di Manuela Perrone e Giorgio Santilli
(EPA)
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Il giorno dopo la grande battaglia al Consiglio europeo e il «confronto duro e franco» con Angela Merkel, Giuseppe Conte, in un’intervista al Sole 24 Ore, esorta l’Europa tutta a «non compiere errori tragici» e avverte che «l’intero edificio europeo rischia di perdere la sua ragion d’essere». L’Italia andrebbe avanti lo stesso. Viceversa «l’inerzia - dice il presidente del Consiglio - consegnerebbe ai nostri figli il costo immenso di un’economia devastata». Ecco allora la proposta italiana all’Europa: un piano straordinario di ricostruzione che sia all’altezza almeno di quello di americani e cinesi, e uno European Recovery Bond, vale a dire uno strumento di debito comune europeo che ci permetta di ricostruire il tessuto economico-sociale del Vecchio continente. Netta opposizione invece a quei colleghi europei che hanno riproposto il Mes.
Conte conferma anche che con il decreto legge di aprile «il nostro sforzo complessivo di bilancio arriverà a una soglia ben superiore ai 50 miliardi» (comprendendo i 25 già varati). «Metteremo in campo un sostegno senza precedenti ai finanziamenti per la nostra economia, pari a quello offerto dai pacchetti di politiche più ambiziosi approvati in questi giorni in Europa».
Manuela Perrone
inviata parlamentare
Giorgio Santilli
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