di Erica Mancini
Il portanastro parte del Concrete Desk Set in tre pezzi di Magnus Pettersen per Areaware (75 Eur per il set)
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Prova Da Milano a Roma, da Torino a Firenze, un nastro di lettere dà il bentornato in città. È l'opera di Lorenzo Marini che, da fine maggio, anima tram e pensiline. Alla base, i caratteri tipografici a cui l'artista, caposcuola della Type Art, ha dato forma, colore e personalità distinte. Un invito a individuare la propria lettera per riconoscersi. «Vivo in centro a Milano e, negli scorsi mesi, non c'è stata cosa più rumorosa del tram che passava nel silenzio», spiega. «Così ho pensato di dare a un medium pop come il manifesto il compito dell'accoglienza. Se l'eccesso di mercificazione uccide la merce, ecco un tram che non vende nulla, ma porta gentilezza. E tutti amano sentirsi dire bentornato a casa». Tanto che IGPDecaux ha deciso di convertire l'opera^performance site specific di Marini, un manifesto di 2x4 m alla fermata della metropolitana Duomo, in un'installazione fissa fino a fine anno.
A chi è capitato, nelle sue prime uscite post quarantena, di camminare nella propria città come in punta di piedi? Questo tram tipografico è come un nastro su binari. Proietta il suo bentornato a ciclo continuo, restituendo familiarità ai consueti percorsi.
Sembrerebbe una contraddizione, ma il nastro adesivo nasce nel 1925 per dividere. L'ingegnere Richard Drew lo inventa per evitare la sbavatura della pittura nelle operazioni di tinteggiatura delle auto, riuscendo invece a rompere il monocromo nella carrozzeria. Nei sandali di Beyond l'effetto è simile. Le fascette in vernice separano con nettezza le strisce colorate in tessuto tecnico, esaltando il color block e creando simmetria e pulizia formale.
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