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Con il Recovery un servizio civile a difesa dell’ambiente

di Nicola Barone

Sui Green Bond 800 miliardi di dollari

Un percorso formativo e professionalizzante per i giovani, adeguatamente retribuito. L’idea piace ai ministri Cingolani e Patuanelli

1 aprile 2021
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2' di lettura

Proporre a ragazze e ragazzi un servizio civile a difesa dell'ambiente, volontario e retribuito coi soldi del Recovery Plan? L'idea è di alcuni deputati dei Verdi, ed è subito piaciuta a due ministri del governo Draghi, Roberto Cingolani e Stefano Patuanelli. «Grazie al programma Next Generation Eu abbiamo finalmente l'occasione di investire risorse importanti sulla conversione ecologica del Paese» spiegano i parlamentari di FacciamoECO, il gruppo di fuoriusciti da vari partiti che si sono raccolti sotto la vecchia bandiera della Federazione dei Verdi e li hanno riportati in Parlamento.

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La platea di riferimento

Una misura chiave in questa direzione è l'istituzione, nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), di un servizio civile ambientale per i giovani fino a 35 anni, «per garantire contemporaneamente la tutela del territorio e una prospettiva concreta di formazione e lavoro per le nuove generazioni». La proposta è stata lanciata dai deputati di FacciamoECO Andrea Cecconi, Lorenzo Fioramonti, Alessandro Fusacchia, Antonio Lombardo e Rossella Muroni. «Un servizio adeguatamente retribuito - precisano - e declinato in attività coerenti con il Piano nazionale per l'adattamento al cambiamento climatico, quali la piantumazione di alberi, il rimboschimento di crinali e la messa in sicurezza il territorio. Un percorso formativo e professionalizzante per giovani, finalizzato alla manutenzione del territorio, al monitoraggio e all'aggiornamento di dati, alla formazione e divulgazione».

I consensi nell’esecutivo

«È un'ottima idea», ha commentato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. «Credo possa essere una valida occasione formativa e lavorativa per i giovani, un percorso professionalizzante per prepararli alle future sfide della transizione ecologica. È in corso una riflessione per valutare come inserirlo nel Pnrr e nelle iniziative a esso correlate. È una strada sicuramente da esplorare». Stesso apprezzamento anche dal ministro delle Politiche agricole, il pentastellato Stefano Patuanelli. «Il servizio civile ambientale può essere un'incredibile opportunità, un mattone per iniziare a costruire un mondo nuovo e per coinvolgere i giovani nel percorso di transizione ecologica che ci aspetta. Il suo inserimento nel Pnrr sarà preso in seria considerazione dal governo».

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