamola punto per punto, basta che non si dica il venerdì il contrario del giovedì», ha detto il leader del Carroccio a margine della visita che ha effettuato venerdì all’ex Cie di via Corelli a Milano.

Bonafede: sul sorteggio per il Csm non si torna indietro
Sul sorteggio per la composizione del Csm, una delle norme contestate dai magistrati (la considerano incostituzionale), Bonafede ha chiarito: «Sono disponibile al dialogo con l’Anm, ma su questo non si torna indietro». L’Associazione nazionale magistrati ha detto no a una riforma della giustizia punitiva ed emozionale.

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