di Micaela Cappellini
(MARCIALIS RICCARDO / AGF)
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Una vittoria da 500 milioni di euro. Tanto pesavano infatti all’anno i dazi americani sull’export agroalimentare italiano verso gli Stati Uniti. Formaggi soprattutto, ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi, agrumi, succhi e liquori, per un totale di cinque miliardi di euro di esportazioni all’anno. A esultare è tutto il mondo agricolo e industriale italiano, alla notizia della sospensione di quattro mesi delle tariffe aggiuntive tra Usa e Ue per la controversia Airbus-Boeing, annunciata venerdì 5 marzo dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dopo una telefonata con il presidente americano Joe Biden.
«Un’ottima notizia», la definisce l’europarlamentare Paolo De Castro, il primo ad aver avanzato la proposta di una moratoria, poi portata avanti dalla Commissione Ue. «Certo dobbiamo negoziare una soluzione alla disputa Boeing-Airbus - prosegue De Castro - ma credo che in un momento come questo di pandemia e di calo dei commerci internazionali, possiamo permetterci di essere ottimisti e di pensare a un’eliminazione definitiva dei dazi».
Plaude il settore lattiero caseario, il più colpito dai dazi dall'amministrazione Trump: «Gli Stati Uniti sono una destinazione fondamentale per l'export italiano di formaggi - ricorda il presidente di Assolatte, Paolo Zanetti - l’Italia è il primo fornitore straniero per gli Usa, con circa 38mila tonnellate nel 2019, per un controvalore di quasi 350 milioni di euro. E gli Usa sono la prima destinazione extra-Ue per le imprese italiane. Nel 2020, a causa dell'accoppiata dazi-pandemia, abbiamo visto un vero e proprio crollo delle vendite negli Usa: -18% in volume e -21% in valore, per una perdita complessiva di circa 50 milioni di euro». Ad essere colpiti sono stati i nostri formaggi più importanti: Grana padano e Parmigiano reggiano (-24% in valore), Provolone (-20%), Asiago (-31%), Gorgonzola (-13%).
«Con il nuovo presidente Usa Biden occorre ora avviare un dialogo costruttivo tra Paesi alleati», ha detto il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini. L'accordo tra Usa e Ue, ricorda l’associazione, arriva a poco meno di un anno e mezzo dall'entrata in vigore - il 18 ottobre 2019 - di una tariffa aggiuntiva del 25% su una lunga lista di prodotti importati dall'Italia e dall'Unione Europea, per iniziativa di Donald Trump. «L'annuncio della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, è di estrema importanza e va nella direzione da noi auspicata e caldeggiata a livello europeo - ha dichiarato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti - ora invitiamo la Commissione anche a rilanciare la gestione degli scambi commerciali su base multilaterale». «Questa sospensione - ha detto infine Paolo Castelletti, segretario generale dell’Unione italiana vini - va nella direzione di una rinnovata cooperazione transatlantica indispensabile per le imprese vitivinicole, dipendenti dal mercato Usa per 1,6 miliardi di euro».
Micaela Cappellini
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