di Nicoletta Cottone
L’Italia chiude regioni e attività. Rosso, arancione, giallo: ecco cosa si può fare
21' di lettura
Nuovo dpcm, nuove regole alle quali uniformarsi nella vita di tutti i giorni, dal 6 novembre al 3 dicembre. Regole più stringenti nelle regioni rosse quelle dove il virus circola di più. Inizialmente solo Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle D'Aosta, alle quali sono aggiunte dal 9 novembre la provincia autonoma di Bolzano e dal 15 novembre Campania e Toscana.
Il testo è stato aggiornato alle nuove indicazioni di Palazzo Chigi sulla spesa in comuni vicini anche in zona rossa e arancione.
Meno drastiche nelle arancioni, dove il rischio è valutato medio-alto. Dopo Puglia e Sicilia, si sono aggiunte con ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, dall’11 novembre, Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana, Umbria. E dal 15 novembre Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche.
Misure attenuate nelle zone gialle, a rischio moderato.In questo scenario rientrano tutte le altre regioni italiane e la provincia autonome Trento. L’Italia è infatti stata divisa (mappa) in tre scenari di rischio, dal giallo al rosso, con misure via via più restrittive per arginare la pandemia da nuovo coronavirus.
Le restrizioni e gli allentamenti delle misure dipendono dal coefficiente di rischio che risulta dal monitoraggio di 21 parametri oggettivi. Gli ingressi e le uscite dei territori dai tre scenari saranno decisi con ordinanza del ministero della Salute efficace per 15 giorni e saranno legate al coefficiente di rischio della regione. Garantiti ristori per le aree dove saranno attivate le restrizioni.
I contenuti del dpcm sono operativi dal 6 novembre al 3 dicembre. Ecco una serie di domande e risposte sulle novità introdotte dal dpcm, per sciogliere una serie di dubbi su cosa si può fare e sulle attività aperte (ecco l’elenco). Ricordando che ogni regione ha poi dato indicazioni più restrittive tramite ordinanze ad hoc.
ASSEMBRAMENTI
Il dpcm prevede che in strade o piazze dei centri urbani dove siano possibili assembramenti, possa essere disposta la chiusura al pubblico per tutta la giornata o per specifiche fasce orarie. Resta possibile l’accesso e il deflusso agli esercizi commerciali “legittimamente aperti” e alle abitazioni private.
ASSEMBLEE CONDOMINIALI
È consentito svolgere assemblee condominiali in presenza anche nelle zone rosse?
Sì, è possibile, anche se è fortemente consigliato svolgere la riunione dell'assemblea in modalità a distanza. Ove non sia possibile, per lo svolgimento in presenza occorre rispettare le disposizioni in materia di distanziamento sociale e uso dei dispositivi di protezione individuale.
AUTOMOBILI
Sì, a patto che siano rispettare le regole fissate per il distanziamento: solo il guidatore nel sedile anteriore della vettura e due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo di indossare la mascherina. Obbligo che può essere derogato solo se la vettura è dotata di un plexiglas di separazione fra sedili anteriori e posteriori e se in macchina oltre al guidatore c’è solo un passeggero sul sedile posteriore. Questi limiti non si applicano se tutti i passeggeri sono persone conviventi.
AUTOCERTIFICAZIONE
Sì, sarà necessario autocertificare (ecco il modulo da scaricare) gli spostamenti in tutta Italia. Nel Paese scatta il coprifuoco alle 22 e, da quell’ora, sarà dunque necessario giustificare i propri spostamenti, anche nei Comuni inseriti nelle zone gialle, quelle a bassa circolazione del virus.Nelle zone rosse e arancioni vanno autocertificati tutti gli spostamenti.
Resta la stessa autocertificazione allegata al Dpcm del 24 ottobre e già utilizzabile per le ordinanze in vigore nelle Regioni dove era stato stabilito il coprifuoco. Il modello sarà in dotazione alle forze di polizia incaricate dei controlli. Lì i cittadini dovranno indicare i motivi dello spostamento. I controlli verranno fatti a campione e chi non riuscirà a dimostrare il motivo indicato nell'autocertificazione, sarà multato e, in alcuni casi, denunciato (se per esempio circola nonostante sia in quarantena).
Nel corso dei controlli, le forze dell’ordine possono chiedere al cittadino di compilare l’autocertificazione. Nelle regioni, province o comuni che rientrano nello scenario rosso, dunque a “rischio elevato”, è vietato ogni spostamenti in entrata e in uscita, anche all’interno del proprio comune. Questi divieti non valgono in caso di comprovate esigenze lavorative, di necessità o salute. Quindi in questo caso anche durante la giornata può essere richiesta l’autocertificazione per ogni spostamento. Nelle zone arancioni sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una regione all’altra, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute e necessità. E fra comuni diversi da quello in cui si abita. Viene raccomandato anche di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del comune. Anche in questo caso può essere richiesto di autocertificare le ragioni dello spostamento. Nell’area gialla è vietato circolare dalle 22 alle 5 del mattino, salvo comprovati motivi di salute, lavoro, studio, necessità. In questo caso può essere chiesta l’autodichiarazione. Viene comunque anche raccomandato a tutti di non spostarsi nell’arco della giornata, se non per esigenze di lavoro, studio, necessità.
Le forze dell’ordine che effettuano i controlli hanno a disposizione i moduli che il cittadino potrà compilare e consegnare agli agenti sul posto.
CENTRI COMMERCIALI E NEGOZI
Il nuovo dpcm prevede per le zone gialle e arancioni la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Fanno eccezione le farmacie, parafarmacie, punti di vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole all’interno.
Nelle zone rosse è prevista in generale la chiusura dei negozi, ad eccezione di supermercati, beni alimentari e di necessità. Restano aperte edicole, tabaccherie, parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici.
È consentito entrare solo per la ristorazione con asporto, laddove consentito fino alle ore 22, sempre con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze e comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale ed evitando assembramenti.
Palazzo Chigi in via interpretativa ha chiarito che è consentita la consegna dei prodotti a domicilio, nel rispetto dei requisiti igienico sanitari sia per il confezionamento che per il trasporto, ma con vendita a distanza senza riapertura del locale.Chi organizza le attività di consegna a domicilio - lo stesso esercente o una cd. piattaforma - deve evitare che al momento della consegna ci siano contatti personali a distanza inferiore a un metro.
La sospensione di attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi include anche la sospensione delle attività interne di somministrazione di alimenti e bevande e di ristorazione a favore del proprio corpo associativo, trattandosi di una attività subordinata e collaterale rispetto alla attività principale.
È possibile per i clienti degli alberghi consumare i pasti presso ristoranti esterni convenzionati. I ristoranti degli alberghi sono aperti per i clienti che vi alloggiano, anche nelle zone arancioni e rosse.Quindi è consentita (senza limiti di orario) la ristorazione solo all'interno dell'albergo o della struttura ricettiva in cui si è alloggiati. Qualora manchi questo servizio all'interno del proprio albergo o della propria struttura ricettiva il cliente potrà avvalersi di una ristorazione mediante asporto o mediante consegna “a domicilio”, nei limiti di orario consentiti, con consumazione in albergo.
Parrucchieri e barbieri restano aperti nelle zone gialle, arancioni e rosse del Paese, rispettando le restrizioni esistenti in ogni zona e le regole di distanziamento e igiene già fissate. In zona gialla è consentito spostarsi dalle 5 alle 22 senza necessità di motivare lo spostamento, mentre dalle 22 alle 5 del mattino dopo è vietato ogni spostamento, salvo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. In questo caso ci si può recare da un parruchiere anche nel comune vicino. In zona arancione ci si può spostare dalle 5 alle 22 solo all’interno del proprio comune e dalle 22 alle 5 del mattino dopo sono vietati 24 ore su 24 tutti gli spostamenti, salvo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Motivazioni fra cui non rientra andare dal parrucchiere in un comune vicino. In zona rossa sono vietati tutti gli spostamenti, sia nel proprio comune, sia in comuni limitrofi, salvo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Fra cui non rientra andare dal parrucchiere in un comune vicino.
No. Nelle zone rosse non sono consentiti spostamenti in altri comuni rispetto a quello in cui si abita. Sono, in generale, vietati tutti gli spostamenti, sia nel proprio comune, sia in comuni limitrofi, salvo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Fra cui non rientra andare dal parrucchiere in un comune vicino.
Sono normalmente aperti nelle zone gialle e arancioni del Paese, mentre restano chiusi in quelle rosse.
No, le farmacie e le parafarmacie restano operative anche nelle zone rosse.
Sì, è consentito anche nelle zone classificate come rosse.
Palazzo Chigi nel corso del lockdown aveva chiarito che nelle zone rosse é possibile approvvigionarsi nel punto più accessibile o più vicino rispetto alla propria abitazione.
CINEMA E TEATRI
No, il dpcm ha stabilito che cinema e teatri sono chiusi.
CIRCOLI SPORTIVI
Il dpcm ha sospeso le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, ad eccezione di quelli che erogano prestazioni nell’ambito dei Lea (livelli essenziali di assistenza). L’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto in centri e circoli sportivi sono consentire, nel rispetto del distanziamento e senza assembramento. É interdetto l’uso degli spogliatoi nei circoli.
No, il dpcm ha interdetto l’uso degli spogliatoi all’interno dei circoli.
Sì, è sempre consentito svolgere attività motoria in una zona rossa, ma nei pressi della propria abitazione e rispettando il distanziamento di almeno un metro da ogni altra persona e utiizzando la mascherina. Attività sportiva solo all’aperto e in forma individuale.
CONCORSI
Il dpcm sospende le prove preselettive e scritte dei concorsi pubblici e privati e di quelle per l’abilitazione all’esercizio delle professioni. Sono esclusi solo i casi in cui le valutazioni avvengono su base curriculare o in modalità telematica. O nei casi in cui la commissione ritenga di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto. Sono esclusi dalla sospensione i concorsi per il personale sanitario.
CONDOMINIO
S possono svolgere, anche se è fortemente consigliato effettuarle a distanza. Per lo svolgimento in presenza occorre rispettare le disposizioni in materia di distanziamento sociale e l’uso dei dispositivi di protezione individuale.
Nelle zone rosse gli spostamenti per fare visita alle persone detenute in carcere sono sempre vietati, non essendo giustificati da ragioni di necessità o da motivi di salute. In tali casi i colloqui possono perciò svolgersi esclusivamente in modalità a distanza mediante apparecchiature e collegamenti di cui dispone l'amministrazione penitenziaria e minorile o tramite telefono, anche oltre i limiti stabiliti dalle norme dell'ordinamento penitenziario. Nelle zone arancioni tra le 5 e le 22 gli spostamenti e dunque le visite sono consentiti, ma solo in ambito comunale. In queste zone non sono infatti possibili gli spostamenti fra comuni. Nelle zone gialle visite tra le 5 e le 22. Anche in queste due zone i colloqui possono svolgersi anche in modalità a distanza.
FEBBRE
Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5?
Sì, soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) devono contattare il proprio medico curante e rimanere presso il proprio domicilio, evitando i contatti sociali e limitando al massimo anche quelli con i propri conviventi.
FIGLI E SEPARAZIONI
Il Viminale aveva chiarito che gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, o per condurli presso di sé, sono consentiti, in ogni caso, secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio.
GIOCHI
No, già erano stati sospesi in precedenza le attività di sale giochi, scommesse, bingo e casinò. Ora il nuovo dpcm ha allargato la sospensione anche ai giochi all’interno di locali adibiti ad attività differenti.
LAVORO
Il datore di lavoro pubblico o privato è tenuto a fornire a tutti i lavoratori la strumentazione necessaria a svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile? No. Se l'amministrazione pubblica o il datore di lavoro privato non può fornire la strumentazione necessaria, il lavoratore può comunque avvalersi dei propri supporti informatici per svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile. Tuttavia, l'Amministrazione (o il datore di lavoro privato) è tenuta ad adottare le misure organizzative e gestionali atte ad agevolare lo svolgimento delle prestazioni lavorative in modalità agile.
Sì. È possibile promuovere percorsi informativi e formativi in modalità agile. .
LUOGHI DI CULTO
Il nuovo dpcm ricorda che l’accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative ad hoc per evitare assembramenti, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi. Misure in grado di garantire il rispetto della distanza di almeno un metro fra i fedeli. Le funzioni religiose devono rispettare i protocolli sottoscritti dal Governo con le varie confessioni religiose.
MASCHERINA
No, il dpcm conferma che i bambini di età inferiore a 6 anni non devono indossare la mascherina.
Il nuovo dpcm conferma l’obbligo di portare sempre in tasca la mascherina, di usarla nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto ad eccezione di quelli dove è garantito l’isolamento rispetto a non conviventi. Sono escluse le persone che stanno svogendo attività sportiva, per bambini inferiori a sei anni, per le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e per chi interagisce con loro. Il dpcm raccomanda l’uso della mascherine anche in abitazioni private in presenza di persone non conviventi.
Sì, devono indossarla. Palazzo Chigi ha precisato che l’obbligo sussiste nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private, e quindi anche negli studi professionali, ad eccezione dei casi in cui l'attività si svolga individualmente e sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi. Se l'attività professionale comporta comunque un contatto diretto e ravvicinato con soggetti non conviventi o lo svolgimento in ambienti di facile accesso dall'esterno o aperti al pubblico, e non sia possibile rispettare in modo continuativo la distanza interpersonale di almeno un metro, occorre sempre utilizzare gli strumenti di protezione individuale, nel rispetto anche delle altre prescrizioni previste dai protocolli di sicurezza anti-contagio. La disposizione vale in tutte e tre le zone, rosse, arancioni e gialle.
MERCATINI DI NATALE E FIERE
Sì, sono vietate anche le manifestazioni a carattere commerciale di natura fieristica, come i cosiddetti mercatini di Natale, realizzate fuori dell'ordinaria attività commerciale in spazi dedicati ad attività stabile o periodica di mercato. Sono da assimilare alle fiere e sono quindi vietate nelle zone gialle, arancioni e rosse indivuate dall’ordinanza del ministero della Salute.
MOBILI
Il trasporto, la consegna e il montaggio di mobili rientrano nella comprovata esigenza lavorativa che giustifica gli spostamenti nelle zone rosse?
Sì, rientrano fra le esigenze lavorative.
Si possono consegnare e montare i mobili o gli oggetti acquistati prima dell'introduzione delle restrizioni al commercio nelle zone rosse?
Sì, le vendite di mobili avvenute in negozio prima delle restrizioni, che non si fossero ancora concluse con la consegna e il montaggio, possono assimilarsi alle vendite a distanza.
Palazzo Chigi in una risposta sull’interpretazione del dpcm 3 novembre ha reso noto che nelle zone arancioni l’accesso alla seconda casa è sempre consentito dalle 5 alle 22 nel proprio comune. Dalle 22 alle 5, o se si trova in un altro comune, è consentito solo se dovuto alla necessità di porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili (quali crolli, rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni, ecc.) e comunque secondo tempistiche e modalità strettamente funzionali a sopperire a tali situazioni.Nelle faq sulle attività lavorative in zona arancione viene chiarito che si possono consegnare e montare mobili o oggetti acquistati prima delle restrizioni al commercio.
MUSEI E MOSTRE
No, in ottemperanza alle nuove misure di contrasto all’emergenza coronavirus dal 6 novembre al 3 dicembre 2020 sono sospese le mostre e l’apertura al pubblico di musei, archivi, biblioteche, aree archeologiche e complessi monumentali.
NECESSITÁ
Nel precedente lockdown Palazzo chigi ha chiarito che rientrano nelle situazioni di necessità l'acquisto di generi alimentari o di prodotti rientranti nelle categorie di beni di cui il dpcm autorizza la vendita. É legittimo dunque recarsi presso le attività commerciali aperte rispettando il distanziamento di un metro da persone che non sono congiunti e portando in tasca la mascherina da usare in caso non sia possibile mantenere l'isolamento da persone non conviventi. Dunque si può comprare il giornale in edicola, andare a fare la spesa, acquistare un bene in un esercizio aperto al pubblico. Si può portare il cane a spasso o dal veterinario, recarsi in lavanderia, dal parrucchiere o dal barbiere. In questi spostamenti vanno rispettate le regole vigenti in base alla zona dove abita. Una faq di palazzo Chigi ha chiarito che fare la spesa rientra sempre fra le cause per giustificare uno spostamento e che, anche in una zona rossa o arancione, è possibile spostarsi in un comune vicino sia se il proprio Comune non dispone di punti vendita, sia nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze. Lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati.
NONNI
É possibile spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni o per andarli a riprendere all'inizio o al termine della giornata di lavoro?
Un chiarimento di palazzo Chigi segnala che è possibile, ma fortemente sconsigliato, perché gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio da Coronavirus e devono quindi evitare il più possibile i contatti con altre persone. Questo spostamento è ammesso solo in caso di estrema necessità, se entrambi i genitori sono impossibilitati a tenere i figli con sé per ragioni di forza maggiore. In tale caso i genitori possono accompagnare i bambini dai nonni, percorrendo il tragitto strettamente necessario per raggiungerli e recarsi sul luogo di lavoro, oppure per andare a riprendere i bambini al ritorno. Ove possibile, è assolutamente da preferire che i figli rimangano a casa con uno dei due genitori che usufruiscono di modalità di lavoro agile o di congedi.
PARCHI TEMATICI
No, il dpcm ha disposto la chiusura di parchi tematici e di divertimento.
QUARANTENA
Chi è sottoposto alle misure della quarantena o dell’isolamento, si può spostare?
No, è previsto il “divieto assoluto” di uscire di casa per chi è sottoposto alla misura dell’isolamento, essendo risultato positivo al virus, o della quarantena precauzionale qualora sia stato identificato come contatto stretto di caso Covid. In tale ultimo caso è consentito uscire, utilizzando un mezzo privato, esclusivamente per effettuare gli accertamenti diagnostici prescritti dal medico, evitando i contatti con altre persone e osservando scrupolosamente tutte le misure precauzionali, tra cui l'obbligo di indossare la mascherina.
RISTORAZIONE
Nelle regioni “gialle”, ristoranti, pub, bar, gelaterie e pasticcerie devono restare chiusi dalle 18 di sera alle 5 del mattino successivo. Nelle zone arancioni e in quelle rosse i ristoranti sono chiusi 7 giorni su 7. L’asporto è consentito nelle tre zone fino alle 22, nessuna restrizione per la consegna a domicilio.
Il dpcm obbliga tutti i locali aperti al pubblico e gli esercizi commerciali ad esporre un cartello con il numero massimo di persone ammesse. Al tavolo massimo 4 persone.
SCUOLA E UNIVERSITÁ
In tutte le zone alle superiori didattica a distanza, ad eccezione delle attività di laboratorio e per gli studenti disabili.
Le riunioni degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado possono essere svolte solo con modalità a distanza.
Nelle zone gialle e arancioni didattica in presenza alla scuola per l’infanzia, alle elementari e alle medie. Nelle zone rosse didattica a distanza per la seconda e la terza media.Restano in presenza le scuole per l’infanzia, le scuole elementari e la prima media.
No, sono sospesi, come lo sono le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate, le uscite didattiche, anche già programmate.
In base al dpcm le attività formative e curricolari delle università si svolgono a distanza, salvo alcune attività per matricole e laboratori. Gli atenei dovranno predisporre, sentito il comitato universitario regionale, piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari che tengano conto della situazione della pandemia.
SMART WORKING
Il dpcm stabilisce che le pubbliche amministrazioni debbano assicurare le più alte percentuali possibili di smart working, compatibili con le potenzialità organizzative e con la qualità e lo svolgimento del servizio erogato.
Ogni dirigente dovrà organizzare il proprio ufficio, su base giornaliera, settimanale e plurisettimanale garantendo il lavoro agile nella percentuale più elevata. E comunque in misura non inferiore a quella fissata per legge.
Per lo smart working fino al 31 gennaio, per tutta la durata dello stato di emergenza, é in vigore una procedura semplificata per adottarlo. In pratica per attivarlo non serve più l'accordo indivuale con l'azienda. Questo significa che le imprese possono unilateralmente decidere se mettere o no i dipendenti in Smart working. Non é quindi un obbligo per l'azienda mettere i dipendenti in lavoro agile. Alcune aziende si stanno organizzando, mettendo in Smart working tutti i dipendenti, altre solo per alcuni giorni a settimana.
Il dpcm non prevede l'obbligo di Smart working per tutti i dipendenti, ma si limita a consigliare una percentuale elevata. Invece per i dipendenti pubblici c'è un invito aI dirigenti a organizzare una maggiore turnazione in lavoro agile.
SPESA E CONVENIENZA
Palazzo Chigi ha aggiunto una nuova interpretazione per chiarire questo punto. Gli spostamenti verso Comuni diversi da quello in cui si abita sono vietati in zona rossa e arancione, salvo che per specifiche esigenze o necessità. Fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti. Laddove quindi il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati.
palazzo Chigi ha chiarito che gli spostamenti verso Comuni diversi da quello in cui si abita sono vietati in zona rossa e arancione, salvo che per specifiche esigenze o necessità. Fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti. Se il proprio Comune non dispone di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati.
SPOSTAMENTI
Dipende dalla regione in cui si trova. Nelle regioni, province o comuni che rientrano nello scenario rosso, dunque a “rischio elevato”, è vietato ogni spostamenti in entrata e in uscita, anche all’interno del proprio comune. Questi divieti non valgono in caso di comprovate esigenze lavorative, di necessità o salute.
Nelle zone arancioni sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una regione all’altra, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute e necessità. Viene raccomandato di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del comune.
Nell’area gialla è vietato circolare dalle 22 alle 5 del mattino, salvo comprovati motivi di salute, lavoro, studio, necessità. Qui viene comunque raccomandato a tutti di non spostarsi nell’arco della giornata, se non per esigenze di lavoro, studio, necessità.
Sì, dalle 22 alle 5 del mattino dopo sono consentiti solo gli spostamenti legati a comprovate esigenze lavorative, necessità o motivi di salute. Il dpcm raccomanda anche nelle altre ore della giornata di non spostarsi, con mezzi pubblici o privati, salvo che per esigenze di lavoro, studio, salute, necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.
É possibile, si tratta infatti di una condizione di necessità. Nel caso si tratti di persone anziane o già affette da altre malattie, è necessario tenere presente che sono categorie più vulnerabili e quindi è necessario proteggerli dai contatti il più possibile.
Sì, il dpcm autorizza la corsa nell’ambito delle attività sportive da svolgersi all’aperto individualmente. É necessario rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri. Nello svolgimento dell’attività sportiva all’aperto si è esentati dall’uso della mascherina.
Il dpcm autorizza l’attività motoria all’aperto, anche in parchi pubblici e presso aree attrezzate all’aperto. É necessario rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro. Non si è esonerati dall’uso della mascherina.
Visto che nelle zone rosse ci si può spostare per comprovate esigenze di lavoro, ritengo lei possa andare al colloquio di lavoro, facendosi inviare una convocazione scritta al colloquio, da esibire in caso di controllo e da segnalare nell'autocertificazione. Ritengo però che in questo periodo anche questo genere di colloqui si svolgano in collegamento da remoto.
Sì, l’accompagnamento a scuola dei nipoti rientra fra gli spostamenti per necessità, visto che nelle zone rosse le materne restano in presenza. É raccomandata cautela e distanziamento, in quanto i nonni sono le persone più fragili rispetto alla pandemia.
È possibile, ma fortemente sconsigliato, perché gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio da nuovo coronavirus e devono quindi evitare il più possibile i contatti con altre persone. Palazzo Chigi ha reso noto che questo tipo di spostamento è ammesso solo in caso di estrema necessità, se entrambi i genitori sono impossibilitati a tenere i figli con sé per ragioni di forza maggiore. In tale caso i genitori possono accompagnare i bambini dai nonni, percorrendo il tragitto strettamente necessario per raggiungerli e recarsi sul luogo di lavoro, o per andare a riprendere i bambini al ritorno. Ove possibile, è assolutamente da preferire che i figli rimangano a casa con uno dei due genitori che usufruiscono di modalità di lavoro agile o di congedi.
No. Nelle zone arancioni é consentito spostarsi su mezzi pubblici e privati solo nel proprio comune, dalle 5 alle 22, senza dover motivare lo spostamento. Sono vietati 24 ore su 24 gli spostamenti in altri comuni o in altre regioni, ad eccezione di comprovate motivazioni di lavoro, necessità, studio, salute o per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio comune.
Il dpcm prevede nelle zone gialle che dalle ore 22 alle 5 del mattino si possa uscire solo per comprovate ragioni di lavoro, necessità o salute. Nelle altre ore della giornata è «fortemente raccomandato» non spostarsi, salvo che per esigenze di lavoro, studio, salute, necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi. Non essendo un obbligo non spostarsi, si possono incontrare i familiari non conviventi, come gli amici. L’invito è a usare la mascherina anche in casa in presenza di persone non conviventi. Nella zona arancione sono vietati spostamenti in uscita e in entrata dai territori, a meno di comprovate esigenze di lavoro, necessità o salute. Nelle zone rosse sono vietati anche gli spostamenti all’interno del territorio, a meno che non ci siano comprovate esigenze lavorative, di necessità o salute. Quindi per incontrare familiari non conviventi in zone arancioni e rosse serve una comprovata esigenza di necessità o salute da indicare nell’autocertificazione.
Dipende dalla zona in cui abita. Nella zona rossa gli spostamenti per fare visita alle persone detenute in carcere sono sempre vietati. palazzo Chigi ha reso noto che non non si ritiene che questi spostamenti siano giustificati da ragioni di necessità o da motivi di salute. In questi casi i colloqui possono perciò svolgersi esclusivamente in modalità a distanza, tramite apparecchiature e collegamenti di cui dispone l'amministrazione penitenziaria e minorile o mediante corrispondenza telefonica, anche oltre i limiti stabiliti dalle norme dell'ordinamento penitenziario. Nelel zone arancioni in orari compresi tra le 5 e le 22 gli spostamenti sono consentiti solo in ambito comunale, essendo vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai comuni delle regioni dell'area. Conseguentemente tali spostamenti sono interdetti per chi si debba muovere da un comune diverso da quello in cui si svolge la detenzione. In questi casi i colloqui possono perciò svolgersi esclusivamente in modalità a distanza. Nelle zone gialle in orari compresi tra le ore 5 e le 22, nulla è variato rispetto alla situazione precedente e pertanto tali spostamenti sono consentiti. Vietati dalle ore 22 alle 5.00, non potendosi ritenere giustificati da ragioni di necessità o per motivi di salute. Resta comunque ferma la possibilità di colloqui a distanza, fortemente raccomandati.
In questi casi lo spostamento è giustificato per esigenze lavorative, se non è possibile lavorare da casa.
Sì, ma condizionato al rispetto del divieto di assembramento e della distanza interpersonale di almeno un metro.
Gli impianti dei comprensori sciistici sono chiusi. Possono essere utilizzati solo da atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Coni, dal Cip o dalle rispettive federazioni, per consentire la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali. Gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali solo dopo l’adozione di linee guida ad hoc da parte della Conferenza delle regioni e delle province autonome, validate dal Comitato scientifico, rivolte a evitare aggregazioni di persone e assembramenti.
Secondo le faq interpretative di palazzo Chigi sull’ultimo dpcm 3 novembre 2020 in zona arancione l’accesso alla seconda casa è sempre consentito dalle 5 alle 22 nel proprio comune. Dalle 22 alle 5, o se si trova in un altro comune, è consentito solo se dovuto alla necessità di porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili (quali crolli, rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni, ecc.) e comunque secondo tempistiche e modalità strettamente funzionali a sopperire a tali situazioni.
In base al testo del dpcm non ci sono indicazioni di favore che riguardano gli spostamenti di fidanzati. Questo significa che nella sua regione, per ora in fascia rossa, é vietato ogni spostamento in entrata e in uscita, anche all’interno del proprio comune. Divieti che non valgono per comprovate esigenze lavorative, di necessità e di salute.
L’accesso di parenti e visitatori nelle Rsa, come negli hospice e nelle strutture residenziali per anziani, è limitato ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure di prevenzione.
Sì, è consentito l’accesso ai minori, accompagnati da familiari, altre persone conviventi o babysitter, nella aree gioco all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, per svolgere attività ludica o ricreativa.
Il nuovo dpcm per le zone arancioni prevede il divieto di spostamenti, con mezzi pubblici o privati, da un Comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione. Salvo per comprovate esigenze di lavoro, studio, salute, necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune.
Era già stato chiarito durante il lockdown che é consentito portare a spasso il cane per la gestione quotidiana delle sue esigenze fisiologiche, nelle vicinanze della propria abitazione. Si può uscire con il cane anche per portarlo ai controlli veterinari.
Durante il lockdown era stato chiarito su richiesta di associazioni animaliste che ci si può recare a far volontariato fuori dal proprio comune, ma occorre una richiesta scritta del responsabile della struttura, che deve specificare la necessità della sua presenza, dettagliando anche giorno e orario. Si deve compilare l'autocertificazione, ricordando che si tratta di una dichiarazione compilata sotto la propria responsabilità. E che dichiarazioni mendaci a un pubblico ufficiale sono sanzionate dal Codice penale.
La possibilità di spostarsi per accudire colonie feline è già stata chiarita dalle circolari del ministero Salute dell’8 aprile e del 15 maggio 2020. Se si curano colonie feline all’interno di proprietà privata (per esempio aziende) occorre farsi fare rilasciare una dichiarazione dalla proprietà che attesti che siete incaricati di seguire la colonia felina. Se la colonia felina invece non è riconosciuta, è necessario munirsi di documentazione che provi l’esistenza della colonia o la domanda di riconoscimento, da allegare alla propria dichiarazione.C’è il diritto a far visitare il gatto dal veterinario.
Sì, i volontari possono richiedere la sterilizzazione degli animali randagi, per fronteggiare il fenomeno del randagismo.
TRASPORTO PUBBLICO
Il dpcm, con l’obiettivo di contenere i contagi da nuovo Coronavirus, ha previsto una riduzione dall’80% al 50% della capienza a bordo dei mezzi pubblici locali.
UFFICI PUBBLICI
Il decreto dispone per addetti, utenti e visitatori degli uffici delle pubbliche amministrazioni, sull'intero territorio nazionale, la messa a disposizione di soluzioni disinfettanti per l'igiene delle mani. Nel caso di difficoltà di approvvigionamento di tali soluzioni e conseguente loro indisponibilità temporanea, gli uffici devono rimanere comunque aperti?
Gli uffici devono rimanere comunque aperti. La presenza di soluzioni disinfettanti è una misura di ulteriore precauzione, ma la loro temporanea indisponibilità non giustifica la chiusura dell'ufficio, ponendo in atto tutte le misure necessarie per reperirle.
Le attività da rendere in presenza possono essere attivate dal cittadino su appuntamento telefonico?
Sì. Nella direttiva n. 2/2020 del Ministro per la pubblica amministrazione si evidenzia che le attività di ricevimento del pubblico o di erogazione diretta dei servizi al pubblico, fermo restando quanto detto nella stessa direttiva relativamente alle attività indifferibili, sono prioritariamente garantite con modalità telematica o comunque con modalità tali da escludere o limitare la presenza fisica negli uffici (ad es. appuntamento telefonico o assistenza virtuale). Nei casi in cui il servizio non possa essere reso con le predette modalità, gli accessi nei suddetti uffici devono essere scaglionati, anche mediante prenotazioni di appuntamenti, e deve essere assicurata la frequente aerazione dei locali. Le amministrazioni curano che venga effettuata un'accurata disinfezione delle superfici e degli ambienti e che sia mantenuta un'adeguata distanza tra gli operatori pubblici e l'utenza.
URGENZE
Per esempio si può intervenire in una situazione di emergenza o assistere una persona che si trova in difficoltà.
VISITE
Dipende da dove si abita. Nelle zone rosse non è consentito far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso. Nelle aree gialle o arancioni invece non è vietato, anche se è “fortemente raccomandato” non ricevere nella propria abitazione persone non conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza.
VISITE MEDICHE
Certo si può uscire per effettuare visite e controlli medici.
Nicoletta Cottone
Caporedattore
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