Mondo
Pubblicità

Mondo

Giappone, l’indice Pmi della manifattura torna negativo in gennaio

di Redazione Esteri

Immagine non disponibile
(EPA)

(EPA)

È scivolato sotto quota 50, una soglia simbolica che rileva la crisi delle imprese in questa stagione pandemica

1 febbraio 2021
Pubblicità

2' di lettura

Il Giappone scivola in una impasse congiunturale. Nel mese di gennaio l'attività manifatturiera si è contratta. L'indice Pmi, calcolato da Ihs Markit è scivolato sotto quota 50, spartiacque tra il rallentamento e la crescita del settore. A dicembre scorso l'indice era pari a 50 punti, mentre a gennaio segna 49,8 punti.
Le aziende hanno registrato un calo della produzione, dopo l'ampia stabilizzazione registrata a dicembre. Ha pesato l'aumento dei casi di coronavirus che ha avuto un nuovo impatto sull'economia

il turismo azzerato

Pubblicità

La crisi del settore turistico è un altro elemento di criticità. Il numero dei turisti stranieri in Giappone nel corso del 2020 ha segnato il maggior calo in 70 anni, a causa delle misure restrittive anti-Covid in vigore per buona parte dell'anno. Lo anticipa l'Agenzia nazionale dell'Immigrazione nei dati preliminari, evidenziando come, rispetto al 2019, gli arrivi internazionali siano diminuiti dell'86,2% a quota 4,31 milioni; un numero così basso non si vedeva dall'inizio delle statistiche, nel 1950. Senza contare i residenti stranieri che hanno lasciato il Paese per poi ritornare, il flusso di arrivi è stato ancora più accentuato, nella misura dell'87,4% a 3,58 milioni. La maggior parte dei flusso turistico è avvenuto in gennaio e febbraio dello scorso anno, riferisce l'agenzia, con i visitatori dalla Cina a guidare la classifica con il 23,3% del totale, seguiti da Taiwan e la Corea del Sud. Il trasporto aereo è stato penalizzato anche nel senso inverso, con i dati sulle partenze dei cittadini giapponesi in declino dell'84,2% rispetto all'anno precedente a 3,17 milioni.

La strategia bioceanica, indo-pacifica

Intanto il Giappone rilancia nuove alleanze geo-commerciali. Promuovere la visione della Free and Open Indo-Pacific Strategy (Foip), traducibile in italiano con il nome di Strategia indo-pacifica libera e aperta, per garantire stabilità e prosperità nella comunità internazionale: è questo l'obiettivo di Tokio, ribadito all'ultimo Consiglio Affari Esteri della Ue da Motegi Toshimitsu, ministro giapponese degli Affari Esteri.Il concetto geopolitico della Foip è riassumibile nella combinazione ideale di “due continenti” – l'Asia, in continua crescita, e l'Africa, dotata di un'enorme potenziale di crescita – e “due oceani” – il Pacifico e l'Indiano. L'intenzione è quella di ampliare l'orizzonte della politica estera giapponese, abbracciando gli aspetti sopra citati in un concetto di raccordo tanto generale quanto inclusivo.

Riproduzione riservata ©
Pubblicità
Visualizza su ilsole24ore.com

P.I. 00777910159   Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie  Privacy policy