Ripresa post-Covid, Gualtieri: "Spazio per calo tasse"
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«Non dico» parole di rassicurazione su un nuovo rinvio dei pagamenti fiscali e delle cartelle esattoriali, «perché sarei un imbonitore». Ma «abbiamo detto all'Agenzia delle entrate che bisogna ripartire con grande gradualità». È quanto ha ricordato il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri in un intervento a RaiNews24.
Gualtieri è intervenuto sul tema della riforma fiscale. «Ho letto con divertimento alcune ricostruzioni sulla stampa, secondo cui prima avremmo fatto una riforma storica, poi il Governo ha deciso di rinviare la riforma. Noi non abbiamo mai cambiato opinione - ha sottolineato -: abbiamo detto che c'è la possibilità di anticiparne alcuni pezzi, come abbiamo fatto con il cuneo fiscale, potremo decidere di farlo anche per il 2021 con un altro modulo che entra in vigore, ma una riforma seria e ambiziosa richiede tempo. Perciò presenteremo un disegno di legge delega che sia operativa dal primo gennaio 2022».
Il ministro ha confermato che il Consiglio dei ministri atteso per la serata di lunedì 5 ottobre darà il via libera alla Nadef, la Nota di aggiornamento del Def. «La previsione che noi formuliamo nella Nadef che ho illustrato già ai colleghi e che sarà formalmente approvata stasera, riflette un Paese che ha reagito meglio di quanto molti avevano previsto - ha affermato -. La caduta del Pil pesante, a -9%, ma perseguiamo due obiettivi con l'utilizzo delle risorse del Recovery plan, la crescita e l'occupazione, e dall'altra parte mettere il debito pubblico su un sentiero di discesa».
Gualtieri ha parlato anche dei tempi del Recovery Fund. Quanto sta accadendo, ha ricordato, con le tensioni fra Paesi frugali e Polonia e Ungheria sullo stato di diritto in questi ultimi, «non è una sorpresa, ci sono negoziati e tensioni fisiologiche che avvengono sempre. Sono ancora fiducioso che si riuscirà ad avere il recovery plan operativo ad inizio anno e che l'Italia sarà pronta col suo piano», ha confidato.
Per quanto riguarda l’emergenza sanitaria Covid-19 e l’aumento dei contagi registrato negli ultimi giorni, Gualtieri ha chiarito: «Escludiamo nuovi lockdown ma per escluderli dobbiamo contenere i contagi, rafforzare tutte le misure, dalle mascherine agli eventi sociali, dobbiamo mettere un surplus di attenzione sul contenimento e il Governo lo farà». Gualtieri ha fatto così riferimento al rischio che con un nuovo lockdown la caduta del Pil possa arrivare oltre il 10%.«“Dobbiamo fare tutti gli sforzi in questa fase per contenere il virus nella seconda ondata», ha concluso.
Il ministro ha infine commentato la fusione tra Nexi e Sias: «contribuirà alla transizione digitale in un ambito decisivo come quello dei pagamenti elettronici, garantendo più rapidità, sicurezza e trasparenza alle aziende grandi e piccole, agli istituti bancari, alla Pubblica amministrazione e ai cittadini, in sintonia con l'impegno del governo italiano per incentivare la transizione al cashless», si legge in una nota di Gualtieri.
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