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JpMorgan, multa da 920 milioni $ per manipolazione dei futures su oro e argento

di Marco Valsania

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(EPA)

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La banca ha ammesso gli illeciti e accettato di pagare la maxi-multa, la più alta mai inflitta per questo tipo di pratiche illegali

29 settembre 2020
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2' di lettura

JPMorgan paga una multa da 920 milioni di dollari per la manipolazione dei mercati di metalli preziosi e dei titoli del Tesoro. La sanzione è la più pesante mai imposta dalle autorità per la pratica illegale finita al centro dello scandalo, battezzata spoofing. Lo spoofing ruota attorno all'immissione di grandi ordini sulle piazze future che hanno l'obiettivo di creare una impressione artificiale del livello di domanda e offerta. La principale banca americana per asset ha anche firmato un'ammissione di responsabilità.
La multa rappresenta il più recente passo di una lunga e cruciale inchiesta sui continui rischi di irregolarità a Wall Street.

Indagini da marzo

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Le indagini sul comportamento di traders di JP Morgan erano venuta alla luce lo scorso marzo e ha mobilitato in maniera coordinata il Dipartimento della Giustizia che la Commodity Futures Trading Commission e la Sec. Nei giorni scorsi due trader e un ex dirigente dell'istituto erano stati incriminati presso un tribunale federale di Chicago per manipolazione in particolare di contratti legati ai metalli preziosi nell'arco di un periodo durato otto anni. Le sedi coinvolte sono state quelle di New York, di Londra e di Singapore, attraverso la messa in atto di migliaia di ordini fasulli. I tre sono stati accusati anche di associazione a delinquere, un'azione senza precedenti in casi di manipolazioni di mercati elettronici.

Lo spoofing

In pratica, lo spoofing intende far scattare reazioni nei prezzi in risposta agli ordini. Consentendo in seguito agli autori dell'operazione truffaldina di mettere a segno operazioni reali di minori dimensioni a condizioni di vantaggio. Cancellano poi rapidamente gli originali e vasti ordini. Una legge del 2010 ha reso simili attività fuorilegge, vale a dire ha messo al bando l'invio di ordini che i trader non intendo nei fatti portare a compimento. Le indagini su simili pratiche, oggi in buona parte su piazze elettroniche, fanno leva su analisi dei dati messi a disposizione direttamente dal Cme Group, leader nei future. Più difficile si è rivelato analizzare e valutare gli ordini di titoli del Tesoro, secondo gli esperti, perché le operazioni appaiono meno concentrate su poche piazze elettroniche. La supervisione dell'enorme mercato dei titoli di stato Usa, stimato in 17.000 miliardi, non è inoltre affidata tradizionalmente a una singola authority, al contrario della Cftc che ha giurisdizione sui future.

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