di Laura Cavestri
(Agf)
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Centro o periferia, nord o sud, fanno poco la differenza. Sono soprattutto l’offerta bassa, le abitudini radicate, la presenza (o assenza) di infrastrutture alternative (mezzi di trasporto pubblici) e di aree sosta riservate ai residenti a determinare, per lo più, i prezzi di box e posti auto. Nella prima parte del 2019 – segnala l’ultima rilevazione del Centro Studi Tecnocasa – nelle grandi città il livello dei prezzi è stato, sostanzialmente, stabile (+0,1% per i box e -0,4% per i posti auto).
Nello stesso periodo, però, le compravendite dei box sono cresciute, (+7,6%) a conferma dello stato di buona salute di questo comparto immobiliare. Bologna, Milano e Firenze sono state le realtà in cui i prezzi hanno registrato la migliore performance.
Variazione percentuale (I sem19 rispetto al II sem18). (Fonte: Tecnocasa)
Le tendenze
Nel dettaglio, a Milano le quotazioni dei posti auto hanno registrato un aumento del 2% e a Bologna addirittura di oltre il 3%. A Firenze invece i prezzi dei box sono saliti dell'1,7%. Il 71% delle operazioni è stata di acquisto e solo il 29% di locazione. Tra coloro che hanno acquistato il box, il 52% lo ha fatto per investimento mentre il 48% per utilizzo proprio.
«Il box, infatti – ha spiegato Fabiana Megliola, responsabile dell’Ufficio studi di Tecnocasa – è una forma di investimento più facile da gestire rispetto all’abitazione. Le quotazioni più elevate di box e posti auto, inoltre, si fanno sentire soprattutto nelle aree dove gli edifici sono più datati (e non sono state intraprese nuove costruzioni, che solitamente prevedono box e parcheggi sotterranei). Quindi, l’offerta è molto inferiore alla domanda. Questo vale più per le aree centrali che periferiche. Ma dato che i prezzi elevati delle case in città stanno spostando la domanda di immobili delle famiglie sulle aree residenziali di periferia, anche in queste se l’offerta non riesce a soddisfare l’aumento della domanda e non sono stati costruiti immobili inevitabilmente aumentano i prezzi di box e posti auto».
Qualche esempio
Comparando gli annunci a Milano, ad esempio, emerge che se un box auto in una zona centrale e con scarso parcheggio come Corso Genova-De Amicis arriva a costare 40mila euro, nell’area Savona-Tortona (più periferica) il prezzo scende “solo” a 35mila. A Porta Venezia-Corso Buenos Aires (aree centrali e di shopping) i 45mila euro per un garage superano di poco i 40mila richiesti per lo stesso in zona Isola (trendy ma periferica). Colpiscono – secondo le rilevazioni Tecnocasa – i 90mila euro richiesti a Bari, nella centrale zona Murat, o a Verona centro, per un box; i 100mila, addirittura, di Napoli (via Posillipo), sino a 120mila euro richiesti a Roma (zona Colosseo-Celio-Colle Oppio). A Bologna, nella centrale zona Indipendenza-Marconi, si arriva ai 60mila.
Laura Cavestri
Redattrice di Economia
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