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Grimaldi guarda servizi marittimi di continuità territoriale

di Raoul de Forcade

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I collegamenti tra l’Italia e le grandi isole, regolati dalla convenzione tra Stato e Tirrenia, in scadenza 8 luglio dell’anno prossimo

4 ottobre 2019
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3' di lettura

«Abbiamo un sogno a lungo termine: la navigazione a zero emissioni, trasportando merci senza impatto ambientale sul pianeta. Questo è quanto la gente ci chiede. L'emissione zero è qualcosa che deve e può essere raggiunto».
Con queste parole Emanuele Grimaldi, alla guida del gruppo armatoriale omonimo, specializzato nel trasporto di rotabili e passeggeri, ha tracciato, durante la XXIII Euro-Med Convention ai Giardini Naxos, la strada futura, ma già in atto, dell’azienda, che procede in linea con le prescrizioni sulla sostenibilità dell'Imo (International maritime organization).
Norme che prevedono, come ha ricordato Esben Poulsson, chairman della International chamber of shipping (che rappresenta l'80% delle compagnie armatoriali del mondo) che «entro il 2050 le emissioni di gas ad effetto serra prodotte dalle navi debbano essere dimezzate rispetto ai livelli del 2008».

Servizi marittimi di continuità territoriale

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Ma il gruppo italiano (che controlla la greca Minoan e la finlandese Finnlines) guarda anche a un altro traguardo: quello del 18 luglio dell’anno prossimo, quando scadranno le convenzioni (più volte rinnovate senza gara dal 1988 in poi) sui servizi marittimi di continuità territoriale tra l'Italia e le grandi isole, stipulate tra Stato e Tirrenia (Gruppo Onorato). I contributi per le nuove convenzioni ora dovrebbero essere assegnati applicando regole dettate dall'Ue.
“Quei contributi – ha detto Guido Grimaldi, alla guida di Alis, associazione per la logistica intermodale sostenibile – non vanno più bene: sono stati pensati 32 anni fa e non tengono conto di una rivoluzione epocale come l'Imo 2020 (cioè la norma che impone, dall'1 gennaio prossimo, di abbassare il contenuto di zolfo delle emissioni delle navi allo 0,5%, con l'utilizzo di fuel ad hoc o di scrubber, l'equivalente di marmitte catalitiche per navi, ndr). Bisognerebbe, per l'assegnazione delle sovvenzioni, applicare il modello della Spagna”.
E il modello spagnolo prevede che il contributo dello Stato vada, sotto forma di sconto, agli operatori di logistica e trasporto. Sarà poi l'armatore scelto da questi per il viaggio a recuperare dallo Stato il quid non pagato dall'azienda di trasporto.
Una strada che, però, Mauro Coletta, direttore generale del ministero dei Trasporti, tra i relatori di Euro-Med, ritiene applicabile solo su alcune linee perché “troppo costosa: potrebbe far salire eccessivamente i contributi statali su determinate tratte”.
Tornando alla sostenibilità, Emanuele Grimaldi ha ricordato che 101 unità della flotta, su 130 totali, saranno presto dotate di un sistema di depurazione dei gas di scarico (50 unità l'hanno già a bordo). E, a partire da gennaio 2020, le restanti navi verranno alimentate con carburante pulito.
È inoltre in fase di studio un impiego di sistemi di depurazione dei gas di scarico più efficienti e in grado di filtrare particelle microplastiche e metalli pesanti nell'acqua marina. Insomma il gruppo, ha affermato Grimaldi, “ha investito più di 300 milioni di euro in tecnologie green per ridurre le emissioni” in atmosfera.
Tra gli investimenti volti alla sostenibilità, c'è anche l'ampliamento della flotta Grimaldi con 17 greenship. Di queste, 12 navi per il trasporto di merci rotabili sono già state ordinate. E' in corso poi la gara di assegnazione per la costruzione di 2 navi Superstar ro/pax (rotabili e passeggeri), per le rotte del Mar Baltico. In più, nella seconda metà del 2020, la società intende ordinare 6 navi con-ro (container e rotabili) di nuova generazione che saranno consegnate tra 2023 e 2024.
Il gruppo ha poi sottoposto a un intervento di allungamento e di trasformazione le due cruise-ferry gemelle Cruise Roma e Cruise Barcelona, costruite nel 2008. Ora le due navi sono entrambe dotate di batterie al litio, in grado di alimentarle durante le soste nei porti, azzerando le emissioni inquinanti.
In settimana, infine, dietro richiesta del gruppo, è stato erogato, per 37,5 milioni di euro, il prestito sindacato a lungo termine fino a 50 milioni che Cassa depositi e prestiti e Iccrea Banca Impresa hanno sottoscritto con Grimaldi, proprio per sostenerne alcuni investimenti dedicati alla riduzione di consumi ed emissioni.

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