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Un artbook per raccontare VLOGO, l'iconico logo di Valentino

di Redazione

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In questo libro 16 magazines hanno risemantizzato la funzione commerciale del logo

6 novembre 2020
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2' di lettura

Come tradurre la complessità della storia e dell'identità profonda di Maison Valentino in una forma immediata, precisa, universale e inconfondibile? Centrale, in questo processo, il logo che evoca in modo immediato i valori di una storia. Per conoscere questa storia, fatta di uomini e di donne, di abiti, di lavoro, di racconti, di poesia, di amore, arriva ora un artbook per raccontare i confini del ruolo del VLOGO, l'iconico logo di Valentino.

E non solo il nostro mondo è costellato di loghi ma raramente ci chiediamo però che cosa davvero siano questi loghi. Di cosa parlano? Quali echi richiamano? Quel che siamo soliti chiamare logo è in realtà l'abbreviazione di logotipo. Dal greco – logos, parola e – typos, lettera. Una parola che diventa un segno. E quindi un segno che significa un racconto.

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Un'idea che si muove in spazi attigui, a modo loro ovvi, forse così ovvi che diventa difficile leggerli. Un'idea che si fa parola e poi si condensa in segno attraverso la grafica. Un segno fatto di linee, di rette e di curve, di pieni e di vuoti. E che poi ancora dal foglio o dallo schermo può esplodere in oggetto tridimensionale e quindi finalmente reale. E unirsi indissolubilmente agli oggetti e alle creazioni di un marchio diventandone parte fondamentale e strutturale.

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In questo libro 16 magazines hanno risemantizzato la funzione commerciale del logo in chiave iconoclasta, in libere associazioni visive e con la più totale libertà fotografica e artistica. Intervenendo sulle pagine, in un universo sincretico di immagini, fotografie, segni, disegni, caratteri, scritte, parole, cancellature, correzioni, sovrascritture, scarabocchi, pennellate, tagli, ripetizioni e tutto ciò che attiene al processo di trasformazione delle idee in concetti chiari e raccontabili, il direttore creativo della maison, Pierpaolo Piccioli, traccia la stratificazione di significati possibili che non siamo soliti vedere perché concentrati nell'univocità del logo, del manufatto o della campagna.

Ma non solo, in queste pagine troviamo in una forma aperta e molteplice cosa il VLogo Signature è e anche cosa potrebbe essere. Forzandone la funzione grafica e liberando i livelli di lettura si sprigionano suggestioni che in genere non superano lo stadio progettuale. Qui il processo creativo si mette a nudo, e in una miriade di segni liberi si mostra nella sua più sincera e dinamica confusione poetica.

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