di Luca Tremolada
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C'è una vera operazione di sintesi dentro questa nuova console che nasce per chiudere dentro un unico hardware l'esperienza di gioco casalinga e in mobilità. Nintendo Switch presentata oggi a Londra uscirà il 4 marzo di quest'anno a un prezzo di 299 dollari (329 euro qui da noi). E' una console casalinga che si connette al televisore di casa. Per rendere l'esperienza di gioco portatile si può estrarre uno schermo da 6,2 pollici che diventa la base del gioco in mobilità.
Nasce quindi come una risposta alla crescita esponenziale del business del mercato del videogioco su smartphone (a cui Nintendo ha scelto di partecipare con le app Pokemon Go e con Super Mario Run) che quest'anno potrebbe superare quello su console.
La nuova macchina da gioco chiamata a rimediare al flop di Wii U ha l'ambizione di riprendere idealmentel'eredita di Wii che ha dominato la scena per cinque anni allargando la base di videogiocatori. Per Nintendo che da alcuni anni sta cercando di rimettere in sesto i conti sarà cruciale capire come il mercato finanziario giudicherà le prospettiva di una nuova macchina che vuole inserirsi all'interno di un mercato saldamente dominato da Playstation e da attori che guardano con decisione verso esperienze di gioco che richiedono forti investimenti in termini di hardware (più potenza di calcolo e accessori per la realtà virtuale).
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Come è Nintendo Switch
Dentro ci sono gli ultimi vent'anni di storia della Nintendo. C'è l'idea portatile e social del tablet che era stata lanciata con Wii U. L'uso intelligente dei sensori connessi ai controller della Wii. L'esperienza sul mondo delle console portatile di Nintendo Ds e il design prezioso e minimal di quel gioiello che è stato Game Cube. La console quindi si compone di una docking station che serve per il collegamento al televisore di casa. Da cui si estrare un display a cui si collegano due controller chiamati Joy-Con. Piccoli, a forma di telecomando degli anni Ottanta (ricordano vagamente quelli della Wii) si possono “incastrare” ai lati del tablet, possono essere usati indipendentemente, impugnandoli uno per mano o insieme come se fossero un controller unico. Si possono quindi collegare alla console e uno può essere dato a un amico.
Cosa c'è di innovativo
Probabilmente l'uso dei Joy-Con. Ogni controller è un oggetto indipendente e contiene un accelerometro e un sensore di movimento. Quello destro ha un sensore Nfc che permette di interagire con i pupazzetti di plastica Amiibo e una telecamera Ir in grado di rilevare la distanza, la forma e il movimento degli oggetti. Quello sinistro ha un pulsante per catturare le immagini di gioco. La vibrazione è piuttosto realistica grazie alla funzione Rumble Hd e si potranno collegare fino a otto giocatori per giocare contemporaneamente senza fili. E quindi supporterà il gioco multiplayer via Wi-Fi. Prese singolarmente non sono innovazioni che fanno gridare al miracolo: le abbiamo già viste in altre console presenti sul mercato. Nintendo però è una industria diversa dalle altre. Non si è mai distinta per l'uso di tecnologia di ultima generazione ma ha saputo sempre scoprire l'uso innovativo dell'hardware presente sul mercato. Sono i migliori a inventare i giochi. E ci aspettiamo che saranno i giochi a raccontare meglio le potenzialità della console.
Le prime impressioni
La batteria farà discutere e sarà il primo banco di prova. Sulla carta dovrebbe fornire più di 6 ore di autonomia. Ma la durata varierà a seconda del gioco. The Legend of Zelda: Breath of The Wild potrà essere giocato senza alimentazione per non più di tre ore. Si discuterà a lungo anche sulla potenza del chip che probabilmente non sarà paragonabile a quello presente in Playstation Pro e nella futura Scorpio di Xbox. Nintendo però non ha mai voluto essere come le altre. E in questo ha sempre avuto ragione.
Luca Tremolada
Giornalista
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