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Italia nella top ten per le piattaforme di open courses

di Valentina Reda*

22 aprile 2020
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3' di lettura

La pandemia ha riacceso i riflettori sull’e-learning e sull’importanza strategica della didattica multimediale - aperta e di qualità - per il sistema pubblico della formazione. La chiave: la gestione asincrona, in ogni momento della giornata, o dell’anno. Come ha dimostrato la scelta in tutto il mondo - da Cina a Stati Uniti - di puntare massicciamente sui corsi in formato Mooc (Massive open online courses) già disponibili da parte delle più autorevoli università. A partire dalla Ivy League americana. Un campo in cui anche il nostro Paese vanta un’importante presenza.

La piattaforma Federica.eu - Federico II di Napoli

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La Federico II di Napoli è la prima in Europa e nella top ten mondiale per numero di Mooc al suo attivo, con 300 corsi, molti dei quali prodotti in questa fase critica, erogati attraverso la piattaforma Federica.eu. I corsi, quasi tutti curricolari, spaziano in un ampio ventaglio di discipline, e includono anche quelli per i quattro interi corsi di laurea Federico II di Ingegneria Meccanica, Ingegneria Informatica, Economia Aziendale e Scienze del turismo. Federica.eu ospita, inoltre, anche i corsi di altri atenei: Padova, Firenze, Pavia, Milano Bicocca, e Orientale di Napoli, e distribuisce i propri corsi anche attraverso edX, provider internazionale di Harvard e Mit (su FedericaX). Oltre a una sezione dedicata all’orientamento universitario e la nuova opportunità dei corsi per superare i test di accesso alle facoltà scientifiche. A partire da Matematica di Base, realizzato in partnership con l’Università di Padova e il Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso (Cisia), rivolto alla preparazione dei test Tolc, e che già conta su 25mila iscritti.

Pok - Politecnico di Milano

La seconda università italiana, secondo l’osservatorio internazionale Class Central, è il Politecnico di Milano, che offre, attraverso la piattaforma Pok, l’accesso a quasi 60 Mooc, principalmente rivolti all’orientamento in entrata e in uscita dall’università, ma con un numero crescente di corsi di supporto ai percorsi curricolari di area scientifica, e corsi dedicati ai docenti per lavorare sulla progettazione didattica e al coinvolgimento attivo degli studenti, con due percorsi uno in italiano l’altro in inglese, che guardano al metodo e alla didattica mista ma utili per il disegno delle esperienze online. A questi si aggiungono gli 8 corsi disponibili via Coursera.

EduOpen, Book e le altre università italiane

Sulla piattaforma di Mountain View è possibile trovare anche gli 11 Mooc della Bocconi e 6 della Sapienza di Roma. Ancora, la piattaforma EduOpen consente l’accesso ai circa 200 corsi attualmente aperti delle 25 istituzioni appartenenti al consorzio. Con un’offerta diversificata che va da corsi brevi di poche ore a percorsi annuali. Lo scenario italiano si completa con l’Alma Mater di Bologna con 11 Mooc disponibili sulla piattaforma Book, l’università di Urbino, con altrettanti corsi, principalmente rivolti a una platea scolastica e di docenti, e Venezia Ca’ Foscari con 13 Mooc attivi o in partenza, entrambe con distribuzione su piattaforma di ateneo.

Malgrado gli sforzi di alcune università, la risposta Mooc è ancora insufficiente rispetto alla enorme domanda di didattica a distanza scoppiata con l’emergenza Covid-19 e va implementata. Ma offrire la possibilità di partecipare alla didattica asincrona e di qualità, nell’impossibilità di raggiungere le sedi universitarie, è un obiettivo che va oltre la necessità straordinaria. Riguarda la capacità di inclusione di tutti quegli studenti - italiani e non - che vogliano accedere a distanza all’alta formazione degli atenei italiani. Questo era il tema del tavolo aperto dalla Conferenza Crui a Udine, nel giugno 2018, con oltre 250 rappresentanti di tutti gli atenei del Paese, con l’obiettivo di mettere a punto un Piano nazionale per l’università digitale. Il documento del Piano è disponibile, le condizioni per adottarlo – oggi più che mai – impellenti. Occorre ripartire da qui

*Federica Web Learning

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