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Mercato vivace a Frieze London e Frieze Masters nonostante la Brexit

di Silvia Anna Barrilà

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Simon Lee a Frieze London 2019

Simon Lee a Frieze London 2019

Alla preview grande folla di collezionisti e i primi significativi acquisti. Numerosa la partecipazione delle gallerie internazionali. Un ritratto di Botticelli dal Prado in offerta a 30 milioni di dollari

5 ottobre 2019
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4' di lettura

È in corso a Londra la 17ª edizione di Frieze London , la fiera per l'arte contemporanea di Londra che si svolge ogni anno a Regent's Park (3-6 ottobre) e rappresenta uno degli appuntamenti più importanti del calendario dell'arte internazionale. Quest'anno marca il record di partecipazioni internazionali, con 160 gallerie da 45 paesi. Un segno importante per Londra in questo momento storico, ha dichiarato la direttrice Victoria Siddall. Nonostante l'imminente Brexit e la mancanza di certezze sul prossimo futuro, i galleristi sono rimasti soddisfatti per le numerose vendite concluse durante la preview. Gli stand e i corridoi il giorno dell'anteprima erano affollati di collezionisti e professionisti dell'arte, conferendo all'evento un'atmosfera vivace. Alcuni galleristi hanno registrato il tutto esaurito: Hauser & Wirth ha dichiarato che è stata la migliore preview mai avuta, con tre opere di Cy Twombly, Philip Guston e Mark Bradford vendute a quasi 15 milioni di dollari nelle prime ore, seguite da diverse altre tra cui una di Schifano del 1961 a 900.000 euro il secondo giorno, una di Rotella a 465.000 euro e varie di Gastone Novelli tra 180.000 e 270.000 euro. Tra gli italiani successo anche per Armando Testa, presentato da Continua , che ha venduto diverse opere tra cui “Superga” del 1947 a 90.000 euro.
“Nonostante la situazione politica inquietante e instabile in cui ci troviamo tutti” ha dichiarato ad Arteconomy24 Marc Glimcher, ceo e presidente della Pace Gallery di New York “Frieze ha dimostrato ancora una volta il potere dell'arte e degli artisti di riunire le persone. Londra continua ad essere un hub dove gli artisti e i collezionisti entrano in connessione. Il nostro stand è stato un enorme successo per noi e la nostra prima opportunità di mostrare Sam Gilliam e Nina Katchadourian. Come sempre, i galleristi hanno portato ottimi lavori. La cosa più difficile di Frieze è resistere all'impulso di fare shopping in altri stand quando dovresti lavorare al tuo!”

Gli Stand a Frieze e Frieze Masters

20 foto

David Nolan a Frieze London 2019  Lo stand della galleria di New York David Nolan a Frieze London 2019 è dominato da una sorta di saloon da film western dell'artista tedesco Jonathan Meese, colmo di riferimenti ad alcune delle sue ossessioni, come il film “Zardoz” (il prezzo non ci è stato rivelato). In stand ci sono anche un dipinto dell'artista tedesco da 55.000 euro e opere di Jorinde Voigt, Wardell Milan e Barry Le Va, Courtesy Frieze London
Simon Lee a Frieze London 2019 Lo stand di Simon Lee (Londra, Hong Kong, New York) a Frieze London 2019 è interamente dedicato a Donna Huanca. Boliviana-americana di base a Berlino, classe 1980, l'artista nei suoi dipinti, sculture e performance fa riferimento al corpo e all'identità femminile, ma anche alle sue origini sudamericane e alla natura. Lo stand offre al visitatori un'esperienza olistica e immersiva che include una profumazione che ricorda quella usata nei riti di purificazione sudamericani, suoni della natura e sabbia bianca. Già il primo giorno di apertura al pubblico quasi tutte le opere in stand erano vendute a prezzi tra 50.000 e 80.000 dollari. L'artista è rappresentata da Simon Lee in collaborazione con Peres Project (Berlino). Courtesy Frieze London
Gagosian a Frieze London 2019 Lo stand di Gagosian all'ingresso di Frieze London 2019 è interamente dedicato a Sterling Ruby. Per l'occasione la galleria ha lanciato anche una Online Viewing Room, sviluppata insieme all'artista, in cui sette opere dell'artista provenienti direttamente dal suo archivio sono in vendita accanto a sette opere provienienti dal mercato secondario di artisti come Helen Frankenthaler, Lucio Fontana e Mike Kelley. Le opere sono elencate con i prezzi, molte sono già vendute, quelle disponibili dell'artista vanno da 45.000 a 125.000 dollari. Courtesy Frieze London
Gavin Brown a Frieze London 2019 Tra le opere esposte allo stand di Gavin Brown a Frieze 2019 c'è la grande installazione di Joan Jonas “Mirror Room” che porta tre date: 1964, quando l'artista ha incominciato a fare performance; 1994, quando lo Stedelijk Museum le ha dedicato una mostra in cui ha iniziato a riflettere come mostrare le sue opere effimere; e 2004, quando l'opera è stata esposta in questa forma. In dialogo con l'installazione c'è un pavimento di Martin Creed e vari dipinti di Alex Katz di grandi dimensioni, Courtesy Frieze London
High Art a Frieze London 2019  L'artista francese Julien Creuzet, esposto allo stand della galleria parigina High Art, ha vinto il premio Camden Arts Centre Emerging Arts Prize at Frieze 2019, grazie al quale realizzerà una mostra al Camden Arts Centre a ottobre 2020. Artista franco-caraibico, nelle sue opere riflette la sua duplice identità. Le sue sculture sono realizzate con materiali di scarto e rifiuti che si trovano negli oceani e sulle coste per cui il suo lavoro rappresenta una riflessione sull'ambiente, ma si pone anche in relazione con il corpo. I prezzi in fiera vanno da 6.000 a 12.000 euro. È stato esposto accanto ai lavori su tessuto di Mélanie Matranga (8.000 euro). Entrambi sono giovani che hanno già un ottimo curriculum di esposizioni istituzionali in Francia e ora vengono öanciati dalla galleria a livello internazionale. Courtesy Frieze London
Trinity Fine Arts a Frieze Masters 2019  L'opera sulla bocca di tutti è l'ultimo Botticelli in mano privata al di fuori dell'Italia, offerto dalla galleria Trinity Fine Arts di Londra, di cui è proprietario l'italiano Carlo Orsi, a 30 milioni di dollari. Il dipinto del 1500 è il ritratto del poeta umanista della corte dei Medici Michele Marrullo. Come ha scritto Carl Brandon Strehlke, curatore emerito del Philadelphia Museum of Art, Botticelli ha saputo conferire al soggetto un'incredibile forza espressiva e vitalità, nonostante è possibile che il ritratto sia postumo. Lo sguardo è fiero, i capelli fuori posto, sembra stia per parlare o abbia appena finito di dire qualcosa. È appartenuto alle più importanti famiglie reali europee fino ad entrare nella collezione di Francesc Cambó i Batlle nel 1929. Gli eredi hanno donato molte opere alle istituzioni spagnole, ma hanno deciso di vendere questa che è stata più di 10 anni in prestito al Prado. Tuttavia è stato dichiarato di interesse nazionale dallo stato spagnolo, per cui anche se viene venduto deve tornare in Spagna entro il 25 ottobre. Il governo spagnolo può bloccare la vendita e acquistarlo o comunque l'esportazione. Courtesy Frieze Masters
BMW Open Work a Frieze London 2019 Per il terzo anno consecutivo BMW ha rinnovato la sua partnership con Frieze London commissionando un'opera all'artista francese Camille Blatrix. L'azienda automobilistica è partner da molti anni, ma dal 2017 ha deciso, invece di essere un semplice sponsor finanziario, di realizzare qualcosa di concreto insieme all'artista dando la possibilità di collaborare con i propri dipartimenti e mettendo a disposizione knowhow e tecnologia. Quest'anno è stata la volta del reparto “Invidividual”, dedicato alla realizzazione su misura delle richieste dei clienti. Blatrix, proposto dalla curatrice italiana Attilia Fantori Franchini, ha realizzato una scultura dalle forme estetizzanti sul tema del desiderio, che può essere pericoloso o addirittura letale. Il titolo dell'opera, “Sirens”, rimanda ad Ulisse e le sirene. Tipico della sua pratica è l'uso di tecniche tradizionali per realizzare oggetti squisitamente strani ed eleganti che sembrano macchine di un futuro sconosciuto, rifiutando di rivelare la loro funzione. A gennaio sarà in mostra alla Kunsthalle Basel, Courtesy BMW
Commonwealth & Council a Frieze London 2019 Allo stand della galleria di Los Angelese Commonwealth & Council la Tate ha acquistato, grazie al Frieze Tate Fund supportato da Endeavor, un video dell'artista Patrick Staff intitolato “Weed Killer”. L'artista inglese che vive a Londra e Los Angeles, classe 1987, affronta questioni relative all'intrepretazione del corpo queer, alla vulnerabilità, alla violenza, alla trasgressione nella società. Accanto a lui sono esposte opere di Nikita Gale, americana, classe 1983, che rappresenta microfoni, cavi e transenne in riferimento all'assemblamento di persone per discorsi politici e forme di protesta. Courtesy Commonwealth & Council
Galleria Continua a Frieze Masters 2019 Lo stand di Continua a Frieze Masters è tutto dedicato ad Armando Testa. Durante la preview la galleria toscana ha venduto un numero di opere tra cui ‘Superga' del 1947 a 90.000 euro. “Questa prima mostra personale a Londra è un'occasione per creare un evento speciale dedicato ad un artista” ha dichiarato il gallerista Lorenzo Fiaschi, “Armando Testa rappresenta un'opportunità per noi di conoscere meglio la storia contemporanea. L'idea è di indagare come, dopo 50 anni, sia cambiato il mondo e come Testa abbia anticipato Instagram e tutto il mondo contemporaneo delle immagini. Per questo motivo celebriamo questo 'artista pubblicitario' che ha capito come il colore, le immagini e i segni sarebbero diventati importanti nel nostro futuro ”.
Franco Noero a Frieze London 2019  La galleria torinese Franco Noero ha portato a Londra opere di varie artisti della galleria, da Lara Favaretto a Francesco Vezzoli, da Tunga a Mike Nelson a Martino Gamper, con prezzi da 1.500 a 90.000 euro. Soddisfatto il gallerista per l'andamento della fiera. “Ottimo” ha detto, “mercato molto attivo, pubblico internazionale di primo livello, Londra si conferma un appuntamento importante e irrinunciabile per la nostra galleria”. Copyright Sebastiano Pellion di Persano, Courtesy Franco Noero
Pace Gallery a Frieze London 2019 Nelle prime ore della preview della fiera, Pace Gallery ha venduto numerose opere tra cui lavori di Adrian Ghenie, Loie Hollowell, Adam Pendleton, Song Dong, Nina Katchadourian e altri. “Nonostante la situazione politica inquietante e instabile in cui ci troviamo tutti” ha dichiarato ad Arteconomy24 Marc Glimcher, CEO e presidente della galleria, “Frieze ha dimostrato ancora una volta il potere dell'arte e degli artisti di riunire le persone. Londra continua ad essere un hub dove gli artisti e i collezionisti entrano in connessione. Il nostro stand è stato un enorme successo per noi e la nostra prima opportunità di mostrare Sam Gilliam e Nina Katchadourian. Come sempre, i galleristi hanno portato ottimi lavori. La cosa più difficile di Frieze è resistere all'impulso di fare shopping in altri stand quando dovresti lavorare al tuo!” Courtesy Pace Gallery
Richard Saltoun a Frieze Masters 2019  A Frieze Masters 2019 la Tate ha acquistato, tramite il Frieze Tate Fund 2019, un'opera del 1972 dell'artista croata Jagoda Buić, clase 1930. Di conseguenza l'intero stand ha fatto il tutto esaurito con prezzi tra 55.000 e 120.000 sterline. “Siamo lieti che la pionieristica artista tessile Jagoda Buić stia ricevendo il riconoscimento che merita” ha commentato Richard Saltoun. “Mentre molte altre rinomate istituzioni globali hanno acquisito il suo lavoro in precedenza, questa è la prima volta che il suo lavoro è stato acquisito da un'istituzione britannica. È fantastico che il suo lavoro stia attualmente subendo un rilancio: Jagoda lavora ancora all'età di 89 anni nel suo studio nel sud della Francia e sarà molto felice di ricevere notizie così brillanti”. Courtesy Richard Saltoun Gallery, Londra, fotografia di Ben Westob
Hazlitt Holland-Hibbert a Frieze Masters 2019 Lo stand di Hazlitt Holland-Hibbert a Frieze Masters 2019 si concentra su opere di artisti pop britannici tra cui: Peter Blake, Patrick Caulfield, David Hockney, Allen Jones, Eduardo Paolozzi, Peter Phillips e Richard Smith. Ha venduto almeno due opere di Peter Blake e una Allen Jones a circa 100.000 euro ciascuna. Già in passato la galleria ha mostrato questi artisti in fiere internazionali come Art Basel a Basilea nel 2018, courtesy Hazlitt Holland, fotografia di Andrew Smart
Kamel Mennour a Frieze London 2019 La galleria francese Kamel Mennour mostra a Frieze London un solo show dell'artista franco-algerino Neil Beloufa. La spiaggia apparentemente pittoresca di Beloufa è animata da rifiuti: i prodotti di consumo dimenticati vengono proiettati sulla scena, confrontando lo spettatore con i risultati di una società postindustriale. Le vendite sono andate bene: la galleria ha venduto un'opera importante, “Beach”, a 80.000 euro e altre più piccole a 20.000. Courtesy Kamel Mennour
Kamel Mennour a Frieze Masters 2019 A Frieze Masters 2019 la galleria francese Kamel Mennour presenta in stand una retrospettiva dell'artista francese scomparsa Gina Pane, una figura centrale nella scena artistica francese negli anni '70 e '80, con dipinti, disegni, fotografie, sculture, note e documenti d'archivio che vanno dal 1964-1989
Hauser & Wirth a Frieze Masters 2019 A Frieze Masters 2019 Hauser & Wirth presenta la mostra “Before or After, at the Same Time: Rome, Milan, and Fabio Mauri, 1948 –1968”, dedicata alla scena artistica italiana del dopoguerra a Milano e a Roma a partire da Fabio Mauri, artista, scrittore, intellettuale. Lo stand si articola in sei “stanze”, una struttura progettata dallo studio di architettura milanese Baukuh. La galleria ha registrato vendite record il primo giorno di fiera con prezzi milionari. Il secondo giorno ha venduto uno Schifano del 61 a 900.000 euro. Courtesy the artists / estates and Hauser & Wirth. Fotografia: Todd White Art Photography
Hauser & Wirth a Frieze London 2019 Lo stand di Hauser & Wirth a Frieze London presenta diverse opere che arrivano in fiera direttamente dagli studi degli artisti o dagli archivi, alcune delle quali mai esposte prima. Tra gli highlight, i nuovi dipinti 'Molded Pool of Stories' (2019) di Mark Bradford e 'Harm to Ongoing Matter' (2019) di Jenny Holzer, insieme al lavoro monumentale e fortemente politico di Glenn Ligon “Come Out # 16” (2015). Nelle prime opere la galleria ha venduto opere di Twombly, Guston e Bradford per 14 milioni di euro. Courtesy the artists / estates and Hauser & Wirth, fotografia: Alex Delfanne
Stephen Friedman a Frieze London 2019  Lo stand della Stephen Friedman Gallery di Londra ha ricevuto il premio come migliore stand (Frieze Stand Prize). Lo stand include due solo show di cui uno dell'artista svedese Mamma Andersson (quello rappresentato nella fotografia) e l'altro dell'artista brasiliano Tonico Lemos Auad. Entrambi presentano nuovi corpi di lavori creati appositamente per la fiera, uniti nel catturare un distinto senso del luogo. Le opere di Mamma Andersson vanno da 150.000 a 380.000 dollari, quelle di Tonico Lemos Auad da 35.000 a 50.000 dollari
Almine Rech a Frieze London 2019 Almine Rech ha mostrato opere di artisti come De Wain Valentine, Vaughn Spann, Antoni Tàpies, Vivian Springford, Tom Wesselmann, Allen Jones. Ha venduto un'opera di Claire Tabouret, “Reception Hall”, 2019, a 150.000 dollari, una di Kenneth Noland a 350-400.000 e una di Jannis Kounellis a 250-300.000 dollari. Fotografia di Melissa Castro Duarte, Courtesy Almine Rech
Ruinart a Frieze London 2019 Ruinart a Frieze 2019 ha mostrato i lavori commissionati al brasiliano Vik Muniz,  artista particolarmente sensibile al tema ambientale, che ha lavorato sul tema uomo e natura ricreando i rami delle viti e le mani del capo di cantiniere con legni imbruniti e carbone. Fotografia Matt Sills Photo, Courtesy Ruinart
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L'ultimo Botticelli. Ben più raccolta, ma altrettanto positiva l'atmosfera a Frieze Masters , la fiera per l'arte antica e moderna, la cui ottava si svolge contemporaneamente dall'altra parte di Regent's Park. Tra i capolavori antichi e moderni quest'anno c'è un'opera molto speciale, sulla bocca di tutti, l'ultimo Botticelli in mano privata al di fuori dell'italia, offerto dalla galleria Trinity Fine Arts di Londra, di cui è proprietario l'italiano Carlo Orsi, a 30 milioni di dollari. È il ritratto del poeta umanista della corte dei Medici Michele Marrullo, appartenuto alle più importanti famiglie reali europee fino al 1929, quando è entrato nella collezione di Francesc Cambó i Batlle. Gli eredi hanno donato molte opere alle istituzioni spagnole, ma hanno deciso di vendere questa che è stata più di dieci anni in prestito al Prado . Tuttavia il ritratto è stato dichiarato di interesse nazionale dallo stato spagnolo, per cui il governo spagnolo potrebbe bloccare la vendita o l'esportazione.

I premi. Acquisti anche istituzionali grazie ai fondi di sostegno ai musei. La Tate , supportata da Endeavor, organizzazione con sede a New York che sostiene gli imprenditori con un potenziale impatto economico e sociale nelle loro regioni, ha comprato Jagoda Buić, Marc Camille Chaimowicz, Patrick Staff e Paulo Nazareth; la Contemporary Art Society ha acquistato opere che esplorano temi di protesta, attivismo e ribellione per il Museo del Castello di Nottingham , scegliendo quelle di Zanele Muholi (le sue opere partono dai 9.000 dollari). Confermato anche il Premio artista emergente Camden Arts Center a Frieze, che premia un artista eccezionale nella sezione Focus con la sua prima mostra istituzionale a Londra, andato a Julien Creuzet (6-12.000 euro, i dettagli nella fotogallery).

Aziende che investono in arte. Confermate anche le collaborazioni con le aziende. Per il terzo anno consecutivo BMW ha rinnovato la sua partnership con Frieze London commissionando un'opera all'artista francese Camille Blatrix. L'azienda automobilistica è stata partner per anni fornendo il servizio di shuttle, ma dal 2017 ha deciso di realizzare qualcosa di concreto insieme agli artisti dando loro la possibilità di collaborare con i propri dipartimenti e mettendo a disposizione know-how e tecnologia. Quest'anno è stata la volta del reparto “Invidividual”, dedicato alla realizzazione su misura delle richieste dei clienti. Blatrix, proposto dalla curatrice italiana Attilia Fantori Franchini, ha presentato - per la prima volta in dialogo diretto con un'automobile del gruppo - una scultura dalle forme estetizzanti sul tema del desiderio, che può essere pericoloso o addirittura letale. Il titolo dell'opera, “Sirens”, rimanda ad Ulisse e le sirene. Tipico della pratica di Blatrix è l'uso di tecniche tradizionali per realizzare oggetti strani e squisitamente eleganti che sembrano macchine di un futuro sconosciuto, rifiutando di rivelare la loro funzione. A gennaio sarà in mostra alla Kunsthalle Basel ed è già rappresentato da due gallerie: Andrew Kreps e Balice Hertling . “Per BMW è certamente un modo di posizionarsi di fronte ad un determinato pubblico come una marca culturale” ha spiegato Doris Fleischer di Bmw, “da quasi 50 anni la casa automobilistica s’impegna per la cultura e ha sostenuto più di 100 progetti”.

L'impegno di Ruinart è ancora più antico, risale infatti al 1700, quando la famiglia fondatrice dello “champagne dell'arte” ha iniziato a collezionare arte antica, rinascimentale, monete e sculture per affermare il proprio stato sociale. Alla fine del 1800 sono stati i primi a commissionare un'opera ad un artista, l'allora giovane emergente Alfons Mucha, per la realizzazione di un manifesto diventato famosissimo. All'inizio degli anni 2000, dopo che l'azienda era già parte del gruppo LVMH , il legame con l'arte è ricominciato attraverso la collaborazione con le più importanti fiere d'arte internazionali (circa 35) e con le commissioni agli artisti, che vengono invitati nella tenuta a Reims a confrontarsi con la natura e l'eredità dell'azienda. Tra gli artisti coinvolti quest'anno c'è il brasiliano Vik Muniz, particolarmente sensibile al tema ambientale, che ha lavorato sul rapporto uomo e natura ricreando i rami delle viti e le mani del capo cantiniere con legni imbruniti e carbone. Ruinart, che investe in arte la maggior parte della sua spesa in marketing e comunicazione, commissiona opere anche ad artisti emergenti e si appresta a festeggiare il 300° anniversario nel 2029 con una serie di commissioni di opere site specific nella tenuta in Francia per i prossimi dieci anni.

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