di Gabriele Biglia
“Giovane che beve “ (1580 circa) di Annibale Carracci
3' di lettura
Non ferma i ladri il coronavirus. Tre importanti dipinti di Annibale Carracci, Antoon van Dyck e Salvator Rosa sono stati rubati alla Christ Church College's Picture Gallery . La polizia della Thames Valley ha dichiarato che il furto risale alla notte di sabato 14 marzo, prima della mezzanotte, intorno alle 23,00. Si tratta di un colpo da 10 - 12 milioni di euro. Finora la polizia ha rifiutato di rivelare in che modo i ladri si sono introdotti all'interno della galleria, ma potrebbero aver utilizzato una barca per darsi alla fuga. Al momento non sono emersi elementi che possono ricondurre al colpo e, del resto, nel Regno Unito non vi sono ancora limitazioni alla mobilità a causa del contagio e i ladri possono essersi mossi indisturbati. Si stanno analizzando i filmati delle telecamere ed è stato rivolto un appello a chi ha visto o sentito qualcosa di sospetto a farsi avanti.
“Paesaggio costiero con soldati” (1640-1650 circa) di Salvator Rosa
Le opere rubate
Il furto riguarda tre preziose opere di altissimo valore artistico e commerciale: “Giovane che beve “ (1580 circa) di Annibale Carracci, “Paesaggio costiero con soldati” (1640-1650 circa) di Salvator Rosa e il bozzetto su tela “Soldato a cavallo” (1616 circa) di Antoon van Dyck, pittore che si trasferì a Londra a lavorare come ritrattista di corte per i sovrani Giacomo I e Carlo I d'Inghilterra.
Lo storico dell'arte Bendor Grosvenor stima che i tre dipinti, se per pura ipotesi circolassero nell'open market, frutterebbero oltre 10 milioni di sterline. A maggio dello scorso anno Christie's ha venduto una composizione sacra di Annibale Carracci (Bologna, 1560 - 1609), raffigurante una “Madonna con Bambino, Santa Lucia e San Giovannino” (olio su tavola; 78,8 x 62,7 cm) aggiudicandola per 6.063.500 di dollari, con le commissioni. “In generale - ha affermato Bendor Grosvenor - l'idea che queste cose vengano rubate perché qualcuno vuole appendersi un Van Dyck alla parete del proprio seminterrato non è veritiera. Nella maggior parte dei casi si tratta di un “rapimento”, in quanto le compagnie assicurative hanno dimostrato in più occasioni che pagano i riscatti, anche se li definiscono “una ricompensa per le informazioni”.
Bozzetto su tela “Soldato a cavallo” (1616 circa) di Antoon van Dyck
La storia
Le opere si trovavano sin dal 1765 alla Christ Church College's Gallery di Oxford in St Aldates. La collezione venne costituita, attraverso successive donazioni, nel corso di tre secoli, la più importante delle quali è stata quella di John Guise (1682-1765), ufficiale dell'esercito e art collector, che donò nel 1765 oltre 200 dipinti e 2000 disegni alla sua Alma Mater. Tra le gemme della raccolta, oltre a disegni di Andrea del Verrocchio, Leonardo da Vinci, Filippino Lippi, Albrecht Durer, troviamo anche la “Bottega del macellaio” (1585), una delle tele giovanili di più forte realismo di Annibale Carracci, appartenuta dal 1635 alla famiglia Gonzaga e acquistata insieme al resto della collezione Gonzaga da Carlo I Re d'Inghilterra.
Il precedente tentativo
Solo allo scorso novembre risale il pianificato tentativo di furto alla Dulwich Picture Gallery di due tele di Rembrandt, sventato dal personale di sicurezza mentre era in corso una mostra dedicata al maestro di Leida. Di notte qualcuno si era introdotto nel museo tentando di asportare le tele dalla parete ma venne messo in fuga dall'intervento del personale di sicurezza della galleria.
Il furto alla Oxford College's Gallery avviene mentre l'impatto sul settore delle arti e della cultura del Regno Unito inizia a farsi sentire a seguito della richiesta del governo di applicare delle restrizioni - che suonano sinora a semplici raccomandazioni - per arrestare la diffusione della pandemia Covid -19. Misure che stanno portando alla chiusura di tutti i principali teatri britannici e diverse istituzioni culturali a rimandare gli spettacoli in programma. Il British Museum , così come la Tate e la National Gallery hanno confermato che rimarranno chiuse sino al 4 maggio, quest’ultima posticipando la mostra in programma su Artemisia Gentileschi, che avrebbe dovuto essere inaugurata il 4 aprile.
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