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Coronavirus oggi. Vaccini, Arcuri valuta esposto contro Pfizer. Ue ai paesi membri: estendere aiuti di Stato al 31 dicembre

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Aeroporto di Heatrow, Londra

Aeroporto di Heatrow, Londra

● Trump revoca bando viaggi dall’Europa ma non dalla Cina
● Francia: ”Nessuna esplosione contagi a scuola”
● In Russia 21.734 casi, dato più basso dal 18 novembre
● Confcommercio: consumi dicembre -11%, Pil 2020 -10,7%
● La Newsletter che fa il punto sulla pandemia
● Le notizie sul virus di ieri 18 gennaio
● In Italia somministrato l’82,8% delle dosi consegnate

19 gennaio 2021
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Merkel non esclude controlli alle frontiere per variante inglese

Di fronte al rischio della diffusione della variante britannica del Covid, la Germania non esclude del tutto i controlli alle frontiere. Lo ha detto Angela Merkel, spiegando che anche perciò era molto importante il vertice di oggi: per mostrare a Bruxelles che Berlino agisce in modo preventivo.

Vaccini, Arcuri valuta esposto a procura contro Pfizer

Il Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri sta valutando di presentare un esposto alla procura per “impatto sulla salute per inadempimento del contratto pubblico” nei confronti di Pfizer e una diffida all'azienda con ipotesi di danni per il rallentamento del piano dei vaccini. Lo avrebbe spiegato lo stesso Commissario, secondo quanto si apprende, nel corso della riunione con le Regioni. Arcuri ha anche sottolineato che spetta all'Ue promuovere l'azione legale e che il foro competente è quello di Bruxelles. In ogni caso, l'Italia chiederà che sia la Commissione Ue a promuovere un'azione civile a tutela del nostro paese.

Germania, governo pensa a smart working per decreto

Il governo tedesco vuole potenziare il telelavoro attraverso un regolamento del ministero del Lavoro, col quale si farà in modo che lo smart working sia reso accessibile a tutti i lavoratori, dove possibile. È quanto è stato deciso al vertice fra Stato e Regioni sulle misure anticovid, che ha prorogato il lockdown fino al 15 febbraio. Le regole sullo smart working dureranno fino al 15 marzo.

Allarme di Merkel, è tempo di agire contro la variante Gb

A fronte della contagiosità della variante del Covid, vista in Gran Bretagna, “dobbiamo agire ora, e questo ci ha mosso nelle nostre consultazioni”. Lo ha detto Angela Merkel alla fine del vertice con le regioni sulle misure per la pandemia, annunciando che il lockdown sarà prolungato fino al 14 febbraio. “Ora è il tempo di prevenire il pericolo che c'è in questa mutazione”, che potrebbe portare il numero dei contagi a esplodere in modo esponenziale, ha spiegato.

Boccia: su vaccini serve accordo solidarietà tra regioni

«È necessario consentire alle Regioni un accordo di solidarietà per garantire i richiami a tutti». È quanto avrebbe detto, secondo quanto si apprende, il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia nel corso del vertice con le regioni per fare il punto sui vaccini dopo il taglio nelle consegne deciso unilateralmente da Pfizer. Proprio in seguito a quei tagli, avrebbe aggiunto il ministro, “abbiamo l'urgenza di ridurre la distribuzione dei vaccini in questa settimana in Italia”.

Negli Stati Uniti superati i 400 mila morti

Gli Stati Uniti hanno superato i 400 mila morti a causa del Covid-19. È quanto emerge dai dati della Johns Hopkins University.

Francia: 23.608 nuovi contagi, ma anche 106mila vaccinati in più

Nelle ultime 24 ore sono poco meno di 24 mila (23.608) i nuovi casi di coronavirus in Francia. Il numero di morti in ospedale, secondo le informazioni diffuse dal ministero, è stato di 656, in crescita rispetto ai 403 di lunedì. Il totale delle vittime della pandemia sale così a 71.342. In crescita, però, anche il numero di persone vaccinate, dopo un avvio lento delle operazioni nel Paese: ora sono 585.664, rispetto ai 479.873 del giorno precedente.

Ema, ritardi Pfizer per assestamento produzione

Sono dovuti ad assestamenti nella produzione gli slittamenti nelle consegne delle dosi del vaccino anti Covid-19 prodotto da Pfizer-Biotech, a quanto si apprende dall'Agenzia europea dei medicinali (Ema). Disguidi e ritardi si devono al fatto che l'azienda sta cercando di aumentare la produzione e, a fronte dei molti ordini ricevuti, non ha avuto la possibilità di fare scorte di materie prime.

Spagna, prorogati fino a maggio fondi disoccupazione

Il governo e le parti sociali in Spagna hanno raggiunto un accordo sulla proroga fino alla fine di maggio del finanziamento pubblico della disoccupazione causata dalla pandemia di coronavirus. Entrato in vigore alla fine di aprile, il meccanismo doveva concludersi il 31 gennaio. Questa è la terza proroga. Mantenuto anche il divieto di licenziamento per i sei mesi successivi all'erogazione dei fondi pubblici, ha annunciato in conferenza stampa la ministra del Lavoro Yolanda Diaz. A fine dicembre erano 755.000 le persone in disoccupazione parziale, la maggior parte nei settori turistico e alberghiero, duramente colpiti dalla pandemia di Covid. E nel 2020 in Spagna si sono registrati 730.000 disoccupati in più. Le misure di finanziamento della disoccupazione hanno gravato in modo pesante sulle finanze pubbliche spagnole: tra marzo e settembre sono stati spesi circa 23 miliardi di euro, compresi gli aiuti ai lavoratori autonomi, secondo il ministero della Previdenza sociale. La paura è l'esplosione del deficit e del debito pubblico del Paese che negli ultimi anni era riuscito nell'impresa di riprendersi dalla devastante crisi finanziaria del 2008. Secondo le previsioni del Fmi la Spagna, la cui economia dipende per lo più dal turismo, sarà il paese occidentale che segnerà il calo più pesante del Pil nel 2020 a -12,8%.

Francia, mascherine sportive per riaprire le palestre

La ministra dello Sport francese, Roxana Maracineanu, ha annunciato stasera un progetto che consentirà la ripresa dell'attività sportiva nelle palestre e nei luoghi chiusi nonostante la pandemia. Sono in preparazione, ha detto ai microfoni di Rtl, “mascherine sportive” con un marchio che consentirà a chi le indossa di praticare attività al chiuso. “Lo sport - ha detto la ministra - ha subito un forte impatto perché non può rispettare le distanze di sicurezza imposte dalla crisi. Con queste mascherine sportive, che stiamo per mettere a norma, speriamo di poter ristabilire questo equilibrio fra lo sport, essenziale per la salute dei francesi, e queste precauzioni che si devono prendere a causa della crisi”. Il ministero lavora a stretto contatto con le autorità sanitarie francesi per stabilire la norma di queste mascherine: “Ci siamo dati due settimane di tempo per vedere se le misure adottate con il coprifuoco alle 18 e il blocco di certe attività avranno un impatto sulle cifre”, ha aggiunto la ministra, che conta di avere a disposizione le mascherine sportive “entro un mese”.

Vaccini, Moratti scrive ad Arcuri: nessun accenno a Pil

Nessun accenno esplicito al Pil bensì a una “prevalenza e incidenza elevate” del virus, “all'elevata urbanizzazione” e alla “mobilità intra ed extra regionale” della Lombardia, “manifestazione del dinamismo economico” della regione che “deve essere preservato in quanto motore trainante del Paese”. Sono questi i “fattori” da tenere in considerazione secondo il vicepresidente della Regione Letizia Moratti, nella lettera inviata al commissario Arcuri in cui si chiede “la revisione degli step di approvvigionamento dei vaccini anti-Covid 19, con anticipo delle dosi”.

Mira (Ve), covid stermina famiglia: dopo figlio e madre muore papà

Un'intera famiglia di 3 persone è stata portata via dal Covid in meno di 20 giorni. Risiedevano a Mira, nel veneziano. Dopo la scomparsa del 42enne Ivan Busso, l'1 gennaio scorso, e la morte della mamma di questi, la 65enne Gina Smerghetto, quattro giorni fa, sempre all'ospedale di Mestre si è spento - confermano fonti sanitarie - nelle prime ore di stamane anche il papà di Ivan, Gianni Busso, 72 anni. Anche lui era ricoverato all'ospedale di Mestre, dall'11 dicembre scorso, colpito da una grave forma del virus. I tre familiari sono deceduti uno dopo l'altro in soli 18 giorni.

Ue propone di estendere aiuti di Stato al 31 dicembre

La Commissione Ue ha proposto agli Stati di prolungare fino al 31 dicembre 2021 lo schema temporaneo di aiuti di Stato messo in piedi a marzo scorso per sostenere le economie durante la pandemia. “Con la seconda ondata che continua ad avere un forte impatto sulle nostre vite, le aziende europee hanno bisogno di ulteriore supporto”, ha detto la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager, precisando che saranno anche aumentati i tetti degli aiuti in certi casi.

Paesi Bassi verso una nuova stretta

Il governo dimissionario olandese, nonostante le difficoltà per l'attuale crisi politica, intende annunciare domani pomeriggio nuove restrizioni per frenare la diffusione del coronavirus. Lo ha reso noto il ministro della Sanità Hugo de Jonge in una lettera al parlamento, secondo quanto riferisce il Guardian. I Paesi Bassi sono da un mese in lockdown e ci rimarranno almeno fino al 9 febbraio, ma la lenta diminuzione del numero di nuovi contagi e la minaccia rappresentata dalle nuove varianti hanno spinto il governo a prendere in considerazione un inasprimento che dovrebbe includere anche un coprifuoco, per la prima volta dall'inizio della pandemia. L'istituto di sanità pubblica olandese ha annunciato che le nuove infezioni sono diminuite del 21,5% nell'ultima settimana ma che la diminuzione è stata “oscurata” da un aumento della percentuale di persone colpite dalla nuova variante del virus individuata in Inghilterra. Circa il 10% delle nuove infezioni sono riconducibili a questo ceppo e secondo l'istituto la percentuale potrebbe salire almeno al 50% entro la metà di febbraio. Al punto che nei Paesi Bassi ormai si parla di “due epidemie separate, una con la vecchia variante in cui le infezioni sono in calo e una con la variante inglese in cui il numero di infezioni è in aumento”.

Uk, record di 1.600 morti, totale oltre 90.000

Nuovo record assoluto di 1.610 morti per Covid (contro i circa 600 conteggiati ieri) nel Regno Unito, alle prese con una variante più aggressiva del virus che il lockdown nazionale sta solo lentamente frenando. Lo certificano i dati governativi diffusi oggi, che includono peraltro un recupero statistico di alcuni dati raccolti in ritardo nel weekend. I nuovi contagi giornalieri sono scesi invece a 33.355, contro i 37.535 di ieri. Il totale dei decessi ufficiali - conteggiati includendo chi è morto dall'inizio della pandemia entro 28 giorni dal primo test positivo da coronavirus - supera ora nel Paese quota 91.000.

Yellen: da Covid devastazione, priorità ricostruire economia

“Ricostruire l'economia è la priorità”. Lo afferma Janet Yellen, l'ex presidente della Fed nominata da Joe Biden segretario al Tesoro. Yellen, nel corso dell'audizione per la sua conferma, parla di devastazione causata dalla pandemia e della necessità di agire.

Germania, fino al 14/2 obbligatorie maschere chirurgiche o FFP2

Il lockdown in Germania dovrebbe essere prolungato fino al prossimo 14 febbraio. La decisione dovrebbe essere presa nel pomeriggio di oggi cosi' da estendere fino a metà febbraio le attuali restrizioni che vietano assembramenti e che impongono la chiusura di asili nido, scuole, ristoranti e negozi non essenziali. In più potrebbero essere imposto l'uso delle mascherine chirurgiche o le FFP2 (negli States sono denominate N95) nei negozi, treni e autobus. In pratica non sarà più possibile utilizzare mascherine di stoffa o sciarpe. Le misure allo studio mirerebbero inoltre a ridurre ulteriormente i contatti sui trasporti pubblici, senza fermare completamente il traffico urbano di autobus e metropolitana. Le aziende di trasporto pubblico, dal canto loro, dovrebbero offrire carrozze o autobus aggiuntivi per le corse delle ore di punta.

Ue agli Stati, vaccinare 70% adulti entro l’estate

“L'Ue chiede agli Stati membri di vaccinare l'80% degli operatori sanitari e gli ultraottantenni entro marzo, ed il 70% degli adulti entro l'estate”. Lo spiega il vicepresidente della Commissione Ue, Margaritis Schinas, presentando la nuova comunicazione pubblicata dall'Esecutivo comunitario per “battere uniti il Covid-19”, in vista della videoconferenza dei leader di giovedì.

Uggè (Conftrasporto): consegna vaccini senza garanzie

“La gestione della campagna vaccinale non ha saputo prevedere garanzie atte a mantenere la consegna delle dosi necessarie e concordate”. Lo afferma il presidente di Conftrasporto Paolo Uggè secondo il quale “questo è l'elemento sul quale indignarsi, non le frasi facili da strumentalizzare”. “Logistica adeguata per la garanzia del prodotto e rapidità delle consegne - sottolinea - sono i veri punti di riferimento”. “L'ennesimo ritardo della Pfizer - afferma il presidente di Conftrasporto - rischia inevitabilmente di rallentare la campagna di vaccinazione in Italia e il Paese rischia di essere, in modo vergognoso, tagliato”. “Conftrasporto - conclude - evidenzia ancora una volta che il vaccino è la strada per uscire il più rapidamente da questa situazione, producendo la ripresa delle attività economiche e dei trasporti”.

Germania, accordo sul lockdown fino al 14 febbraio

Lo Stato e i Laender si sono accordati sul prolungamento del lockdown in Germania fino al 14 febbraio. Lo scrive l’agenzia di stampa Dpa. Restano chiuse gastronomia, negozi al dettaglio e attività del tempo libero.

Cina contro esperti indipendenti Oms: noi trasparenti

La Cina respinge le accuse sulla reazione lenta di fronte allo scoppio iniziale dell'epidemia di Covid-19. Rispondendo al rapporto del panel indipendente dell'Oms pubblicato lunedì, il ministero degli Esteri ha difeso la “trasparenza” delle azioni iniziali di Pechino. “La Cina è stata la prima ad avvertire il mondo dell'epidemia anche quando non disponeva di informazioni sufficienti - ha detto la portavoce Hua Chunying -. E ha preso azioni decisive su diagnosi precoce, quarantena e trattamento che hanno fatto guadagnare tempo nella gestione dell’epidemia, riducendo i numeri di infezioni e morti”.

Iata, serve certificato di vaccinazione paneuropeo

L'International Air Transport Association (Iata) ha esortato tutti i rami dell'Unione europea a sostenere un'iniziativa del primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis per concordare un certificato di vaccinazione europeo COVID-19 digitale comune che consentirebbe a coloro che sono vaccinati di viaggiare liberamente all'interno dell'Europa senza Test COVID-19. Lo comunica la Iata in una nota precisando che in una lettera aperta a Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea e ai principali responsabili politici dell'UE, il direttore generale e Ceo della Iata Alexandre de Juniac “ha invitato gli Stati dell'UE a coordinare una politica che consenta all'Europa di ottenere in sicurezza benefici economici e sociali di una rinnovata libertà di movimento, a cominciare da chi è vaccinato”. “L'iniziativa del primo ministro Mitsotakis dovrebbe essere adottata con urgenza dalla Commissione e da tutti gli Stati membri. La vaccinazione è una chiave fondamentale per riaprire in sicurezza le frontiere e stimolare la ripresa economica. Un certificato di vaccinazione paneuropeo riconosciuto reciprocamente sarebbe un passo importante per dare ai governi la fiducia necessaria per aprire in sicurezza i loro confini e ai passeggeri la sicurezza di volare senza la barriera della quarantena “, ha detto de Juniac. La proposta greca è per un certificato di vaccinazione armonizzato che possa contribuire “al ripristino della mobilità su scala globale, che è la base per riportare l'attività economica ai livelli pre-crisi”.

Ecdc, ancora carenze reagenti per laboratori europei

Negli ultimi 11 mesi i laboratori clinici dei vari paesi europei hanno aumentato enormemente la loro capacità di lavoro e ritengono di poter fare test in modo sufficiente per i prossimi mesi. Molti paesi stanno aggiungendo anche i test rapidi antigenici oltre ai tamponi per rilevare il virus SarsCov2, per ridurre il carico di lavoro e la pressione sui laboratori. Tuttavia alcune delle principali difficoltà emerse all'inizio della pandemia, quali la carenza di reagenti e risorse umane, continuano ad esserci. E' quanto emerge dalla mappatura dei laboratori condotta dal Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc). Si tratta della quarta rilevazione sui laboratori europei dall'inizio della pandemia. Per farla un questionario è stato inviato lo scorso 25 novembre a 29 stati membri e al Regno Unito. Al 7 dicembre sono arrivate le risposte di 19 laboratori, anche di riferimento nazionale, di 16 stati. E' così emerso che la maggior parte dei laboratori (75-100%) riesce a dare i risultati dei tamponi nel giro di 24 ore. Sei paesi hanno aggiornato la loro definizione di casi, includendo anche i risultati ottenuti con i test rapidi antigenici. Quanto ai problemi affrontati, a marzo 2020 molti laboratori segnalavano la carenza di materiali, risorse umane e una limitata capacità di poter conservare i campioni per analisi successive. Problemi che continuano ad esserci. La mancanza di personale formato è un problema costante, visto che molto del lavoro di laboratorio va fatto manualmente. La formazione delle nuove risorse va fatta dallo staff esistente e ciò quindi rallenta la risposta. Per far fronte alla carenza di reagenti e test è stato attivato l'acquisto congiunto per gli stati membri.

Pechino introduce quarantena 28 giorni per chi viene dall’estero

Pechino estenderà il periodo di osservazione sanitaria a 28 giorni per i viaggiatori in entrata dall'estero per evitare l'importazione di casi di COVID-19. Lo hanno reso noto oggi le autorità municipali in una conferenza stampa. Il nuovo modello “14 + 7 + 7” comprende la quarantena medica centralizzata di 14 giorni, una settimana di isolamento domiciliare o quarantena centralizzata e un'altra settimana di monitoraggio sanitario. Le persone in arrivo attraverso altre città cinesi devono attendere 21 giorni prima di entrare nella capitale e dopo il loro ingresso è richiesto un monitoraggio sanitario di sette giorni. Per chi ha un periodo di ingresso inferiore a 21 giorni ma si trova già a Pechino, l'isolamento “7 + 7” e il monitoraggio sanitario devono essere completati nella città, hanno detto le autorità locali. Durante i sette giorni di monitoraggio della salute, le persone possono seguire le loro normali routine evitando le riunioni. Si consiglia inoltre di riferire regolarmente le proprie condizioni di salute alle comunità locali.

Zaia, documento a Tar contro ricorso sulla scuola

“Ho dato mandato agli avvocati e oggi il documento sarà presentato alla giustizia amministrativa”. Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha annunciato l'azione contro il ricorso al Tar da parte di 17 genitori per chiedere la sospensione cautelare e l'annullamento dell'ordinanza del 4 gennaio scorso, firmata dallo stesso governatore, che prolunga al 31 gennaio la chiusura delle superiori in Veneto, disponendo per tutte la didattica a distanza (dad) al 100%. “Non è una guerra di religione - ha precisato Zaia - e siamo certi che il giudice valuterà fino in fondo il ricorso. Se da un lato è giusto garantire il diritto allo studio, dall'altro c'è un diritto insindacabile che è quello della salute. “Ci rimetteremo alla sentenza del Tar”.

Lombardia, medici del lavoro per vaccinare in azienda

Utilizzare i medici del lavoro per somministrare il vaccino anti Covid nelle aziende. È questa la proposta dell'assessore al Welfare e vice presidente regionale, Letizia Moratti, e dell'assessore allo Sviluppo Economico, Guido Guidesi per accelerare l'uscita dalla crisi del mondo produttivo lombardo. “Bisogna fare in modo - spiegano Moratti e Guidesi in una nota - che tramite le associazioni di categoria e le Asst, le aziende che lo vorranno possano utilizzare, all'interno delle loro sedi operative, i medici del lavoro per vaccinare i lavoratori”. “Questa scelta ha due finalità: da una parte decongestionare le strutture sanitarie che, da oltre un anno, sono sotto pressione per l'emergenza Covid e, dall'altra, consentire al sistema economico della Regione di ripartire a pieno regime in totale sicurezza”. I due assessori nei prossimi giorni proporranno alle associazioni di categoria un apposito protocollo per rendere operativa questa procedura nel più breve tempo possibile

Zaia, documento a Tar contro ricorso su scuola

“Ho dato mandato agli avvocati e oggi il documento sarà presentato alla giustizia amministrativa”. Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha annunciato l'azione contro il ricorso al Tar da parte di 17 genitori per chiedere la sospensione cautelare e l'annullamento dell'ordinanza del 4 gennaio scorso, firmata dallo stesso governatore, che prolunga al 31 gennaio la chiusura delle superiori in Veneto, disponendo per tutte la didattica a distanza (dad) al 100%. “Non è una guerra di religione - ha precisato Zaia - e siamo certi che il giudice valuterà fino in fondo il ricorso. Se da un lato è giusto garantire il diritto allo studio, dall'altro c'è un diritto insindacabile che è quello della salute. “Ci rimetteremo alla sentenza del Tar”.

Due casi positivi, chiuse due scuole in Salento

Per la positività di due persone al Covid, il sindaco di Trepuzzi (Lecce) ha disposto la chiusura per 48 ore e la sanificazione dei plessi scolastici Giovanni XXIII e di via Elia. Le lezioni avverranno in DAD nei due giorni di chiusura. La situazione - informa il Comune - è sotto controllo, i contatti diretti dei due positivi sono stati messi in quarantena e la ASL ha già avviato la procedura di tracciamento.

Moratti, mai pensato di declinare vaccini e reddito

«Non ho mai pensato di declinare vaccini e reddito. Il Pil è un indicatore che attesta la produttività di una Regione, mi riferivo non ai vaccini ma alla zona rossa». Lo ha detto la vice presidente della Regione Lombardia e assessore al Welfare, Letizia Moratti, rispondendo in Aula consiliare a un'interrogazione a risposta immediata. «Il Pil cui io ho fatto riferimento è un indicatore finanziario, produttivo, economico. Regione Lombardia - ha continuato - è motore d'Italia. Il rischio per questa regione è oggi quello di fermarsi per troppo tempo, di fermare il lavoro, la vita sociale e la filiera produttiva e questo penalizzerebbe tutta l'Italia. Per questo, come abbiamo già detto, Lombardia non merita di restare in zona rossa», ha affermato Moratti.

Cina, a Shijiazhuang centro quarantena da 4.000 posti

Circa 4.000 lavoratori stanno lavorando freneticamente per costruire un grande centro di quarantena d'emergenza a Shijiazhuang, capoluogo dell'Hebei dove è attivo il più grande focolaio di Covid-19 registrato di recente in Cina. La struttura, ha riferito il network pubblico Cctv, dovrebbe avere abbastanza stanze prefabbricate, che ricordano quelle di Wuhan, per ospitare oltre 4.000 persone una volta completata, quando nella città si contano da inizio anno circa 800 contagi accertati. I lavori sono iniziati il ;;13 gennaio quando a Shijiazhuang fu varato il lockdown per stroncare il contagio e a oltre 20.000 residenti dei villaggi nella provincia di Hebei, che circonda Pechino, furono messi in quarantena in strutture centralizzate, secondo quanto riferito dai media statali la scorsa settimana. Ieri, intanto, le autorità hanno reso noto che, in appena 98 ore, nella città è stato costruito un centro ospedaliero provvisorio con 1.008 stanze, in aggiunta ai 434 siti già individuati per il rispetto della quarantena. Gli edifici di quarantena sono dotati di bagni, Wi-fi e aria condizionata e ospiteranno le persone venute in contatto con i contagiati confermati una volta completati nei prossimi giorni. Sempre la Cctv ha mostrato i lavoratori con giubbotti ad alta visibilità ed elmetti impegnati ad assemblare i moduli simili a a cabine. La Cina è in uno stato di massima allerta per una potenziale ondata di casi in vista delle prossime festività del Capodanno lunare e dei conseguenti movimenti da esodo biblico della popolazione, ponendo “sfide enormi” alla prevenzione contro il virus, ha affermato Wang Bin, un funzionario della Commissione sanitaria nazionale, intervenendo sul tema la scorsa settimana.

Viminale, ieri 100mila controllati, 1.000 sanzionati

Sono state 100.641 le persone controllate ieri dalle forze dell'ordine nell'ambito delle disposizioni per il contrasto della diffusione del Coronavirus: 995 sono state sanzionate e 10 denunciate per il mancato rispetto della quarantena. Sono i dati del Viminale, che indicano anche 15.461 attività commerciali controllate: 51 i titolari sanzionati, 25 gli esercizi chiusi.

Spunta una nuova variante in California

Una nuova variante del virus SarsCoV2 è stata isolata in California, uno degli Stati americani più colpiti dalla pandemia di Covid-19. La notizia, riportata da alcuni quotidiani statunitensi, fra i quali il New York Times, che citano il Dipartimento di sanità pubblica della California. Dopo alcuni casi della variante inglese registrati recentemente in California, sarebbe stata isolata un'altra variante, chiamata L452R in circolazione dal dicembre scorso e identificata per la prima volta nel marzo scorso in Danimarca. L'analisi delle sequenze genetiche, fatta nell'Università della California a San Francisco, aveva indicato che dal dicembre scorso la diffusione della nuova variante è aumentata dal 3,8% al 25,2%. Il genetista Charles Chiu, che ha coordinato il sequenziamento, rileva che l'analisi è stata condotta su un piccolo campione, ma “ci sono segnali che la variante potrebbe essere altamente trasmissibile”. Sulla variante sono in corso ulteriori analisi per verificare se sia in grado di sfuggire agli anticorpi e rendere i vaccini meno efficaci.

Boom variante Gran Bretagna, 10% popolazione ha gli anticorpi

La cosiddetta 'variante inglese' del Covid si conferma molto più aggressivamente contagiosa del ceppo originale anche nell'elaborazione aggiornata degli ultimi dati dell'Ons, equivalente britannico dell'Istat. Dato secondo i quali risulta che circa un 10% della popolazione del Regno Unito sottoposta a test a dicembre ha evidenziato la presenza di anticorpi da coronavirus, circa il doppio rispetto a ottobre, e quindi un contatto diretto - sintomatico o meno - con l'infezione.

In totale il Regno ha avuto finora circa 90mila morti da inizio pandemia, secondo il calcolo ufficiale comune agli altri Paesi che include tutti coloro che sono deceduti entro 28 giorni da un primo tampone positivo. Mentre le proiezioni dell'Ons, che comprendono anche le persone sul cui certificato di morte il Covid sia indicato come causa o concausa più remota, portano la cifra aggiornata all'8 gennaio a quasi 96.000. In cifra assoluta si tratta di record europei di mortalità, mentre in rapporto alla popolazione l'isola - pur avendo fatto segnare un picco assoluto mondiale nell'ultima settimana - resta di poco dietro Italia e Repubblica Ceca e nettamente dietro il Belgio, che nel Vecchio Continente hanno un bilancio per ora peggiore.

Vaccino, intesa Regione Piemonte con i medici base

“Oggi definiremo l'accordo per l'inoculazione del vaccino anti-Covid attraverso i medici di medicina generale: saremo la prima Regione d'Italia a chiudere un accordo di questo tipo. Siamo sabaudi e vogliamo essere pronti”. Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, all'inaugurazione di un nuovo hot spot per tamponi rapidi a Torino. “Abbiamo 3.200 sentinelle della nostra salute con cui dobbiamo costruire una rete di sempre maggiore collaborazione. I medici di medicina territoriale collaboreranno alla campagna somministrando il vaccino Astra-Zeneca, che non presenta problemi di conservazione, non appena disponibile”.

Francia sconsiglia uso mascherine artigianali

Contrariamente alle mascherine artigianali, che rischiano di non essere sufficientemente sicure per filtrare i germi del coronavirus, “la quasi-totalità delle mascherine industriali” in tessuto sono efficaci contro il Covid-19: è quanto riferito dal ministro francese della Salute, Olivier Véran, ripetendo le nuove raccomandazioni dell'Alto Consiglio della Salute Pubblica ai microfoni di France Inter. “Restano valide tutte le mascherine il cui potere filtrante è superiore al 90%”, ha proseguito il ministro intervistato da France Inter. “Al contrario - ha proseguito citando le raccomandazioni degli esperti - le mascherine artigianali fabbricate in casa con le migliori intenzioni del mondo, rispettando le norme Afnor, non offrono necessariamente tutte le garanzie necessarie”.

Ecdc Eu: fare sequenziamento per monitorare varianti

A questo punto dell'epidemia è importante avere un quadro della distribuzione in Europa della cosiddetta variante inglese: per questo bisogna continuare con la sorveglianza nelle strutture ospedaliere e di comunità e sequenziare con priorità i casi emersi in aree dove circola la variante, o dove c'è stato un aumento improvviso dei casi, reinfezioni o fallimento delle terapie con anticorpi monoclonali. È questa l'indicazione che arriva dal Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) ai laboratori dei paesi europei.

Per avere un quadro rappresentativo della distribuzione dei virus, sottolinea l'Ecdc, “è cruciale continuare con la sorveglianza, anche con una raccolta mirata di campioni, per rilevare la presenza di varianti”. A tal fine l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) raccomanda di dare la priorità nel sequenziamento anche alle persone che hanno ricevuto il vaccino anti-Covid e poi si sono infettate con il virus SarsCov2, a chi lavora in strutture a rischio, dove si ha una stretta interazione con animali suscettibili al virus, o dove ci sono pazienti immunodepressi, specialmente se ricevono una terapia a base di anticorpi monoclonali. E poi quando c'è un cambiamento o aumento inaspettato nella trasmissibilità o virulenza, quando si sospetta una diversa resa delle terapie usate, e in focolai di contagio sotto osservazione.

Oltre a questa lista, vanno anche monitorati i contagi collegati a viaggi per monitorare la comparsa di nuove varianti. Il numero di campioni da sequenziare dipende anche dalle risorse del paese, ma l'Ecdc dà alcune indicazioni in merito. Ad esempio, in un paese con circa 50.000 casi di Covid alla settimana, per monitorare la circolazione delle varianti bisognerebbe sequenziare circa l'1% dei casi di Covid (circa 5146 alla settimana), mentre se i casi settimanali sono 12.500, allora bisognerebbe sequenziare lo 0,1% dei casi su base mensile, pari a 2748 campioni. Le sequenze, conclude l'Ecdc, andrebbero condivise sulla banca dati GISAID-

Record Israele, oltre 10mila nuovi casi in 24 ore

Nelle ultime 24 ore Israele, nonostante il lockdown in corso, ha registrato più di 10mila nuovi casi di Covid: un record dall'inizio della pandemia nel paese. Secondo i dati del ministero della sanità i casi sono stati 10.021 a fronte di circa 100mila test con un tasso di positività del 10,2%. In aumento anche i casi gravi che ora sono 1.114, i decessi sono arrivati, da inizio malattia, a 4.049. Secondo i media - che citano statistiche dell'Università di Oxford - Israele è risalito nella classifica dei paesi con il più alto numero di casi rispetto alla popolazione. Record anche per quanto riguarda le vaccinazioni. Ieri - ha fatto sapere il ministro della sanità Yuli Edelstein - sono state inoculate oltre 180mila dosi: 72mila di queste come seconda volta e 114mila come prima. “Israele - ha detto - ha ora 2.200.00 persone già vaccinate con la prima dose e altre 422mila che hanno avuto la seconda”.

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Un’anziana riceve l'iniezione di richiamo della sua vaccinazione contro il coronavirus in una residenza assistita a Netanya, Israele, 19 gennaio 2021 (foto Reuters/Zvulun)

Gran Bretagna il Paese con più alto tasso di mortalità Covid al mondo

È il Regno Unito il Paese con il più alto tasso di mortalità da coronavirus al mondo: è quanto emerge dalle statistiche della piattaforma di ricerca 'Our World in Data' basata nell'Università di Oxford, secondo quanto riporta l'Independent. Il triste record giunge alla luce di una media di 935 decessi giornalieri provocati dalla malattia nel Paese negli ultimi sette giorni, equivalenti a 16,55 morti al giorno per ogni milione di abitanti. Il Regno Unito supera così la Repubblica Ceca, che guidava questa classifica di 30 Paesi dall'11 gennaio scorso. L'Italia è al 19mo posto con 8,09 morti giornalieri per ogni milione di abitanti dopo la Polonia (8,18). Il Paese con il tasso di mortalità più basso è Israele (5,51).

Magrini (Aifa): grave preoccupazione per ritardo Pfizer

“Ritardo di Pfizer molto preoccupante. È stato comunicato tutto all'ultimo minuto, se si tratta di un ritardo di una sola settimana le conseguenze potrebbero non essere così gravi. Lo possiamo definire un piccolo rallentamento. L'obiettivo è riuscire a marzo a vaccinare tutti gli ultra-ottantenni e i sanitari. Sono sicuro che ci riusciremo”. Così il direttore generale dell'Aifa a Radio Capital “A fine gennaio l'approvazione di Astrazeneca? Se le verifiche di sicurezza confermeranno i dati diffusi si valuterà se sovrapporlo ai vaccini già confermati e a quale fasce d'età somministrarlo. Sono prudente, non mi baso solo su promesse”.

Governatore Fontana: fatto ricorso a Tar, zona rossa penalizzante

“Come anticipato nei giorni scorsi, abbiamo presentato ricorso al Tar contro la decisione del governo, e chiesto al Ministro di rivedere i parametri che regolano questa decisione, così impattante sulla vita dei nostri cittadini e delle nostre imprese”. Così, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, intervenendo in Consiglio Regionale, ha confermato la presentazione del ricorso al Tribunale amministrativo contro l'assegnazione della zona rossa alla Regione Lombardia, definita “fortemente, e ingiustamente, penalizzante per la nostra regione”.

Davos, Wef: ignorato allarme pandemia per 15 anni

“Per 15 anni il World Forum ha avvertito il mondo sui pericoli delle pandemie. Nel 2020, abbiamo visto che cosa significa farsi cogliere impreparati e ignorare i rischi di lungo termine. La pandemia di Covid-19 non solo si è presa milioni di vite, ma ha anche ampliato disparità già esistenti da molto tempo in termini di accesso alla sanità, economiche e digitali”. Lo scrive il Forum economico mondiale nel suo Global Risk Report, che verrà presentato oggi nella Davos Agenda in vista del summit in videoconferenza la prossima settimana.

In Germania stretta al lockdown, in vista obbligo di mascherine Ffp2

Alla vigilia della conferenza Stato-Regioni sul Covid, Angela Merkel incontra in Cancelleria otto scienziati, per consultarsi su un'ulteriore stretta delle misure. La cancelliera e i suoi ministri sono molto allarmati dall'eventuale impatto che le mutazioni del virus, potrebbero avere sul contagio: a spaventare sono i numeri di Irlanda e Gran Bretagna. E, nonostante il miglioramento della situazione in Germania, Merkel non dorme sonni tranquilli sullo sviluppo della pandemia. Al vertice di domani, si deciderà quasi certamente il prolungamento e il rafforzamento dell'attuale lockdown, in vigore dal 16 dicembre: Merkel vorrebbe prorogarlo di più settimane, mentre in molti premono perché i primi allentamenti arrivino a metà febbraio.

Stando alla Bild, la cancelliera vorrebbe rendere molto più vincolante il telelavoro, obbligando le imprese a dover motivare il perché non si attengano all'indicazione dello smart working. Si pensa inoltre di limitare i contatti dei bambini, con la regola del gioco con un solo amichetto, sempre lo stesso, e a ridurre il trasporto pubblico. In tutta la repubblica tengono banco da giorni le polemiche sulle possibili nuove misure anticovid: c'è chi propone un confinamento, come quello imposto in Italia la scorsa primavera, finora mai attuato in Germania (col divieto di uscire di casa senza una ragione precisa); c'è chi ha proposto di fermare le imprese, misura ovviamente avversata da molti economisti e dall'industria dell'auto.

Si parla molto anche della possibile imposizione dell'uso esteso delle mascherine Ffp2, come avvenuto in Baviera. La riapertura delle scuole e degli asili non dovrebbe essere fra i temi in agenda domani, secondo la Faz. “Che i virus mutino è normale, che invece così velocemente diventino così contagiosi non lo è necessariamente”, ha spiegato il ministro della salute Jens Spahn, giustificando la tensione generale. “Inoltre arrivano altre notizie poco incoraggianti dal Brasile”, ha aggiunto. Merkel ha incontrato in cancelleria il presidente del Robert Koch Institut, Lothar Wieler, il virologo dello Charité, Christian Drosten, e altri 6 scienziati, esperti di fisica, biochimica, psicologia.

In Russia 21.734 casi, dato più basso dal 18 novembre

La Russia ha registrato 21.734 casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, il numero più basso dal 18 novembre. Lo ha detto il centro di crisi federale anti-coronavirus. Il conteggio dei casi in Russia ha raggiunto quota 3.612.800. Secondo i dati del centro di crisi, il tasso di crescita del coronavirus è dello 0,6%. I morti sono stati 586, per un totale di oltre 66mila vittime. Lo riporta la Tass.

Francia: ”Nessuna esplosione contagi a scuola”

Il ministro dell'Educazione nazionale francese, Jean-Michel Blanquer, ha detto questa mattina che non c'è al momento “alcuna esplosione dei contagi” di Coronavirus nella scuola e che sembra ci sia una stabilizzazione “su un plateau alto”. “Una trentina di scuole e un centinaio di classi”, ha detto Blanquer ai microfoni di France Info, sono attualmente chiuse, e “questo numero rischia di aumentare un po' nei prossimi giorni”, ma “non siamo in una situazione di esplosione dei contagi”. Secondo il ministro si osserva attualmente “la stessa curva” di contagio che c'era dopo le vacanze di Ognissanti ad inizio novembre.

Al momento “non è in discussione una chiusura delle scuole. Certamente, io sono pragmatico - ha aggiunto - ma sarebbe l'ultima cosa da chiudere” nel caso di un aggravamento della situazione. Il ministro ha ammesso che a causa della variante inglese, più contagiosa, si rischia la chiusura di un maggior numero di scuole e classi in quanto la decisione di chiudere da parte delle autorità sanitarie potrà essere adottata in presenza di un solo caso individuato e non di tre casi, come è stato finora.

Somministrate in Italia 1.408.875 dosi, l'82,8% di quelle consegnate

Sono 1.167.023 le vaccinazioni fatte in Italia, pari all'82,8% del totale di 1.408.875 dosi consegnate alle Regioni, secondo i dati ufficiali pubblicati dal Governo. In testa si conferma la Campania con il 102,1% di iniezioni fatte, cioè 103.228 somministrazioni sul totale delle 101.145 dosi consegnate (in Campania da ogni fiala si estraggono sei dosi e non cinque come inizialmente indicato). A seguire la Provincia autonoma di Bolzano (95,6% di somministrazioni su 20.625 dosi) e l'Emilia Romagna (90,5% pari a 119.085 su 131.625 dosi consegnate).

In coda alla classifica la Calabria con il 52,3% di dosi “fatte” sulle 39.280 ricevute, subito sopra la Basilicata (57,3% su 13.755 dosi) e al terzultimo posto Trento con il 68,5% di 15.700 dosi). Resta al 12° posto la Lombardia con l'80,1% di 234.645 dosi, subito sopra si colloca il Lazio con l'81,9% di 132.580 dosi. In tutto a oggi sono stati vaccinati 856.871 operatori sanitari e sociosanitari, 204.011 appartenenti al personale non sanitario e 106.141 anziani ospiti delle Rsa.

Confcommercio: consumi dicembre -11%, Pil 2020 -10,7%

Consumi giù anche a dicembre con un calo dell'11% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente (anche se in ripresa rispetto al -16% di novembre) ed un Pil 2020 che segna -10,7%. Sono le indicazioni che arrivano dall'indice congiunturale di Confcommercio che segnala per l'intero anno un calo dell'indice dei consumi (Icc) del 14,7% ed un calo complessivo effettivo dei consumi sul territorio del -10,8% (la differenza a causa della diversa composizione dell' Icc rispetto ai consumi di contabilità nazionale).

Bild: Merkel vuole il lockdown fino al 15 febbraio

La cancelliera Angela Merkel vuole prolungare il lockdown in Germania fino al 15 febbraio: lo riferisce Bild, citando una proposta del governo. Nelle prossime ore è previsto l'incontro tra la cancelliera e i ministri-presidenti dei Laender tedeschi per decidere le misure da prendere nelle prossime settimane.

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La Cancelliera tedesca Angela Merkel (foto Reuters/File Photo)

118 nuovi casi in Cina, 106 a trasmissione locale

La Cina ha registrato lunedì 118 nuovi casi di Covid-19, di cui 106 trasmessi localmente e 12 importati: secondo i dati diffusi dalla Commissione sanitaria nazionale, 43 infezioni sono state rilevate nella provincia di Jilin (altro fronte caldo tra i recenti focolai), 35 in quella di Hebei, 27 nello Heilongjiang e una a Pechino. I contagi importati sono saliti a quota 4.530, di cui 4.256 risoltisi con la guarigione e 274 ancora in cura ospedaliera. Il totale delle infezioni si è portato a 88.454 unità a fine luendì, con 61 classificate in gravi condizioni. I decessi si sono mantenuti a quota 4.635. I nuovi asintomatici individuati sono 91, di cui 11 importati: nel complesso, si tratta di 811 casi, di cui 259 provenienti dall'estero.

Germania verso stretta sul lavoro in smartworking

Secondo diversi esponenti politici di primo piano, è probabile che domani la cancelliera tedesca Angela Merkel concordi con i leader dei Land regionali requisiti più severi per lavorare da casa, da inserire nel pacchetto delle misure anticovid in vigore. Negli ultimi giorni i nuovi contagi sono diminuiti, così come la pressione sui reparti di terapia intensiva, ma i virologi sono preoccupati per la possibile diffusione di varianti più infettive del virus.
I leader nazionali e regionali si incontreranno domani per decidere di estendere l'attuale blocco che ha chiuso la maggior parte dei negozi e delle scuole e di introdurre nuove restrizioni.

Sci, Innerhofer positivo e niente Streif

Il velocista azzurro Christof Innerhofer è stata trovato positivo al covid e dunque si trova in isolamento. Per lui niente gare sulla Streif nel prossimo fine settimana. Prima di lui nella squadra azzurra erano stati costretti all'isolamento per covid Manfred Moelgg, Tommaso Sala e Giuliano Razzoli, tutti ormai rientrati in squadra. Intanto a Kitzbuehel dopo una forte nevicata notturna è stata cancellata l'odierna prima prova cronometrata sulla Streif in vista delle due discese di venerdì e sabato e seguite domenica da un superG. Restano così a disposizione, con previsioni meteo buon, le prove di domani e di giovedì.

Usa, 137.885 casi e 1.381 morti in 24 ore

Gli Stati Uniti hanno registrato 137.885 casi di coronavirus e 1.381 decessi legati alla malattia nelle ultime 24 ore: è quanto emerge dai conteggi della Johns Hopkins University, riporta la Cnn. I nuovi dati portano il totale dei contagi a quota 24.074.657, inclusi 398.981 decessi. Finora sono state somministrate 12.279.180 dosi di vaccini su un totale di almeno 31.161.075 dosi distribuite.

Usa, California primo Stato a superare 3 milioni di casi

La California è diventato il primo Stato Usa a superare la soglia dei tre milioni di casi di coronavirus: lo riporta la Cnn, che cita i dati della Johns Hopkins University. Il numero dei contagi nello Stato americano più popoloso è triplicato nell'arco di appena due mesi e attualmete è a quota 3.005.830, inclusi 33.623 morti.

Auto Europa: Acea, -3,7% nuove immatricolazioni a dicembre, -24,3% nel 2020

Calo della domanda di nuove autovetture nel mese di dicembre 2020 che chiude un anno che registra per l'Ue il peggior calo dalla registrazione delle serie storiche. Le nuove immatricolazioni di auto in Europa (Unione europea+Efta+Gran Bretagna)sono diminuite del 3,7% rispetto allo stesso del 2019 a 1.214.581 unità. Lo rende noto Acea, l'associazione dei costruttori europea, nella rilevazione mensile precisando che nell'Ue sono scese del 3,3%. I quattro maggiori mercati hanno registrato risultati molto diversi: Italia e Francia ha subito perdite a due cifre, con immatricolazioni di auto in calo rispettivamente del 14,9% e dell'11,8% nell'ultimo mese dell'anno; al contrario, la Germania ha registrato un aumento del 9,9 e in Spagna le immatricolazioni sono rimaste stabili. Guardando ai risultati dell'intero anno 2020, il mercato delle autovetture in Europa ha registrato una contrazione del 24,3% a 11,96 milioni e nell'Ue si è contratto del 23,7% a 9,9 milioni di unità con gli effetti della pandemia di Covid-19.

Le misure di contenimento - compreso il lockdown e altre restrizioni durante tutto l'anno - hanno avuto un impatto senza precedenti sulle vendite in tutta l'Unione Europea, commenta Acea, indicando che il 2020 ha visto il maggior calo annuale della domanda di auto dall'inizio delle registrazioni. Tutti i 27 mercati dell'Ue hanno registrato cali a due cifre per tutto il 2020. Tra i maggiori mercati automobilistici della regione, la Spagna ha registrato il calo più netto (-32,3%), seguita dall'Italia (-27,9%) e Francia (-25,5%), mentre le perdite dell'intero anno sono state significative ma più contenute in Germania (-19,1%).

Open Australia, 2 giocatori positivi

Due tennisti giunti a Melbourne per l'Australia Open sono risultati positivi al Covid-19: lo hanno reso noto oggi le autorità sanitarie locali. Salgono così a sette i casi di coronavirus legati al torneo che inizierà nella capitale dello stato di Victoria il prossimo otto febbraio. Il dipartimento della Sanità di Victoria ha precisato che oltre ai due giocatori è risultata positiva anche una terza persona, una donna sulla ventina membro del personale. Come è noto, alcuni casi positivi rilevati su tre voli charter hanno costretto le autorità a mettere in quarantena per due settimane in hotel 72 giocatori.

Trump revoca bando viaggi dall’Europa ma non dalla Cina

Donald Trump revocherà le restrizioni di viaggio da gran parte dell'Europa (paesi dell’area Schengen, Repubblica di Irlanda e Regno Unito è specificato nel comunicato della Casa Bianca) e dal Brasile a partire dal 26 gennaio, una settimana dopo la fine del suo mandato. Il bando sussiste invece per i voli dalla Cina che pure hanno un tasso epidemiologico di lunga inferiore ai paesi europei. Non è chiaro se Joe Biden, una volta insediatosi, manterrà o revocherà la possibile mossa.

58 morti in Pakistan, totale a 11.055

Il numero di decessi causati dal coronavirus in Pakistan ha raggiunto quota 11.055, con i 58 morti delle ultime 24 ore. Secondo il ministero della Salute del Paese, nelle ultime 24 ore sono state segnalate 18,00 nuovi contagi, portando il numero di casi totali a 523.011. Dall'inizio della pandemia, 476.471 persone sono state guarite dalla malattia. I pazienti critici al momento sono 2.341.

Coprifuoco a Bogotà, verso terzo lockdown

Scatta oggi il coprifuoco a Bogotà mentre la Colombia si appresta ad entrare nel suo terzo fine settimana di lockdown totale. L'aumento dei contagi minaccia di sopraffare gli ospedali della capitale colombiana. “Abbiamo appena trascorso due fine settimana in quarantena generale e saremo anche questo”, ha annunciato il sindaco Claudia Lopez in una diretta Facebook. Questo nuovo confinamento, che interesserà la capitale con otto milioni di abitanti, prevede la chiusura di tutte le attività commerciali non essenziali dal venerdì alle 20:00 locali fino a lunedì alle 4:00 (9:00 GMT). In alcune zone di Bogotà, la misura rimarrà in vigore fino al 28 gennaio. Il sindaco ha anche decretato il coprifuoco notturno dalle 20:00 ora locale in tutta la capitale dal 19 al 28 gennaio. Questa misura è imposta anche a Cali, la terza città più grande della Colombia, con una popolazione di 2,2 milioni di abitanti, fino al 22 gennaio. Il tasso di occupazione delle unità di terapia intensiva negli ospedali raggiunge il 92% a Bogotà e il 94% a Cali. “La stragrande maggioranza delle persone attualmente ricoverate in ospedale è stata infettata a dicembre”, ha detto Claudia Lopez. Dall'inizio di gennaio la Colombia sta affrontando un aumento senza precedenti dei casi del nuovo coronavirus, portando i sindaci di diverse città e i governatori di dipartimenti a reimporre misure di contenimento che interessano il 60% dei 50 milioni di abitanti del Paese. Intanto le autorità per l'immigrazione hanno annunciato che i cittadini stranieri sorpresi a prendere parte a feste clandestine in violazione del divieto di assembramento durante la pandemia saranno espulsi dal Paese.

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