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Il Boeing 737 Max può tornare a volare: lo ha deciso l’Autorità federale Usa. Balzo del titolo a Wall Street

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Una serie di Boeing 737 Max parcheggiati a Seattle (Epa)

Una serie di Boeing 737 Max parcheggiati a Seattle (Epa)

Boeing vola a Wall Street nelle contrattazioni che precedono l'apertura del mercato. I titoli Boeing salgono del 7,12% sulla scia del via libera della autorità americane

18 novembre 2020
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2' di lettura

Dopo quasi due anni il Boeing 737 Max può tornare a volare. Lo ha deciso la Federal Aviation Administration, l’Ente federale statunitense di controllo dei voli. L’aereo era stato coinvolto in due incidenti mortali, uno con la compagnia indonesiana Lion Air nell’ottobre 2018 (costato la vita a 189 persone) e uno con Ethiopian AIrlines nel marzo 2019 (157 vittime).

Boeing vola a Wall Street nelle contrattazioni che precedono l'apertura del mercato. I titoli Boeing salgono del 7,12% sulla scia del via libera della autorità americane anche se durante la seduta il titolo ha rallentato la sua ascesa.

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“Sono fiducioso al 100% sulla sicurezza” del Boeing 737 Max. Lo afferma Stephen Dickson, il numero uno della Federal Aviation Administration.

Dopo l’ok dell’Authority americana anche gli altri enti di controllo dell’aviazione, a partire da quello europeo e cinese, dovrebbero rapidamente dare il loro via libera alla compagnia di Seattle. United Airlines ha annunciato che riprenderà a far volare i Boeing 737 Max nel primo trimestre del 2021.

Ora, Boeing potrà inoltre iniziare a consegnare i circa 450 Max prodotti, ma non ancora consegnati ai clienti. American Airlines dovrebbe essere la prima a utilizzare nuovamente l'aereo, con un volo programmato per il 29 dicembre. Southwest Airlines, la compagnia aerea che maggiormente al mondo usa i Max, non ha in programma di utilizzarlo prima del secondo trimestre del prossimo anno. Boeing ha introdotto i cambiamenti richiesti nel software del velivolo, compreso il sistema automatico di controllo al volo, i cui malfunzionamenti sarebbero stati alla base dei due incidenti in Indonesia e in Etiopia.

«Non dimenticheremo mai le vite perse nei due tragici incidenti che hanno portato alla decisione di sospendere le operazioni del 737 Max. Questi eventi e le lezioni che abbiamo imparato hanno ridisegnato la nostra azienda e concentrato ancora di più l'attenzione sui nostri valori di sicurezza, qualità e integrità». Lo afferma David Calhoun, l'amministratore delegato di Boeing

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