di Giorgio dell'Orefice
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La Dop economy italiana si conferma driver fondamentale e indiscusso dei distretti agroalimentari del nostro Paese. Questa la fotografia del XVII Rapporto Ismea-Qualivita diffuso oggi che nella sua analisi sui dati produttivi 2018 registra una ulteriore crescita che si inserisce nel trend degli ultimi dieci anni per il settore Food e Wine DOP IGP, con un valore alla produzione delle oltre 800 Indicazioni Geografiche che per la prima volta supera i 16,2 miliardi di euro (+6% in un anno).
Italia leader mondiale di prodotti certificati
Con il decimo risultato positivo in dieci anni la Dop economy è arrivata a pesare il 20% del fatturato complessivo del settore agroalimentare nazionale. Un risultato sul quale ha esercitato un traino importante il comparto vino (con un valore alla produzione di 8,9 miliardi, +7,9%) ma bene anche le Dop e Igp agroalimentari (7 miliardi, +3,8%).
Ottime performance anche per l'export che scavalca la soglia dei 9 miliardi di euro (+2,5%), grazie al lavoro di oltre 180mila operatori e l'impegno dei 285 Consorzi di tutela riconosciuti. Anche sui mercati esteri il contributo maggiore è venuto dal vino (valore delle esportazioni di 5,4 miliardi) ma positivo è anche il trend dell'export di Dop e Igp agroalimentari (che ha raggiunto quota 3,6 miliardi, +1,2%).
Il rapporto Ismea
A fine 2019 l'Italia si conferma leader mondiale per numero di prodotti alimentari certificati con 824 tra Dop, Igp e Stg nei comparti wine e food sui 3.071 totali. Oltre un prodotto su quattro registrato come Dop, Igp o Stg è italiano. Nel 2019 sono state registrate 32 nuove Ig nel mondo, 24 appartengono al segmento food (tra cui l'olio di Puglia Igp in Italia) e 8 wine (tra cui il Nizza Dop) con le maggiori performance in Spagna (+9%), Croazia (+4%), e poi Regno Unito, Italia, Francia, Grecia, Austria e Romania (per tutte +2%). Nel 2019 l'Italia ha inoltre raggiunto la soglia dei 300 prodotti food tra Dop, Igp e Stg e anche in questo caso si tratta di un primato mondiale. Al secondo posto distanziata la Francia con 251 riconoscimenti tra i prodotti food.
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Giorgio dell’Orefice
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