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Il gruppo automobilistico tedesco Volkswagen ha chiuso il 2020 con un utile netto in calo del 37,1% a 8,8 miliardi di euro e ricavi in flessione dell'11,8% a 222,88 miliardi, quando le vendite di vetture sono scese del 16,4% a 9,157 milioni di unità. L'utile operativo (escluse partite non ricorrenti) si è attestato a 10,6 miliardi, in calo del 45% su anno, nonostante gli effetti della pandemia, includendo 500 milioni di euro per costi di ristrutturazione. La divisione automotive, si sottolinea in una nota, ha mostrato un “business model solido” e grazie a una gestione rigorosa del working capital si è raggiunto un cash flow netto di 6,4 miliardi di euro (10,8 mld nel 2019) con una liquidità netta che è salita a 26,8 miliardi di euro da 21,3 miliardi di fine 2019. Il consiglio di gestione e il consiglio di sorveglianza propongono ai soci un dividendo invariato rispetto all'anno precedente pari a 4,8 euro per le azioni ordinarie e 4,86 euro per le privilegiate, pari a un payout del 29%. Per il 2021 il gruppo si aspetta un aumento delle vendite e dei ricavi e un ritorno sulle vendite tra il 5 e il 6,5%, nonostante le difficoltà poste dal persistere della pandemia e il peso della carenza di chip sul mercato che secondo AlixPartners potrebbe causare un danno da 61 miliardi di dollari all’industria automobilistica globale. (Il Sole 24 Ore Radiocor)
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