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Campari pronta a rilevare Lallier

di Matteo Meneghello

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Prima volta del gruppo nel mondo dello Champagne: negoziazione in esclusiva per acquistare il brand dalla holding francese Sarl Ficoma

17 aprile 2020
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2' di lettura

La prima volta di Campari (e dell’Italia) nello Champagne. Il gruppo milanese ha annunciato l’avvio di una negoziazione esclusiva con la società francese Sarl Ficoma, holding familiare di Francis Tribaut per l’acquisizione di una partecipazione dell’80%, e nel medio termine la totalità del capitale azionario di Sarl Champagne Lallier e delle altre società del gruppo.

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La società è la proprietaria del brand di Champagne «Lallier», fondato nel 1906 ad Aÿ, una delle rare località classificate come Grand Cru nello Champagne. Nel 2019 le vendite sono state pari a un milione di bottiglie, di cui circa 700mila a marca Lallier. Il perimetro include i brand, i relativi stock di prodotto, le proprietà immobiliari (inclusi vigneti di proprietà e gestiti) e gli impianti produttivi.

Con questa possibile acquisizione, che segna l’ingresso della prima società italiana nella categoria dello Champagne, «Campari Group - si legge in una nota - aggiungerà lo storico e premium brand Lallier, venduto principalmente in punti vendita on-premise ed enoteche, ampliando ulteriormente la propria gamma di prodotti premium in questo canale chiave per le attività di brand building». Inoltre, Campari Group aggiungerà ulteriore massa critica nello strategico mercato francese in cui il Gruppo ha recentemente iniziato a operare attraverso la propria struttura commerciale diretta.

I dettagli sul valore dell’acquisizione saranno comunicati, precisa Campari, solo a transazione avvenuta. Con il focus della strategia m&a del gruppo orientato sul segmento spirits premium, con priorità al mercato americano, si tratta comunque resta comunque di un’operazione marginale all’interno dei brand del gruppo, dove il settore dello sparkling wine (e vermouth) è considerato una priorità regionale e pesa meno del 3% delle vendite dell’anno scorso, con i marchi Cinzano (-8,3%), Mondoro e Riccadonna (+8,5%).

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