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Governo al lavoro su nuovi ristori: 1,5 miliardi in più per l’«anno bianco delle partite Iva»

di Mariolina Sesto

Affitti, mutui e bollette: 18 miliardi di ristori

Verso il decreto Ristori 5: ci saranno fondi per rafforzare misure come l’ “anno bianco”, che esonera le partite Iva dal pagamento dei contributi previdenziali

29 dicembre 2020
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2' di lettura

Il vaccino potrà annichilire il virus, ma non sana le piaghe economiche. Il governo sta pensando alle nuove misure da mettere in campo per venire incontro alle aziende e agli autonomi. Il 2021 si aprirà con un nuovo scostamento di bilancio, per finanziare il decreto Ristori numero cinque, che sarà ribattezzato “salva imprese”. E ci sarà uno stanziamento da circa un miliardo e mezzo per rafforzare misure come l' “anno bianco”, che esonera le partite Iva dal pagamento dei contributi previdenziali.

Rottamazione quater e saldo e stralcio

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Gli interventi a favore delle imprese e degli autonomi sono stati annunciati dal viceministro Laura Castelli che ha parlato anche di una rottamazione quater per le cartelle e di un nuovo saldo e stralcio. Si tratta, in entrambi i casi, di aiuti a chi abbia conti in sospeso con l'Agenzia della riscossione (l'ex Equitalia). Con la prima misura, verrebbe estesa ai debiti contratti fino al 2019 la possibilità di regolarizzare pagando solo le somme dovute, ma non le sanzioni e la mora legate al ritardo. La seconda riguarda i contribuenti in difficoltà economica, che potrebbero mettersi in pari versando solo una parte delle somme dovute.

Pacchetto “salva imprese”

Si lavora inoltre a un pacchetto “Salva Imprese”. Norme che intervengano, anche attraverso l'ampliamento delle possibilità di accesso ai “piani di risanamento” e alle “procedure concorsuali”, per favorire il risanamento delle imprese e la tutela del creditore. E ancora, una riforma complessiva del Fisco, che semplifichi il rapporto tra lo Stato, i cittadini e le imprese, e porti ad un abbassamento della pressione fiscale.

Nuovi ristori

Il 7 gennaio l'Italia ritornerà alle suddivisioni regionali in base al colore e per il 15 gennaio dovrà essere pronto il nuovo Dpcm che scioglierà l'incognita sulla riapertura delle palestre, dei teatri e dei cinema oltre che quella, già estremamente in forse, dell'avvio della stagione sciistica. Se alcune chiusure, come sembrerebbe al momento, dovessero protrarsi, alla platea già esistente si aggiungeranno altre attività che chiederebbero di rientrare nei ristori del governo, con le associazioni di categoria pronte a dare battaglia per aver subito forti cali dei ricavi a causa della pandemia.

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