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L’alternanza va avanti anche in modo virtuale

di Claudio Tucci

2 dicembre 2020
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3' di lettura

«Ha presente Star Trek quando si specchia sul lago pur non essendo fisicamente lì? Si chiama realtà immersiva, e assieme all’azienda VisionArtech Studio, abbiamo fatto partire, da remoto, un progetto di scuola-lavoro. Otto studenti delle classi quarta e quinta dell’indirizzo di informatica e Tlc del mio istituto, il Guglielmo Marconi, di Dalmine (Bg) - racconta il preside, Maurizio Adamo Chiappa - fanno formazione per sviluppare un applicativo, in team con i docenti e gli esperti dell’impresa. Purtroppo, in questo periodo di emergenza sanitaria, e viste le indicazioni governative, è molto difficile fare percorsi di alternanza in presenza. Tuttavia l’esperienza on the job è fondamentale, e io la garantisco. La realtà immersiva, nella scuola, è molto utile per conoscere e studiare gli impianti di grandi dimensioni e nell’indirizzo di tecnologie chimiche. Un’altra iniziativa di scuola-lavoro, anch’essa da remoto, che sto portando avanti riguarda altri quattro alunni che, assieme all’azienda Sonic Lab, sono impegnati a progettare una piattaforma per fare open day virtuali. Chiunque potrà iscriversi, e fare così un tour online del nostro istituto, compresi i laboratori».

Best practice

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Dalla Lombardia al Lazio il passo è breve. Siamo in un’altra eccellenza, all’istituto tecnico Leopoldo Pirelli di Roma, e anche qui, seppur con fatica, non si rinuncerà alle esperienze di scuola-lavoro per tutti i circa 600 studenti dell’ultimo triennio. Parola della preside Flavia De Vincenzi, che ha individuato un tutor per ogni classe, che svilupperà un proprio progetto. «Nelle classi quarte e quinte penso anche quest’anno di superare le ore minime di scuola-lavoro previste (150 nell’ultimo triennio degli istituti tecnici, ndr) - spiega De Vincenzi -. Al momento le attività sono prevalentemente da remoto. In presenza si va in laboratorio, in piccoli gruppi, e rispettando tutte le regole sanitarie. Nella seconda parte dell’anno, sperando che la situazione epidemiologica sia migliorata, conto di far fare ai miei ragazzi visite in presenza nelle aziende o nelle altre strutture ospitanti». Il Pirelli, da tempo, per l’indirizzo economico, ha legami stabili con isitituzioni del calibro di Bankitalia, Unindustria, Camere di Commercio, istituti bancari e anche ordini professionali, solo per citarne alcuni. «Un’iniziativa on the job che proseguiremo, nell’indirizzo tecnologico, ex geometri, riguarda il corso sui droni per uso topografico - ha aggiunto De Vincenzi -. Utilizziamo un’area esterna alla scuola, ci sono istruttori qualificati per far vedere agli studenti come si fanno, ad esempio, i rilievi, e gli alunni possono prendere la certificazione per il volo dei droni».

Le regole

Gli ultimi Dpcm governativi e le recenti circolari del ministero dell’Istruzione hanno confermato il via libera, quest’anno, ai percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (il nuovo nome che ha assunto l’alternanza scuola-lavoro, ndr); che quindi, viene specificato, «possono proseguire nel rispetto delle prescrizioni sulla distanza interpersonale, sull’uso dei dispositivi di protezione individuali e sull’igiene delle mani e delle superfici, nonché dei protocolli riguardanti lo specifico settore produttivo». Praticamente, si potrà scegliere, come stanno facendo le scuole, di fare le ore in presenza o da remoto. Le attività di scuola lavoro (nei licei almeno 90 ore, nei tecnici 150 ore, nei professionali 210 ore) restano, formalmente, anche quest’anno propedeutiche all’esame di maturità. La prudenza, al momento, è però d’obbligo visto quanto accaduto a giugno 2020, quando si semplificò l’intero esame a causa dell’emergenza coronavirus, congelando, come requisiti di ammissione, alternanza e prove Invalsi.

Il contributo dei privati

In attesa di tempi migliori, le imprese si stanno comunque muovendo, scendendo in campo per aiutare studenti e docenti a svolgere i programmi di scuola-lavoro on line. JA Italia, ad esempio, offre corsi gratuiti ad insegnanti e scuole per poter organizzare corsi digitali per gli studenti nel campo dell’imprenditorialità. I principali programmi di Junior Achievement Italia sono infatti riconosciuti tra i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento. L’offerta di Ja Italia è varia e flessibile e spazia da incontri di alcune ore con i webinar e le masterclass insieme alle aziende partner, ai programmi più strutturati che prevedono un impegno dalle 30 alle 80 ore.

In pista c’è anche Mitsubishi Electric che ripropone «Mentor Me»: esperienza di didattica digitale, gratuita, dedicata agli istituti tecnici con percorsi di e-learning e smartworking per acquisire competenze e svolgere in sicurezza le iniziative di scuola-lavoro, facendo parlare scuola e imprese. La piattaforma prevede un modulo introduttivo di 3 ore, finalizzato ad avvicinare gli studenti al mondo dell’impresa. Segue poi un percorso professionalizzante a scelta tra automazione industriale e meccatronica (con 27 ore di Pcto) e climatizzazione (con 21 ore di Pcto) che unisce contenuti di e-learning e attività di smartworking guidata da un mentor aziendale che vede gli studenti impegnati in esercitazioni pratiche.

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