di Paco Guarnaccia
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Si è aperto il primo Geneva Watch Days , nuovo format annunciato agli inizi di marzo e voluto da un gruppo di otto importanti maison del settore “guidate” da Bulgari e che sono Breitling, Girard-Perregaux, Ulysse Nardin, De Bethune, Gérald Genta, H. Moser & Cie, MB & F e Urwerk.
In assenza degli appuntamento tradizionale
I Geneva Watch Days sono nati per cercare di colmare il vuoto lasciato dalle cancellazioni causa Covid-19 di Watches & Wonders e Baselworld, le più importanti fiere orologiere che si sarebbero dovute tenere in primavera, e presentare fisicamente ai retailer e ai media invitati i nuovi prodotti del 2020.
Vetrina «allargata»
In cartellone fino al 29 agosto con un totale di 17 brand presenti (agli otto citati se ne sono aggiunti nei mesi altri come Maurice Lacroix, Czapek Genève, Bovet e Ferdinand Berthout), questa inedita kermesse è stata pensata insieme alla città e al cantone di Ginevra con delle regole particolari per permettere a tutti di vedere le novità in totale sicurezza.
Protocolli di sicurezza
Le presentazioni si svolgono, di volta in volta, per un ristrettissimo numero di persone in varie location (boutique, showroom e hotel) scelte dai brand nel centro della città. Nonostante queste misure, l’evento non sarà totalmente privato, visto che è stato realizzato un padiglione aperto durante il giorno sulla Rotonde du Montblanc per permettere comunque al pubblico interessato di visionare gli orologi. «Il fatto di decentralizzare tutto e le regole sanitarie previste ci permettono di essere tutti al sicuro senza correre rischi – spiega Jean-Christophe Babin, ceo di Bulgari e voce dei marchi fondatori dei Geneva Watch Days –. Questo evento è un’opportunità di riaccendere la fiamma di un settore che è stato rallentato negli ultimi mesi».
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