di Andrea Gagliardi
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Sono 6,7 milioni le persone che ad oggi hanno scaricato l'app Immuni, ossia circa il 18% della popolazione italiana tra i 14 e i 75 anni che possiede uno smartphone, che rappresenta la popolazione “target”. Siamo ancora lontani dall'obiettivo del 60% affinché il sistema sia davvero efficace nel contenimento della pandemia. Ma la novità è che va registrata una impennata dei downlowd questo mese. A settembre sono stati 1,2 milioni (di questi 416mila nella prima settimana di riapertura delle scuole), rispetto ai 788mila del mese di agosto. A trainare questo cambio di rotta ci sono principalmente due fenomeni: l’aumento dei contagi e il ritorno in classe della maggior parte degli studenti.
Da nove settimane consecutive i numeri confermano la crescita costante della curva epidemica e delle ospedalizzazioni. Da fine luglio a oggi le persone attualmente positive al Covid-19 sono quasi quadruplicate, passando da 12.482 della settimana dal 15-21 luglio ai 45.489 della settimana 16-22 settembre. Secondo quanto riportato dal dottor Paolo Soada, Adjunct Clinical Professor presso l’Università Humanitas negli ultimi sette giorni si sono registrati in media 1.731 nuovi positivi al giorno, ossia +173 casi al giorno rispetto ai sette giorni precedenti. La media giornaliera dei casi in Italia nelle ultime quattro settimane ha avuto questo andamento: 1423, 1406, 1558, 1731. Il rapporto tra i positivi e il numero di persone testate, calcolato come media su sette giorni nelle ultime quattro settimane, è progressivamente aumentato: 2,36%, 2,66%, 2,83%, 3,07%. E il governo ha rafforzato la campagna per invitare la popolazione a scaricare la app.
Si tratta di una campagna che è partita anche nelle scuole. Sui siti di molti istituti campeggia l’invito, rivolto al personale e ai genitori, ad installare l’applicazione sul proprio smartphone al fine di prevenire l’infezione da Covid. E i risultati non si sono fatti attendere, Nella prima settimana di aperture delle scuole nella maggior parte del Paese (ossia dal 14 settembre) si sono registrati infatti 416mila download.
L'app volontaria è disponibile dai primi di giugno prima con una sperimentazione in quattro regioni (Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia) ed è stata poi estesa al resto d'Italia il 15 giugno. È stata sviluppata dalla società Bending Spoons. I dati raccolti dovranno essere cancellati entro il 31 dicembre 2020. Dopo un debutto con 500 mila download nel primo giorno e due milioni in una settimana, ci sono voluti in pratica quasi tre mesi affinché l'applicazione toccasse il tetto attuale dei 5,3 milioni di download a fine agosto. Per far crescere la consapevolezza e l'adozione del sistema a luglio sono scesi in campo i medici di famiglia e da agosto Immuni ha anche una pagina su Facebook, Twitter e Instagram. Ed è stato reclutato un volto popolare della tv, Flavio Insinna, per lo spot destinato al piccolo schermo.
Andrea Gagliardi
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