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Chi è Cotticelli, il commissario della sanità in Calabria che non sapeva che il Piano Covid l’avrebbe dovuto redigere lui

di An.C.

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L’oramai ex commissario ad acta per la Sanità in Calabria, generale Saverio Cotticelli , durante l'intervista alla trasmissione di Raitre “Titolo V” (foto Ansa)

L’oramai ex commissario ad acta per la Sanità in Calabria, generale Saverio Cotticelli , durante l'intervista alla trasmissione di Raitre “Titolo V” (foto Ansa)

Il premier Conte: «Va sostituito con effetto immediato. Anche se il processo di nomina del nuovo commissario prevede un percorso molto articolato, voglio firmare il decreto già nelle prossime ore»

7 novembre 2020
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3' di lettura

Alla fine l’oramai ex commissario ad acta della sanità calabrese Saverio Cotticelli si appresta a rassegnare le dimissioni nelle mani del ministro della Salute Roberto Speranza e del responsabile dell’Economia Roberto Gualtieri. Troppo impetuoso l’impatto mediatico prodotto dall’intervista da lui rilasciata alla trasmissione di Raitre “Titolo V”. Il video, nel quale ammette di non sapere che la responsabilità di redigere il piano Covid per la Calabria da poco entrata nella zona rossa era proprio sua, è rimbalzato nei social, provocando un tam tam mediatico rilanciato da migliaia di condivisioni. Contro di lui in queste ore si sono espressi tutti gli schieramenti politici.

Conte: via subito

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Ma il passo indietro avviene in un contesto che è già segnato. «Il commissario per la sanità in Calabria Saverio Cotticelli va sostituito con effetto immediato. Anche se il processo di nomina del nuovo commissario prevede un percorso molto articolato, voglio firmare il decreto già nelle prossime ore: i calabresi meritano subito un nuovo commissario pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità», ha detto il premier Giuseppe Conte dopo l’intervista andate in onda ieri sera, venerdì 6 novembre. «Già nelle prossime ore è prevista la nomina del nuovo Commissario per la Calabria», chiariscono fonti del ministero della Salute.

«Il piano Covid dovevo farlo io? Non lo sapevo, ora mi cacciano»

Intervistato sul tema d’attualità, ovvero la Calabria in zona rossa a causa dell’emergenza Coronavirus, a un certo punto gli viene chiesto come mai non fosse stato fatto un Piano Covid per la regione. «Era compito della Regione Calabria - risponde Cotticelli -, tanto che ho anche chiesto al Ministero della Salute di risolvere il quesito su chi avesse il titolo per farlo». E quando gli viene chiesto cosa avesse risposto il Ministero lui, non con un certo imbarazzo, ammette: «Oh! avrei dovuto farlo io, già a giugno scorso? Domani mattina mi cacceranno per questo».

Non sa quanti sono i posti di terapia intensiva in Calabria

Non solo. Nell’intervista l’oramai ex commissario ad acta della sanità calabrese si gioca l’ultima carta: assicura che «la settimana prossima il piano anti Covid è pronto», salvo poi peggiorare ulteriormente la sua situazione mostrandosi impreparato anche sul numero delle terapie intensive in Calabria, e ricevendo il rimprovero “fuori campo” del suo sub commissario, Maria Crocco.

Generale dei Carabinieri in pensione

Campano, originario di Castellammare di Stabia, 69 anni, generale di corpo d’armata dei Carabinieri in pensione, è arrivato in Calabria agli inizi di gennaio 2019. È stato nominato dal Conte uno il 7 dicembre 2018, ad opera dell'allora ministro dell'Economia Tria, di concerto con la ministra della Salute Grillo e sentita la ministra degli Affari Regionali Stefani. La nomina è stata confermata da Conte due il 19 luglio 2019. Conticelli ha alle spalle una lunga carriera nell’Arma, che lo ha visto ricoprire anche incarichi di rilievo: comandante Carabinieri della Regione Piemonte e Valle d'Aosta, è stato alla guida dei N.A.S. ( Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dell'Arma dei Carabinieri, posti alle dipendenze funzionali del Ministero della salute), comandante della regione Carabinieri Lazio. Dieci anni fa gli è stata conferita l'onorificenza di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana; nel 2012 assume la Presidenza del Cocer interforze.

Poi la chiamata in Calabria come commissario ad acta per il piano di rientro della Sanità calabrese. Un incarico che ha assunto, evidentemente, ignorando che quel Piano l’avrebbe dovuto redigere proprio lui. «A volte è solo uscendo di scena che si può capire quale ruolo si è svolto», ha scritto il poeta polacco Stanisław Jerzy Lec.

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