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The Book of Vision – Di veneri anatomiche, omeopatia e...

di Federica Polidoro

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Al Lido di Venezia tutti stregati dal film di Carlo S. Hintermann, col suo universo morboso e incantato, ispirato alla medicina settecentesca, con Lotte Veerbeek e Charles Dance

4 settembre 2020
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1' di lettura

Al Lido di Venezia tutti stregati dal film di Carlo S. Hintermann, col suo universo morboso e incantato, ispirato alla medicina settecentesca, con Lotte Veerbeek e Charles Dance. Eva abbandona la carriera di dottore per immergersi nello studio della storia della medicina e trovare delle risposte a una crisi personale fisica ed emotiva. Un romanzo lega il passato e il futuro che coincidono in una crasi temporale come nella teoria delle stringhe.

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Un esordio particolare, di un figlio d'arte, già assistente alla regia di Terrence Malick, produttore esecutivo del film, in cui i rifermenti spaziano da Kubrick a Rivette, da Greenaway a Sandy Powell. Intanto che The Book of Vision si prepara per l'uscita nelle sale, ecco in anteprima un'intervista al regista e all'attrice, due che non cedono alle provocazioni.

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