di Giulia Crivelli
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Teatro alla Scala al completo: platea e palchi tutti occupati. Dress code delle grandi occasioni: chi non avesse saputo di che concerto si trattasse, ieri sera, domenica 23 giugno, avrebbe anche potuto pensare di essere alla Prima della stagione lirica del teatro, che si tiene ogni anno il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio, patrono di Milano. Invece si trattava di un concerto straordinario della stagione 2018-2019, il Gala Ambasciatori Rolex, a favore dell’attività formativa dell’Accademia Teatro alla Scala. La maison ginevrina di orologi è da molti anni sostenitore della Scala, una delle sue tante iniziative a favore della cultura.
«Cast» d’eccezione
Una serata che ha visto protagonisti i Wiener Philharmoniker, una delle orchestre più famose al mondo, e due direttori d’orchestra di generazioni diverse ma ugualmente carismatici: Gustavo Dudamel, venezuelano, e Placido Domingo, che oltre a tenore e baritono è da qualche anno anche, appunto, direttore d’orchestra. Accanto a loro, tutti testimonial di Rolex, la soprano bulgara Sonya Yoncheva (nella foto in alto), il tenore peruviano Juan Diego Flórez, il tenore tedesco Jonas Kaufmann, la pianista cinese Yuja Wang. Dei Wiener Philharmoniker, Rolex è partner esclusivo dal 2008.
Programma in due parti
La prima parte del concerto, iniziato puntualissimo alle 20, è stata diretta da Dudamel. Due i brani: l’ouverture de La forza del destino di Giuseppe Verdi e l’allegro affettuoso tratto dal Concerto in la minore, opera 54 per pianoforte e orchestra di Robert Schumann. Yuja Wang, classe 1987, si è presentata con uno dei suoi ormai famosi abiti corti in pailettes. Fisico asciutto e quasi muscoloso, tecnica sopraffina, presenza scenica da pianista di lungo corso. Un’opportunità eccezionale, vederla suonare con i Wiener. Per il concerto di Schumann l’hanno religiosamente accompagnata. Poi Yuja Wang ha concesso un bis, con le variazioni della Carmen di Bizet di Horowitz. Gli orchestrali sono rimasti in silenzio assoluto, immobili, fissandola dalle loro sedie e con i loro strumenti in mano. La maggior parte di loro, pur nel distacco che li caratterizza in quanto professionisti della musica, perdipiù nordeuropei, osservavano e ascoltano la pianista cinese con un misto di incredulità, ammirazione e gioia. Alcuni di loro sorridevano persino. Come facevano la maggior parte delle persone in platea o nei palchi. La seconda parte ha visto sullo scranno di direttore Placido Domingo. Ha diretto i Wiener per l’intermezzo tratto da L’amico Fritz di Pietro Mascagni, poi Jonas Kaufmann ha intonato La vita è inferno... O tu che in seno agli angeli da La forza del destino di Verdi, mentre Juan Diego Florez si è esibito da solo nell’aria Ah, leve-toi, soleil dal Romeo et Juliette di Charles Gounod e subito dopo, in coppia con Sonya Yoncheva, nell’aria Va! Je t’ai pardonné. La soprano ha poi cantato con Kaufmann Già nella notte densa, dall’Otello di Verdi. Poi Florez si è spostato su Gaetano Donizetti, cantando una delle arie più amate e conosciute de L’elisir d’amore, Una furtiva lagrima. Gli ultimi due brani sono stati di Kaufmann (un’aria tratta da La Juive di Fromental Halevy) e di Sonya Yoncheva, con Vissi d’arte dalla Tosca di Giacomo Puccini. Incinta di qualche mese, la soprano è apparsa particolarmente radiosa e la sua voce ancora più bella e potente del solito.
Il ruolo di Rolex come mecenate
Tra le molte altre importanti iniziative musicali sostenute da Rolex (impegnata anche nell’arte più in generale, nell’architettura e nel cinema) c’è il Concerto che ogni anno riunisce più di 100mila persone nel Parco della Reggia di Schönbrunn, a Vienna. Un concerto all’aperto dei Wiener Philharmoniker, che Rolex presenta dal 2009. Poi c’è il Festival di Salisburgo – fondato nel 1920 –di cui Rolex è sponsor principale dal 2012. Ma l’elenco è lunghissimo e si aggiunge alle iniziative legate allo sport (Info: www.rolex.com).
Giulia Crivelli
fashion editor
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