Scritta su un muro della Capitale al tempo del coronavirus (Ansa)
Prima Salerno, poi Modena, Napoli e Frosinone, ma anche Vercelli, Alessandria, Foggia. L'onda lunga del coronavirus arriva nelle carceri italiane e si trasforma in protesta, quando non in aperta rivolta. Il fatto più grave è accaduto a Modena, dove un detenuto è morto in circostanze che sono da chiarire. Nel primo pomeriggio i detenuti, protestando per le misure di prevenzione per il Covid-19, si erano barricati nell'istituto della città emiliana. Due agenti sono rimasti lievemente feriti nelle fasi più concitate, prima che il personale del carcere - una ventina tra poliziotti e sanitari - fosse fatto uscire. Sul posto è arrivato anche il prefetto, assieme alle forze di polizia che si sono schierate di fronte alla struttura da cui è stato visto uscire del fumo, probabilmente a causa di un incendio di materassi. Poi, in tarda serata, la notizia della morte del detenuto.
Il gruppo Armani, a fronte dell'emergenza coronavirus, ha deciso di donare 1 milione e 250mila euro agli ospedali Luigi Sacco, San Raffaele e Istituto dei Tumori di Milano, Spallanzani di Roma e a supporto dell'attività della protezione civile. Lo comunica lo stesso gruppo Armani.
La Regione Liguria ha adottato una ordinanza con cui obbliga chi è arrivato dalla Lombardia e dalle province dichiarate zona arancione a rimanere nelle loro case di vacanza. «Devono seguire le indicazioni del decreto come se fossero nelle loro abitazioni di residenza», ha detto il
governatore Giovanni Toti. L'ordinanza, che entrerà in vigore dalle 14 di domani, fa divieto alle strutture ricettive di accogliere chi è arrivato da zone arancioni e fa obbligo a chi ha lasciato una zona arancione di segnalare la presenza.
Il presidente Toti ha anche sottolineato che chi proviene da quelle zone e si trova in Liguria per motivi di lavoro non avrà limitazioni. «Vogliamo evitare assembramenti sulle nostre spiagge», ha detto Toti. Il governatore ha rinnovato l'appello ai cittadini a rispettare le limitazioni per bloccare l'espansione del virus. «Ogni provvedimento è inutile se succede quello che è accaduto oggi sulla spiaggia di Boccadasse o in corso Italia, il lungomare di Genova, e in altre passeggiate delle riviere,affollate come se non si fosse in emergenza. E' inutile chiudere scuole cinema e teatri se poi facciamo giocare i bambini sulle spiagge o affolliamo i luoghi. Guardate - ha detto Toti - quelli che hanno avuto oggi questo atteggiamento non erano solo “foresti”, c'erano molti liguri. Chiudere tutto e poi affollarsi in luoghi anche all'aperto rende i provvedimenti inutili per fermare il virus. Più persone si incontrano, più si espande il contagio, più ci sarà bisogno di letti negli ospedali. Facciamo passeggiate, ma evitiamo situazioni in cui siamo tutti appiccicati».
Le elezioni regionali della Valle d'Aosta, previste il 19 aprile prossimo, saranno sicuramenterinviate a causa dell'emergenza coronavirus. Lo ha confermato oggi il presidente della Regione, Renzo Testolin. La nuova data sarà stabilita nei prossimi giorni. Un'ipotesi è lo slittamento al 10 maggio, ma la Regione sta effettuando degliapprofondimenti tecnici per verificare la possibilità di un rinvio ulteriore.
Il capo della Protezione Civile, e commissario per il coronavirus, Angelo Borrelli, ha firmato una nuova ordinanza in seguito al dpcm di ieri. Il provvedimento, ha spiegato in conferenza stampa, prevede che «non ci sono limitazioni agli uffici pubblici», che il decreto «si applica solo alle persone fisiche» delle zone indicate (Lombardia e altre 14 province) e non «alle merci».
«Dobbiamo provare a limitare il più possibile le occasioni di contagio. I numeri sono significativi e quindi anche se richiedono sacrifici sono misure giuste e i cittadini devono aiutarci con il loro comportamento a vincere questa sfida». Così il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa alla Protezione civile con il commissario Angelo Borrelli e il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia: «Il servizio sanitario è forte, acquisteremo delle nuove strumentazioni, ma non basta se non c'è un forte contenimento» dell'epidemia.
Un'ordinanza unica di Protezione civile per tutte le Regioni per chiarire alcuni aspetti fondamentali che è necessario trasmettere» del Dpcm sul coronavirus. Lo ha annunciato il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia in conferenza stampa alla Protezione civile. «L'ordinanza riguarda tre punti su un passaggio a nuova fase per l'intero Paese, esplicitati per le Regioni specie del Sud che hanno ritenuto di dover approvare, riguardano circolazione merci, lavoratori e specie di chi ha legami continui e su più territori, così come apertura uffici pubblici».
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha appena firmato il decreto legge recante misure straordinarie ed urgenti per contrastare l’emergenza epidemiologica COVID-19 e contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell'attività giudiziaria. È quanto ha comunicato il Quirinale.
«Dal punto di vista delle imprese è sempre più forte l'esigenza di un piano con misure concrete urgenti. Un piano per il quale Confindustria può e deve dare un contributo di conoscenza e di condivisione», avverte la vicepresidente Licia Mattioli. «Il decreto del governo è stato tempestivo e adeguato alle richieste degli esperti sanitari. Ma mi domando se sia corretto bloccare le attività economiche di un intero Paese rischiando conseguenze che tra qualche mese saranno molto più gravi di quelle chevediamo oggi. Gli imprenditori non sanno come interpretare le misure del governo: serve una 'operazione chiarezza' su cosa si può fare e cosa no. E su come lo si può fare», rileva Mattioli, vicepresidente di Confindustria con delega all'internazionalizzazione.
«Serve innanzitutto chiarezza. E misure urgenti», sottolinea. «Il sistema economico si trova in grande difficoltà: non c'è più gente che vola e che si muove, le attività commerciali sono chiuse da giorni e quelle industriali rischiano di chiudere. Dobbiamo garantire liquidità alle imprese, precondizione essenziale per aiutare le aziende in questa fase di transizione e criticità economica». E «dobbiamo fare in modo che, compatibilmente con l'emergenza sanitaria, l'attività lavorativa sia il più regolare possibile. Dobbiamo far sì che le merci possano circolare liberamente dalle zone più colpite, non avendo queste alcun impatto sull'epidemia». Occorre inoltre, dice ancora Licia Mattioli, che con Carlo Bonomi è una dei due industriali in corsa per la prossima presidenza di viale dell'Astronomia, «avviare un nuovo programma di semplificazioni per liberare e fidelizzare investimenti. Bisogna che il governo e i territori, Regioni, Comuni, Prefetture e Questure, si coordinino per una comune procedura di gestione dell'emergenza. Ultimo ma non per importanza, bisogna facilitare le procedure per garantire la continuità di passaggio tra Paese europei ed extra europei».
«Il primo impegno è contrastare la diffusione del virus e l’Emilia- Romagna è in prima linea in questo sforzo. A dimostrazione del fatto che non abbiamo alcuna intenzione di indebolire i provvedimenti del Governo, d’accordo con i sindaci dei territori esclusi dalle misure più restrittive, ho appena assunto un’ordinanza che estende la sospensione dell'attività di palestre, piscine, attività ricreative anche alle zone che il Governo aveva escluso e che quindi varranno in tutto il territorio regionale». Ad annunciarlo è il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Con la stessa ordinanza, prosegue, «metteremo in protezione quella parte della popolazione più fragile che oggi frequenta i nostri centri diurni: parliamo di persone non autosufficientiche trovano in questi servizi un supporto molto importante per sé e per le proprie famiglie, ma che in questo momento rappresentano un rischio troppo alto per la loro salute. Per questo, sospendiamo l'attività dei centri diurni in tutta l’Emilia-Romagna, chiedendo ai Comuni di rafforzare l'assistenza domiciliare. Come Regione, li sosterremo in questo sforzo».
Crescono ancora i casi di positività in Veneto, che stasera raggiunge la quota di 686 malati, 16 in più del report precedente, stamane. È quanto ha reso noto la Regione Veneto. C’è stata anche una nuova vittima, una persona che si trovava ricoverata all’ospedale di Chioggia. Così sale a 19 il numero dei deceduti. Le persone con Sars-CoV-2 ricoverate in ospedale sono salite 221; di queste 50 in terapia intensiva.
La Giunta della Regione Sardegna ha approvato un piano straordinario di assunzioni nella sanità per fronteggiare l’emergenza coronavirus: medici, infermieri e oss saranno reclutati immediatamente a contrattolibero professionale a tempo determinato. In particolare, il personale medico sarà assunto a contratto anche attingendo dalle graduatorie di precedenti concorsi: saranno contrattualizzati specialisti in anestesia, infettivologia, cardiologia, pneumologia, medicina d'urgenza e tutte le figure che si renderanno necessarie, nel numero che si renderà necessario. Lo ha fatto sapere la Regione in una nota. «La delibera - ha chiarito il governatore Christian Solinas - consente di superare il piano di fabbisogno regionale. Stiamo attivando ogni strumento, anche straordinario, nella nostra disponibilità per fronteggiare inmodo efficace l'emergenza Covid-19, anche attraverso disposizioni straordinarie per la salvaguardia della salute pubblica». Ancora una volta il presidente Solinas raccomanda a tutti i cittadini «la rigidissima osservanza delle norme di comportamento utili a prevenire la diffusione del virus».
«Si comunica ai passeggeri provenienti dal Nord Italia che hanno l’obbligo di comunicare l’arrivo al proprio medico di base o al presidio sanitario locale di competenza, secondo quanto stabilito dall'ordinanza emanata dal presidente della Regione Puglia». È la comunicazione diffusa dagli altoparlanti nelle stazioni pugliesi, che da questa mattina accoglie i passeggeri in arrivo dalle aree a rischio di diffusione del coronavirus. L’avviso prosegue invitando «i passeggeri provenienti dalle zone rosse» a «recarsi presso l’ufficio di Polizia per un questionario».
Scattano martedì 10 marzo i controlli sanitari delle autorità austriache al Brennero. Al valico italo-austriaco opereranno due squadre per effettuare controlli a campione sull'autostrada, sulla statale e sui treni, ha annunciato il governatore tirolese Guenther Platter all’agenzia Apa. Sarà rilevata la temperatura corporea e ai viaggiatori sarà chiesto da dove sono partiti. Controlli sono previsti anche a passo Resia e Prato alla Drava. Platter ha rinnovato l’appello ad evitare il più possibile viaggi nelle zone a rischio.
Udienze sospese il 9 e il 10 marzo (con alcune eccezioni), ingressi autorizzati solo in casi particolari. Sono le principali misure prese dai vertici della magistratura piemontese e torinese per il Palazzo di giustizia di Torino in relazione all'emergenza Coronavirus. L’accesso principale sarà chiuso; sarà aperto quello secondario, da corso Ferrucci, dove il personale addetto alla vigilanza si occuperà della selezione degli ingressi. Le attività giudiziarie saranno ridotte ai soli servizi essenziali.
«La situazione è molto seria e il contagio si sta estendendo anche nella nostra città». Lo ha scritto su Facebook il sindaco di Monza, Dario Allevi, con un post di aggiornamento sull'emergenza coronavirus. «Chiedo l'aiuto di tutti per contenere l'emergenza sanitaria: seguiamo alla lettera le indicazioni delle autorità e limitiamo al minimo i contatti sociali», ha aggiunto Allevi, concludendo con gli hashtag #proteggiamoci e
#restateacasasepotete.
«È evidente che, alla luce delle disposizioni emanate dalla Presidenza del Consiglio con decreto, è ormai indifferibile un provvedimento a carattere generale per l'intero territorio nazionale che, oltre a sospendere i termini di tutti i versamenti e gli adempimenti tributari, contributivi e assistenziali, sospenda altresì tutti i termini procedimentali e processuali, nonché i termini legali connessi alle procedure esecutive in corso, prevedendo una moratoria anche nella riscossione ordinaria, straordinaria, coattiva e in pendenza di giudizio. Urgente anche la proroga dei termini per la convocazione delle assemblee di approvazione dei bilanci societari e dei consuntivi degli enti pubblici e privati». È quanto afferma in una nota il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani.
Secondo Miani «l’emergenza epidemiologica nel nostro Paese e la notevole estensione delle zone in cui sono fortemente limitati gli spostamenti delle persone fisiche mostrano in maniera incontrovertibile le sempre più gravi ricadute che l'emergenza sta provocando anche sul tessuto socio-economico nazionale». La straordinarietà della situazione, prosegue Miani, «richiede misure altrettanto straordinarie volte a garantire liquidità a famiglie, imprese, professionisti e lavoratori dipendenti ed è per questo che il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili rivolge un accorato appello al Governo affinché possa intervenire, in via di necessità ed urgenza, già nei prossimi giorni nel senso più sopra auspicato».
«Serve la realizzazione immediata di 50 mila nuovi posti letto da adibire a terapia intensiva. 5 miliardi di investimento e 5 miliardi per la gestione. embrano tanti soldi, ma sono molto meno di quello che altrimenti ci costerà il blocco totale del Paese se lo usiamo come unico strumento per fronteggiare il virus». A sostenerlo è Armando Siri, senatore della Lega Nord. «È un investimento - dice - che ci mette al sicuro anche per qualunque, non auspicata, eventualità futura. La Lombardia si sta già attrezzando, ma serve un piano nazionale».
Il senatore leghista ribdisce anche un invito a rispettare le regole senza cadere nel panico. «Come è già stato ampiamente detto dagli esperti, siamo di fronte a un virus che, a differenza dell'influenza stagionale con cui conviviamo ogni anno può creare in alcuni casi complicazioni più serie. Per questo serve un piano straordinario per realizzare in tempi record almeno 50 mila posti letto di terapia intensiva scongiurando l'effetto imbuto e potendo così garantire a chi ha bisogno l'adeguata assistenza. Se in condizioni normali ci vorrebbero 3 mesi per completare i lavori (come è stato ipotizzato) con procedure commissariali potremmo impiegarci meno tempo». Siri infine attacca il governo per la mancanza di seri interventi a sostegno dell’economia.
«Con la scelta di derogare alle restrizioni per “comprovate esigenze lavorative” il Governo riconosce l'importanza per l'intero Paese della continuità di tutte le attività economiche, produttive e lavorative e testimonia la sensibilità verso il sistema economico e la consapevolezza della sua centralità per garantire la funzionalità del paese, delle famiglie e delle imprese». Così in una nota Confindustria che invita il Governo a «proseguire con l'azione di sostegno all'economia sia attraverso provvedimenti urgenti volti a gestire l'emergenza», sia con le azioni suggerite dall’associazione degli industriali « per compensare l'arretramento della domanda privata».
Per approfondire: Coronavirus, Confindustria: serve un piano massivo di investimenti per rilanciare l'economia
Il sindaco Giorgio Gori fa un appello a tutti i bergamaschi perchè stiano «a casa il più possibile», dal momento che l'emergenza coronavirus è «molto seria» e «già oggi il sistema è allo stremo». «Le previsioni - aggiunge -, se non agiremo drasticamente perfermare la diffusione del visus, è che da qui alla fine di marzo il fabbisogno di posti letto per malati di coronavirus si moltiplichi per dieci, e così il numero dei malati bisognosi di terapia intensiva. Potete immaginare cosa può accadere».
I sindaci dei dieci Comuni della”zona rossa” del Lodigiano hanno chiesto al governo «urgentemente interpretazioni autentiche» del decreto firmato oggi dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte con le nuove disposizioni per il contenimento del coronavirus.Considerando che il Dpcm «si presta a moltepliciinterpretazioni, al fine di fornire risposte certe ai cittadini, nonché alle varie attività produttive presenti sul territorio», i sindaci nella Pec inviata al premier hanno chiesto inparticolare di risolvere i dubbi interpretativi sull'articolo 1, quello che riguarda lo spostamento delle persone, in riferimento a quanto disposto alla lettera a) del comma 1 («Nonché all'interno dei medesimi territori, salvo per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative»).
«Non c'è una parte d'Italia completamente immune, ci sono parti d'Italia dove al momento il virus circola meno. Dipende dai nostri comportamenti quanto circolerà». Così il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro in conferenza stampa alla Protezione Civile ribadisce l'importanza cruciale delle «misure di distanziamento sociale». «Non è che se uno si sposta il tema cambia», ha detto rispondendo sull'esodo di ieri sera dal Nord Italia.
«Oggi si è giocato per un gesto irresponsabile della Lega di serie A e del suo presidente DalPino». Così il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora intervenendo a “90 minuto” (Rai 2). «È vero che nel Dpcm c'è ancora la disposizione delle porte chiuse, ma stiamo consigliando agli italiani di stare a casa. Il mondo del calcio si sente immune da regole e sacrifici».
Per la mascherine «stiamo firmando unaserie di contratti che dal 12 marzo al 30 aprile ci metteranno a disposizione 22 milioni di quelle chirurgiche». Così il commissario all’emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile.
Sono 6.387 i malati per coronavirus inItalia, con un incremento di 1.326 persone rispetto a ieri, e 366 i morti, 133 in più. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario all’emergenza Angelo Borrelli nella conferenza stampa alla Protezione Civile. I guariti sono invece 622, con un incremento di 33 unità rispetto all’ultima rilevazione. In dettaglio, i malati ricoverati in terapia intensiva per coronavirus sono 650, 291 in più rispetto a ieri. Di questi, ben 399sono in Lombardia, che ha avuto un incremento in un giorno di 40 casi. Sono invece 3.557 i malati con sintomi ricoverati e 2.180 quelli in isolamento domiciliare.
«Le aziende dei dispositivi medici sono pronte a collaborare e a intensificare la capacità produttiva, o riconvertirla laddove possibile, per far fronte alla necessità di respiratori sempre più richiesti dagli ospedali alle prese con l'emergenza coronavirus». A spiegare la risposta delle imprese alla decisione del Governo di puntare sul “made in Italy” per far fronte alla necessità di tecnologie per le terapie intensive è Massimiliano Boggetti, presidente Confindustria Dispositivi Medici. Secondo una mappatura «sono circa 10-12 le aziende del comparto che hanno how specifici e una produzione residua da sfruttare. Meno probabile è invece la riconversione produttiva di aziende che producono dispositivi».
Il ministero dei Trasporti chiede «che i turisti italiani e stranieri che già si trovano» nelle zone “chiuse” individuate dal decreto «devono limitare gli
spostamenti allo stretto necessario, in particolare perrientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione odomicilio». Lo si legge in una nota secondo cui nelle zoneelencate «tutti gli spostamenti per motivi di turismo sono da evitare». «Poichè gli aeroporti e le stazioni ferroviarie
rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prenderel'aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case», si legge.
Sono 4.189 i soggeti postivi al test coronavirus registrati in Lombardia, +769 rispetto al dato di ieri, di cui 2.217 (+556) ricoverati in terapia non intensiva, ed altri 399 (+40) in terapia intensiva (nel 65% dei casi ultrasessanticinquenni); 756 le persone in isolamento domiciliare. A Milano, in particlare, i casi di contagio sono giunti aquota 406, 171 in più. Questo il bilancio del contagio in Lombardia fornito dall’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera. In forte crescita i decessi: 267 (+113). I guariti sono 550 (+26). «L'unica arma che abbiamo contro ilcontagio è rimanere a casa», ha ribadito Gallera, che considera la lettera A del decreto emanarto dalla presidenza del Consiglio «un forte monito» . In Regione, ha sottolineato, «siamo contenti che il Governo abbia presouna posizione forte e formale», stabilendo che sono consentitisolo «spostamenti dal lavoro al domicilio» e viceversa.
In Emilia-Romagna sono complessivamente 1.180 i casi di positività al Coronavirus, 170 in più rispetto all'aggiornamento di ieri pomeriggio. E passano da 3.604 a 4.344 i campioni refertati. Si tratta di dati disponibili e accertati alle ore 12, sulla base delle richiesteistituzionali. In circa la metà dei casi le persone hanno sintomi modesti oassenti. Salgono anche le persone in terapia intensiva: sono 75 (11 in più rispetto a ieri) e i morti, passati da 48 a 56. Degli 8 nuovi decessi, due riguardano cittadini lombardi di 81 e 85 anni, poi un paziente bolognese di 85 anni e cinque pazienti piacentini con età comprese tra i 71 e 91 anni. Tutti avevano
patologie pregresse, mentre sono in corso approfondimenti epidemiologici sull'uomo di Bologna. Salgono anche le guarigioni, che sono 27.
«Attivare subito, con assoluta urgenza, un tavolo di confronto tra il Governo, le Regioni e le Province autonome». Lo chiede il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, con i presidenti di Lombardia, Veneto, Liguria, Sardegna, Sicilia, Abruzzo, Umbria e delle
Provincie autonome di Trento e Bolzano. Insieme, infatti, hanno sottoscritto una «richiesta di confronto immediato, in videoconferenza, con il premier Conterelativamente alle disposizioni dell'ultimo decreto
sull'emergenza coronavirus». Tra i promotori della domanda di attivare
immediatamente un tavolo con il Governo si è poi aggiunta la Regione Piemonte. Sono dunque nove le Regioni (Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Liguria, Sardegna, Piemonte, Sicilia, Abruzzo, Umbria) insieme con le Provincie autonome di Trento e Bolzano.
Pronti a chiudere bar, locali, pub. Contro «posizioni» irresponsabili di chi, anche questo weekend, ha disatteso le disposizioni per evitare la diffusione del coronavirus, «saremo obbligati a fare ordinanze di chiusura di pub, bar, ristoranti e quant'altro». Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, prende di mira la movida: «Nella nottata di ieri, sabato notte, i baretti della zona della movida a Napoli e i centri storici delle principali città campane erano gremiti di ragazzi ammassati l'uno sull'altro. Non guarderemo in faccia a nessuno, se continua così». Mancano all'appello «1.600 unità di personale» tra medici, infermieri, oss. Soprattutto servono anestesisti, infettivologi, pneumologi, medicina interna, farmacia, nefrologi, medici di pronto soccorso. «Partiremo - fa sapere - con contratti a tempo determinato con medici impegnati in quelle scuole di specializzazione». Contemporaneamente, si lavora per lo scorrimento graduatorie non solo per queste specializzazioni, ma anche per gli infermieri.
Appello dei sindaci di Minori (Salerno), Andrea Reale, e di Somma Vesuviana (Napoli), Salvatore di Sarno perché quanti sono rientrati o stiano rientrando nelle zone d'origine dalle cosiddette “zone rosse” del Nord Italia comunichino i propri spostamenti alle autorità competenti - ai sensi del Dpcm emanato dal Governo – per il monitoraggio della quarantena per il possibile contagio da coronavirus. Per Minori il recapito da contattare sono 089 69 39 60/348 999 14 11; per Somma Vesuviana l'081 893 1049.
Nella nota congiunta i due sindaci ricordano anche i Numeri Verdi regionali «attivati per l'emergenza coronavirus utili a decongestionare le linee di emergenza e garantire rapida risposta a chi ha bisogno immediato di aiuto». Questo l'elenco:
Calabria: 800 76 76 76
Campania: 800 90 96 99
Emilia-Romagna: 800 033 033
Friuli Venezia Giulia: 800 500 300
Lazio: 800 11 88 00
Lombardia: 800 89 45 45
Marche: 800 93 66 77
Piemonte: 800 333 444
Provincia di Trento: 800 86 73 88
Sicilia: 800 45 87 87
Toscana: 800 55 60 60
Trentino Alto Adige: 800 751 751
Umbria: 800 63 63 63
Val d'Aosta: 800 122 121
Veneto: 800 46 23 40
«Ci attendono giorni e settimane difficili, in cui tutto il Paese è chiamato a un grande sforzo di cooperazione nazionale per il rispetto di misure straordinarie, che hanno un impatto enorme sulla vita e il lavoro di milioni di italiani». È quanto ha dichiarato Carlo Bonomi, Presidente di Assolombarda, sull'emergenza legata al Coronavirus e alle misure restrittive volte a contenerne la diffusione.
«Per attrezzarci al meglio davanti a questa sfida, chiediamo solo due cose - ha detto Bonomi - . La prima è una grande trasparenza nell'assumere provvedimenti che appaiono necessari, ma sono molto invasivi . Significa evitare assolutamente annunci di misure che rimbalzano nel mondo prima di essere adottate e che di fatto vengono assunte prima che i corpi intermedi possano dare il loro contributo alla valutazione sugli effetti economici e sociali che ne conseguono.
La seconda è la necessità urgente di garantire e favorire la libera circolazione delle merci in entrata e in uscita dalle vaste aree interdette in cui si originano quote decisive del Pil, del lavoro e dell'export italiano».
«I campionati vanno fermati. Ilsegnale che le istituzioni sportive danno è pessimo. Èpericoloso viaggiare da e per le “zone rosse”, è pericoloso
giocare a calcio, è pericoloso salutarsi. Le squadre oggi stanno purtroppo scendendo in campo per dovere nei confronti di chi nonha il coraggio di decidere che il calcio non può avere deroghecontro il coronavirus». Così in una nota l'Assocalciatori ribadisce la sua posizione in merito all'emergenza coronavirus.«Martedì ci sarà il consiglio federale - conclude l'Aic - ci aspettiamo una cosa sola, la sospensione dei campionati fino a quando non ci saranno le condizioni per giocare».
Alitalia sospende, da domani 9 marzo, l'attività su Milano Malpensa. Lo si legge in una nota dellacompagnia aerea secondo cui l'attività sarà sospesa dopo l'arrivo del volo da New York AZ605, con atterraggio previsto alle 10.40. Da Milano Linate - specifica una seconda nota diffusa dalla compagnia - verranno operati «solo collegamentinazionali, con una riduzione di frequenze sulle rotte servite,mentre le destinazioni internazionali saranno raggiungibili con i voli via Roma». Da Venezia «la compagnia continuerà ad operare con un numero minore di frequenze i collegamenti da/per Roma». Ipasseggeri coinvolti nelle cancellazioni per la sospensione dei voli su Milano Malpensa e la riorganizzazione di quelli a Linate e Venezia, «potranno modificare gratuitamente le loro prenotazioni sui voli confermati o richiederne rimborso secondo le modalità indicate sul sito alitalia.com», conclude la nota.
Primo decesso in Toscana di un paziente positivi al coronavirus. Lo conferma la Regione. Si tratta di un uomo di 79 anni, ricoverato tre giorni faall'ospedale di Pisa, nel reparto di malattie infettive. Secondo quanto spiegato l'uomo soffriva anche di altre patologie.
«La gente che è fuggita questa notte é un potenziale rischio per il Paese: chiunque sia fuggito devecontattare la propria Asl e comunicare di essere tornato, dare il proprio numero e dichiarare di essere pronto all'eventuale
isolamento». É l'appello lanciato da Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto Spallanzani di Roma, dalla trasmissione “Mezz'ora in +” (Rai3), in riferimento ai tanti che la scorsa notte hanno affollato i treni per lasciare Milano.
«Ferma restando l’autonomia di ciascun ente nelle materie di competenza nei limiti della legislazione vigente», le ordinanze delle Regioni contenenti delle direttive ai prefetti relative all’emergenza coronavirus «non risultano coerenti con il quadro normativo». Lo afferma il Viminale sottolineando che i prefetti, «in quanto autorità provinciale di pubblica sicurezza, rispondono unicamente all'autorità nazionale». Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese sta lavorando a una direttiva ai prefetti «per dare attuazione uniforme e coordinata delle disposizioni del Dpcm» con le misure per il contenimento del coronavirus «che investono profili di ordine e sicurezza pubblica».
«Sono consentiti gli spostamenti per: comprovate esigenze lavorative, effettiva necessità, motivi di salute. I trasporti pubblici non subiranno limitazioni». Lo precisa la Prefettura di Alessandria, una delle 14 province italiane interessate dalle nuove misure restrittive imposte dall’ultimo Dpcm. Allo scopo di agevolare i controlli, i datori di lavoro dovranno fornire ai dipendenti un’attestazione o un documento (tessera o simili) per comprovare il rapporto di lavoro; liberi professionisti o artigiani, invece, dovranno avere con sé idonea documentazione.
La Prefettura sottolinea inoltre che è un’effettiva necessità quella, ad esempio, degli abitanti di centri senza negozi di recarsi in quello più vicino per gli acquisti fondamentali per la vita quotidiana. Rientrano tra i motivi di salute che autorizzano gli spostamenti, invece, le cure ospedaliere, ambulatoriali, l’approvvigionamento di farmaci e simili.
«La salute pubblica è la priorità assoluta. Con i nuovi provvedimenti anche l’emergenza per l’economia ha cambiato passo e i danni per le imprese rischiano di essere incalcolabili». Lo dice la presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise, commentando l’ultimo decreto del Governo e ricordando l’«altissimo tasso di micro, piccole e medie imprese» delle province isolate.
Confesercenti aveva già stimato l’impatto sull’economia dell’emergenza coronavirus (perdita fino a 6,5 miliardi di consumi, interni e turistici, e 8 miliardi di Pil nel semestre), se la “fase acuta” dell’allarme da contagio fosse durato fino ad aprile. Queste previsioni andranno ora riviste.
«Sono anche per avere un pugno duro rispetto ad atteggiamenti che non sono tollerabili. Per esempio persone che risultano positive che se ne vanno in giro. Io sono perché le istituzioni abbiamo un pugno molto duro». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, alla trasmissione di Lucia Annunziata “Mezz’ora in+” su Rai3. «Il virus non è uno scherzo - ha detto Speranza - abbiamo bisogno di comportamenti
corretti dappertutto».
Sarebbe una rivolta, definita «molto violenta», quella che è scoppiata nel primo pomeriggio in carcere a Modena. Dalle prime informazioni molti sarebbero i detenuti coinvolti e i danni alla struttura. Alla base della rivolta la protesta dei detenuti per questioni relative alla protezione per il
coronavirus. Tensioni anche nel carcere di Frosinone, dove un centinaio di detenuti, impauriti dal rischio di contagi e chiedendo provvedimenti ad hoc, sono usciti dalle sezioni raggiungendo l'area passeggi e salendo sulle mura. Al momento non ci sarebbe stata alcuna evasione e sul posto sono intervenuti il direttore del carcere e il comandante del reparto degli agenti della penitenziaria.
Anche in Toscana quarantena obbligatoria per chi arriva in regione dalle zone rosse. Questo in estrema sintesi, spiega una nota, «il contenuto di un'ordinanza cui sta lavorando la Regione e che il presidente Enrico Rossi firmerà nelle prossime ore». «Per limitare al massimo la diffusione del contagio - si legge in una nota della Regione -, in sintonia con il nuovo
decreto del governo che istituisce misure speciali» per Lombardia e 14 province, anche la Toscana dispone che «chiunque, proveniente da queste zone, entri nella nostra regione da oggi in poi o vi sia entrato negli ultimi 14 giorni, debba mettersi in autoisolamento ed informare le autorità sanitarie».
«In coordinamento con i provvedimenti varati dalle Autorità italiane, in data odierna sono state adottate alcune misure volte ad evitare la diffusione del Covid-19 da osservarsi nei Dicasteri e negli altri Enti della Santa Sede o ad essa collegati e nel Governatorato dello Stato della Città del Vaticano», comunica la Sala stampa della Santa Sede. Tali misure «includono la chiusura precauzionale, fino al 3 aprile 2020, dei Musei Vaticani, dell'Ufficio Scavi,del Museo delle Ville Pontificie e dei centri museali delle basiliche pontificie».
«Il Dpcm non determinerà il blocco delle attività produttive, delle attività lavorative, né tantomeno il blocco dei trasporti e della circolazione delle merci da e per le aree richiamate». Lo scrive il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci, parlando del provvedimento anti-contagio del governo in un messaggio inviato a tutte le strutture territoriali. «Cari colleghi -scrive Panucci- abbiamo seguito tutta la notte i vari passaggi che hanno portato all'approvazione del dpcm che entra in vigore oggi e fino al 3 aprile prossimo». Il decreto, all’articolo 1, prevede l'estensione di una serie di restrizioni a tutta la Lombardia e a 14 Province tra Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Marche, e misure di restrizione più severe a carattere nazionale. '«In queste ore -sottolinea Panucci- abbiamo ricevuto moltissimi quesiti interpretativi e abbiamo sentito sia il ministro per lo Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, che gli uffici di palazzo Chigi, nonché il capo di Gabinetto del ministero degli Interni, i quali confermano tutti che rientrano tra le “comprovate esigenze lavorative” tutte le attività di impresa». «A breve -assicura il dg-dovrebbero essere forniti chiarimenti interpretativi, nonché le linee guida ai Prefetti da parte del ministero dell'Interno. Vi terremo aggiornati tempestivamente su tutte le novità delle prossime ore rimanendo a disposizione con i colleghi della task force per tutti i necessari chiarimenti», conclude.
Parma e Spal sono scese in campo, e il calcio d'inizio della partita del 'Tardini', recupero della 26/a giornata, sta per essere dato
«Vista la richiesta del Ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora, sentito il Presidente del Coni Giovanni Malagò e preso atto della volontà del Consiglio della Lega di Serie A, titolata ad organizzare il campionato, di seguire le prescrizioni inserite nel DPCM sull'emergenza Covid19 e quindi di volere disputare le gare in programma a porte chiuse, il Presidente della Figc Gabriele Gravina ha convocato un Consiglio Federale straordinario per martedì 10 marzo». Lo dichiara all’Ansa una fonte qualificata della Federcalcio.
Il ministero degli Esteri tedesco ha aggiornato gli avvertimenti dei viaggi in Italia e viene adesso «sconsigliato» ai tedeschi di recarsi nelle zone soggette a restrizioni, «se non necessario». Vengono indicate: Lombardia, Emilia Romagna, la provincia di Bolzano, la città di Vò e la provincia di Padova. I cittadini vengono inoltre invitati a controllare che le eventuali manifestazioni, a cui intendono partecipare nel Nord Italia, non siano state disdette, e a verificare la disponibilità delle compagnie di volo.
«Alcuni chiarimenti al Dpcm che impatta su imprese e lavoratori: rientrano tra 'comprovate esigenze lavorative' tutte le attività di impresa”. Lo chiarisce in un tweet Assolombarda dal suo account ufficiale. «Nessun blocco ad attività produttive e lavorative nè a trasporti e circolazione delle merci».
«Ribadisco la necessità di unità nel Paese per affrontare tutti insieme l'attuale emergenza. Per questo serve piena collaborazione tra tutte le istituzioni e noi, come sempre, siamo qui per questo». Lo scrive il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini su Facebook.
«Il testo del Dpcm emanato nella notte dal Governo contiene alcune ambiguità che hanno creato incertezze fra cittadini, imprese e lavoratori e il nostro compito è dare risposte». «Urgente fare chiarezza», scrive.
I giocatori di Parma e Spal sono tornati in campo al Tardini per effettuare il riscaldamento. Da ambienti delle due società trapela che la partita comincerebbe alle 13.45.
Il decreto della presidenza del consiglio dei ministri che prevede misure restrittive per la Lombardia e altre 14 province del Nord è stato publicato sulla Gazzetta Ufficiale n.59 dell’8 marzo 2020, con il numero 6.
Il prefetto di Lodi, Marcello Cardona, è risultato positivo al test del Covid-19. Come si legge in una nota della Prefettura di Lodi, sono risultati positivi “il prefetto Marcello Cardona, il Vicario della Prefettura, il Capo di Gabinetto e gran parte del personale”. I positivi “sono stati tutti posti in quarantena nei loro domicili” e “la Sala operativa, il CCS sono stati chiusi in data odierna”. “Il prefetto continua a lavorare dal proprio alloggio sitoall'interno del Palazzo di Governo”, conclude la nota.
«Non vi è nell'immediato il rischio di non reperire prodotti alimentari e i nostri lavoratori stanno garantendo questo servizio essenziale. Occorre però prestare attenzione alle misure previste dal Dpcm che i nostri associati hanno tutta l'intenzione di rispettare». Così Donatella Prampolini, vicepresidente di Confcommercio e presidente della federazione italiana dettaglianti alimentari, sulla situazione del settore alla luce delle nuove disposizione su coronavirus.
«Chiediamo ai consumatori di attenersi alle linee guida, evitando inutili ammassamenti perché il servizio sarà garantito per tutta la settimana, ininterrottamente, e molti punti vendita stanno anche predisponendo servizi di consegna a domicilio» afferma Confcommercio in una nota -. L'accesso ai supermercati e negozi alimentari sarà controllato per fare in modo che non vi siamo assembramenti e che venga garantita la distanza minima di sicurezza di 1 metro».
Parma-Spal per il momento non si gioca. Le due squadre erano pronte a entrare in campo, ma sono state fatte rientrare negli spogliatoi.
Al Tardini le squadre sono state fermate pochi minuti prima del fischio d'inizio alla luce della richiesta del governo attraverso il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, di sospendere subito il campionato. Lega e Figc sono ora in contatto e la decisione sarà presa entro trenta minuti.
Per saperne di più / Gravina: campionato di calcio a rischio stop se un giocatore risulta positivo
Di fronte alla grande confusione ingenerata dal decreto il mondo imprenditorie sta chiedendo chiarimenti ufficiali. Sia il ministro Patuanelli che gli uffici di Palazzo Chigi nonché il Capo di Gabinetto del Ministero degli Interni confermano che rientrano tra le “comprovate esigenze lavorative” tutte le attività di impresa, quindi il DPCM non determinerà il blocco delle attività produttive, delle attività lavorative, nè tantomento il blocco dei trasporti e della circolazione delle merci da e per le zone arancioni.
A breve dovrebbero essere forniti chiarimenti interpretativi, nonché le linee guida ai Prefetti da parte del Ministero dell'Interno.
«Il governo e i cittadini italiani stanno compiendo passi audaci e coraggiosi per rallentare la diffusione del coronavirus e proteggere il loro paese e il mondo. Stanno facendo autentici sacrifici. L'Oms è solidale con l'Italia ed è qui per continuare a sostenerla». Lo scrive su Twitter il direttore dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, ripostando il tweet del governo con la foto del premier Giuseppe Conte che firma il decreto.
Nelle aree interessate dal nuovo decreto sul Coronavirus si produce «un terzo del Made in Italy agroalimentare”. Per questo Coldiretti chiede che si dia “continuità alle attività produttive nelle campagne” e offre “piena disponibilità a collaborare con le autorità regionali e di governo per non compromettere la mobilità di merci e persone necessarie all'attività produttiva, nel rispetto delle norme di sicurezza”.
“Per assicurare le necessarie forniture alimentari al Paese - ha osservato in una nota il presidente di Coldiretti Ettore Prandini - è importante che siano stati recepite nel decreto le nostre sollecitazioni al Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova per dare continuità alle attività produttive nelle campagne dove vanno seguiti i cicli stagionali, dalla semina alla raccolta e garantita la cura delle piante e l'assistenza e l'alimentazione degli animali allevati nelle stalle, ma anche i mercati di vendita diretta, la trasformazione industriale e le consegne per la distribuzione commerciale”.
Obbligo di isolamento domiciliare per le persone che rientrano dalla zona arancione: Lombardia e le 14 province del Nord citate nel Dpcm dell’8 marzo. Lo prevedono le ordinanze che sono state emanate in queste ore da Campania, Sicilia, Molise e Basilicata.
L'alto rappresentante Ue Josep Borrell, secondo quanto si apprende, ha chiamato stamattina il ministro degli Esteri Luigi Di Maio per esprimere solidarietà al popolo italiano colpito dall'emergenza coronavirus. Il ministro Di Maio, apprezzando il messaggio di Borrell, ha ribadito che in questa fase è fondamentale la solidarietà di tutta l'Europa evitando qualsiasi tipo di discriminazione.
«Personalmente sarei stato un pochino più rigido nelle misure che attengono al cosiddetto distanziamento sociale, avrei cercato di impedire occasioni di contatto»: il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha commentato in questo modo, all'Indignato speciale su Rtl il decreto sul Coronavirus firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
“Purtroppo - ha aggiunto - la gente a ieri non si è resa conto della situazione. Mi hanno mandato foto di code interminabili di piste da sci, fotografie di assembramenti nei bar. La gente non ha ancora capito che è una situazione in cui tutti dobbiamo fare uno sforzo, rinunciare a una parte della nostra libertà» per bloccare il contagio.
«Forse - ha concluso - ci sarebbero dovuti essere più impegni
per mettere davanti a una realtà oggettiva i nostri cittadini».
Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, non sarà oggi a San Siro per la partita dei rossoneri con il Genoa, in programma, come tutti gli eventi calcistici, porte chiuse. Lo annuncia al telefono con l'Ansa, e spiega:
«Come club stiamo applicando e applicheremo tutte le disposizioni delle autorità con il massimo rigore e attenzione. Per la partita di oggi abbiamo ristretto al massimo gli accessi. Anche io seguirò la partita da casa, così come tutti i nostri tifosi».
In base alle nuove misure per la lotta alla diffusione del coronavirus, sono chiusi in tutta Italia musei, parchi archeologici, archivi, biblioteche, cinema e teatri: a precisarlo è il ministero dei Beni culturali e del Turismo.
«La presidenza del Consiglio ha adottato a partire dall'8 marzo 2020, nuove misure di contenimento dell'emergenza epidemiologica COVID-19 nelle cosiddette zone rosse e sull'intero territorio nazionale», si legge da questa mattina sul sito e su tutti i canali social del ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. «In tutta Italia è prevista: - la sospensione di manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; - la sospensione del servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all'articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (sono quindi inclusi musei, archivi, biblioteche, aree e parchi archeologici)».
“Enac informa che tutte le infrastrutture aeroportuali, comprese quelle all'interno delle zone soggette a restrizioni, sono aperte e operative, come da indicazioni del Comitato Operativo della Protezione Civile”. Lo si legge in una nota dell'ente nazionale per l'aviazione civile in merito alle indicazioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio del Ministri di questa notte.
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, è risultato positivo al coronavirus. Le sue condizioni di salute sono buone e continuerà a lavorare “inevitabilmente a distanza”. Lo rende noto la Regione Piemonte.
Supermercati presi d'assalto, già dall'apertura, ad Asti. Parcheggi pieni e code alle casse, per far incetta di prodotti di prima necessità in alcuni dei più frequentati store della grande distribuzione. Al momento non si registrano invece grandi afflussi di veicoli in entrata e uscita ai due caselli autostradali di Asti Est e Asti Ovest. La stazione ferroviaria è deserta.
“Sono andata a Verona ad assistere i miei genitori anziani... torno a Varese nelle prossime ore. Posso far rientro a casa tranquillamente?”. “Ma non ho capito se possiamo andare al lavoro che si trova all'interno della zona rossa”. “Ma camion e merci viaggiano?”. Sono tanti i dubbi dei lombardi sul decreto firmato nella notte dal presidente del Consiglio con le nuove misure e limitazioni per evitare il contagio dal Coronavirus.
E con le loro domande affollano i social, rivolgendosi spesso direttamente ai sindaci. “Se continueremo ad essere obbligati a prendere i mezzi, ad
andare al lavoro, se faremo pausa pranzo al bar... non finirà maiquesto incubo!” c'è chi si lamenta. “Per amor del cielo -qualcuno si rivolge al sindaco di Milano Giuseppe Sala - fermi quegli irresponsabili dei suoi cittadini che in queste ore si stanno riversando in massa al Sud prima che sia troppo tardi”. E se c'è chi gli rinfaccia che il suo invito “a non fermare
Milano era da completo irresponsabile”, c'è anche chi lo ringrazia per l'impegno
Una ordinanza che dispone l'isolamento fiduciario per 14 giorni per chi da ieri è rientrato in Puglia dalla Lombardia e dalle province indicate dal nuovo Dpcm sull'emergenza Coronavirus è stata firmato nel corso della notte dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Lo ha annunciato lo stesso governatore in un post su Facebook dopo le notizie “sulla 'fuga' da parte di centinaia di persone che, in vista dell'entrata in vigore del Dpcm, hanno lasciato” la Lombardia e le Province indicate nel decreto.
Hanno aperto alle 9 e si sono riempiti subito: non ci sono assalti né lunghe code nei grandi supermercati di Milano ma è evidente che non è una domenica qualsiasi.
'C'è stata subito tanta gente, sarà una lunga giornata”, spiega un addetto alla sicurezza in un'Esselunga mentre blocca la gente all'ingresso facendola entrare a scaglioni. “Stiamo un po' a distanza”, è la frase che si sente pronunciare tra le persone nelle corsie, mentre fuori i venditori di mimose rimangono con i loro banchetti pieni. Non è un 8 marzo e non è una domenica qualsiasi, infatti, e i milanesi prendono le misure al nuovo decreto, iniziando a fare la spesa. Con le mascherine o coprendosi in qualche modo il viso, con un solo carrello ma riempiendolo per bene e, per ora, senza situazioni di particolare ressa. Ma sarà una lunga giornata, come ben sanno i lavoratori dei supermercati.
Alle 11 si riunirà in prefettura a Milano il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, per esaminare il decreto firmato nella notte dal presidente del Consiglio con le nuove misure e restrizioni per evitare il contagio da Coronavirus. A presiederlo sarà il prefetto Renato Saccone.
“Vi parlo come se foste i miei figli, i miei fratelli, i miei nipoti: Fermatevi e tornate indietro. Scendete alla prima stazione ferroviaria, non prendete gli aerei per Bari e per Brindisi, tornate indietro con le auto, lasciate l'autobus alla prossima fermata. Non portate nella vostra Puglia l'epidemia lombarda, veneta ed emiliana scappando per prevenire l'entrata in vigore del decreto legge del Governo”. E' l'appello del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in un post pubblicato la scorsa notte.
“Sto firmando un'ordinanza urgente che dispone la quarantena obbligatoria per chi arriva dalle 14 province, un provvedimento per cui chiedo la collaborazione attiva dei sindaci, subito”. Cosi' Jole Santelli, presidente Regione Calabria.
Poche auto, corsie a tratti deserte: così si presentano le autostrade che conducono da Milano verso i laghi e verso il mare della Liguria. Nonostante il meteo, nel primo giorno da 'zona rossa' abbia regalato alla Lombardia un tempo da gita fuori porta, sono poche le vetture che circolano all'autostrada dei Laghi e sulla Milano-Genova. Scarso traffico anche sull'autostrada del Sole, segno che per ora non c'è un flusso di persone che intendono lasciare la Lombardia in auto.
Il Veneto si oppone alla creazione delle tre zone di isolamento nella regione previste dal Dpcm. Nelle controdeduzioni inviate al Governo, il comitato tecnico scientifico di supporto all'Unità di crisi aveva chiesto “lo
stralcio delle 3 province di Padova Treviso e Venezia dal decreto”. A fronte di cluster circoscritti, “e che non interessano in maniera diffusa la popolazione generale, non si comprende - è scritto nelle controdeduzioni - il razionale di una misura che appare scientificamente sproporzionata all'andamento epidemiologico”.
È affollato da prima delle 7 il terminal di Lampugnano, a Milano, il principale scalo per i pullman di linea diretti in tutta Italia e all'estero.
Sono circa in 150 ad attendere gli autobus soprattutto stranieri, preoccupati di non poter tornare al loro Paese, e studenti, che per lo stesso motivo vogliono rientrare in famiglia. In genere, a quest'ora della domenica mattina lo scalo è quasi deserto.
La bozza del Decreto del presidente del Consiglio “sembra andare nella direzione del contenimento della diffusione del virus, con misure più incisive che invitano i cittadini alla prudenza. Ma non posso non evidenziare che il testo è, a dir poco, pasticciato e necessita chiarimenti da parte del governo stesso per consentire ai cittadini di capire cosa si può fare o meno”. Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
“A Roma qualcuno non ha capito bene la situazione o quantomeno l'ha capita con un certo ritardo - spiega, prima dell'arrivo del documento -. Noi abbiamo sempre cercato di rendere chiaro il quadro, con numeri, dati scientifici e proiezioni, ma non ci hanno creduto”. Le misure restrittive, che “sono necessarie”, stanno sottoponendo i lombardi a “una prova difficile. Ma so anche che supereremo questo momento se tutti quanti ci impegniamo a collaborare”.
Il decreto firmato dal premier Conte - che sarà in vigore dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, quasi sicuramente oggi, - è diviso in 5 articoli più un allegato sulle misure igienico-sanitarie.
Le misure prese dal governo italiano per cercare di fermare la diffusione del coronavirus nel Paese dominano oggi i siti web dei principali media mondiali. La Bbc apre la sua pagina 'Mondo' con un articolo dal titolo 'Il Nord Italia mette in quarantena 16 milioni di persone' e definisce “drammatica” l'escalation degli sforzi nel Paese per contenere il virus.
Anche il quotidiano francese Le Monde dedica l'apertura del suo sito all'Italia titolando 'Coronavirus: l'Italia mette in quarantena milioni di abitanti nel nord del Paese'. L'Italia, “Paese più colpito d'Europa dal coronavirus - scrive il giornale - innalzerà rapidamente il suo livello di allerta”. E poi: “Il governo ha deciso di mettere in quarantena, 'nelle prossime ore', tutta la Lombardia”. Il belga Le Soir apre la sua homepage
con un articolo intitolato 'Coronavirus: l'Italia metterà in quarantena Milano, Venezia e altre zone'. Il giornale precisa poi che “Milano ha poco meno di 1,4 milioni di abitanti e la Lombardia conta 10 milioni di persone”.
Il quotidiano spagnolo El Pais titola: 'L'Italia decreta l'isolamento di 16 milioni di persone' e pubblica l'immagine di due poliziotti con la mascherina. Nell'articolo il giornale scrive che l'Italia “ha deciso di prendere le misure più radicali rispetto a quelle finora adottare fuori dalla Cina” per contenere il coronavirus. Sempre in Spagna, il quotidiano La
Vanguardia scrive che il “coronavirus sta per paralizzare il motore economico italiano”, spiegando che “l'intera Regione della Lombardia, la locomotiva del Paese, diventerà una zona rossa a causa del coronavirus”.
Il quotidiano britannico Guardian apre la sua edizione online con una fotografia del premier Giuseppe Conte sotto al titolo: “Il primo ministro italiano firma un decreto di lockdown che interessa milioni nel nord”. Le nuove misure, sottolinea il Guardian, riguardano “più di un quarto della popolazione italiana”. Sulla stessa linea l'Independent, che titola 'Coronavirus: l'Italia prevede di mettere in quarantena l'intera
regione della Lombardia'. Si tratta, prosegue, della “più grave escalation delle misure di prevenzione del coronavirus che verranno adottate fuori dalla Cina”. L'emittente americana Cnn titola sulla homepage del proprio
sito 'L'Italia del nord sotto lockdown'. Un “lockdown”, scrive da parte sua il New York Times, imposto “a rischio dell'economia per combattere il virus”.
Il monitoraggio della quarantena è affidato al prefetto, che può utilizzare per i controlli anche le Forze armate e i Vigili del Fuoco. L'articolo 4 del Dpcm detta poi il riferimento all'articolo 650 del Codice penale per quanto riguarda le sanzioni; - l'articolo 5 detta la decorrenza e la durata (8 marzo - 3 aprile) e dispone il superamento di quanto dettato con i Dpcm dell'1 e del 4 marzo; - l'allegato al Dpcm ripropone le misure di cautela da osservare nei rapporti interpersonali, quali la distanza di almeno un metro, l'evitare abbracci e strette di mano, usare la mascherina solo se si è malati.
Anche nel Dpcm dell'8 marzo si richiama quindi l'articolo 650 del Codice penale per l'aspetto delle sanzioni. L'articolo recita: «Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall'Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d'ordine pubblico o d'igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a duecentosei euro». La stessa previsione era già contenuta nel decreto legge n. 6 del 23 febbraio e può essere riferita a tutte le disposizioni fin qui emanate: decreti legge (n. 6 e n. 9) , Decreti della presidenza del Consiglio, Ordinanze del ministero della Salute ecc.
“Adesso il decreto del presidente del Consiglio è stato elaborato nella sua versione definitiva: sono pervenute le osservazioni delle regioni e tra qualche ora sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale e sarà vigente”. Lo annuncia il premier Giuseppe Conte
Il decreto firmato dal premier Conte - che sarà in vigore dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale - è diviso in 5 articoli più un allegato sulle misure igienico-sanitarie: 1) misure urgenti di contenimento del contagio in Lombardia e le 14 province 2) misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus 3) misure di informazione e prevenzione sull’intero territorio nazionale 4) monitoraggio delle misure 5) disposizioni finali
I provvedimenti stringenti per combattere il coronavirus saranno applicati oltre che alla regione Lombardia alle province di Modena, Parma, Piacenza,Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia.
“Sarà consentito il rientro al proprio domicilio”. Così il premier Giuseppe Conte in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, spiegando l'estensione del regime di zona rossa.
«Vincolo di evitare ogni spostamento' in Lombardia e in 14 province di Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Marche». Il premier Conte firma un decreto del presidente del Consiglio che limita le possibilità di movimento nelle zone più colpite dal contagio Coronavirus. «Non è un divieto assoluto», spiega il premier: «sarà possibile muoversi per lavoro, emergenze e motivi di salute. Ma la polizia potrà fermare i cittadini e chiedere loro perché si stiano spostando nei territori più a rischio». «Mi assumo la responsabilità politica» di queste decisioni: «Ce la faremo», dice Conte a notte fonda.
I Governatori di Lombardia ed Emilia Romagna hanno chiesto modifche alla bozza del decreto. Non tanto nella sostanza quanto nella forma per chiarirne l’applicazione e rendere chiaro a cittadini e imprese quali saranno i reali divieti. Così nella serata di sabato non si era ancora arrivati alla firma del decreto che sarà quindi firmato domenica 8 dal presidente del consiglio ed entrerà in vigore lunedì 9.
«Alcune parti del provvedimento - ha detto il presidente della Regione
Emilia-Romagna Stefano Bonaccini- possono risultare di dubbia interpretazione e di difficile applicazione. C'è addirittura chi ci sta chiedendo se lunedì potrà recarsi o meno al lavoro o se verrà introdotto il fermo produttivo».
«Ben comprendendo - ha aggiunto Bonaccini - che queste nuove limitazioni sono dettate da indicazioni imprescindibili del Comitato tecnico-scientifico e condividendo l'obiettivo di contenere con ogni mezzo la diffusione del virus, riteniamo necessario poter meglio valutare la coerenza dei provvedimenti, che impattano peraltro in modo disomogeneo sul nostro territorio regionale».
Anche il governatore della Lombardia Fontana ha detto che “siamo sulla strada giusta” ma ha parlato di bozza “pasticciata”.
L’assessore regionale lombardo Gallera ha aggiunto: “Evitare gli spostamenti significa che è un obbligo o non è un obbligo?”. Ha poi spiegato durante una trasmissione tv: “ Sulla “dizione 'evitare' noi ci siamo confrontati con il ministro; questo termine evita il fatto che ci debbano essere certificazioni o un controllo militare del territorio che in questo momento sarebbe incomprensibile; è un forte invito con un controllo che si verificherà immagino con dei posti di blocco”.
In pratica secondo l’assessore “il decreto dice ai milanesi che da lunedì possono muoversi per andare a lavorare anche fuori regione o dove devono andare, poi tornano e devono stare a casa. Possono andare a Brescia o Concorezzo, ma devono rimanere a a casa per il resto del tempo”.
Il governatore del Veneto Zaia ha annunciato che se il decreto resterà così chiederà modifiche: “Per applicarlo le norme devono essere chiare”.
Insomma, dubbi che hanno portato al rinvio della firma a domenica 8.
In Lombardia e 11 province di Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Marche dall'8 marzo al 3 aprile “sono sospese le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri”. Lo prevede la bozza di dpcm, ancora in fase di elaborazione da parte del governo. L'apertura di chiese e luoghi di culto è condizionata alla possibilità di evitare assembramenti.
In Lombardia e 11 province di Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Marche le scuole di ogni ordine e grado e le università sono chiuse fino al 3 aprile. Lo prevede la bozza di nuovo dpcm, ancora suscettibile di modifiche, che dovrebbe essere adottato nelle prossime ore.
Nella nuova versione del decreto - nel quale sarebbe confluito un secondo dpcm - ci sarebbero nuove restrizioni per tutta l’Italia, senza limitazioni geografiche. «Si raccomanda di limitare la mobilità al di fuori dei propri luoghi di dimora abituale ai casi strettamente necessari», si legge nella bozza , ancora soggetta a possibili modifiche da parte di Palazzo Chigi. Sempre con roferimento alle regole applicabili a livello nazionale, il Dpcm prevede che sull'intero territorio nazionale «sono sospese fino al 3 aprile le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati». Ancora: «sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro». Stop anche a discoteche e pub in tutta Italia.
In base alla bozza di Dpcm le misure urgenti di contagio - fino al 3 aprile - si applicano alla Regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Paova, Treviso, Asti e Alessandria. Ecco le restrizioni: evitare ogni spostamento in entrata e uscita dai territori indicati, a meno che no si tratti di spostamenti motivati da indifferibili esigenze di lavoro o situazioni di emergenza. Sono sospesi eventi sportivi (ammessi solo quelli a porte chiuse o senza pubblico). Chiusi gli impianti nei comprensori sciistici, sospese tutte le manifestazioni (cinema, teatri, pub, scuole di ballo, eccetera). Sono sospese le scuole (dai servizi educativi per l’infanzia alle scuole di ogni ordine e grado) e le università, ferma restando la possibilità di didattica a distanza. Sospesi anche i concorsi (ad eccezione di quelli con valutazione sulla base del curriculum o in modalità telematica): inclusi gli esami di Stato e di abilitazine all’esercizio della professione di medico chirurgo e quelli per il personale della protezione civile. Consentite le attività di ristoranti e bar (a distanza di un metro) e le attività commerciali sono ammesse ma con accessi contingentati.
Entrare in Lombardia e, probabilmente, in alcune zone di Veneto, Emilia Romagna e Piemonte potrebbe essere consentito solo per motivi «gravi e indifferibili». A quanto si apprende il nuovo decreto al quale sta lavorando il governo - e ora all’attenzione della Regione Lombardia - dovrebbe contenere l’istituzione di una zona arancione in tutta la Lombardia con una serie di limitazione agli spostamenti.
Previste limitazioni molto stringenti: sospensione attività pubbliche, chiusi musei, palestre, piscine, teatri, stop ai concorsi pubblici ad esclusione del personale sanitario.Le riunioni di lavoro dovranno essere rinviate e si dovrà privilegiare lo smart working. Nel decreto c'è un invito a limitare la mobilità interna alle «zone di sicurezza».
Il decreto - che dovrebbe essere varato questa sera - dovrebbe prevedere anche la proroga della chiusura delle scuole fino al 2 aprile.
«È necessaria una rarefazione della nostra vita sociale ma quel messaggio non è passato. Quindi chiediamo delle misure per far capire a tutta la popolazione che c'è la necessità assoluta di rallentare la nostra vita per rallentare la diffusione del virus»: è quanto ha spiegato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera in una diretta Facebook. Le misure auspicate da Gallera sono state condivise con i sindaci «che vedono con mano la sofferenza dei nostri ospedali e abbiamo trovato in loro una grandissima solidarietà rispetto alle nostre preoccupazioni, all'evidenza della grande complessità di questo fenomeno».
I dati del contagio da coronavirus nel Lodigiano continuano ma «sono sempre più contenute», ha aggiunto Gallera in un altro passaggio della sua diretta Fb sottolineando che è un «segno che le misurenella “zona rossa” danno alcuni risultati». Al momento i contagiati nel Lodigiano sono 811, 761 quelli in provincia di Bergamo, 413 a Brescia, 361 nel Milanese (di cui 158 in città), 221 a Pavia, 562 a Cremona, 71 a Monza, 27 a Varese, 23 a Como, 35 a Lecco, 27 a Varese e sei a Sondrio..
«Il 28 febbraio le persone in terapia intensiva per coronavirus erano 50, oggi sono 359: sono i numeri che per l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera testimoniano come il contagio «sia cresciuto in maniera esponenziale», «ed è ciò - ha detto - che ci preoccupa di più».
Il Piemonte sta attrezzando tutti gli ospedali strutturalmente idonei a ricavare uno o più reparti da destinare all'emergenza, «in modo - spiega l'assessore alla Sanità, Luigi Icardi - da evitare il più possibile la “movimentazione turistica” dei pazienti verso i Covid Hospital». «Secondo la letteratura scientifica - spiega Icardi - a ogni posto di rianimazione corrispondono 5 posti di ventilazione e 20 di ricovero ordinario. Su questo paradigma stiamo riorganizzando la rete ospedaliera di emergenza, con l'obiettivo di mantenere pazienti affetti da Coronavirus sul territorio, avendo in questo modo a disposizione complessivamente un maggior numero di posti letto rispetto alla soluzione dei soli Covid Hospital».
Dai dati forniti nel corso del punto stampa quotidiano della Protezione Civile emerge che sono 2.742 i malati di coronavirus in Lombardia, 937 in Emilia-Romagna, 505 in Veneto, 202 in Piemonte, 201 nelle Marche, 112 in Toscana, 72 nel Lazio, 61 in Campania, 42 in Liguria, 39 in Friuli Venezia Giulia, 33 in Sicilia, 23 in Puglia, 24 in Umbria, 14 in Molise, 14 nella provincia di Trento, 11 in Abruzzo, 9 nella provincia di Bolzano, 8 in Valle d'Aosta, 5 in Sardegna, 4 in Calabria e 3 in Basilicata. Le vittime sono 154 in Lombardia (19 in più di ieri), 48 in Emilia Romagna (+11), 13 in Veneto (+1), 6 nelle Marche (+2), 5 in Piemonte (+1), 4 in Liguria (+1), 2 in Puglia (+1) e uno nel Lazio. Complessivamente sono finora 5.883 i contagiati totali, comprese le vittime e le persone guarite. Quanto ai tamponi, ne sono stati eseguiti 42.062, dei quali oltre quasi 30mila in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.
«Così come previsto dalle autoritàsanitaria mi sono posto in autoisolamento perché sono stato a contatto nei giorni scorsi con il Segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti - dichiara il sindaco di Firenze, Dario Nardella intervistato da Radio Radicale - non sono positivo al coronavirus - ha concluso - ma lavorerò da casa in ottemperanza alle disposizioni sanitarie». In isolamento volontario a casa propria, dove dovrà controllare la temperatura corporea due volte al
giorno ed effettuare un tampone mercoledì prossimo, anche il presidente della Regione Sicilia Nello Musmeci. Il Governatore siciliano
è stato seduto accanto a Zingaretti durante il vertice sul coronavirus che si è svolto a Palazzo Chigi ill 4 marzo.
«Nonostante l'enorme impegno di tutto il personale sanitario e il dispiegamento degli strumenti disponibili una corretta gestione del fenomeno è impossibile»: questo scrive il Coordinamento delle terapie intensive della Lombardia in un documento inviato al presidente della Regione Lombardia cui viene chiesto di portarlo all'attenzione del Governo e del commissario all’emergenza coronavirus, Angelo Borrelli. «In assenza di tempestive ed adeguate disposizioni da parte delle Autorità - si legge - saremo costretti ad affrontare un evento che potremo solo qualificare come una disastrosa calamità sanitaria».
«Le attività ambulatoriali, la Chirurgia non urgente, i ricoveri nelle medicine si sono ridotte a livelli prossimi allo zero» e «l'intera rete delle terapie intensive è stata ristrutturata, creando strutture dedicate nelle quali, completamente bardati per difendersi dall'infezione, si lavora con grande fatica per assistere malati gravi e gravissimi, la cui vita dipende da apparecchiature tecnologicamente complesse disponibili purtroppo in numero limitato».
«Anche per questo motivo - concludono gli intensivisti - è assolutamente necessaria l'immediata adozione di drastiche misure finalizzate a ridurre i contatti sociali e utili al contenimento dell'epidemia». Al momento, i posti letto in terapia intensiva disponibili in Lombardia sono 859, di cui il 359 (il 42% del totale) sono occupati da persone che risultano positivi al coronavirus.
«La mortalità riguarda persone molto anziane, con un'età media che supera gli 81 anni. Sono prevalentemente maschi, prevalentemente portatori di più patologie (l'80% ne ha più di due) e solo il 2% non ha più patologie». Lo ha detto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa di aggiornamento sul coronavirus nella sede della Protezione Civile, a Roma. «La sintomatologia - aggiunge - è rappresentata dall'associazione di febbre e difficoltà a respirare. Gli anziani con questi sintomi contattino il proprio medico, il 112, stiano a casa e non affollino i pronti soccorsi o le sale d'attesa dei medici».
«Abbiamo evidenze di atteggiamenti superficiali, servono grande attenzione e consapevolezza» sulle misure contro il coronavirus. Così Silvio Brusaferro dell'Iss in conferenza stampa. «Anche dove ci sono pochi casi bisogna adottare questi comportamenti per far diffondere più lentamente l'infezione. L'andamento mostra oggi una crescita, focalizzata su alcuni poli, serve un supporto perché la circolazione attorno venga rallentata».
È del 29,24% l'aumento dei malati di coronavirus in Italia rispetto a ieri. Si è passati dai 3.916 di ieri ai 5.061 di oggi. Il numero delle vittime, invece, è salito del 18,27%, dai 197 di ieri ai 233 di oggi. Quello dei guariti è salito del 12,62%, passando dai 523 di ieri ai 589 di oggi. È quanto si evince dai dati diffusi dalla Protezione Civile nella conferenza stampa quotidiana sul coronavirus.
I guariti da Covid-19 sono 589, 66 in più rispetto a ieri. In calo di deceduti a causa dei coronavirus, che sono 36 (ieri 49), per un totale di 233. I cittadini che sono ufficialmente affetti dal virus sono attualmente 5.061, 1.145 in più rispetto al dato registrato ieri, ma «in Lombardia si sono aggiunti più di 300 casi positivi che nei giorni scorsi non erano stati conteggiati dal laboratorio di Brescia». Così il commissario all'emergenza coronavirus Angelo Borrelli in conferenza stampa nella sede della Protezione civile a Roma. I malati ricoverati in terapia intensiva sono 567, 105 in più rispetto a ieri. Di questi 567 ben 359 sono in Lombardia, che ha avuto un incremento in un giorno di 50 casi. Sono invece 2651 i malati con sintomi ricoverati e 1.843 quelli in isolamento domiciliare.
«Stiamo potenziando la capacità di risposta di fornitura delle mascherine, quella ordinaria che hanno le Regioni, ma stiamo anche studiando azioni di potenziamento di quelli che possono essere i produttori nazionali, potenziando la produzione nazionale che è molto scarsa». Così il commissario all'emergenza coronavirus Angelo Borrelli in diretta su Rai 1. «Abbiamo scandagliato il mercato nazionale e internazionale, abbiamo esercitato in Italia il divieto all'esportazione delle mascherine, su questo ho firmato un'ordinanza una settimana fa - ha aggiunto Borrelli -, stiamo facendo tutto il possibile per preservare i nostri medici e tutti quelli che hanno bisogno di indossare le mascherine».
Chiara Filipponi, anestesista dell'ospedale di Portogruaro, è morta in seguito alla sovrapposizione del Covid-19, contratto sembra durante un ricovero in un'altra struttura, a una sua malattia preesistente. A renderlo noto è il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli. Secondo il presidente dell’Ordine la dottoressa Filipponi dovrebbe essere la prima vittima del coronavirus in Italia. «Purtroppo abbiamo notizia di molti colleghi delle zone rosse e comunque del Nord Italia che si sono contagiati, presumibilmente durante lo svolgimento della professione. Alcuni di loro sono in gravi condizioni» ma non ci sono dati ufficiali.
«C’è qualche criticità per i posti letto negli ospedali della Lombardia, ma abbiamo posti liberi in altre regioni per soccorrere la Regione Lombardia», nel caso la richiesta venga formalizzata. Lo ha detto il commissario della Protezione civile Angelo Borrelli in diretta su Rai 1.
Massimo impegno da parte della Regione Emilia-Romagna per potenziare la rete ospedaliera, incrementando il numero dei posti letto in terapia intensiva, in vista della gestione della diffusione del coronavirus. Questo avverrà, comunica la Regione, in particolare, per le strutture ospedaliere del piacentino dove è previsto - già a partire da oggi con l'ospedale di Castel San Giovanni - il raddoppio delle postazioni di terapia intensiva, che passeranno da 15 a 33 (oltre le 9 postazioni per l'attività ordinaria, extra coronavirus).
Il nuovo Dpcm che dovrebbe delineare anche le nuove zone rosse potrebbe essere firmato dal presidente del Consiglio - si apprende in ambienti di governo - tra stasera e domani.
Per approfondire: Smart working, distanza tra le persone e scuole chiuse: cosa prevede il Dpcm sul coronavirus
«I sindaci, alla luce dei dati relativi alla diffusione del contagio e della ”pressione” del crescente numero dei malati nelle strutture ospedaliere
puntualmente inviati al Governo e al commissario Angelo Borrelli, hanno sostenuto la necessità di mettere in campo misure stringenti e rigorose in base alle quali si possano chiedere sacrifici alle comunità. È chiaro che ciò può avvenire solo in presenza di indicazioni rapidissime». Così ilgovernatore della Lombardia Attilio Fontana dopo l'incontro con i sindaci dei 12 capoluoghi lombardi.
Dall'ultimo monitoraggio di ieri, venerdì 6 marzo, sono in tutto 34 i nuovi tamponi risultati positivi al test per il coronavirus eseguiti oggi nei laboratori di virologia e microbiologia delle Aou toscane. Ad oggi sono dunque, complessivamente, 113 i tamponi risultati positivi al test del Coronavirus in Toscana: di questi 3 sono clinicamente guariti. Lo rende noto la Regione Toscana. Questa la suddivisione per provincia di segnalazione: 27 Firenze, 6 Pistoia, 3 Prato; 15 Lucca, 16 Massa Carrara, 11 Pisa, 6 Livorno; 2 Grosseto, 19 Siena, 8 Arezzo. Sono 3 i casi clinicamente guariti e 110 quelli attualmente positivi. Ancora, le persone in isolamento domiciliare sono 1.720, di cui 641 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Gli altri 1.079 casi in isolamento sono contatti stretti di casi positivi.
«Valutare se impedire lo sbarco a Messina dei 2.250 passeggeri della nave da crociera Opera della Msc, per contenere il diffondersi del coronavirus». È quanto chiede all'Unità di crisi nazionale la Protezione civile della presidenza della Regione siciliana, su disposizione del governatore Nello Musumeci. La nave, già rifiutata da Malta, è appena approdata nella città dello Stretto. «Non conoscendo la situazione sanitaria a bordo - dice Musumeci - bisogna garantire utili misure sanitarie».
Il 5,7% dei decessi di persone con infezione da Covid-19 nel mondo sono avvenuti in Italia. Questa percentuale ci rende secondi solo alla Cina, che conta l'88% dei decessi, ovvero 3.044. È quanto si ricava dai dati diffusi nell'aggiornamento “Coronavirus: quello che c'è da sapere”, pubblicato dall'Istituto Malattie Infettive Spallanzani il 6 marzo. Dai dati, basati su quelli dello European Centre for Disease Prevention and Control integrati con quelli della Protezione Civile, emerge che i 197 decessi conteggiati nel nostro Paese rappresentano il 5,7% dei 3.434 decessi totali di persone trovate positive al coronavirus, anche se non necessariamente morte a causa di questo. Molto spesso, infatti, queste persone presentavano contemporaneamente diverse altre patologie concomitanti. Dopo di noi l'Iran con il 3,1% (107) e la Corea del Sud con 1,2% (42).
Per approfondire: Quanto è letale il coronavirus? Cosa insegna all'Italia il caso Corea del Sud
La donna di 87 anni ospite di una struttura comunale per anziani di Trieste ricoverata d'urgenza al Pronto soccorso di Cattinara è deceduta
questa mattina. La paziente è risultata positiva al tampone per coronavirus durante un approfondimento diagnostico. Lo rende noto il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi. I casi da coronavirus in Fvg sono saliti a 42 su un totale di 696 test effettuati. Delle 42 persone positive, otto sono ricoverate in ospedale, una delle quali in terapia intensiva, quelle in isolamento domiciliare sono 34. Gli asintomatici sono 19. Sono 13, quindi, le positività accertate rispetto a ieri e registrate oggi dal Sistema sanitario regionale.
«Abbiamo comunicato ai Prefetti della Campania che in molte realtà, nelle ore serali e notturne, vi sono esercizi pubblici, bar e pub, nei quali non si rispettano le misure di prevenzione e di sicurezza previste come la distanza tra le persone, con rischio di contagio. Abbiamo sollecitato le forze di polizia ad attivarsi per procedere alla chiusura di questi esercizi in caso di assembramento di persone». È un passaggio del video in cui il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, lancia un appello alla responsabilità dei cittadini campani per contrastare con «comportamenti responsabili» il diffondersi del coronavirus.
«Credo sia arrivato il momento di dire con grande chiarezza - ha detto De Luca via Fb - che siamo di fronte a un problema serio. Ho la sensazione che non tutti abbiano capito questa novità elementare, che richiede comportamenti responsabili da parte di tutti, un cambiamento radicale delle abitudini di vita. Dobbiamo evitare al massimo - è l'invito di De Luca - i contatti sociali di rimanere di più a casa, quando si fa la spesa andare una persona per famiglia in un supermercato, o in centrocommerciale, molti nostri concittadini non hanno capito che bisogna evitare luoghi con assembramenti».
Per approfondire: L'appello di De Luca: “Problema serio: evitare luoghi affollati”
Seconda vittima nel Lazio per il coronavirus. Una donna di 80 anni, positiva al test per il Covid-19, è morta all'ospedale di Formia. Lo si apprende dagli account social dell'assessorato alla Salute della Regione Lazio. La donna, viene precisato, «era affetta da pluripatologie preesistenti». All'ospedale di Fondi invece è morta una donna di 93 anni.
Dopo il decesso è stato effettuato il test e si è in attesa del responso. Da quanto si apprende aveva un link epidemiologico con la festa di Carnevale a Fondi che avrebbe favorito il contagio di circa otto persone.
Questa mattina agenti della Polizia municipale hanno imposto la chiusura di un asilo privato in centro a Messina, per non avere osservato l'obbligo imposto dal Dpcm che ha sospeso tutte le attività scolastiche fino al 15 marzo. Gli agenti hanno trovato all'interno una quindicina di bimbi, di varia età, che sono stati consegnati alle famiglie. I proprietari dell'asilo sono stati denunciati all'autorità giudiziaria per inosservanza delle norme del decreto sulla riduzione del rischio di diffusione del
coronavirus.
Un marinaio americano di base a Napoli è risultato positivo al coronavirus, divenendo il primo caso fra i militari statunitensi in Europa. Lo comunica il US European Command e la US Naval Forces Europe-Africa. Il marinaio è risultato positivo il 6 marzo, ed è ora in corso un'indagine per determinare se altri marinai sono stati esposti al virus.
«Dobbiamo essere realisti, c'è anche la possibilità, il rischio reale che qualcosa di questo tipo esiste. Adotteremo in quelle circostante tutti i provvedimenti necessari per garantire prima la tutela dei nostri atleti e poi capire che cosa si può fare e che impatto può avere sulla competizione sportiva». Così in una intervista a Dribbling (Rai Radio 2), il presidente della Figc Gabriele Gravina risponde all’ipotesi che si verifichi un caso di coronavirus per un calciatore della Serie A. Prendete in esame eventualmente anche l'ipotesi di sospendere il Campionato? «Non possiamo escludere nulla né possiamo azzardare ipotesi che oggi non riusciamo ancora a prevedere».
Sulla decisione del giudice relatore del Tribunale di sorveglianza di disporre i domiciliari per Vittorio Cecchi Gori ha inciso anche l'emergenza coronavirus. Nel provvedimento il giudice Angela Savio afferma, infatti, che il produttore cinematografico per «l'avanzata età e per le patologie importanti da cui è affetto, rientra nella categoria di persone più esposte, per le quali le recentissime disposizioni impartite degli organi governativi hanno esplicitamente consigliato la permanenza in ambito domiciliare». L'ex produttore cinematografico - ricoverato dalla fine di febbraio nel reparto rianimazione dell’ospedale Gemelli di Roma - è destinatario di un ordine di carcerazione per scontare pene cumulate per 8 anni e 5 mesi di reclusione per il crac della casa di produzione cinematografica Safin.
«Ci sono navi da crociera che vengono indirizzate verso altri porti solo perché hanno italiani a bordo e nostri connazionali a cui non viene permesso di accedere a determinati servizi da parte di privati, solo perché italiani. L'Italia uscirà da questa crisi, perché gli italiani sono un grande popolo. E oltre ad avere una grande forza di volontà, avremo buona memoria di chi ci è stato vicino. Ci ricorderemo di chi in questa fase è stato amico degli italiani». Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
L'emergenza coronavirus «rende difficile la campagna elettorale, come si fa a parlare di campagna elettorale quando c'è questo problema che sovrasta tutto. Probabilmente le elezioni verranno rimandate, verranno
spostate però noi crediamo che il popolo toscano supererà questo momento di crisi e di difficoltà come ha sempre saputo fare, ed è per questo che noi dobbiamo guardare al futuro e alle proposte per i prossimi anni». Lo ha detto Susanna Ceccardi, candidata governatore per la Lega alle regionali in Toscana, in diretta Facebook.
«Caro Nicola, ti sono vicino e sono sicuro che ci rivedremo presto, più forti di prima, per andare avanti a combattere insieme questo virus». Questo il messaggio del governatore di Regione Lombardia, Attilio Fontana, inviato al governatore del Lazio, Nicola Zingaretti che, su Facebook, ha annunciato di essere positivo al coronavirus. «Io - ha aggiunto Fontana - ho praticamente finito la mia quarantena e posso capire cosa significhi essere isolati per due settimane quando si è chiamati ad affrontare una tale emergenza. Un grande in bocca al lupo da parte di tutti i lombardi».
Il governatore Alberto Cirio ha scritto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sulle misure di contenimento in atto in Piemonte chiedendo di valutarne di più restrittive. «Alla luce dell'evolversi del
contagio in Piemonte e delle osservazioni che mi sono state espresse dall'Unità di crisi, ho chiesto al premier Conte e al Ministro della Salute di valutare un maggiore irrigidimento delle misure decise dal Governo per la nostra regione. La crescita maggiore dei casi di contagio nelle ultime 48 ore, ci fa pensare che il contenimento in atto non sia sufficiente».
«Abbiamo chiesto, pertanto, - aggiunge Cirio - di valutare con estrema urgenza, anche attraverso l'analisi del Comitato Scientifico Nazionale, la
possibilità di misure più restrittive che possano proteggere la popolazione e contenere maggiormente l'espansione del virus».
Le persone risultate positive al coronavirus, stando ai dati
aggiornati alle 14 di oggi, sono 207. L'incremento è stato di 32 casi rispetto al bollettino emesso dalla Regione nella mattinata. I pazienti ricoverati in ospedali sono 148, di cui 38 in terapia intensiva. Altre 54 persone sono in isolamento domiciliare. Cinque i decessi. Finora sono 1046 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, 713 dei quali risultati negativi.
«Manderemo un avviso ai lavoratori ospedalieri in pensione, che per noi sono come riservisti, se vogliono o possono dedicarsi all'attività ordinaria nelle strutture». Lo ha sottolineato il presidente del Veneto Luca Zaia, a proposito della possibilità introdotta dall'ultimo decreto di richiamare in servizio medici e operatori sanitari in pensione.
«Il governo ha capito - ha proseguito Zaia - la bontà di questa strategia che il Veneto ha da sempre adottato. Ricordo gli insulti che abbiamo preso a suo tempo, ma non è tempo di polemiche», ha concluso.
«Vogliamo capirla o no che occorre essere più responsabili, starsene il più possibile a casa o al limite andarsene a camminare in campagna e limitare le nostre relazioni sociali senza accalcarsi in giro?». Il sindaco di Crema (Cremona), Stefania Bonaldi, richiama alla responsabilità i suoi cittadini e in particolare chi non sta osservando le restrizioni per contenere il contagio del coronavirus, e invoca maggiore sobrietà «anche solo per rispetto» degli operatori sanitari che sono «allo stremo» negli ospedali.
«Cari cremaschi e cremasche noi ce la stiamo mettendo tutta a darvi informazioni equilibrate, ma devo richiamare tutti a maggior senso di responsabilità e consapevolezza - ha scritto su Fb il sindaco -. Ci sono molte medie strutture di vendita non alimentare aperte nonostante i divieti e le stiamo facendo chiudere con le forze dell'Ordine, cosi come stamane la PS mi segnala che nei bar c'è pieno di gente che sta a distanza molto inferiore a un metro».
Bonaldi ha sottolineato che «in provincia di Cremona i casi positivi sono 560 e crescono ormai di oltre un centinaio al giorno senza segni di cedimento. E negli ospedali siamo al limite e gli operatori sanitari allo stremo (anche solo per rispetto del loro lavoro la sobrietà dovrebbe essere la parola d'ordine!). Siamo tutti responsabili - ha concluso - non solo di noi stessi ma anche di chi ci circonda, diamoci davvero una regolata!».
«Relativamente agli eventi dei prossimi giorni, la preghiera dell'Angelus del Santo Padre di domenica 8 marzo avverrà dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico e non in piazza, dalla finestra. La preghiera sarà trasmessa in diretta streaming da Vatican News e sugli schermi in piazza San Pietro e distribuita da Vatican Media ai media che ne faranno richiesta, in modo da consentire la partecipazione dei fedeli». Lo comunica la Sala stampa della Santa Sede. «L'Udienza Generale di mercoledì 11 marzo avverrà secondo le medesime modalità», aggiunge.
«Consideriamo superata l'emergenza di Vo'. Abbiamo mandato una lettera al premier, a Speranza e al Comitato tecnico scientifico perché Vo' sia liberata». Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, a margine dell'unità di crisi regionale sul Coronavirus,a Marghera.
Precisando che la decisione dovrà essere contenuta nel nuovo Dpcm da rinnovare entro domani, Zaia ha sottolineato che «abbiamo 66 positivi su 3.300 abitanti, e l'isolamento lo consideriamo superato».
Dalla Sicilia sono stati trasmessi all'Istituto superiore di sanità 35 campioni relativi al coronavirus, di cui sette già validati da Roma (tre a Palermo e quattro a Catania). Sono quindi 35 le persone risultate positive in Sicilia, 11 più di ieri. Risultano ricoverati 8 pazienti (tre a Palermo, tre a Catania, uno a Messina, uno a Caltanissetta, ma proveniente da Agrigento) di cui nessuno in regime di terapia intensiva, mentre 27 sono in isolamento domiciliare. Risulta guarito, dopo il test di conferma eseguito nelle scorse ore, un paziente del Ragusano, mentre dopo ulteriori approfondimenti il paziente ricoverato ieri ad Enna è risultato negativo ed è stato dimesso. Questo il quadro riepilogativo della situazione nell'Isola reso noto dalla Regione siciliana. Dall'inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 643 tamponi, di cui 598 negativi e 10 in attesa dei risultati. La Regione rende noto che «tutti i contagi accertati in Sicilia sono riconducibili al ceppo delle zone di focolaio del Nord Italia. Nello specifico 12 casi sono afferibili a un cluster proveniente dal Friuli Venezia Giulia».
La Centrale remota per le operazioni di soccorso sanitario (Cross) della Protezione civile ha compiuto una mappatura dei posti di terapia intensiva ancora a disposizione in Italia: sono oltre 600, secondo quanto si apprende. Un numero che viene considerato confortante. Il dato dei malati di coronavirus assistiti in terapia intensiva è di 462 (aggiornato alle ore 18 di ieri).
«Nel valutare il Programma di Stabilità per il 2020 la Commissione terrà conto della necessità di adottare misure urgenti per salvaguardare la salute e il benessere dei cittadini e mitigare gli effetti negativi del Coronavirus sull'economia, che vanno considerate compatibili con le regole europee». Lo si legge nella lettera di risposta della Commissione Ue alla richiesta italiana di scostamento dal deficit programmatico per l'emergenza coronavirus pubblicata sul sito del Mef.
Per approfondire: La Commissione Ue all'Italia: spese una tantum fuori deficit
Il segretario del Pd Nicola Zingaretti è risultato positivo al coronavirus. Lo ha dichiarato lui stesso in una diretta Facebook. «Sto bene ma dovrò rimanere a casa per i prossimi giorni. Da qui continuerò a seguire il lavoro che c'è da fare».
Per approfondire: Zingaretti: “Sono positivo al coronavirus”
«Eppur si muove...Nel governo qualcosa si muove: sono passati da 3 a 7,5 miliardi. Noi abbiamo proposto misure immediate per 30 miliardi. Se ci ascoltano se ci coinvolgono penso che facciano qualcosa di utile a tutti». È scritto in un post su Facebook del leader della Lega Matteo Salvini. «Speranza è stato in Lombardia ad incontrare gli amministratori, così si fa. Ci piacerebbe che in vista del decreto ci chiedessero come la vediamo noi. Non è che “se non mi chiami non ti voto” come i bambini, ma usateci, abbiamo tante idee, siamo a vostra disposizione, governiamo il Nord».
«Tutti i ricoverati sono in condizioni cliniche stabili a eccezione di otto che presentano una polmonite interstiziale bilaterale in terapia antivirale e che necessitano di supporto respiratorio». Così il bollettino medico di oggi dell'ospedale Spallanzani di Roma. «Il quadro clinico di alcuni di loro è stabile o in netto miglioramento» viene evidenziato nel bollettino aggiungendo che «in giornata sono previste diverse dimissioni di pazienti già negativi al primo test e comunque asintomatici». I pazienti ad oggi dimessi che hanno superato la fase clinica e che sono negativi per la ricerca dell'acido nucleico del coronavirus sono 252.
Sono 175 le persone risultate positive al test sul Coronavirus in Piemonte. pazienti ricoverati sono 118, di cui 36 in terapia intensiva: 7 ad Asti, 6 a Vercelli, 6 a Tortona, 4 al Giovanni Bosco, 4 al San Luigi di Orbassano, 3 alle Molinette di Torino, 1 al Alessandria, 1 al Maria Vittoria di Torino, 1 a Biella, 1 al Martini, 1 a Cuneo, 1 al Mauriziano di Torino. Altre 52 persone sono in isolamento domiciliare. Cinque i decessi. Finora sono 918 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, 644 dei quali risultati negativi.
Salgono anche oggi i casi di persone positive al Coronavirus in Veneto, giunte a 543. Sono stati 32 i nuovi casi registrati da ieri sera. Lo spiega l'ultimo report della Regione Veneto. Rispetto a ieri sale anche il conteggio dei deceduti: sono 13, a seguito del decesso di un altro paziente a Padova. Il maggior incremento si è riscontrato tra i residenti a Padova (+14), seguita da Vicenza (+7) e Venezia (+4). Le persone ricoverate salgono a 164 (+9), quelle in terapia intensiva a 41 (+2).
Il Comitato operativo della Protezione civile sull'emergenza coronavirus, iniziato alle 9 di stamani, si è concluso poco fa e si è aggiornato alle 16. Non vengono segnalate particolari criticità dai reparti di terapia intensiva nelle varie regioni; la Lombardia - a causa dell'alto numero di casi - è la più vicina al limite, mentre le altre per il momento reggono senza difficoltà, viene valutato. La Protezione civile è al lavoro con Consip - la centrale di acquisti della Pubblica amministrazione - per l'acquisizione di 5mila apparecchi di respirazione per i reparti di terapia intensiva e sub-intensiva. Si tenta di accorciare i tempi dell'iter e di chiudere in giornata per una prima tranche. Intanto dal Sudafrica sta affluendo per via aerea a Fiumicino il secondo lotto di 400 mila tra mascherine, occhiali e tute, dopo che il primo di pari numero è già stato distribuito alle Regioni che ne hanno bisogno, secondo quanto riferito. Dall'aeroporto romano partono in tempo reale i camion della Protezione civile.
«Ieri notte in Consiglio dei Ministri abbiamo approvato un piano straordinario di assunzioni e investimenti sul personale sanitario. È una risposta forte da parte dello Stato che avrà un impatto rilevante sulla nostra capacità di fronteggiare l'emergenza. Dobbiamo continuare a lavorare ogni giorno per garantire il diritto alla salute a tutti. Voglio però essere chiaro: questo sforzo non sarà sufficiente senza l'impegno di ogni singolo cittadino a rispettare le raccomandazioni che abbiamo diffuso. È questa la cosa più importante per vincere la sfida». Lo scrive su Facebook il ministro della Salute, Roberto Speranza che è alla Protezione civile a Roma per la riunione del Comitato tecnico scientifico sull'emergenza coronavirus. In discussione, secondo quanto si apprende, la valutazione degli effetti delle misure prese due settimane fa nelle zone rosse euna loro eventuale estensione ad altre aree.
Viene estesa ai prestiti fino al 31 gennaio 2020 la possibilità di chiedere la sospensione o l'allungamento. La moratoria è riferita ai finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese danneggiate dal coronavirus. Lo afferma l'Abi che ha siglato un addendum all'accordo 2019 con Alleanza delle Cooperative Italiane (AGCI, Confcooperative, Legacoop) CIA- gricoltori Italiani, CLAAI, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confimi Industria, Confindustria e Rete Imprese Italia (Confersercenti, Casartigiani, Cna Confartigianato, Confcommercio).
La sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti, spiega l'Abi, può essere chiesta fino a un anno. La sospensione è applicabile ai finanziamenti a medio lungo termine, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie e alle operazioni di leasing. In questo secondo caso, la sospensione riguarda la quota capitale implicita dei canoni di leasing. Per le operazioni di allungamento, è invece previsto che l'estensione della durata del finanziamento può arrivare fino al 100% della durata residua dell'ammortamento. Nell'accordo inoltre è previsto che, ove possibile, le banche possono applicare misure di maggior favore per le imprese rispetto a quelle previste nell'Accordo stesso e si auspica che, al fine di assicurare massima tempestività nella risposta, si accelerino le procedure di istruttoria. L'Abi e le Associazioni di rappresenta delle imprese firmatarie si impegnano a promuovere, presso le competenti Autorità europee e nazionali, una modifica delle attuali disposizioni di vigilanza riguardo le moratorie (forbearance), necessaria in una situazione emergenziale, come quella attuale.
Un cuoricino accanto alla scritta «Tutto andrà bene». Decine di questi post-it sono comparsi in questi giorni sui citofoni di abitazioni di una zona periferica di Piacenza e sono immediatamente rimbalzati in modo virale sui social dei piacentini. Affissi da una o più persone sconosciute, sono un invito a non mollare in questo momento, con l'emergenza Coronavirus che sta mettendo a dura prova il territorio. Piacenza è la provincia emiliano-romagnola più colpita dall'epidemia: degli 870 casi positivi registrati, secondo l'ultimo bollettino, 426 sono nel Piacentino (e di questi circa la metà sono persone in isolamento nella propria abitazione).
Nelle Marche sono arrivati a quota 202 i tamponi positivi al test Coronavirus sul totale dei 796 testati fino a oggi dalla Sod Virologia dell'ospedale di Torrette di Ancona. Lo rende noto la Regione, ufficializzando i dati del Gores (Gruppo Operativo Regionale Emergenza Sanitaria)
«La giustizia va avanti nel pieno e totale rispetto della salute di tutti coloro che accedono negli uffici giudiziari». Così il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede spiegando le misure di settore contenute nel decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri. «Abbiamo deciso che per le prossime due settimane (dall’8 marzo fino al 22 marzo) saranno sospesi termini e udienze su tutto il territorio nazionale. L'unica attività consentita sarà quella urgente e improrogabile, in analogia a quanto previsto dalla Legge n. 742/1969 per la sospensione feriale di procedimenti e udienze. In questo intervallo di due settimane, i vertici degli uffici giudiziari avranno la possibilità di poter organizzare l'attività giudiziaria che riprenderà dal 23 marzo con tutte le cautele e le misure previste nel decreto legge a tutela della salute degli addetti ai lavori e degli utenti della giustizia. Si tratta di misure organizzative per evitare assembramenti e contatti ravvicinati tra le persone all'interno dell'ufficio giudiziario: regolazione degli orari e dell'accesso del pubblico agli uffici, ricorso “rafforzato” alle tecnologie telematiche e alle videoconferenze per le udienze, possibile celebrazione delle udienze a porte chiuse.
Inoltre, viene previsto anche che i capi degli uffici giudiziari, sentita l'autorità sanitaria e il consiglio dell'ordine degli avvocati, potranno, in ragione di emergenze epidemiologiche certificate, rinviare le udienze non urgenti e i termini nei procedimenti civili e penali a data successiva al 31 maggio.
Il codice appalti «va riformato, ma prima ancora bisogna dare ai sindaci ampi poteri in deroga, come è successo a Genova, per realizzare i lavori di cui le città hanno bisogno. Non possiamo aspettare i tempi di una riforma, ma dobbiamo partire subito. Tanto più ora che dobbiamo combattere gli effetti del coronavirus e dobbiamo mettere a terra i 7,5 miliardi che il governo ha stanziato con una risposta formidabile e rapidissima per sostenere l'economia». Lo dice la sindaca di Roma Virginia Raggi in un'intervista al Sole 24 Ore. Il Codice appalti «richiede tempi biblici che non sono più sostenibili».
L'emergenza Coronavirus si prolunga e l'impatto sull'economia peggiora: se la 'fase acuta' dell'allarme da contagio dovesse durare fino ad aprile, sarebbero a rischio 6,5 miliardi di consumi, interni e turistici, e 8 miliardi di Pil nel semestre. A stimarlo è Confesercenti, rivedendo le stime iniziali dell'associazione rilasciate il 25 febbraio, basate su un'ipotesi di un'emergenza più breve di quanto sia ora lecito supporre. Se, come sembra, l'allarme coronavirus dovesse protrarsi con l'attuale intensità fino al prossimo mese, ad aggravarsi sarebbe infatti anche l'impatto sui consumi turistici (-5 miliardi) e interni (-1,5 miliardi). La flessione, insieme al calo degli investimenti, porterebbe alla perdita di 8 miliardi di euro di Pil (-0,3%) e alla possibile chiusura di 30mila imprese.
Tra sabato e domenica il presidente del Consiglio firmerà molto probabilmente un nuovo Dpcm contenente le indicazioni sulle nuove zone rosse. Il governo provvederà all'assunzione di circa 20 mila medici e personale sanitario per far fronte alla situazione d'emergenza. I malati sono 620 in più in un giorno, 25 l’ora, con il primo caso in Vaticano; 49 morti in più rispetto a giovedì, con un aumento del 33,1%, che fanno arrivare il totale a 197, il 4,25% del totale dei malati.
Oltre al prefetto di Bergamo Elisabetta Margiacchi, anche il questore di Bergamo Maurizio Auriemma è risultato positivo al coronavirus. Il questore è però senza alcun sintomo, mentre il prefetto ha contratto la malattia in forma lieve.In giornata è risultato positivo anche il prefetto di Matera, Rinaldo Argentieri, attualmente assistito nell'ospedale “Madonna delle Grazie” della città dei Sassi
Congedi 'speciali' in tre fasce, le stesse del bonus asilo nido, per venire incontro ai genitori che con i figli a casa da scuola a causa dell'emergenza Coronavirus. E' questa, secondo quanto apprende l’Ansa, una delle ipotesi allo studio per sostenere le famiglie: si tratterebbe di permessi retribuiti al 100% per uno dei due genitori se il reddito Isee è sotto i 25mila euro, si scende al 70% per Isee fino a 40mila euro e al 50% per chi supera questa soglia. Il permesso non sarebbe riconosciuto se si può ricorrere allo smart working.
Per tutte le fasce d'età il tasso di letalità da Covid-19 in Italia è inferiore a quello che si registra attualmente in Cina. Lo rileva un confronto fra i dati cinesi e quelli italiani prodotti dall'Istituto Superiore di Sanità, secondo cui anche la letalità generale attuale nel nostro paese è inferiore a quello che si aveva in Cina nella prima fase dell'epidemia.
In Italia al 4 marzo la letalità (calcolata come numero di decessi sui casi confermati) tra gli over 80 risulta del 10,9%, mentre in Cina al 24 febbraio (ultimo dato disponibile, estratto dal report della commissione congiunta Cina-Oms) era del 14,8%. Tra 70 e 79 anni il confronto vede l'Italia con una letalità del 5,3%, mentre la Cina ha l'8%, e tra 0 e 69 è 0,5% nel nostro paese contro l'1,3% cinese. Per quanto riguarda la letalità in generale, al 4 marzo in Italia risultava del 3,5%, mentre in Cina al 24 febbraio era del 2,3%.
Le Maldive, «nell'ambito delle misure adottate per la prevenzione del contagio da Covid-19, hanno annunciato il divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti dall'Italia a partire dalla mezzanotte di sabato 7 marzo». È quanto si legge sul sito Viaggiare Sicuri curato dalla Farnesina. Le autorità locali, secondo quanto riferito, «hanno disposto inoltre il divieto di sbarco per le navi da crociera».
«Sto bene, non sono mai stato a contatto col ragazzo della Polizia che potrebbe essere positivo, e ovviamente farò tutto quello che le Autorità sanitarie mi chiederanno di fare, come ogni altro cittadino». Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini su Fb.
Il Ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, ha inviato al Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, e per conoscenza al Presidente della Lega Calcio Seria A, Paolo Dal Pino, una lettera per chiedere di valutare le eventuali condizioni per trasmettere in chiaro le competizioni di Serie A almeno della prossima giornata di campionato. Questo in considerazione dei forti disagi cui è chiamata la popolazione in questo momento difficile e in ottica di salvaguardia della salute. Il presidente della FIGC ha per le vie brevi dato il suo sostegno all'invito del Ministro. Si attende la risposta della Lega Calcio Serie A e di Sky.
«Pur comprendendo e condividendo le finalità alla base della richiesta del Ministro Spadafora, volta, in un momento di massima emergenza per il Paese, a valutare la possibilità di consentire la libera fruizione televisiva del campionato di Serie A Tim, la Lega Serie A rileva che il quadro normativo vigente, e gli obblighi contrattuali già assunti, non consentono di potervi aderire». Questa la risposta - affidata all'ANSA - della Lega di A»
L'Austria sta introducendo controlli sanitari “spot” al confine con l'Italia per due settimane a partire dalla prossima settimana in risposta all'epidemia di coronavirus, in cui l’Italia è il Paese più colpito in Europa, ha dichiarato il cancelliere Sebastian Kurz.
L'Austria sta anche vietando i voli diretti verso la Corea del Sud, l'Iran e le città italiane di Milano e Bologna.
I controlli medici per le persone che entrano in Austria saranno effettuati su ordine dell'autorità sanitaria. Saranno stabiliti eventuali contatti con malati covid-19 e sarà rilevata la temperatura corporea. «Se necessario, tali misure saranno attuate dalla polizia con mezzi coercitivi», in base al regolamento del ministero, scrive l'agenzia Apa.
Altri cinque casi ufficiali di positività al coronavirus in Puglia: due riguardano la provincia di Foggia, uno la Bat, uno in provincia di Bari e uno la provincia di Lecce. Lo comunica il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Il caso leccese riguarda una donna 90enne di Copertino che è stata ricoverata con riserva di prognosi nel reparto di malattie infettive dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce.
Con questo aggiornamento salgono a 24 i casi positivi registrati in Puglia per l'infezione da Covid-19. Non si è aggravato oggi il numero dei decessi che restano due entrambi nella provincia di Foggia. Tutti i test positivi verranno inviati all'Istituto superiore di sanità per la conferma di seconda istanza. I Dipartimenti di prevenzione rispettivamente delle Asl di Foggia, BAT, Lecce e Bari hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Un poliziotto della scorta di Matteo Salvini risulta positivo al coronavirus. Lo confermano fonti della Lega. Si tratta di un uomo della scorta della seconda auto, quella che accompagna la vettura dell'ex ministro. Le stesse fonti precisano che il segretario si trova in ottime condizioni fisiche e che è eventualmente disponibile a sottoporsi al tampone qualora che autorità sanitarie lo richiedessero. Cosa che fin'ora non è accaduta.
«È del tutto infondata la notizia di un commissariamento delle Regioni: lavoriamo gomito a gomito con le Regioni» nella gestione dell'emergenza Coronavirus. Lo dichiara il ministro della Salute Roberto Speranza.
Pochi minuti fa è stata pubblicata l'ordinanza a firma del presidente della regione Campania Vincenzo De Luca che vieta lo sbarco ad Ischia, Capri e Procida delle comitive turistiche provenienti da Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e dalle province di Pesaro ed Urbino, Savona, Piacenza. In particolare il provvedimento prevede il divieto di imbarco sulle linee marittime per i gruppi turistici superiori a sei unità diretti alle isole. Dispone controlli individuali e di rilevazione della temperatura corporea per tutti i passeggeri in partenze per le tre isole che andranno effettuati con l'installazione di quattro punti di controllo (con postazioni fisse o mobili) ai porti di Napoli Beverello e Porta di Massa, Sorrento e Pozzuoli. Le compagnie di navigazione dovranno inoltre provvedere alla sanificazione delle unità navali impiegate sulle rotte per le isole e vigilare sul mantenimento delle distanze minime tra i passeggeri in attesa d'imbarco.
Con il nuovo decreto per l'emergenza coronavirus sono arrivo circa 20mila assunzioni in sanità: si tratta, secondo quanto si apprende, di 4.800 medici, 10mila infermieri e oltre 5mila operatori socio-sanitari. Il provvedimento sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri di questa sera.
(Ansa)
Nel ruolo di «Soggetto attuatore» per le attività di procurement connesse all'emergenza sanitaria, Consip ha pubblicato – in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile – la prima procedura negoziata d'urgenza per la Fornitura di dispositivi medici per terapia intensiva e sub-intensiva, dispositivi e servizi connessi, e dispositivi opzionali, destinati all'emergenza sanitaria «Covid-19». La procedura è suddivisa in 7 lotti, per un valore totale di 185 mln. Per ogni lotto sarà stipulato un Accordo quadro con tutti i fornitori presenti nella graduatoria finale delle offerte. Gli ordini di fornitura verranno effettuati direttamente da Consip – sulla base dei fabbisogni delle amministrazioni così come individuati dal Dipartimento di Protezione civile – a partire dal fornitore primo classificato, fino all'esaurimento della disponibilità dei prodotti di quest'ultimo, proseguendo poi con un meccanismo «a cascata» verso i fornitori successivi in graduatoria. Le offerte dovranno essere presentate entro le ore 11 del 9 marzo, utilizzando la piattaforma di e-procurement Mef/Consip.
«Non ho fatto riferimento alla Lombardia come area che può diventare interamente zona rossa. Mi riferivo alla valutazione delle misure da prendere in generale nella Regione, come nelle altre zone a rischio». Lo spiega il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro precisando la sua risposta alla domanda postagli in conferenza stampa alla Protezione Civile sull'eventuale coinvolgimento dell'intera Lombardia nella zona rossa.
Milano. Ospedale militare di Baggio (Ansa)
Il Governo di Malta ha negato l'attracco a una nave da crociera Msc Opera con a bordo duemila passeggeri. Lo rende noto il Times of Malta. Le autorità maltesi hanno negato l'autorizzazione a seguito di una protesta pubblica sui timori di infezione da coronavirus dopo l'allarme lanciato da un media locale su un ex passeggero austriaco sbarcato nei giorni scorsi e successivamente trovato positivo al Covid-19. Per Mcs, che ha deciso di modificare l'itinerario, «la verifica dei documenti sanitari della nave fatta dalle autorità maltesi», aveva confermato l'assenza di casi a bordo. L'associazione dei medici di Malta aveva sollevato la questione con la sovrintendenza della sanità pubblica affermando che lo sbarco sarebbe stato «altamente irresponsabile e meritevole di una indagine». Attualmente, ha spiegato MCS, «non ci sono passeggeri o membri dell'equipaggio a bordo della nave che hanno, o hanno mai avuto, sintomi influenzali. La salute e la sicurezza dei nostri passeggeri e dell'equipaggio resteranno sempre la nostra massima priorità». Il 28 febbraio la nave era arrivata a Genova ed aveva sbarcato un passeggero diretto in Austria. Il 3 marzo le autorità austriache avevano comunicato alla compagnia che il passeggero era stato trovato positivo al coronavirus.
Se una Regione non attua le misure del decreto sulla sanità, il Presidente del Consiglio, sentiti i ministri competenti, «diffida la Regione a provvedere entro dieci giorni. Ove la Regione non adempia il Presidente del Consiglio dei Ministri», dopo aver sentito i ministri della Sanità, dell'Economia e degli Affari regionali, «nomina un commissario ad acta, anche nella persona del Capo della protezione civile». Si esprime in questi termini la bozza del Dl sulla sanità.
«Al fine di assicurare la produzione e la fornitura di dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale e a condizioni di mercato», vista la loro attuale «inadeguata disponibilità», Invitalia «è autorizzata a erogare finanziamenti mediante contributi a fondo perduto e in conto gestione, nonché finanziamenti agevolati, alle imprese produttrici di tali dispositivi» per un ammontare di 50 milioni. Lo prevede la bozza del decreto sulla sanità che l'Ansa ha visionato. Inoltre «la tempestiva acquisizione dei dispositivi di protezione individuale e medicali», la Protezione civile «è autorizzata all'apertura di apposito conto corrente bancario per consentire la celere regolazione delle transazioni che richiedono il pagamento immediato o anticipato delle forniture».
C'è il primo morto in Campania tra le persone risultate positive al Coronavirus. È un 46enne residente a Mondragone (Caserta), deceduto ieri per problemi respiratori all'ospedale San Rocco di Sessa Aurunca. L'uomo - positivo al Covid 19 secondo quanto confermato anche dalle
autorità sanitarie - sembra soffrisse di problemi epilettici che gli causavano crisi respiratorie, che lo facevano finire spesso al Pronto Soccorso. Era anche diabetico. La direzione generale del nosocomio ha posto in quarantena i medici e il personale sanitario venuto in contatto con il 46enne; anche i familiari dell'uomo sono stati posti in quarantena. Intanto salgono a dodici i casi positivi al Coronavirus nel Casertano, due in più rispetto alla giornata di ieri.
In base agli ultimi dati diffusi, in Lombardia sono 309 i contagiati di coronavirus ricoverati in terapia intensiva, il 36% del totale dei posti disponibili (839).
«È molto importante che noi siamo un Paese pilota; come vedete dai dati, anche europei, altri Paesi sono in una fase della curva epidemica più precoce rispetto a quella che viviamo noi, ma è uno scenario che dovremo prepararci ad affrontare come uno scenario europeo”. Così rispondendo all'ANSA il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss) Silvio Brusaferro, dopo la quotidiana conferenza stampa alla Protezione civile a Roma.
Niente gare a porte chiuse, saltano le finali di coppa dle mondo di sci a Cortina. La Federazione internazionale ha infatti bocciato la proposta italiana di far svolger la manifestazione senza pubblico chiedendo alla Fisi di cancellare l'evento. La formalizzazione della rinuncia dovrà arrivare entro le 24 di oggi. Lo comunica la stessa Fisi in una nota. La stagione dello sci alpino si concluderà quindi con le gare di Kranjska Gora per quanto riguarda il calendario maschile, e di Aare per il calendario femminile. Le Finali non saranno né recuperate, né spostate in altra sede.
Oltre alla moglie di Mattia, il 38enne di Codogno, prima persona a risultare contagiata dal coronavirus in Lombardia, dimessa ieri, è tornato a casa anche il cosiddetto paziente '3', il runner amico di paziente 1. Lo ha
detto l'assessore Gallera.
Avevamo individuato due-tre ospedali da destinare esclusivamente ai pazienti Covid ma il numero dei casi cresce di giorno in giorno in maniera così importante che stiamo andando a individuare alcuni pochi presidi per patologie più importanti e tutti gli altri saranno ospedali Covid”. Lo ha detto l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, aggiungendo che “cresce così tanto numeri che ribaltiamo l'assioma da cui eravamo partiti”.
Anche la sanità privata sarà chiamata a dare il suo contributo per fronteggiare l'emergenza Coronavirus. Secondo quanto previsto nella bozza del decreto legge sulla sanità, che potrebbe andare in Cdm stasera, le Regioni sono autorizzati ad acquistare “ulteriori prestazioni” dalle strutture private che saranno anche “tenute a mettere a disposizione il personale sanitario in servizio nonché i locali e le apparecchiature” richiesti da “Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto” quando manchi il personale perché “ricoverato” o in quarantena per il contagio da Covid-19
L'intera Lombardia potrebbe diventare zona rossa. L'ipotesi non è stata esclusa dal presidente dell'Iss Silvio Brusaferro nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile. «La Lombardia è un'area particolare, c'è un incremento particolare in aree più che in altre - ha risposto ad una domanda dei cronisti -. La Regione ha sottoposto questo tipo di problematica e il comitato tecnico scientifico sta lavorando attentamente per capire se ci sono eventuali provvedimenti da adottare. Siamo in fase di analisi». La decisione di allargare le zone rosse potrebbe arrivare già stasera durante il Consiglio dei ministri
«Le persone che sono in quarantena non devono andare in luoghi pubblici. Non è una bravata, non è una ragazzata, stiamo studiando eventuali conseguenze per un atto di questo tipo». Così il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro ha risposto a chi gli chiedeva un commento alle notizie di diverse 'fughe' o violazioni delle misure disposte. “Io sono un medico, non un giurista - ha detto successivamente - non spetta a me dire quali siano le misure giuste, basterebbe il buon senso. Ma non è possibile che non si rispettino le indicazioni».
In Lombardia sono 2.612 i positivi al coronavirus mentre i decessi hanno raggiunto il numero di 135. Lo ha detto l'assessore al Welfare Giulio Gallera nella consueta conferenza stampa in Regione Lombardia per fare il punto sul Coronavirus. In un giorno si registrano 61 ricoverati in piu' per un totale di 1.622 a cui vanno aggiunti 309 in terapia intensiva: in un solo giorno 65 persone in più. Crescono per fortuna i dimessi che sono ora 469. «In 15 giorni la diffusione del virus è avvenuta con velocità fulminea», ha detto.
«Il comitato tecnico-scientifico sta analizzando le informazioni e i dati. Per domani sapremo quella che sarà la sorte delle zone rosse» del lodigiano e di Vo' Euganeo. Si valuta anche un’estensione della zona rossa alla Lombardia. Lo ha detto il commissario Angelo Borrelli rispondendo ai cronisti in conferenza stampa.
Il numero di malati di coronavirus in Italia è aumentato del 18,8% da ieri passando da 3.296 a 3.916 (+620). I morti sono aumentati del 33,1% passando da 148 a 197 (+49). Rispetto al totale dei contagiati la percentuale di morti è del 4,25%. E' quanto risulta dai dati resi noti dalla Protezione Civile. I guariti sono aumentati nelle ultime 24 ore del 26,3% (+109 passando da 414 a 523 persone), con un'incidenza sul totale dell'11,28%. Infine, l'aumento dei malati in terapia intensiva è del 31,7% (+111, passando da 351 a 462 ricoverati).
I casi totali di persone che hanno contratto il coronavirus in Italia sono 4.636, in aumento di 778 unità rispetto a ieri. I morti fino ad ora sono 197 (49 in più nelle ultime 24 ore), mentre i guariti sono 523, in aumento di 109 rispetto a ieri. I pazienti attualmente positivi sono 3.916 in aumento di 620 unità. Si registra anche un aumento del 32% dei pazienti in terapia intensiva, saliti da 351 a 462. Attualmente si trova in terapia intensiva il 12% delle persone positive. È Il bilancio diffuso oggi alle 18 dalla protezione civile. Per il coronavirus in Italia «i guariti sono l'11,28% del totale dei contagiati, i morti il 4,25%» ha detto il commissario Angelo Borrelli.
La priorità per i governi è prevenire la diffusione del coronavirus e curare chi lo ha contratto: un aumento della spesa sanitaria deve esserci a prescindere dalla spazio di bilancio per agire che gli Stati hanno. Lo afferma il Fmi indicando quali potrebbero essere le strade da seguire per i governi alle prese con l'emergenza e le sue ricadute economiche. «Spendere per prevenire, contrarre, curare e contenere il virus e per offrire servizi di base alle persone in quarantena e alle aziende colpite», mette in evidenza il Fmi, secondo il quale è utile offrire sgravi fiscali alla
gente e alle aziende che non possono permettersi di pagare.
«Abbiamo già circa 150 medici di famiglia in quarantena, in isolamento o ricoverati, in diverse province italiane. E vista la difficoltà, in questo momento, di trovare chi li sostituisce, per ognuno di loro restano potenzialmente circa 1.500 cittadini senza punti di riferimento sanitario sul territorio. Ovvero oltre 200mila in tutta Italia». A dirlo è Silvestro Scotti, segretario della Federazione dei Medici di Medicina Generale (Fimmg).
Dieci contagiati e un centinaio di persone in quarantena in Trentino, sottoposte a un regime di stretta osservazione e di controlli periodici da parte del Dipartimento prevenzione dell'Azienda sanitaria. A fare il bilancio da coronavirus è il presidente della Provincia autonoma, Maurizio Fugatti.
«La gente non ce la fa più e fa fatica a rispettare le misure restrittive e capisco gli imprenditori che hanno necessità di ripartire. Quindi l'allentamento delle restrizioni previste dalla istituzione della “zona rossa” sarebbe l'ideale, fermo restando che al primo posto rimane la tutela della salute». Così Costantino Pesatori, sindaco di Castiglione d'Adda, uno dei 10 comuni del Lodigiano isolati per l'emergenza coronavirus. «Non sappiamo ancora se alleggeriranno il blocco. Sono cauto e penso comunque che la prima cosa sia la nostra salute e se è necessaria la “zona rossa”» per contenere i contagi, «ben venga».
Il sindaco, oltre a spiegare che i suoi concittadini sono comunque stanchi e quanto grave sia la situazione per l'economia dell'area, racconta che «le mascherine non ci sono ancora e, nonostante gli appelli, i medici di base in aggiunta a quelli che ci sono e che oggi finiscono la quarantena, tre in tutto, non sono stati ancora inviati. Ne era stato mandato uno in sostituzione ma senza i presidi». «Abbiamo tanta gente a casa ammalata con la febbre che non viene visitata - ha concluso - e i tre medici che rientreranno in servizio domani non bastano».
Check-point a Castiglione d’Adda (Afp))
«Non c'è al momento alcun segnale che ci dica che in estate il coronavirus sparirà come una normale influenza». Lo ha detto il dottor Mike Ryan dell'Organizzazione mondiale della Sanità, nel briefing quotidiano sull'epidemia.
Da ieri sono 18 (+29,5%) i nuovi tamponi risultati positivi al test per coronavirus eseguiti in Toscana: 3 a Careggi, 11 nel laboratorio di Pisa,
e 4 nel laboratorio di Siena . Ad oggi sono complessivamente 79 i tamponi risultati positivi: tra questi, tre i casi clinicamente guariti e 76 quelli attualmente positivi. Dal 1° febbraio ad oggi, sono in tutto 1.097 i tamponi eseguiti nei tre laboratori. Inoltre, a ora sono 1.269 le persone in isolamento domiciliare di cui 563 prese in carico ai numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl.
Per gli effetti del coronavirus sull’economia italiana, l’agenzia Moody’s taglia le stime di crescita del Pil nel 2020 a -0,5%. Moody's ha abbassato drasticamente le stime di crescita del pil italiano nel 2020 prevedendo ora una recessione dello 0,5% anziché una crescita sempre dello 0,5% come da proiezioni di un mese fa. L'economia italiana dovrebbe invece recuperare nel 2021 con un “rimbalzo” atteso nell'ordine dell'1,2% contro la precedente stima di un +0,7%. “L'economia italiana con ogni probabilità è ora in recessione - scrivono gli esperti dell'agenzia di rating - e quasi certamente l'economia ha registrato una contrazione su base sequenziale mel primo trimestre”. Per l'eurozona Moody's vede ora una crescita dello 0,7% nel 2020 e dell'1,5% nel 2021 contro le precedenti proiezioni rispettivamente dell'1,2% e dell'1,4%. Abbassate anche le stime per la Germani a +0,3% per il 2020 (da 1%) e a +1,5% per il 2021 (da +1,3%). Secondo Moody's i rischi di recessione globale sono aumentati perchè la diffusione globale del coronavirus si sta traducendo in uno shock simultaneo sia alla domanda che all'offerta.
In accordo con il comitato scientifico, è stato deciso che il personale sanitario del Lazio, a partire da medici ed infermieri, ”attenzionato” perché entrato in contatto con pazienti positivi, se asintomatico, con
tampone negativo e previe accortezze e precauzioni, potrà tornare in attività negli ospedali. È quanto ha annunciato in conferenza stampa l'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato. Questo allo scopo di non sguarnire in questo momento i nosocomi. Il personale sarà comunque sottoposto a periodici tamponi.
Sarà il Dipartimento della Protezione Civile ad acquistare tramite Consip - la centrale unica d'acquisto della Pa - i materiali sanitari necessari per far fronte all'emergenza coronavirus. La misura è al centro dei colloqui che il premier Giuseppe Conte sta avendo con i tecnici alla Protezione Civile e riguarderebbe in particolare l'acquisto di respiratori per le terapie intensive ma anche altro materiale. I fondi per gli acquisti dovrebbero essere stanziati con un decreto. La misura consentirebbe di centralizzare e accelerare gli approvvigionamenti, per poi distribuire il materiale nelle Regioni a seconda delle esigenze. Il Dipartimento ha già centralizzato l'acquisto di mascherine e dispositivi di protezione individuale (Dpi), con una precedente ordinanza.
Roma (Imagoeconomica)
Non corrisponde al vero la notizia della chiusura fino al 5 aprile prossimo di tutte le scuole di ogni ordine e grado da parte del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Nessuna notizia in tal senso è stata pubblicata sul sito istituzionale www.interno.gov.it. Lo rende noto il Viminale smentendo una fake news circolata nelle ultime ore, in particolare sulle chat dei genitori di studenti.
Donazioni di sangue in forte clo in tutta Italia soprattutto per paura del coronavirus. A lanciare l’allarme è il Centro Nazionale Sangue e il Civis, il coordinamento delle associazioni dei donatori, che ricordano come chi non è considerato a rischio di contagio ed è in buona salute può andare tranquillamente a donare, contattando prima il punto di raccolta per evitare affollamenti.
Cinquemila specialisti, diecimila infermieri e cinquemila operatori socio-sanitari. In tutto, 20mila addetti in più. Questa l'iniezione massiccia di personale nel Servizio sanitario nazionale prevista dal nuovo Dpcm che Radiocor è in grado di anticipare e che, su proposta del ministro della Salute Roberto Speranza, potrebbe arrivare in Consiglio dei ministri già stasera. Budget: circa un miliardo di euro da recuperare nell'ambito dello stanziamento da 7,5 miliardi deciso ieri dal Governo per far fronte all'emergenza Covid-19.
Le destinazioni del personale variano in base al fabbisogno espresso dalle Regioni, colpite in modo differente dall'epidemia: in Lombardia, ad esempio, sono previsti 570 medici, 150 infermieri e 500 Oss; in Emilia Romagna 250 medici e 600 infermieri; in Piemonte 700 medici, 2.200 infermieri e altrettanti Oss, in Sicilia 900 specialisti e mille infermieri; in Puglia 400 medici, 900 infermieri e 400 Oss.
Il coronavirus “travolge” il calendario ciclistico italiano. Rcs Sport, infatti, ha deciso di annullare la gara Tirreno-Adriatico in programma per il 11-17 marzo. La decisione, spiega l'azienda, arriva “dopo il diniego delle autorizzazioni da parte di alcuni organi competenti”. Non solo. L'azienda ha deciso di annullare anche la Milano-Sanremo del 21 marzo e Il Giro di Sicilia previsto nel periodo 1-4 aprile dopo aver “verificato che non esistono le condizioni per garantire quanto previsto” dal decreto del governo dello scorso 4 marzo. L'obiettivo è quello di “garantire la salvaguardia della salute pubblica e della sicurezza di tutte le persone coinvolte”. Ora Rcs Sport, attraverso la Federazione ciclistica italiana, chiederà all'Uci di ricollocare le tre corse in altre date del calendario ciclistico internazionale, così come già fatto per Strade Bianche e Strade Bianche Women Elite.
Milano-Sanremo 2019 (Ansa)
Sull’emergenza coronavirus «non escludo che dovremo prendere altre decisioni un po' impegnative». Lo ha detto la ministra delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli ospite di Maria Latella a SkyTg24. Nello specifico della chiusura delle scuole, De Micheli ha detto: «Adesso sono chiuse fino al 15 e non escludiamo allungamenti di questa data, ma tutte le decisioni vengono condivise. Io sono pronta a condividere le decisioni anche più radicali per fermare il contagio».
«500 euro a famiglia, una tantum, per mamme e papà che lavorano per sostenere chi è costretto a ricorrere a baby sitter con le scuole chiuse per il
coronavirus» Ad annunciare la misura è il governatore della Liguria Giovanni Toti. «Non tutti possono contare sul supporto dei nonni. Speriamo che il Governo accolga le nostre proposte, come l'allungamento del congedo parentale, gli ammortizzatori sociali per i lavoratori delle scuole che verranno penalizzati, un fondo di rotazione per le imprese”, dice Toti.
Il presidente della regione Liguria Giovanni Toti (ANSA/LUCA ZENNARO)
Nel pacchetto di misure adottato ieri dal Governo spuntano due misure di sostegno alla famiglia che, pur annunciate, non erano state messe nero su bianco al termine del Consiglio dei ministri. Si tratta del «rafforzamento del congedo parentale e sostegno ai genitori che lavorano». Lo si evince dalla relazione consegnata al Parlamento su ciò che il Governo intende fare per fronteggiare l'emergenza coronavirus nel prossimo decreto legge.
Per approfondire: Governo al lavoro su voucher baby sitter e congedi per i genitori, si valutano i costi
Sanità, lavoro, imprese e famiglie. Sono i quattro fronti di intervento per l'emergenza coronavirus suggeriti dai leader del centrodestra in conferenza stampa al Senato e che saranno consegnate al premier Giuseppe Conte e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La linea italiana di contrasto al virus dovrebbe essere concordata da un tavolo permanente governo-opposizioni chiamato a decidere misure economico-sociali in ogni settore colpito: dal turismo all'agroalimentare, dalla manifattura alla cultura allo spettacolo, fino ai liberi professionisti agli artigiani. Misure che devono corrispondere all'avanzo primario del 2019, cioè circa 30 miliardi, pari a 1,7 punti di Pil.
Secondo il centrodestra, Bruxelles dovrebbe liberare risorse e arginare il rischio sanitario anche tramite il contrasto all'immigrazione illegale nel continente. Sul fronte sanitario, il centrodestra propone in particolare di assicurare un numero adeguato di posti in terapia intensiva, attivare un piano per la tempestiva attivazione di nuovi presidi se necessari, incrementare il personale medico anche coinvolgendo il corpo militare della Croce Rossa.
Per quanto riguarda le imprese, tra le varie misure si chiede di assicurare la liquidità al sistema con una moratoria fiscale per tutta la durata dell'emergenza, la sospensione dei mutui e prestiti per le imprese in difficoltà e la proroga della scadenza di febbraio della rottamazione-ter delle cartelle esattoriali.
«Sincero apprezzamento» per la leadership dimostrata dal ministro della Salute italiano Roberto Speranza «nella gestione della crisi sul coronavirus» e per aver concordato l'invio a Roma presso il ministero di «un senior advisor» dell'Organizzazione mondiale della Sanità. Lo ha espresso Hans Kluge, direttore per l'Europa dell'Oms, nel suo intervento al Consiglio Ue salute straordinario. Kluge ha anche chiesto di sostenere l'Italia in quanto «piattaforma del know how Ue sul virus».
Hans Kluge, direttore per l'Europa dell'Oms. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)
«In questo momento sono ricoverati presso il nostro Istituto 67 pazienti. I pazienti Covid positivi sono in totale 31, più i due ormai negativi (la coppia cinese). I pazienti in osservazione sono 34». Lo dice in un comunicato l'Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma. «Tutti i ricoverati - si legge nella nota - sono in condizioni cliniche stabili a eccezione di sette che presentano una polmonite interstiziale bilaterale in terapia antivirale e che necessitano di supporto respiratorio. Si sta provvedendo a dimettere ulteriori 5 pazienti, risultati negativi ai test o che non richiedono più ospedalizzazione. I pazienti, ad oggi, dimessi, che hanno superato la fase clinica e che sono negativi per la ricerca dell'acido nucleico del coronavirus sono 244».
Ansa/ANGELO CARCONI
È prevista per oggi alle 18 una riunione del Consiglio dei ministri. A quanto si apprende, all'attenzione dell'Esecutivo arriverà un decreto legge che dovrebbe disporre restrizioni all'attività dei tribunali a fronte dell'emergenza coronavirus.
«I contatti fra noi ministri europei in questi ultimi giorni hanno evidenziato che, nonostante una forte volontà politica di collaborazione, vi è la necessità di un ancora più significativo e veloce coordinamento europeo», sulla gestione dell'epidemia del coronavirus. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo al Consiglio Ue Salute straordinario convocato per discutere sull'evoluzione della situazione legata al Covid-19.
In ogni caso - ha continuato il ministro - «è opportuno che siano elaborati presto dei piani ben definiti in tutti i Paesi, anche attraverso linee guida sugli aspetti diagnostici clinici e più in generale di gestione di pazienti, per evitare che le scelte più complesse debbano essere effettuate in carenza di informazioni importanti». L'Italia - ha concluso - «ritiene che grazie alle risorse professionali, tecniche, organizzative e gestionali schierate sarà possibile fronteggiare adeguatamente questa difficile situazione, grazie anche ad una forte alleanza fra scienza e politica, sia a livello nazionale che internazionale, e che l'Ue possa e debba garantire il necessario collante e supporto per vincere insieme una sfida a beneficio delle popolazioni dei nostri Paesi e del mondo intero».
Il ministro della Salute, Roberto Speranza. Ansa/GIUSEPPE LAMI
Stanno bene i nove marittimi tenuti in isolamento sulla motonave Gnv Majestic nel porto di Napoli dopo essere entrati in contatto con un passeggero tunisino risultato positivo al Coronavirus durante la navigazione tra Genova e Tunisi a bordo di un'altra nave. Le visite mediche effettuate dagli Uffici di Sanità Marittima sui marittimi hanno escluso sintomi compatibili con il coronavirus. Tuttavia - come da protocollo - i nove rimarranno in isolamento dieci giorni e al resto del personale di bordo, 125 persone tra equipaggio e operai, sarà proibito scendere a terra. Per la nave - precisa la compagnia armatrice - la sosta a Napoli era già prevista per consentire ordinari lavori di manutenzione. Motivo per cui non si può parlare di blocco.
ANSA/CIRO FUSCO
«Il decreto va in aula mercoledì. Ci auguriamo entro martedì di essere ricevuti dal governo per scrivere insieme passaggi del decreto». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, alla conferenza stampa di presentazione delle proposte del centrodestra a tutela di famiglie e imprese colpite dal coronavirus in vista del voto in Aula sulla Relazione che approva lo scostamento di bilancio.
«Confortato dal parere di eminenti medici e scienziati, ripetutamente e pubblicamente espresso, da giorni faccio riferimento alla necessità che si arrivi a concordare sulla necessità di una modifica alla norma nazionale che impone la quarantena agli operatori sanitari in perfetta salute, che sono venuti in qualche modo a contatto con malati positivi al coronavirus. Solo in Veneto abbiamo già 450 tra medici, infermieri e operatori sanitari che si trovano in questa condizione». Lo dichiara il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, rilanciando le preoccupazioni per la carenza di personale sanitario che si sta palesando negli ospedali italiani e veneti più coinvolti nel ricovero e nella cura dei malati di Covid-19.
«Quando arriveranno i primi aiuti alle famiglie? Stiamo lavorando al decreto, stiamo lavorando». Così il premier Giuseppe Conte rispondendo ai giornalisti all'arrivo alla Protezione civile a Roma.
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Sale a 16 il numero delle persone positive al Covid-19 in Umbria. Sono stati infatti registrati quattro nuovi casi, secondo quanto reso noto dalla Direzione regionale alla Sanità. Gli ultimi positivi al virus sono due uomini e due donne, di cui uno è ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Perugia, mentre gli altri tre sono in
isolamento nelle loro abitazioni seguiti dai medici delle Usl Umbria 1 e 2.
«L'emergenza epidemiologica da Covid-19 rappresenta un evento straordinario. Per fronteggiare tale situazione, è necessario assumere iniziative immediate di carattere straordinario e urgenti che consentano di fronteggiare le rilevanti esigenze di natura sanitaria e socio-economica, fornendo risorse finalizzate al sostegno e supporto dei settori coinvolti. Tali iniziative avranno un impatto sull'indebitamento netto dell'anno in corso». È un passaggio della Relazione al Parlamento, firmata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal ministro dell'Economia Roberto Gualtieri per chiedere lo scostamento dagli obiettivi programmatici di finanza pubblica al fine di finanziare i primi interventi a sostegno dell'economia, colpita dal coronavirus.
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Una nave proveniente da Genova è stata bloccata dall'Ufficio
Sanità Marittima nel porto di Napoli con a bordo nove membri dell'equipaggio che manifestano sintomi ancora da accertare riconducibili al coronavirus. Si attendono i controlli medici per verificare la situazione. Lo si apprende da fonti dell'autorità portuale di Napoli. La nave Gnv Majestic, secondo le prime informazioni, è ferma nell'area della Nuova Meccanica Navale e ha a bordo 125 persone tra equipaggio e alcuni operai che erano saliti a bordo per effettuare delle riparazioni.
«È una corsa contro il tempo perché questo virus si sta sviluppando con una velocità impressionante, anche al di sopra delle nostre previsioni e dei dati che arrivavano dalla Cina. Il 28 di febbraio, quindi otto giorni fa,
avevamo 50 persone in terapia intensiva e ieri ne avevamo 244. Stiamo facendo una corsa enorme anche nell'aprire nuovi posti di terapia intensiva». Lo ha detto a Start, su Sky TG24 l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera. «Ogni giorno - ha aggiunto - abbiamo duecento persone che arrivano in pronto soccorso da ricoverare con delle situazioni critiche, quindi vuole dire che ogni giorno dobbiamo trovare duecento posti letto in più».
«Nella situazione straordinaria causata dalla diffusione del coronavirus in Italia, abbiamo offerto il nostro aiuto alle autorità sanitarie italiane mettendo a disposizione i nostri medici e la nostra esperienza. Siamo in contatto con la task force del governo per capire dove e in che modo potremo dare il nostro supporto e definiremo insieme i dettagli in base ai principali bisogni». Lo afferma, in una nota, Claudia Lodesani, infettivologa e presidente di Medici Senza Frontiere (Msf) in Italia. Msf spiega di aver offerto il proprio supporto anche in altri paesi in cui lavora: «Siamo in contatto con le loro autorità sanitarie e uffici Oms nel caso fosse ritenuto utile».
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«Oggi a Zagabria, in Croazia, per partecipare al Consiglio affari Esteri straordinario. Al tavolo con gli altri ministri degli Esteri porterò anche il tema del coronavirus. Il nostro Paese e gli italiani meritano il massimo sostegno e rispetto da parte di tutta l'Europa». Lo scrive il capo della Farnesina, Luigi Di Maio, su Twitter.
«Questa mattina sono stati temporaneamente sospesi tutti i servizi ambulatoriali della Direzione Sanità e Igiene dello Stato della Città del
Vaticano per poter sanificare gli ambienti a seguito di una positività al Covid-19 riscontrata ieri in un paziente. Rimane però in funzione il presidio di Pronto Soccorso. La Direzione Sanità e Igiene sta provvedendo ad informare le competenti autorità italiane e nel frattempo sono stati avviati i protocolli sanitari previsti». Lo riferisce il portavoce vaticano Matteo Bruni.
Parte da oggi lo sciopero degli avvocati di 15 giorni proclamato dall'Organismo congressuale forense per protestare contro l'inadeguatezza delle misure adottate per ridurre il rischio di contagio da coronavirus negli uffici giudiziari. Da più parti, protesta però l'Ocf, si segnalano situazioni «in cui questo o quel giudice nega la legittimità del diritto alla astensione, per mancanza niente di meno che di gravi eventi lesivi della incolumità e della sicurezza dei lavoratori». In tutti questi casi, assicura una nota, l'Organismo Congressuale Forense «è pronto a tutelare i diritti degli avvocati sia dinanzi alla Commissione di Garanzia per l'esercizio del diritto di sciopero, sia in tutte le altre sedi».
Salgono a tre le vittime piemontesi del coronavirus. Nella notte è morta a Novi Ligure una donna di 81 anni, affetta da pluripatologie e risultata positiva del test del Covid 19, ricoverata da qualche giorno presso il pronto soccorso del nosocomio, dove si era presentata con sintomi influenzali e tenuta in osservazione. Il suo quadro clinico è peggiorato improvvisamente ed è deceduta nella fase di trasferimento in rianimazione.
Le persone attualmente positive al coronavirus in Piemonte sono 135: 47 in provincia di Asti, 31 nell'Alessandrino, 32 in provincia di Torino, 6 nel Verbano Cusio Ossola, 3 in provincia di Novara, 2 nel Biellese, 7 nel Vercellese, 2 a Cuneo e 5 provenienti da fuori regione.
Partirà da lunedì 9 marzo lo stop di «tutta l'attività ambulatoriale non urgente» disposta dalla Regione Lombardia. L'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera intervistato a Uno Mattina (Rai 1) spiega che è in corso il recupero nelle sale operatorie di «nuovi posti di terapia intensiva, proprio perché nel giro di pochi giorni i pazienti che sono in terapia intensiva sono aumentati a dismisura: se giovedì scorso eravamo a 50 ora siamo a 244». «È una corsa contro il tempo - aggiunge - che facciamo quotidianamente a dedicare posti di terapia intensiva ai pazienti coronavirus. Ne abbiamo già aperti 150».
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ANSA/STEFANO PORTA
«Questa mattina sono a Marche Nord per un sopralluogo. Il Gores mi ha appena comunicato che i tamponi positivi al coronavirus, dopo le analisi terminate nella notte, sono saliti a 150 su un totale di 585 analizzati». Così su Facebook il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.
Avvio in netto rialzo per lo spread tra BTp e Bund. Nelle prime battute il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark italiano e il pari durata tedesco è indicato a 192 punti base, con un aumento di 17 punti base rispetto ai 175 punti registrati ieri a fine giornata. In forte rialzo anche il rendimento del BTp decennale benchmark che, in apertura, si attesta all'1,22%, dall'1,07% del riferimento della vigilia.
«Nei prossimi dieci giorni assumeremo 315 infermieri» È quanto annuncia l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera in collegamento con Unomattina su Rai 1. «Ringrazio i rettori, perché abbiamo anticipato le sessioni di laurea degli infermieri e da qui ai prossimi dieci giorni assumeremo 315 infermieri che si stanno laureando» ha spiegato Gallera.
L'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. (Ansa/Mourad Balti Touati)
Sono 3.296 i malati per coronavirus in Italia, con un incremento di 590 persone, e 148 i morti. I guariti sono 414. A Roma il primo decesso per l’infezione. Si tratta di una paziente cardiopatica, risultata positiva al coronavirus deceduta all’ospedale San Giovanni. La paziente sarebbe morta “con” il virus e non a causa dello stesso, affermano i sanitari. Intanto non è esclusa una proroga della chiusura delle scuole, oltre il 15 marzo. (Qui la mappa e i dati sui contagi).
Intanto una seconda persona risultata positiva al coronavirus è morta in Puglia. Si tratta di un uomo di 76 anni della provincia di Foggia. Lo ha reso noto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. «È stata accertata la presenza di Covid-19 in un uomo di 76 anni con importanti patologie di base deceduto oggi nella provincia di Foggia», si legge nella nota della Regione Puglia. «Sarà l’Istituto Superiore di Sanità a dare la definitiva conferma e stabilire il nesso tra infezione da Covid-19 con il decesso quando analizzerà i campioni clinici».
Il pronto soccorso e le tende a prevenzione del Coronavirus dell'ospedale San Giovanni Addolorata di Roma (Ansa)
Il governo ha stanziato 7,5 miliardi a sostegno delle famiglie e delle imprese, tecnicamente 6,35 miliardi in termini di indebitamento, secondo il ministro dell’Economia Gualtieri che scrive alla Ue prevedendo un deficit 2020 al 2,5% e invitando ad usare la flessibilità e varare stimoli. Rinviato a data da destinarsi il referendum per il taglio dei parlamentari previsto per il 29 marzo. Nel testo anche misure per sostenere una moratoria dei crediti alle imprese da parte del sistema bancario.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte con il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri (Imagoeconomica)
Il capo dello Stato, in un videomessaggio lancia un appello all’unità: «L’insidia di un virus nuovo provoca preoccupazione, questo è comprensibile e richiede a tutti senso di responsabilità ma dobbiamo assolutamente evitare stati di ansia». Mattarella ha sottolineato che l’Italia sta affrontando l’emergenza con «trasparenza e completezza di informazione» e ha invitato a seguire le indicazioni del governo convinto che si supererà questa condizione.
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