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Coronavirus oggi. Oms: non ci sarà l’immunità di gregge quest’anno. Allo studio apertura prima fase vaccini a over 80 e prof.

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(foto Ansa/Zennaro)

(foto Ansa/Zennaro)

● Regioni, ora ristori per lo sci
● Gran Bretagna, altri 46mila contagi
● Domani in Italia anche il vaccino Moderna
● Primo contagiato italiano a novembre 2019
● Australia, test obbligatorio prima voli in ingresso
● Oltre 213mila nuovi contagi negli Usa
● In Italia fatte 643.219 vaccinazioni, il 70% delle dosi consegnate
● La Newsletter con gli aggiornamenti sulla pandemia
Ieri in Italia altri 18.627 casi e 361 vittime

11 gennaio 2021
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Positivi due gorilla dello zoo di San Diego

Due gorilla allo zoo di San Diego sono risultati positivi al Covid-19. Lo ha reso noto il governatore della California Gavin Newsom.

Gualtieri: «Abbiamo consegnato a Conte la nuova bozza del Recovery Plan»

«Abbiamo consegnato al Presidente Giuseppe Conte la nuova bozza del #RecoveryPlan. In oltre 170 pagine sono esposte le strategie, i progetti, le risorse per far ripartire l’Italia. Ora nel Governo, in Parlamento e nel Paese si apre la fase di analisi, miglioramento, decisione». Lo scrive il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri sui social.

Uk, polemica per il giro in bici di Johnson durante il lockdown

Nuove ombre di polemica sul governo britannico in relazione al lockdown. Stavolta a essere chiamato in ballo è il primo ministro in persona, Boris Johnson, pescato a fare esercizio nel weekend in bicicletta a 7 miglia da Downing Street da una passante - non una simpatizzante Tory, evidentemente - la quale si è subito precipitata a denunciare la cosa ai media. La foto, mostrata per primo ieri sera dall’Evening Standard, è diventata materia di richiesta di chiarimenti. Un portavoce di Downing Street si è affrettato a sottolineare che il premier non ha violato alcuna regola, essendo l’esercizio fisico consentito dalle linee guida, anche in compagnia di un’altra persona esterna alla famiglia.

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Il premier britannico Boris Johnson (Epa)

Ford: «Stop alla produzione di auto in Brasile»

La Ford ha annunciato la fine della produzione di auto in Brasile e la conseguente chiusura delle tre fabbriche presenti nel colosso sudamericano. L’azienda statunitense ha annunciato che la produzione sarà interrotta «entro l’anno» a causa «della pandemia di Covid-19 che ha ridotto le vendite, causando un anno di perdite significative. La Ford è presente in America latina e in Brasile da oltre un secolo e sappiamo che queste sono decisioni molto difficili, ma necessarie, per la creazione di una politica produttiva sostenibile», ha detto Jim Farley, presidente e Ceo di Ford. La casa automobilistica ha precisato che la produzione di ricambi proseguirà ancora «per un periodo», per garantire lo stoccaggio necessario ai modelli prodotti in Brasile. L’azienda informa inoltre che continuerà ad importare in Brasile alcuni modelli, come avviene ora con il Suv Territory, prodotto in Cina.

Rugby, stop ai tornei europei per club

Lo stop di tutti i tornei rugbistici per club in corso in Europa è stato annunciato dalla European Professional club rugby (Epcr) a seguito della decisione delle autorità francesi di impedire alle squadra transalpine di partecipare alla Heineken Champions Cup e alla Challenge Cup per i rischi sanitari portati dalla pandemia. L’Epcr fa sapere che, in collaborazione con le leghe, cercherà una soluzione per riprendere e completare i tornei appena possibile al momento.

Lazio: «Ritardi nel conteggio nazionale dei vaccini somministrati»

«Ritardi nel conteggio nazionale dei vaccini somministrati. Nel Lazio sono infatti state eseguite già 74.053 somministrazioni a fronte di quelle riportate dal portale nazionale che sono 66.773». Lo comunica l’Unità di Crisi Covid-19 della Regione Lazio. «Questo ritardo è dovuto al fatto che l’anagrafe vaccinale regionale è aggiornata in tempo reale a differenza del conteggio nazionale», prosegue l’Unità di crisi regionale.

Veneto, somministrate 74.732 dosi di vaccino

Sono 74.732 le dosi di vaccino anti-Covid somministrate finora in Veneto. Dopo l’esaurimento di tutte le fiale del primo lotto, la regione ha completato con i vaccini il 91,9% delle dosi della seconda consegna. Nella giornata di lunedì 11 gennaio hanno ricevuto la profilassi 5.639 persone. Sono tre le unità sanitarie (Treviso, Venezia, Padova) che hanno già superato le 10mila vaccinazioni.

Vaccino Moderna, dieci dosi da ogni flacone

Da ogni flaconcino del vaccino di Moderna «possono essere prelevate 10 dosi da 0,5 ml ciascuna». A indicarlo è il documento «Riassunto caratteristiche sul prodotto», pubblicato sul sito dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) che contiene le principali informazioni sul secondo vaccino anti Covid autorizzato in Europa. A partire dalla somministrazione della seconda dose, che va fatta 28 giorni dopo la prima, a differenza del Pfizer, che richiede invece 21 giorni di distanza tra le due.

Libano, 11 giorni di lockdown

Le autorità libanesi hanno deciso di imporre da giovedì un lockdown di 11 giorni e di limitare i voli in arrivo da Paesi ad alto rischio per contrastare la nuova impennata di contagi di coronavirus. «È vietato uscire in strada dalle 5 del mattino di giovedì 14 gennaio fino alle 5 del mattino di lunedì 25 gennaio», si legge in un comunicato emesso dopo una riunione del Consiglio superiore di difesa. Sono previste eccezioni per il personale sanitario, i giornalisti, i dipendenti del settore alimentare e altri lavoratori considerati essenziali. Il Paese di sei milioni di abitanti ha registrato finora 222.391 casi, tra cui 1.629 morti. Ma i contagi sono in aumento con una crescita del 70% nell’ultima settimana. Il Libano riceverà a febbraio la prima consegna di vaccini Pfizer-BioNTech.

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Beirut, la spesa prima del lockdown (Epa)

Ministero della Salute: il piano pandemico è solo una bozza

Il Piano pandemico influenzale 2021-2023 «circolato oggi su alcuni organi di stampa è solo una bozza informale condivisa con i soggetti interessati e destinata a raccogliere indicazioni e modifiche». È quanto si apprende da fonti del Ministero della Salute. Dopo le forti polemiche dei mesi scorsi sul vecchio piano pandemico italiano mai davvero aggiornato in piena pandemia ha preso infatti a circolare la bozza del nuovo Piano nazionale 2021-2023, che prevede misure e azioni per fronteggiare nuove eventuali pandemie. Tra queste: garantire Dpi, elaborare la catena di comando e provvedere a piattaforme «per il rapido sviluppo di farmaci antivirali antiinfluenzali e vaccini pandemici». Tra le indicazioni anche quella di curare con priorità - in caso di grave crisi di risorse - «quei pazienti che hanno maggiori probabilità di trarne beneficio».

Francia, oggi 3.582 nuovi casi e altre 310 vittime. Crescono i ricoverati

In Francia si sono registrati oggi 3.582 nuovi casi di contagi al coronavirus, una cifra inferiore alle 15.944 di domenica e alle 4.022 di lunedì scorso, ma il numero di persone ricoverate per la malattia è aumentato per il secondo giorno consecutivo.
La Francia, che sta iniziando a trattare con la variante più infettiva della malattia, scoperta per la prima volta in Gran Bretagna, ha ora 24.846 pazienti trattati per il virus.
Il totale cumulativo dei casi in Francia è di 2.786.838, il sesto più alto al mondo. La media mobile a sette giorni delle nuove infezioni si attesta a 18.155, rimanendo al di sopra della soglia di 18.000 per il secondo giorno consecutivo, una sequenza mai vista dal 23 novembre.
Il bilancio delle vittime del Covid-19 è aumentato di 310, a 68.060, il settimo più alto al mondo, contro una media mobile di sette giorni di 378.

Biden ha ricevuto la seconda dose di vaccino anti Covid: «La situazione peggiorerà prima di migliorare»

Il presidente eletto Joe Biden ha ricevuto la seconda dose del vaccino anti Covid. «Le infezioni di Covid-19 sono destinate ad aumentare prima di poter aver un miglioramento grazie alle vaccinazioni», ha detto il presidente dopo aver fatto il richiamo.

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Joe Biden riceve la seconda dose del vaccino Pfizer-BioNTech a Newark, Delaware ( Afp)

Regioni, ora ristori per lo sci

Con il nuovo Dpcm a cui sta lavorando il governo, si va verso lo slittamento dell'apertura degli impianti sciistici e dunque è “assolutamente necessaria un'incisiva azione del Governo tesa a garantire immediati ed adeguati ristori economici” al settore, secondo il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, che ha inviato una lettera ai ministri Roberto Speranza, Francesco Boccia e Roberto Gualtieri. Dopo la riunione di oggi con il governo, “si ritiene, pertanto, necessaria una riflessione complessiva sulle misure e sulle limitazioni alle attività previste per le diverse aree del territorio nazionale”.

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Piste da sci nel bellunese (Ansa)

Ecuador, variante inglese rilevata in un paziente

Il governo dell'Ecuador ha confermato oggi che le autorità sanitarie hanno rilevato in un paziente contagiato dal Covid-19 la presenza del ceppo denominato 'variante inglese'. Lo ha reso noto il portale di notizie Primicias di Quito. Il ministro della Salute ecuadoriano, Juan Carlos Zevallos, ha precisato che si tratta di un individuo di 50 anni, proveniente da Londra ed entrato in Ecuador il 12 dicembre scorso, dopo uno scalo a Madrid, con un certificato di test molecolare negativo. La persona, si è appreso, è in isolamento e sotto osservazione nella provincia di Los Ríos, come lo sono anche 14 suoi famigliari. Il ministro ha infine indicato che delle varianti identificate in Sudafrica, Brasile, Giappone e Gran Bretagna, “solo l'ultima è presente in Ecuador”

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Supporters del candidato alla presidenza dell’Ecuador, Andres Arauz, partecipano a una tappa della campagna elettorale nella città di Latacunga (Epa)

Vaccini: Regione Toscana, nessuna dose deteriorata

“Sulle presunte dosi di vaccino anti Covid deteriorate in Toscana, occorre fare chiarezza e sgombrare il campo da ricostruzioni e polemiche strumentali”. Così in una nota l'assessore regionale al sociale della Toscana Serena Spinelli risponde a quanto dichiarato dalle opposizioni e in particolare del senatore Fdi, Patrizio La Pietra.
“La questione delle siringhe e dello spreco di dosi di vaccino non esiste - afferma poi Spinelli -. E' cosa nota che quelle arrivate con la prima fornitura di vaccini Pfizer successiva al 27 dicembre, in Toscana come in tutta Italia, non erano maneggevoli per la sporzionatura delle dosi dalle fiale. Queste siringhe in Toscana sono state ovunque sostituite con siringhe di precisione, grazie alla dotazione in essere, prevista anche dal gruppo di lavoro regionale proprio per mettere in sicurezza la vaccinazione da imprevisti. Solo per mezza giornata, a Careggi, si sono usate le siringhe arrivate con i vaccini, ma senza che siano riscontrati particolari problemi e nel rispetto dell'indicazione di estrarre in media di 5,5 dosi per ogni flacone di vaccino”. “Comprendo che l'efficienza dimostrata dalla Toscana possa innervosire l'opposizione, anche a livello parlamentare - conclude Spinelli - . In effetti siamo fra le Regioni italiane con la migliore percentuale di vaccini anti Covid somministrati (l'85,1%), quella che ha dato priorità massima agli anziani ospiti delle Rsa, i più fragili e a rischio, dove stiamo per completare la prima somministrazione. Le opposizioni stiano tranquille: continueremo ad impegnarci al massimo, tutti quanti insieme, a partire dalle Asl e dagli operatori socio sanitari, ai quali va il nostro più sentito ringraziamento per l'impegno straordinario di cui anche in questo frangente stanno dando prova ogni giorno”.

Oms: non ci sarà l’immunità di gregge quest’anno

Nonostante i vaccini, lìimmunità di gregge Covid non sarà raggiunta nel 2021. È la previsione dell’Oms, emersa nel corso del consueto briefing sulla pandemia. La dottoressa Soumya Swaminathan ha quindi sollecitato il mantenimento del distanziamento sociale e delle mascherine. Il direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus allo stesso tempo ha chiesto «un impegno collettivo per far sì che entro i prossimi cento giorni le vaccinazioni per gli operatori sanitari ed i soggetti ad alto rischio siano in corso in tutti i paesi».

Turchia, Erdogan: vaccinazioni al via entro venerdì

La Turchia avvierà giovedì o venerdì le vaccinazioni per il Covid-19. Lo ha annunciato stasera il presidente Recep Tayyip Erdogan, in un discorso alla nazione al termine di una riunione di governo sull'emergenza coronavirus. Ankara impiegherà in questa prima fase il siero dell'azienda cinese Sinovac, di cui ha ricevuto le prime dosi alla vigilia di Capodanno. Prima dell'avvio della campagna, rivolta inizialmente al personale medico e sanitario e agli over 65, erano tuttavia state previste due settimane di test, che secondo le autorità hanno dato esito positivo. Ankara ha opzionato 50 milioni di dosi del vaccino cinese ed è in trattativa anche per l'acquisto di ulteriori dosi da Pfizer-BioNTech. Le attuali restrizioni per la pandemia, ha aggiunto Erdogan, verranno «ridotte gradualmente» con l’avanzamento delle vaccinazioni, che non saranno obbligatorie. Intanto, il ministero della Salute turco ha reso noto che nelle ultime 24 ore sono stati registrati 10.220 casi e 174 vittime di Covid-19. In tutto, i contagi salgono a 2.336.476 e i decessi a 22.981. I pazienti in terapia intensiva calano a 2.783 mentre i guariti aumentano di 10.301, diventando in totale 2.208.451.

Gran Bretagna, altri 46mila contagi

Resta alto il numero dei nuovi contagi da Covid nel Regno Unito, favorito dal maggiore trasmissibilità della cosiddetta variante inglese del virus. Lo ha detto Matt Hancock, ministro della Sanità del governo di Boris Johnson, nel briefing di giornata a Downing Street sull’emergenza, tenuto assieme al direttore medico del servizio sanitario nazionale (Nhs), professor Stephen Powis, indicando in poco più di 46mila i casi censiti nelle ultime ore, meno dei quasi 60mila di domenica, ma ancora molti tenuto conto anche del potenziale ritardo statistico di parte dei dati nel weekend.

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Il segretario di Stato britannico per la Sanità Hancock (Afp)

In lieve calo pure i decessi di giornata rispetto ai 563 indicati domenica, mentre resta la pressione sugli ospedali del Regno, con un totale di ricoverati per Covid salito ora ad oltre 32mila secondo Hancock, il quale - pur evidenziando l’accelerazione dei piani «ambiziosi» per la somministrazione dei vaccini nel Regno - ha ribadito che il Paese resta nel «momento peggiore» della pandemia a causa della capacità della diffusione della «variante inglese». E ha sollecitato i connazionali a «restare in casa» e a rispettare il lockdown per evitare che il sistema ospedaliero venga sommerso prima che l’effetto vaccino possa compiersi.

Vaccino, Zampa: c’è certezza sull’arrivo delle seconde dosi

«Penso che bisogna andare veloci. Non sono un’esperta, ma direi che avendo la garanzia di 450-470mila dosi di vaccino a settimana, con in arrivo anche quello di Moderna e tra non molto AstraZeneca, direi di utilizzare subito tutte le dosi disponibili. Se poi tra la prima dose e la seconda dovessero passare 25-27 giorni anzichè 20, non succederà niente». Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa, sottolineando che non vi è alcun segnale di eventuali ritardi nella consegna da parte delle aziende farmaceutiche. «Al momento - ha aggiunto - questo tema non è stato ancora discusso in Ministero nè al Cts»

Portogallo, record di morti: si va verso un nuovo lockdown

Con 122 morti in 24 ore e quasi 4mila persone ricoverate in ospedale, il Portogallo, che ha 10 milioni di abitanti, un sesto dell’Italia, si appresta ad un nuovo lockdown totale, a pochi giorni dalle elezioni presidenziali del 24 gennaio. Una riunione di gabinetto è prevista per mercoledì, e si prevede che il governo - ha anticipato il primo ministro Antonio Costa - «deciderà qualcosa di molto simile al primo blocco di marzo. Siamo certamente di fronte a una terza ondata», ha detto alla stampa il capo dell’esecutivo socialista.

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Lisbona fa i conti con la pandemia (Afp)

«Penso che non ci sia alternativa al confinamento totale», aveva già ammonito lo scorso fine settimana il presidente Marcelo Rebelo de Sousa, ricandidato alle elezioni per un secondo mandato. A oggi il Portogallo conta 7.965 morti dall’inizio della pandemia, mentre, con i 213 ultimi ricoverati, il totale delle persone che hanno avuto bisogno di cure ospedaliere sale a 3.983, di cui 567 in unità di terapia intensiva. Il numero di nuovi contagi ha superato la soglia dei 10mila al giorno la scorsa settimana, poi nel fine settimana c’è stato un calo significativo ma essenzialmente dovuto a una drastica diminuzione dei test effettuati. Il nuovo lockdown potrebbe entrare in vigore giovedì e dovrebbe includere la chiusura di esercizi commerciali ritenuti non essenziali, ristoranti e bar, mentre le scuole dovrebbero rimanere aperte.

Pechino designa un’altra area a medio rischio

Le autorità di Pechino hanno designato un’altra area a medio rischio epidemico per il Covid-19, portando a nove il numero di zone della città inserite in questa categoria. Lo ha annunciato in conferenza stampa Pang Xinghuo, vicedirettrice del centro di Pechino per il controllo e la prevenzione delle malattie. A partire da lunedì 11 gennaio, ha spiegato la funzionaria, il villaggio di Lianzhuang, del distretto di Shunyi, è stato trasformato in una regione a medio rischio epidemico. Delle nove aree a medio rischio della capitale, ha rivelato Pang, otto si trovano nel distretto di Shunyi e una nel distretto di Chaoyang. Tra sabato 9 e domenica 10 gennaio, a Pechino sono stati segnalati due casi confermati di Covid-19 trasmessi a livello locale e 5 asintomatici, tutti appartenenti alla stessa famiglia nel villaggio di Lianzhuang del distretto di Shunyi. Dopo un sequenziamento dell’intero genoma virale, ha svelato la funzionaria alla stampa, è stabilita un’elevata probabilità che i contagi condividano la stessa fonte di infezione degli ultimi casi registrati nel distretto. Non vi è alcun collegamento evidente, ha precisato Pang, con l’attuale ondata epidemica nella provincia di Hebei.

Scuola, il Consiglio di Stato rigetta il ricorso della Regione Calabria

Il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso presentato dalla Regione Calabria contro il decreto di sospensione dell’ordinanza emessa dal presidente facente funzione, Nino Spirlì, con la quale era stato disposto il rinvio al 15 gennaio dell’apertura delle scuole elementari e media in presenza. Lo stabilisce il decreto numero 18 del 2021 della sezione terza del Consiglio di Stato, presieduta da Franco Frattini. Le lezioni rimangono in presenza

Virologo Pregliasco: segnali negativi, in peggioramento

La zona bianca “è una speranza, perché quel che vediamo adesso sono segnali negativi con tendenza al peggioramento. Durante le feste, nonostante la zona rossa, sono stati fatti un po' troppi incontri, e temo non dico una terza ondata ma una terza onda di risalita. Forse sarebbe meglio definire subito una stretta piuttosto che aspettare che le maglie si allarghino e ci sia un ulteriore incremento dei contagi”. Lo ha detto il virologo Fabrizio Pregliasco a “Un Giorno da Pecora” (Radio 2 Rai). Gli effetti sui contagi delle feste natalizie “potrebbero arrivare a metà mese, dalla prossima settimana - ha concluso - ci siamo purtroppo”.

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Il virologo Fabrizio Pregliasco ospite di “Porta a Porta”

11-1-2020, un anno fa il primo morto di Covid annunciato a Wuhan

La Cina annunciò il primo morto per Covid esattamente un anno fa. Da allora, il virus ha ucciso 1.936.614 persone, secondo i dati della Johns Hopkins University. L'11 gennaio del 2020 il decesso venne annunciato in correlazione ai casi di polmonite virale registrati a partire da dicembre dal focolaio individuato a Wuhan, nell'Hubei. Qualche giorno prima, la tv statale Cctv diede conto dei risultati delle analisi degli scienziati cinesi secondo cui la causa della polmonite virale era da attribuire in via preliminare ad un nuovo tipo di coronavirus della stessa famiglia della Sars.

Zampa (Salute): esaurire subito le dosi del vaccino senza riservare richiamo

“Tenendo conto che le 450mila dosi del vaccino Pfizer arrivano settimanalmente, tenderei a dire che le dosi vadano tutte utilizzate subito per vaccinare più persone”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa a Timeline su Sky Tg24 rispondendo alla domanda se sia più corretto esaurire subito tutte le dosi a disposizione, oppure riservare da subito le seconde dosi per il richiamo.

Focolaio Covid in Rsa di Prato, positivi anche 21 vaccinati

Focolaio di coronavirus nella Rsa Santa Caterina di Prato dove, come riporta oggi La Nazione, si sono registrati numerosi casi anche tra anziani che erano stati vaccinati nei giorni scorsi contro il Covid. In base ai dati forniti dall'Asl Toscana centro, a seguito di tampone eseguito il 6 gennaio nella struttura si registrano al momento 46 ospiti positivi. Di questi, 21 erano stati vaccinati il 30 dicembre scorso.

Moody's: nel 2021 Italia tra i Paesi a rischio rating

“Livelli di debito alti insieme ad una crescita caratterizzata da stop e ripartenze intensificheranno il rischio e l'impatto di un altro shock, in particolare se la fiducia degli investitori in Paesi che hanno bisogno di rifinanziare importi molto elevati di debito si indebolisce” e “i rischi sul merito di credito sono più elevati in Italia, Cipro, Spagna e Portogallo a causa della loro alta esposizione economica alla crisi e ad uno spazio di manovra più limitato”. Lo scrive Moody's in un rapporto sulle prospettive di rating dei Paesi euro.

Sestili: il problema è inserire i test rapidi nel totale dei tamponi

In vista dell'inserimento dei test antigenici rapidi accanto ai test molecolari, si apre il problema delle modalità con cui verranno considerati nel calcolo totale: lo rileva il fisico Giorgio Sestili, fondatore e curatore della pagina Facebook 'Coronavirus-Dati e analisi scientifiche' e del sito 'giorgiosestili.it'. “Il punto - osserva - è che in realtà non sappiamo quanti test vengano realmente effettuati dalle Regioni. Alcune, come Veneto e Lazio, hanno puntato sui test rapidi, probabilmente a scapito dei molecolari, ma se gli antigenici non vengono conteggiati è impossibile avere un quadro chiaro dell'epidemia. Bisogna accelerare sul fatto di inserire tamponi antigenici nel computo totale, se ne discute a livello nazionale”.

Si tratta di capire se i due test dovranno essere separati in due colonne diverse tuttavia, secondo Sestili, “quello che avverrà è che chi risulta positivo con il test rapido non dovrà fare il tampone molecolare, ma ci sarà comunque un totale che ci permette di capire la reale capacità di fare screening in Italia”. A questo proposito, una buona proposta potrebbe essere utilizzare i test rapidi come screening di massa nelle scuole. Servirebbero inoltre direttive chiare sul fatto che le farmacie facciano solo test di terza generazione, perché con una sensibilità maggiore e paragonabile a quella dei molecolari soprattutto nella prima settimana di infezione.

Premier francese Castex: ”Nuovo lockdown solo extrema ratio”

Per il primo ministro francese, Jean Castex, “non si può escludere un terzo lockdown in Francia, ma come extrema ratio”. Intervenendo questa mattina in un comitato parlamentare di sorveglianza della crisi, Castex - secondo informazioni di BFM TV - ha confermato che l'ipotesi di un nuovo lockdown non è al momento quella prevalente. “Non si può come extrema ratio escludere un terzo lockdown - ha detto il premier - per il momento però le cifre ci lasciano pensare che il coprifuoco sia sufficiente”.

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Il premier francese Jean Castex (foto Afp/Coex)

Fimmg: partire da anziani vaccinati contro influenza

“Per accelerare la vaccinazione anti-Covid negli anziani, un criterio razionale potrebbe essere quello di offrirla in primis a quelli che hanno già fatto il vaccino contro l'influenza. Sono loro infatti le persone che potrebbero rispondere più velocemente alla chiamata”. A spiegarlo è Silvestro Scotti, segretario della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (Fimmg). Una volta terminata la vaccinazione di operatori sanitari e ospiti delle rsa, come noto, sarà la volta degli anziani ad essere vaccinati contro il Covid

Ma, nel momento in cui si gioca tutto sulla rapidità di somministrazione, quale criterio utilizzare nella chiamata per facilitare il lavoro dei prossimi mesi? Secondo Scotti, potrebbe essere utile chiamare, rispettando le fasce di età previste (quindi in primis gli over 80, poi gli over 60), quelli che quest'anno si sono già fatti vaccinare contro l'influenza. “Questo - precisa - per due motivi. Il primo è che sono più sensibili e consapevoli dell'utilità del vaccinare, di cosa prevede il consenso informato sui vaccini e anche dei possibili effetti collaterali, che sono simili sia per il vaccino anti Covid che per quello contro l'influenza. Quindi dare loro la priorità eviterebbe molte chiamate senza risposta o il rischio di appuntamenti presi ma non rispettati per un cambio di idea all'ultimo momento”. Il secondo motivo, conclude Scotti, è che i loro nominativi e dati aggiornati sono già presenti nei registri di Asl e medici di famiglia, facilitando anche i relativi adempimenti burocratici”.

Altre 2 vittime tra medici, il totale sale a 285

Altre due vittime tra i medici a causa della pandemia da Covid-19. Sono Gian Marco Mosele (cardiologo) e Fabrizio Soccorsi (ex primario di Epatologia). Lo rende noto la Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo). Il totale delle vittime tra i camici bianchi sale così a 285.

Vaccini, allo studio apertura prima fase a over 80 e prof

Il Governo starebbe valutando la possibiltà di indicare ulteriori categorie per questa prima fase della campagna di vaccinazioni anti-Covid, con la dotazione di dosi Pfizer. Oltre a medici e ospiti delle Rsa, potrebbero partire già in questi giorni - allo scopo di limitare i decessi e gli ingressi in terapia intensiva - le vaccinazioni degli anziani over 80. A seguire, tra le altre categorie, ci sarebbero i docenti.

A Pechino in 500mila tornano in lockdown

Più di mezzo milione di persone sono tornate in lockdown a Pechino per i timori di un focolaio di Covid-19, negli sforzi delle autorità per arginare i rischi nella capitale e in vista della festività del Capodanno lunare che parte dal 12 febbraio. Tutti i villaggi rurali nel distretto di Shunyi, alla periferia nord e vicino all'aeroporto, sono bloccati per almeno tre giorni, fino al completamento del nuovo ciclo di test di massa. Presentando il piano, Zhi Xianwei, funzionario della municipalità, ha riferito che 518mila residenti su un totale di 1,2 milioni non saranno autorizzati a lasciare i villaggi fino al completamento dei test.

JHU: in Usa 213mila nuovi casi e 1.814 morti

Dopo i record dei giorni scorsi, i numeri relativi a nuovi casi, ricoverati e morti per Covid-19 negli Stati Uniti sono leggermente diminuiti. Ieri, domenica 10 gennaio, i nuovi casi sono stati oltre 213mila secondo i dati della Johns Hopkins University, in ribasso dai 264.830 di sabato e dai 292.521 di venerdì. All'inizio della settimana, i casi sono tendenzialmente in numero inferiore rispetto alla fine della settimana, perché nel fine settimana meno persone si sottopongono ai test.

I casi registrati ieri sono più di quelli della domenica precedente, quando furono 209.985. La media sui sette giorni, aggiornata ai dati di sabato, era di 242.641 nuovi casi al giorno; la media sui 14 giorni, 224.147. Ieri, sono morte 1.814 persone; giovedì, era stato raggiunto il record di 4.194 decessi. I ricoverati, ieri, erano 129.229, secondo il Covid Tracking Project; per la prima volta dal 4 gennaio, il numero è sceso sotto le 130mila unità; ieri, 23.625 persone erano in terapia intensiva. In tutto il Paese, registrati oltre 22,4 milioni di casi; oltre 374mila persone sono morte.

Regno Unito accelera sui vaccini, premier Johnson: siamo a 2,4 mln

Il Regno Unito, alle prese con la variante più virulenta del coronavirus, accelera sul fronte dei vaccini anti-Covid e annuncia di aver raggiunto la quota di 2,4 milioni di persone vaccinate finora con almeno una prima dose. Il dato è stato diffuso da Boris Johnson e commentato con entusiasmo da Nadhim Zahawi, ministro nominato ad hoc per la campagna vaccinale. Qualche imbarazzo per il premier arriva però da suo padre Stanley, 80enne, che risulta aver ricevuto già la doppia dose di vaccino prima che il governo decidesse formalmente di allungare l'intervallo fra prima dose e richiamo per garantire una maggiore copertura.

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Il primo ministro britannico Boris Johnson (foto Afp/Pool/ O’Malley)

In Russia parte il trial per vaccino 'Sputnik Light'

Iniziano gli studi clinici in Russia per lo 'Sputnik Light', ovvero una versione più agile, a dose singola, del vaccino contro il coronavirus messo a punto da Mosca. “Lo Sputnik Light è in grado di rappresentare un'efficace soluzione temporanea per molti Paesi al culmine del nuovo tasso di casi di infezione da coronavirus e di cercare di salvare il maggior numero possibile di vite umane dei propri cittadini”, ha dichiarato il CEO del Fondo russo per gli investimenti diretti (RDIF), Kirill Dmitriev. “Lo Sputnik V rimarrà comunque il principale strumento utilizzato per la vaccinazione su larga scala della popolazione per il mercato russo”, ha detto Dmitriev. L'RDIF copre i costi dell'Istituto Gamaleya per i test clinici richiesti per il vaccino Sputnik Light, ha precisato Dmitriev. Si tratta di un vaccino monocomponente che fornisce un livello di protezione variabile, fino all'85% per una certa categoria di individui e probabilmente un po' meno per gli altri. L'RDIF vede una domanda significativa di questo vaccino da diversi Paesi stranieri, ha aggiunto l'amministratore delegato. Lo riporta la Tass.

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Una confezione del vaccino russo contro il Coronavirus 'Sputnik V' (foto Ansa/Epa/Ilnitsky)

Domani in Italia anche il vaccino Moderna, ipotesi priorità a Regioni “virtuose”

Arriverà domani, con 47mila dosi in consegna, il primo carico di vaccini della casa farmaceutica Moderna destinato all'Italia. Lo stock giungerà a Roma e sarà portato all'Istituto Superiore di Sanità, per poi essere distribuito in alcune Regioni. Per questo primo lotto si sta valutando l'ipotesi di una consegna alle Regioni “virtuose”, ovvero quelle che in questa fase riescono a smaltire, attraverso un numero elevato di somministrazioni, più rapidamente le dosi.

Bonetti (Iv): quando arriva il documento sul Recovery Plan?

“Quando arriva il documento il documento che lo vorrei leggere prima di entrare in Consiglio dei Ministri e poterlo approvare?” È la domanda che ha posto la ministra alle Pari opportunità e alla Famiglia Elena Bonetti ad “Un giorno da pecora” su Rai Radio Uno riferendosi al documento del Recovery Fund. “Noi abbiamo chiesto almeno 24 ore, disponibili a lavorare giorno e notte, perchè non ci spaventa, ma almeno 24 ore per decidere i prossimi 30 anni del Paese, si devono prendere”.

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La ministra delle Pari opportunità Elena Bonetti, esponente di Italia viva (foto Ansa/Carconi)

Tre Regioni chiedono zona arancione in tutta Italia

Lombardia, Campania e Friuli Venezia Giulia avrebbero chiesto al governo che tutta Italia diventi un'unica zona arancione. La maggioranza dei presidenti, secondo quanto si apprende, avrebbero condiviso la necessità di mantenere le misure nelle prossime settimane ma Attilio Fontana, Massimiliano Fedriga e Vincenzo De Luca avrebbero chiesto una linea di prudenza uguale per tutta Italia, con il paese in zona arancione ed eventualmente ulteriori strette in caso di peggioramento dei dati. Dai presidenti sarebbe poi arrivata al governo la richiesta di ristori certi per le attività che rimarranno chiuse.

Recovery Plan, Conte: domani sera il Cdm per approvarlo

“Domani sera dobbiamo fare il Consiglio dei ministri per approvare il Recovery Plan”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte al Tg3. “Sta arrivando un'impennata” dei contagi “dopo Gran Bretagna, Irlanda, Germania sta arrivando anche da noi: non sarà facile, dobbiamo fare ancora dei sacrifici”, ha spiegato poi sempre parlando del Covid.

Arrivato in Italia terzo carico di vaccini Pfizer

Sta giungendo in queste ore il terzo carico di vaccini Pfizer destinato all'Italia. La prima parte delle 470mila dosi è giunta già nel Paese, trasportata dagli aerei della compagnia tedesca di spedizioni Dhl, che giungono nei vari scali del Paese. Uno di questi è atterrato a Capodichino. I furgoni con le fiale sono ora diretti nei vari centri di distribuzione. Le consegne proseguiranno anche le prossime ore termineranno entro mercoledì.

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Fiale contenenti il vaccino "COVID-19” di Pfizer (Foto Reuters/Ruvic)

Governo conferma ipotesi stop asporto bar alle 18

Il governo conferma di voler introdurre nel Dpcm il divieto per i bar di vendere cibi e bevande da asporto dopo le 18. La scelta sarebbe stata ribadita nel corso della riunione con le regioni nel quale sono state illustrate anche le altre misure: conferma per tutte le zone della regola che consente a massimo due persone di andare a trovare a casa parenti e amici, stop alla mobilità tra le regioni, anche tra quelle gialle, istituzione di una zona bianca, per “dare un segnale” del lavoro che si sta facendo e che consentirà di entrare in una fase diversa in tempi però più lunghi.

Speranza (Sanità): senza misure di Natale ora avremo altri numeri

Senza le misure restrittive introdotte per le vacanze di Natale “avremmo altri numeri”. È quanto avrebbe sottolineato, secondo quanto si apprende, il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso delle riunione con le Regioni, invitando a guardare cosa sta succedendo nel resto d'Europa, dove c'è “una situazione complessa”.

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Il ministro della Salute Roberto Speranza (foto Reuters/Casilli)

Il Brasile torna alla media di mille morti al giorno

ll Brasile ha superato ancora una volta, dopo cinque mesi, la media di mille morti per coronavirus al giorno, totalizzando 203.140 vittime dall'inizio della pandemia. Secondo le segreterie alla Salute dei governi statali, nelle ultime 24 ore si sono registrati 483 morti. La media mobile degli ultimi sette giorni è stata di 1.016, essendo la prima volta dall'11 agosto che vengono superati i mille casi. La media misurata ieri è stata superiore del 65% rispetto a due settimane fa, in linea con l'aggravarsi della pandemia, fenomeno in corso dal mese scorso. Nel fine settimana sono inoltre stati segnalati 29.153 nuovi contagi, portando il totale a 8.104.823 da febbraio 2020, quando venne registrato il primo caso ufficiale. La media mobile è invece stata di 53.250 casi al giorno, con un aumento del 54% rispetto alla media di due settimane fa.

In Italia fatte 643.219 vaccinazioni, il 70% delle dosi consegnate

Sono 643.219 le somministrazioni di vaccini anti Covid - tutte del prodotto Cominarty di Pfizer-BioNTech di cui sono in arrivo altre 470mila dosi cui va a sommarsi la prima tranche da 47mila dosi del vaccino Moderna - effettuate a oggi in Italia, pari nel complesso al 70% del totale di 918.450 vaccini consegnati. La profilassi in 293 centri vaccinali ha riguardato 518.150 operatori sanitari, 83.394 appartenenti al personale non sanitario e 41.675 ospiti delle strutture residenziali Rsa. La fascia d'età maggiormente interessata da questa prima fase della campagna vaccinale, che comunque prevede un richiamo, è quella di persone tra i 50 e i 59 anni con 179.999 persone interessate.

Pisano (Innovazione): più di 15 milioni di cittadini con identità digitale

“I risultati che abbiamo ad oggi sono buoni. Da un lato più di 15 milioni di cittadini hanno ormai l'identità digitale, all'inizio di quest'anno erano circa 4 milioni”. Lo afferma Paola Pisano, ministra dell'Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, facendo un punto con Rai Radio 1 sulle principali tematiche della digitalizzazione. “Sono 5.700 - ha spiegato - le pubbliche amministrazioni che hanno attivato l'accesso ai propri servizi attraverso Spid. Stiamo accompagnando le amministrazioni affinché rispondano bene a questa scadenza: abbiamo messo a disposizione 43 milioni (a cui si aggiungono ulteriori 17 milioni da Funzione pubblica) 100 esperti per accompagnare le Pubbliche amministrazioni in questa prima scadenza, dei manuali operativi e stiamo facendo dei webinar proprio per seguire passo dopo passo le pubbliche amministrazioni. Abbiamo avuto dei buoni risultati e questo Fondo, che grazie alla Legge di Bilancio,è diventato stabile, quindi avremo ogni anno 50 milioni da dedicare alla digitalizzazione, lo abbiamo aperto ai Comuni dal 15 dicembre e ha già avuto oltre 2mila adesioni da parte dei Comuni”.

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Una persona utilizza sul proprio smartphone l'app Immuni, Genova, 8 giugno 2020 (foto Ansa/Zennaro)

Boccia, ristori a tutte le attività che rimarranno chiuse

Tutte le attività che rimarranno chiuse «saranno ristorate». È quanto ha garantito, secondo quanto si apprende, il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia alle Regioni nel corso della riunione di oggi. Il ministro ha ribadito la validità del sistema a fasce - «ci ha salvato due volte da un nuovo lockdown» - e ha riconvocato le Regioni per una nuova riunione giovedì, dopo che il ministro della Salute Roberto Speranza avrà illustrato le misure in Parlamento.

Ipotesi abbassamento indici rischio per entrare in arancione

Intervenire sugli indici di rischio per facilitare gli ingressi in zona arancione delle regioni a rischio alto: è quanto avrebbe proposto, secondo quanto si apprende, il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso della riunione tra governo e Regioni, ribadendo che sarà mantenuto il modello delle fasce e che sarà confermato nel nuovo Dpcm l'abbassamento della soglia dell'Rt: con 1 si va in arancione e con 1,25 in zona rossa.

Svizzera, 6.523 nuovi casi di coronavirus e 112 decessi

La Svizzera ha registrato 6.523 nuovi casi di coronavirus e 112 decessi nelle ultime 24 ore. Lo scrive l’agenzia Reuters.

Covid: 4.500 vaccinati in ospedali Bari, 1.350 in Rsa

Quasi 4500 vaccinati nelle strutture ospedaliere e 1.350 nelle Rsa, con un'adesione alta dappertutto e punte del 100% nell'ospedale di Altamura e 99,4% a Putignano. Sono confortanti i dati della “Fase 1” provenienti dagli ospedali della Asl Bari. L'obiettivo di garantire la copertura della prima dose di vaccino anti Covid 19 agli operatori sanitari è sostanzialmente raggiunto, fanno sapere dall'Asl, in questi giorni hanno concluso la somministrazione i presidi di Altamura, Molfetta, Monopoli, Putignano, Corato, il PPA di Terlizzi, “Di Venere” e San Paolo di Bari.

In queste ore si stanno ultimando le sedute di vaccinazione per gli operatori assenti, per ferie o malattia, nei giorni precedenti. Da qualche giorno si sta procedendo anche nei distretti socio sanitari per tutti gli operatori, dipendenti e convenzionati, compresi medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. La vaccinazione sta riguardando parallelamente il personale del 118, con un organico di circa 700 operatori, dei quali oltre 500 hanno già ricevuto la prima dose. Per quanto riguarda le Rsa, a Bari e provincia sono stati vaccinati 1.350 tra anziani e dipendenti.

Lazio, superata quota 71mila vaccini somministrati

«Alle ore 12 le vaccinazioni somministrate hanno superato quota 71 mila nel Lazio. Le dosi somministrate sono esattamente 71.002 e di queste il 61% è stato somministrato a donne e il 39% a uomini». Lo comunica l'Unità di Crisi COVID-19 della Regione Lazio.

Zaia, incidenza vale se tutti fanno stessi tamponi

«Con i colleghi delle Regioni abbiamo solo chiesto che i dati siano uniformi». Lo ha precisato il presidente del veneto Luca Zaia, a proposito della riunione Regioni-Governo sul nuovo Dpcm. «Il ministro, e anche noi - ha aggiunto - abbiamo concordato sul fatto che l'incidenza dei positivi è un fatto scientifico, ma funziona se tutte le Regioni fanno tamponi nella stessa percentuale sulla popolazione. Non si può paragonare chi come noi ne fa 60 mila al giorno con chi ne fa 400. È difficile allineare dati così. Forse qualcuno si è spinto avanti con le dichiarazioni, ora farà marcia indietro», ha concluso

Vaccini: 16mila dosi in arrivo in Sardegna entro mercoledì

Il terzo e ultimo carico delle oltre 33mila fiale Pfizer destinato alla vaccinazione di operatori socio-sanitari e atteso per oggi, dovrebbe essere recapitato in Sardegna dopodomani, mercoledì 13 gennaio. Lo conferma all'ANSA l'assessore della Sanità Mario Nieddu. “Ma speriamo che possano arrivare anche domani”, precisa. In questo caso, infatti, avendo somministrato tutte quelle che aveva a disposizione, fatta eccezione per il 30% conservato per garantire la seconda inoculazione, la Regione sarebbe pronta a ripartire con la vaccinazione. Le dosi attese sono 16.380: 1170 all'Aou di Sassari, 3.510 al Brotzu di Cagliari, 1170 all'AoU di Cagliari, 10530 al Binaghi (Ats).

Iran, 6.208 casi e 91 vittime in 24 ore

Sono 6.208 i casi e 91 le vittime di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore in Iran, dove in tutto i contagi salgono a 1.292.614 e i decessi a 56.262. I pazienti in terapia intensiva ammontano a 4.568, mentre i guariti crescono a 1.081.736. I test complessivi effettuati diventano 8.207.975. Lo ha riferito nel suo bollettino quotidiano la portavoce del ministero della Salute iraniano Sima Lari.

Crisanti: variante inglese non confermata in Veneto

La storia del Veneto «investito dalla variante inglese del virus non è confermata, dubito che possa essere quella la causa del disastro». Lo dice in un'intervista a 'La Repubblica' il microbiologo, professore a Padova e consulente per la Regione Sardegna Andrea Crisanti. «Ho visto il documento dell'Istituto zooprofilattico, datato 24 dicembre - spiega - primo: la variante inglese non è stata veramente trovata. Secondo: per dire che una variante genetica del virus sta provocando un'incidenza così alta e quel numero di malati devi dimostrare che è maggioritaria rispetto alle altre. I casi studiati nel report sono pochi per fare questa deduzione».

La variante inglese «si distingue per 24 mutazioni del genoma rispetto al ceppo di Wuhan. L'Istituto zooprofilattico ha sequenziato il genoma rilevato su 26 tamponi, e in nessun caso ce n'è uno uguale al 100% a quello inglese. Alcuni pezzetti corrispondono, ma non nella loro interezza. Hanno trovato mutazioni simili, ma non uguali». Due o tre casi statisticamente «non spiegano dati epidemiologici così drammatici. In Inghilterra la percentuale di contagiati dalla variante è passata dal 10 all'80% nell'arco di un mese. Lì sì che c'è quel problema. In Italia, al momento, no». Tra le cause della maggiore incidenza in Veneto della seconda ondata «metto il fatto che hanno usato tamponi rapidi per testare personale medico e delle Rsa. Tre volte su dieci danno un falso negativo». Fra le altre cause c'è «il fatto che il Veneto è rimasto sempre zona gialla».

Rispetto a un'altra regione rimasta in zona gialla come il Lazio dove «riescono ancora a fare un livello accettabile di contact tracing e utilizzano in modo più oculato i test molecolari», il Veneto «ha cifre che non tornano: in alcuni giorni registrano 160 morti eppure ci sono 'solo' 350-370 pazienti in terapia intensiva. In proporzione ai decessi, dovrebbero essere molti di più. C'è da chiedersi dove muoiano queste persone». Comunque Crisanti sottolinea di non essere influenzato nelle sue valutazioni da eventuali tensioni personali con Zaia: «Parlo da scienziato. Una settimana fa gli ho scritto per dirgli che sono disponibile a dare una mano».

Covid: nuovo test rileva anticorpi al virus in 10-12 secondi

Può identificare gli anticorpi al virus SarsCov2 nel giro di 10-12 secondi e anche aiutare a quantificare la risposta immunologica dei pazienti ai vaccini anti-Covid: è il nuovo test sviluppato dai ricercatori della Carnegie Mellon University, usando una piattaforma con biosensori fatti di nanomateriali, descritta sulla rivista Advanced Materials. Questo test riesce a identificare la presenza a due degli anticorpi del virus in una piccolissima quantità di sangue (circa 5 microlitri). Le concentrazioni di anticorpi, pur se molto basse sotto un certo volume, possono infatti essere rilevate grazie ad una reazione elettrochimica che avviene in un apparecchio portatile, che invia i risultati quasi immediatamente ad un'interfaccia su uno smartphone.

“Abbiamo utilizzato gli ultimi progressi fatti sui materiali e la produzione con la stampa in 3D di nanoparticelle per creare un apparecchio capace di rilevare rapidamente gli anticorpi al Covid”, spiega Rahul Panat, uno dei ricercatori. I chip usati per la lettura dei campioni sono fatti con dei nanoelettrodi d'oro stampati in 3D. Il test ha un tasso di errore molto basso e “può aiutare a quantificare la risposta immunitaria alla vaccinazione, cosa molto importante in questo momento”, continua Panat. Poichè si tratta di una piattaforma di sensori generici, può essere usata per rilevare rapidamente anche i biomarcatori di altre malattie, quali Ebola, Hiv e Zika.

Trovato paziente zero italiano individuando una dermatosi di novembre 2019

Uno studio internazionale coordinato dal dermopatologo Raffaele Gianotti dell'Università Statale di Milano con il supporto dei laboratori dell'Istituto Europeo di Oncologia e Centro Diagnostico Italiano ha indagato le biopsie cutanee dell'autunno 2019 riscontrando il virus Sars-CoV-2 in una giovane paziente affetta solo da una dermatosi. Risalirebbe quindi a novembre 2019 il primo caso documentato di presenza della Sars-CoV-2 in un essere umano.

«Dopo aver studiato le manifestazioni cutanee in pazienti affetti da Covid-19 dell'area milanese - spiega Gianotti - ho riesaminato al microscopio le biopsie di malattie cutanee atipiche eseguite alla fine del 2019 in cui non era stato possibile effettuare una diagnosi ben precisa. Abbiamo cercato nel passato perché nei nostri lavori già pubblicati su riviste internazionali, abbiamo dimostrato che esistono, in questa pandemia, casi in cui l'unico segno di infezione da Covid-19 è quello di una patologia cutanea. Mi sono domandato se avessimo potuto trovare indizi della presenza della Sars-CoV-2 nella cute di pazienti con solo malattie della pelle prima dell'inizio della fase epidemica ufficialmente riconosciuta. La biopsia di una giovane donna, risalente a novembre 2019, ha mostrato la presenza di sequenze geniche dell'Rna del virus Sars-CoV-2, identificato tramite due tecniche differenti su tessuto cutaneo: immunoistochimica e Rna-Fish. Metaforicamente abbiamo trovato “le impronte digitali” del Covid-19 nel tessuto cutaneo».

Castelli (Mef): valutiamo nuova rottamazione e saldo-stralcio

Con il nuovo scostamento di bilancio e il collegato quinto decreto Ristori “una fetta importante e molto voluta dalle opposizioni riguarda 50 milioni di atti che metterebbero in difficoltà l'Agenzia delle Entrate e le persone che li riceverebbero, pensiamo a un intervento strutturale che da una parte cancelli quelli che non sono più recuperabili, cartelle che risalgono a molti anni fa e vanno tolte perché non sarebbero mai riscosse; dall'altra ci sono gli anni dal 2016 al 2020 e qui abbiamo due generi di cose: le cartelle già arrivate su cui dobbiamo dare la possibilità di una nuova rottamazione perché hanno aggiunto difficoltà a chi già le aveva, e quelle non ancor emesse e qui dobbiamo far in modo che se ne emettano meno possibile per non fare assembramenti alle Poste, con un nuovo saldo e stralcio”. Lo ha detto il vice ministro dell'Economia Laura Castelli su Rai 1.

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La vice ministro dell’Economia, Laura Castelli, in occasione della presentazione del Rapporto Ca' Foscari sui Comuni 2020 presso il Ministero dell’Economia a Roma, 23 ottobre 2020 (foto Ansa/Peri)

Governo francese: “Nessun lockdown previsto”

Il portavoce del governo francese, Gabriel Attal, ha assicurato questa mattina ai microfoni della radio Europe 1 che l'esecutivo non pensa, al momento, ad imporre un nuovo lockdown ai francesi: “ma ovviamente - ha aggiunto - seguiamo con molta attenzione la situazione”. Nonostante i timori di un rimbalzo delle cifre dell'epidemia di Coronavirus questa settimana - cruciale per gli effetti dei giorni di festività di fine anno e per la presenza della variante Gb sul territorio - il governo ritiene che “nelle situazione attuale non si prevede alcun lockdown”. “Vediamo quello che sta succedendo attorno a noi - ha continuato Attal - dove molti paesi hanno dovuto richiudere, e dove la circolazione del virus è 2 o 3 volte più forte che da noi. I francesi hanno fatto molti sforzi perché abbiamo preso decisioni molto presto. E ovviamente continueremo a prendere le decisioni necessarie”.

Cuba introduce obbligo di test molecolare per turisti

Di fronte ad una intensificazione della pandemia, Cuba ha introdotto l'obbligo per i turisti in arrivo nell'isola di test molecolare negativo al Covid-19 realizzato nelle ultime 72 ore. Lo riferisce oggi l'agenzia di stampa Prensa Latina. Ieri il ministero della Salute cubano ha reso noto che nelle ultime 24 ore tre persone sono morte mentre per altre 388 è stata rilevata la positività al coronavirus. Quest'ultima cifra rappresenta un record nelle statistiche quotidiane diffuse a L'Avana dal marzo scorso.

Secondo le autorità sanitarie cubane, con un bilancio di 14.576 contagi e 151 morti, Cuba sta subendo una terza ondata della pandemia da Covid-19, con una situazione epidemiologica complessa. Per questo il governo ha introdotto varie misure restrittive su tutto il territorio nazionale riguardanti la circolazione dei veicoli e l'apertura degli esercizi pubblici, in particolare di notte. Le limitazioni sono inoltre numerose a L'Avana, con la chiusura di cinema, teatri e palestre, e la proibizione di riunioni pubbliche e feste private. Le scuole continueranno a funzionare normalmente in presenza fisica, e regolari saranno anche le attività bancarie e quelle legate al turismo, con particolare attenzione all'applicazione dei protocolli sanitari.

Von der Leyen discute con task force delle mutazioni

La task force della Commissione Ue sul Covid-19, nella videoconferenza di stamani, ha fatto il punto sulla situazione epidemiologica del virus, discutendo delle nuove varianti e di come affrontarle. Inoltre si è parlato delle prospettive di approvvigionamento e autorizzazione dei vaccini. Lo rende noto la presidente dell'Esecutivo comunitario, Ursula von der Leyen, su Twitter. Il 21 gennaio è prevista una videoconferenza di coordinamento dei leader Ue sul Covid, mentre questa settimana l'Agenzia europea del farmaco dovrebbe ricevere il dossier completo per lo scrutinio del vaccino AstraZeneca, con la possibile conclusione dell'iter per fine gennaio.

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La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen (foto Epa/Seco)

Andreoni (Simit): preoccupa via libera ai test rapidi nel conteggio dei casi

“Mi preoccupa un po' la discussione che si sta facendo in questi giorni sui tamponi antigenici, che dovrebbero entrare nella valutazione della circolazione del virus perché abbiamo troppi dati che ci dicono che sono spesso falsamente negativi”. Lo ha detto Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana malattie infettive (Simit), durante la trasmissione Agorà su Rai Tre, in merito alla decisione, prevista da una circolare ministeriale, di riconoscere la validità dei test antigenici rapidi di ultima generazione nel determinare i positivi al coronavirus, a fianco dei tamponi molecolari.

“L'RT - ha aggiunto Andreoni, ordinario di Malattie Infettive all'Università di Roma Tor Vergata - è certamente un buon parametro per vedere quanto sta circolando il virus, così come il numero di casi su 100.000 abitanti, che è anche più facile da capire”. Al contrario “aumentare il denominatore dei tamponi fatto utilizzando un test spesso non attendibile è un po' pericoloso per valutare l'andamento dell'epidemia”.

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Il Prof. Massimo Andreoni, direttore delle malattie infettive dell'Ospedale di Tor Vergata (foto BAnsa/Brambatti)

Scuola in presenza, manifestazioni degli studenti da Nord a Sud

Sono riprese oggi le mobilitazioni in diverse città italiane per chiedere che l'apertura delle scuole sia veramente una priorità per il Paese. Iniziative sono promosse da nord a sud dal Comitato Priorità alla scuola, dalla Rete degli studenti e dai singoli istituti. A Roma una manifestazione è stata indetta da alcuni licei tra i quali il Pasteur e il Tasso. Iniziative sono in corso davanti al ministero dell'Istruzione e alle prefetture. “Non si può tenere aperto tutto, mentre la scuola resta sempre chiusa, da ormai un anno”, dicono gli aderenti al comitato “Priorità alla Scuola” che chiede che la scuola sia finanziata perché possa avere più spazi, più personale, per riaprire le infermerie, per fare uno screening sanitario regolare della comunità scolastica (docenti, ATA, studenti), per inserire, come categoria prioritaria, il personale scolastico ad alto rischio nella fase 1 dell'agenda vaccinale. Per questi motivi sono state organizzative nuove mobilitazioni anche per i prossimi giorni.

Calabria penultima nelle vaccinazioni con 10.940 somministrazioni

Con 10.940 vaccini somministrati ad operatori sanitari e sociosanitaria alle 23 circa di ieri la Calabria sale al 42,7% del totale delle 25.630 dosi consegnate, ma scivola al penultimo posto dopo la Lombardia che supera di poco il 44% e guadagna una posizione. Fanalino di coda rimane la provincia autonoma di Bolzano con il 34,8 per cento. Sono 9.750 le dosi inoculate a personale sanitario e socio sanitario e 1.190 a personale non sanitario. Di queste 5.500 sono andate alle donne e 5.440 agli uomini. La fascia d'età maggiormente interessata è quella 50-59 anni (3.457), seguita dai 60/69 con 2.650 e poi 40/49 (2.347). 30-39 (1.756), 20-29 (614), 70-79 (102) e 80-89 (13). C'è anche una persona ultranovantenne.

Moody's: causa Covid peggiora da stabile a negativo outlook per regioni e enti locali

Le prospettive per le amministrazioni regionali e locali italiane da stabili sono diventate negative, a causa del Coronavirus che ha comportato minori entrate fiscali e maggiori costi per le regioni nei prossimi 12-18 mesi. É scritto nel rapporto di Moody's Public Sector Europe, pubblicato oggi. I fondi compensativi istituiti per coprire le entrate delle regioni nel 2020 dal governo centrale continueranno per tutto il 2021, anche se in misura minore. Ciò è dovuto a un parziale recupero dei ricavi propri delle Regioni in linea con la crescita economica, che rimarrà contenuta, secondo Moody's. La spesa sanitaria aumenterà anche nelle regioni italiane quest'anno, aumentando le già elevate pressioni sulla spesa a lungo termine dell'invecchiamento della popolazione italiana.

Azzolina (Scuola): la Dad non funziona più, io preoccupata

“È difficile per gli studenti comprendere perchè non rientrano a scuola, capisco le loro frustrazione: la scuola è un diritto costituzionale se a me avessero tolto la scuola non sarei probabilmente qui”. Così la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina a Radio Rai 1. “Nelle regioni a fascia gialla tutto è aperto tranne la scuola superiore e questo creerà profonde cicatrici, i ragazzi hanno bisogno di sfogare la loro socialità. Sono molto preoccupata, oggi la Dad non può più funzionare, c'è un black out della socialità, i ragazzi sono arrabbiati, disorientati ed sono preoccupata per il deflagrare della dispersione scolastica”.

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Studenti intervenuti alla manifestazione indetta dal Coordinamento dei Presidenti dei Consigli di Istituto del Lazio a Roma, 7 gennaio 2021. MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA

Variante inglese individuata anche in Russia

Mosca domenica ha confermato il suo primo caso di nuovo ceppo di coronavirus britannico. Una persona di ritorno in Russia dal Regno Unito è stata infatti trovata infettata dal nuovo ceppo, ha dichiarato alla televisione di Stato Anna Popova, a capo dell'autorità sanitaria russa Rospotrebnadzor. Popova non ha specificato quando l'individuo sia risultato positivo o a qualsiasi altra circostanza sulla scoperta. Si pensa che il ceppo B117 del coronavirus sia emerso per la prima volta nel sud-est dell'Inghilterra alla fine del 2020 e da allora è stato rilevato in decine di Paesi in tutto il mondo. Mosca ha temporaneamente sospeso i voli da e per il Regno Unito a dicembre, in seguito a una mossa simile da parte di decine di altri Paesi in seguito alla comparsa del nuovo ceppo. Lo riporta il Moscow Times.

In Russia altri 23.315 contagiati e 436 morti in 24 ore

La Russia segnala oggi 23.315 nuovi casi di Covid-19, di cui 4.646 a Mosca, portando il conteggio nazionale - il quarto più alto al mondo - a 3.425.269 dall'inizio della pandemia.
Le autorità hanno anche confermato 436 morti per Coronavirus nelle ultime 24 ore, spingendo il bilancio ufficiale delle vittime a 62.273.

Francia verso chiusura dei confini per contenere variante britannica

La Francia dovrebbe considerare di chiudere i suoi confini con la Gran Bretagna e altri Paesi che hanno una forte presenza della variante britannica del coronavirus. A dirlo è Arnaud Fontanet, epidemiologo e consigliere governativo francese. Fontanet, membro del consiglio scientifico che consiglia il governo sulla politica Covid-19, ha anche spiegato alla televisione BFM che per tenere sotto controllo l'epidemia, la Francia dovrà vaccinare da 10 a 15 milioni di persone entro la fine di marzo e dal 25 al 30 milioni di persone entro la fine di giugno.

Azzolina, in regioni gialle tutto aperto ma no scuola un errore. Studenti arrabbiati hanno ragione

“Ho fatto tutto quello che potevo fare, le scuole sono pronte per ripartire ma le Regioni hanno la possibilità di riaprirle o meno. Chiedo a tutti di trattare la scuola come si trattano le attività produttive; si fa l'errore di credere che la scuola non produca incassi: se io chiudo un negozio so purtroppo quanto ho perso, sulla scuola questo discorso non si fa ma i costi sono altissimi, il messaggio deturpante per cui nelle Regioni gialle è tutto aperto tranne la scuola, lascia cicatrici enormi”. Così la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina su Radio Rai 1.

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Lucia Azzolina, ministro dell'Istruzione, indossa una mascherina con la scritta ''Riparte la scuola, riparte l'Italia'', durante le dichiarazioni di voto sul ''Dl agosto'', Camera dei deputati, Roma 12 ottobre 2020. ANSA/FABIO FRUSTACI

“Capisco i ragazzi: il diritto all'istruzione è essenziale, sarei anch'io arrabbiata. Io ho il dovere di dire loro che il governo ha fatto tutto quello che doveva per il rientro a scuola. A maggio 2020 i medici mi scrivevano per chiedere di lasciare chiusa la scuola e così è stato, oggi ricevo lettere di tanti medici che mi chiedono di aprire le scuole: vedono le difficoltà dei loro figli. Ieri sera ho ricevuto la lettera di un anestesista”. Lo ha detto la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina su Radio Rai 1.

Londra, l’aeroporto di Heathrow perde il 72% dei passeggeri nel 2020

L'aeroporto internazionale di Heathrow, lo scalo londinese più importante e tra i più trafficati del mondo, ha perso il 72,7% dei passeggeri nel 2020, con un traffico di 22,1 milioni di persone. Lo sottolineano i responsabili della struttura, riferisce la Press Association. Un crollo che ha subito un ulteriore colpo nel mese di dicembre e, con la comparsa della 'variante inglese' del covid-19, la domanda è precipitata dell'82,9% con 1,1 milioni di passeggeri.

Lombardia, Fontana: ci stiamo avviando a zona rossa

In Lombardia “la scorsa settimana l'Rt si è improvvisamente innalzato a 1,24 e tenendo conto dei nuovi parametri ci stiamo sicuramente avvicinando alla zona rossa”: così ha spiegato il presidente della Lombardia Attilio Fontana a Sky TG24. “Mi auguro che questi numeri si invertano” ha aggiunto, ma se non avverrà il rischio della zona rossa è più che concreto. E in questo caso, la zona rossa prevede “la chiusura delle scuole”, tutte. “Stiamo peggiorando in tutti i parametri”.

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Vax Day, Attilio Fontana alla presentazione del piano di vaccinazione covid-19 davanti all'ospedale Niguarda a Milano, 27 dicembre 2020.ANSA/Mourad Balti Touati

Scuola: oggi riaprono le superiori in tre Regioni

Rientro in classe, oggi, per i ragazzi delle scuole superiori in Toscana (poco più di 166 mila), Abruzzo (56.500) e Valle d'Aosta. I ragazzi rientreranno al 50% in presenza. Tutte le altre Regioni hanno scelto di rinviare il ritorno sui banchi degli studenti delle superiori in date che vanno dal 18 gennaio al 1 febbraio. Sono previsti per oggi proteste e flash mob. Ragazzi, studenti e docenti, dal Nord al Sud, chiedono di poter tornare a scuola.

PER APPROFONDIRE: Le regioni «sconfessano» il governo: ritorno in classe alle superiori rinviato quasi ovunque

Vaccino, oggi arrivano prime dosi di Moderna e terza tranche Pfizer

Arrivano a partire da oggi 11 gennaio le prime 47mila dosi del vaccino di Moderna ed entro la fine di febbraio l'Italia ne avrà a disposizione 764mila. Lo ha detto il commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri, che ha annunciato anche l’arrivo nelle prossime ore della terza tranche dagli stabilimenti della Pfizer in Belgio, 470mila dosi che saranno distribuite nei 294 punti di somministrazione in tutta Italia.

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REUTERS/Eduardo Munoz/File Photo

Oltre 213mila nuovi contagi negli Usa

Gli Stati Uniti registrano 213.905 nuovi casi di covid-19 e 1.814 ulteriori decessi legati al virus, stando agli ultimi dati forniti dalla Johns Hopkins University. Il totale dei contagi a livello nazionale sale quindi a 22.406.747 con almeno 374.322 persone decedute.

Primo caso registrato in Micronesia

Gli Stati federati di Micronesia, nazione insulare del Pacifico rimasta uno degli ultimi paesi al mondo risparmiati dal Covid-19, hanno segnalato oggi un primo caso di contagio. Il presidente David Panuelo ha ammesso che questa notizia sia “allarmante” per l'arcipelago di 100 mila abitanti, sostenendo che la persona infetta è sotto stretta sorveglianza. “Tutti i cittadini devono mantenere la calma - ha detto in un discorso televisivo -. “Niente panico, perché la situazione è sotto controllo”. Il nuovo coronavirus era stato rilevato in un marinaio di una nave governativa, lo 'Chief Mailo', che era stata inviata per riparazioni nelle Filippine. Il paziente e i suoi colleghi sono rimasti a bordo della barca, ancorata in una laguna, e sotto costante sorveglianza. Scuole, chiese e negozi rimangono aperti. I paesi insulari del Pacifico sono stati molto efficienti nel proteggersi dalla pandemia, decidendo subito di chiudere i propri confini, nonostante il costo molto alto di questa misura per le loro economie fortemente dipendenti dal turismo. Tale approccio molto cauto è stato adottato a causa della debolezza dei sistemi ospedalieri di questi paesi e dell'elevata prevalenza di obesità e problemi cardiaci tra le loro popolazioni.

Australia, test obbligatorio prima voli in ingresso

I passeggeri aerei in arrivo in Australia dall'estero dovranno risultare negativi al test per il coronavirus prima di imbarcarsi. Il prerequisito, che era già previsto per i voli charter organizzati dal governo per il rimpatrio dei residenti australiani, ora verrà adottato per tutti i voli in arrivo nel Paese, con eccezioni solo per casi particolari. Lo ha stabilito il gabinetto nazionale, che riunisce il primo ministro federale e i premier degli stati e territori. Gli equipaggi aerei di voli internazionali dovranno inoltre sottoporsi a test settimanali per il Covid-19 o allo sbarco in Australia, e l'uso delle mascherine sarà obbligatorio sui voli domestici e internazionali sia per gli equipaggi sia per i passeggeri, eccetto che per i bambini sotto i 12 anni. Le nuove norme aggravano l'ansia dei 37 mila australiani bloccati in diversi paesi del mondo, che tentano disperatamente di tornare a casa. Dopo che la variante britannica del coronavirus è 'fuggita' da una quarantena in hotel ed è entrata nella comunità a Brisbane la scorsa settimana, il gabinetto nazionale ha ridotto drasticamente il numero di viaggiatori dell'estero a cui è permesso si entrare in Australia. Una restrizione destinata a ripercussioni, con alcune linee aeree che minacciano di ridurre ancora di più i voli. Molti australiani che contavano di tornare in patria temono ora ennesime cancellazioni dei voli.

Oltre 643 mila i vaccinati finora in Italia

È di 643.219 il totale delle vaccinazioni anti-Covid somministrate finora in Italia, pari al 70% delle dosi distribuite. Lo riporta il sito web della Presidenza del Consiglio dei ministri. La regione con il rapporto più alto tra somministrazioni e vaccini consegnati è al momento la Campania (101,7%), quella con il più basso la Calabria (42,7%).

Oltre 90 milioni i casi di contagio al mondo

Ha superato quota 90 milioni il numero dei casi di contagio da Covid-19 registrati ufficialmente nel mondo dall'inizio della pandemia, di cui 49,9 milioni guariti. Lo rende noto l'università americana Johns Hopkins, che riporta anche 1,93 milioni di decessi totali legati al nuovo coronavirus. Il Paese più colpito al mondo in termini assoluti dal Covid-19 restano gli Stati Uniti, con 22,3 milioni di contagi e 373 mila decessi. Seguono l'India e il Brasile.

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Kolkata, India. REUTERS/Ranita Roy/File Photo

Cina, team esperti Oms arriverà giovedì

Il team di esperti dell'Oms sarà in Cina da giovedì 14 gennaio, al fine di accertare le origini del Covid-19. Lo ha riferito la Commissione sanitaria nazionale di Pechino. La Commissione sanitaria nazionale ha in una nota spiegato che il team internazionale di 10 esperti “condurrà ricerche congiunte in cooperazione sulle origini del Covid-19 insieme agli scienziati cinesi”. La missione, a lungo pianificata, era attesa già a metà della scorsa settimana, ma da Pechino a sorpresa non arrivò il via libera, malgrado alcuni esperti fossero in viaggio o addirittura già arrivati in Cina, al punto che il direttore dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, lanciò una rarissima critica, dicendosi “molto deluso” per l'evoluzione degli eventi. Il ministero degli Esteri, in risposta, disse che i ritardi dell'operazione non erano “solo una questione di visti”. I colloqui, affermò la portavoce Hua Chunying, stavano continuando “sulla data specifica e sull'organizzazione specifica della visita del gruppo di esperti”. La questione della ricerca dell'origine “è incredibilmente complicata”, aggiunse Hua, notando che “per garantire che il lavoro del team di esperti internazionali in Cina si svolga senza intoppi, dobbiamo eseguire le procedure necessarie e prendere accordi pertinenti”. Sabato il numero due della Commissione sanitaria nazionale, Zeng Yixin, ha ribadito la piena collaborazione di Pechino, assicurando la disponibilità a ospitare il team di esperti, affermando in una conferenza stampa che le parti stavano definendo gli ultimi dettagli e precisando di aver avuto “ben quattro incontri” sul tema in collegamento video.

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Nuovi casi di coronavirus in Cina. REUTERS/Tingshu Wang

103 nuovi casi in Cina, picco da oltre 5 mesi

La Cina ha registrato ieri 103 nuovi casi di Covid-19, segnando una crescita a tre cifre per la prima volta in oltre cinque mesi. In base ai dati della Commissione sanitaria nazionale, 85 sono le infezioni trasmesse localmente, di cui 82 nella provincia di Hebei, alle porte di Pechino, dove sono state rafforzate le misure di prevenzione. I media hanno riferito che almeno sei province e città - Pechino, Jiangsu, Zhejiang, Tianjin, Hubei e Hunan - hanno inviato team di medici ed esperti per fronteggiare il focolaio nell'Hebei, riferito soprattutto al capoluogo Shijiazhuang e alla città di Xingtai.

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