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«La sfida della connettività al 2022 sarà tra la fibra e l'Fwa»

di Simona rossitto

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 Maurizio Decina, esperto di tlc

Maurizio Decina, esperto di tlc

Parla Maurizio Dècina, esperto di tlc e già presidente di Infratel

3 dicembre 2020
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3' di lettura

Nella futura Gigabit society, l'obiettivo che si è posto l'Europa al 2025, saranno due le tecnologie a garantire il raggiungimento dei target previsti dalla Commissione: la fibra ottica, sicuramente "future proof" e l'Fwa, il Fixed wireless access che consente, integrato con lo spettro 5G, connessioni non solo fisse ma anche mobili. Soluzioni che, secondo quanto spiega a DigitEconomy (report del Sole 24 Ore Radiocor e della Luiss Business School) Maurizio Dècina, già commissario Agcom e presidente di Infratel, possono cooperare o essere in competizione.

Al 2025 target di 1 gigabit per scuole, poli di trasporto, servizi pubblici

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Occorre ricordare che gli obiettivi della Gigabit society sono: connettività di almeno 1 gigabit per i principali motori socio-economici, come scuole, poli di trasporto e fornitori di servizi pubblici; copertura 5G per tutte le aree urbane e i principali assi di trasporto; accesso nelle case a una connettività con una velocità di download pari ad almeno 100 megabit al secondo, estensibile a velocità di un gigabit.
Peraltro a ottobre il Berec, su questo tema, ha chiarito che si considerano "reti ad altissima capacità" (Vhcn, Very high capacity networks), le connessioni almeno in Fttb (fibra fino all'edificio) o la disponibilità di fibra alle stazioni radio base a supporto delle comunicazioni senza fili. Berec dettaglia anche parametri come downlink e uplink, resilienza, parametri relativi agli errori e alla latenza. Per le connessioni fisse, sia in cavo che via radio, fra i criteri vi è anche una velocità di download di almeno 1 Gbps e una velocità di upload di almeno 200 Mbps.

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Nel 2019 abbonamenti banda larga fissa con almeno 100 megabit al 13%

Restringiamo, per il momento, il campo solo alla diffusione della fibra per dare un quadro del miglioramento registrato in Italia. Nel 2019 (indice Desi 2020) gli abbonamenti alla banda larga fissa sono al 61%, mentre gli abbonamenti alla banda larga fissa con almeno 100 megabit al secondo solo al 13%, la copertura della rete fissa Vhcn al 30% (+6% rispetto all'anno prima) rispetto a una media europea del 44 per cento. «L'handicap dell'Italia rispetto ad esempio a Germania e Gran Bretagna – spiega Dècina - è che in questi Paesi c'è una forte presenza della tv via cavo. In Germania, ad esempio, a fine 2022 ci saranno 39 milioni di famiglie coperte in Vhcn, il 68% coperte con rete della tv via cavo, solo 32% in fibra. Situazione analoga si riscontra in Inghilterra. In Italia invece tutta la copertura avviene con la fibra ottica». I progressi registrati sono recenti, mentre, guardando agli obiettivi 2020, non si sono raggiunti appieno. Si prevedeva, in particolare, una copertura del 100% con connessione a una velocità di 30 megabit al secondo e un livello di abbonamenti del 50% a 100 megabit al secondo. La connettività dell'Italia, spiega Dècina, risulta migliorata rispetto al ranking precedente tra i 28 Paesi della Ue. Tuttavia i livelli di abbonamento sono ancora modesti: al 13% rispetto alla media europea del 26 per cento. «L'obiettivo del 50% di abbonamenti - commenta Dècina – a oggi è lontano dall'essere ottenuto in tutta Europa».

DigitEconomy.24 / 5G, Fwa e risorse del Recovery fundVisualizza

Al 2022 la copertura attesa in fibra ottica ad altissima capacità al 47%

Ragionando in questi termini, la fotografia dell'Italia, alla luce dei piani di Open Fiber e FiberCop a fine 2022 e considerati gli esiti delle consultazioni pubbliche realizzate da Infratel su aree nere e grigie, sommati gli aggiornamenti sulle aree bianche, vede il nostro Paese composto da 31 milioni di indirizzi civici, 25 milioni di famiglie e 34 milioni di unità immobiliari. Al 2022 la copertura attesa in fibra ottica Vhcn sarà del 47%, diversamente distribuita in Italia, visto che si va dal 14% della Calabria all'80% del Friuli Venezia Giulia. Il risultato di quasi il 50% di copertura fibra Vhcn in Italia, atteso per il 2022, sottolinea Decina, «è molto importante». Quanto all'Fwa, nella consultazione sono state applicati i criteri di performance del sistema cellulare 4G in mobilità e cioè 150 megabit al secondo di download. L'Fwa Vhcn, invece, secondo Berec richiede almeno 1 Gigabit al secondo di download. La copertura media prevista per l'Fwa 4G a fine 2022 è del 28%, da confrontare con la copertura della rete Ngn basata sul rame che a fine 2022 è del 91%, copertura che arriva a 100 megabit al secondo di download per una percentuale delle connessioni dell'ordine del 30 per cento.«L'evoluzione Vhcn dell'Fwa – conclude Dècina, - costituirà un impulso per le reti ad altissima capacità a complemento dell'Fttb/h Vhcn. D'altronde, avere una copertura in reti Vhcn è fondamentale poiché, alla luce delle regole sugli aiuti di Stato, si potranno finanziare soltanto infrastrutture questo tipo».

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