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Nella guerra al Coronavirus scendono in campo le case automobilistiche

di Fabio Orecchini*

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Due operai nella fabbrica Ford di Chicago

Due operai nella fabbrica Ford di Chicago

Fca è pronta a produrre mascherine in Asia, il presidente Trump chiede GM, Ford e Tesla di riconvertire la produzione per realizzare apparecchiature medicali. Una chiamata alle armi come nel secondo conflitto mondiale quando l’ovale blu costruiva bombardieri

23 marzo 2020
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2' di lettura

L'industria dell'auto è in grado di produrre tutti i materiali di cui oggi il mondo ha urgente bisogno e molti gruppi si stanno già muovendo per una veloce riconversione.
È della scorsa settimana l'annuncio dell'impegno di FCA e Ferrari al fianco dell'azienda italiana Siare Engineering , che produce ventilatori per la respirazione assistita. Adesso è in arrivo la riconversione di un impianto asiatico della FCA per la produzione di un milione di mascherine al mese.
In un Tweet il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato molto esplicito nella richiesta di azione per la fornitura di attrezzature ai vertici della Ford, General Motors e Tesla.

GM

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Il gruppo americano General Motors ha già chiesto ai suoi fornitori di mettere a punto i componenti per una produzione a breve termine di almeno 200.000 respiratori meccanici.

In Germania

In Germania il Gruppo Volkswagen scende in campo cercando di velocizzare la messa a punto di una capacità produttiva di macchine per la respirazione assistita grazie all'utilizzo delle stampanti 3D.
Anche la Bmw sta per avviare una produzione di macchine di respirazione assistita con la stampa in 3 dimensioni dei componenti.

Emergenza in Uk

Nel Regno Unito la Jaguar Land Rover ha iniziato da giorni a investigare su come produrre i macchinari ritenuti fondamentali nell'emergenza. La Ford ha un gruppo di lavoro in attività e lo stesso ha fatto la Nissan.
Oltre alla capacità produttiva, le case auto stanno cercando competenze utili anche nell'intelligenza artificiale, oggi applicata ai sistemi di guida automatica per i veicoli ma potenzialmente preziosa per la gestione dell'emergenza.

In Cina

Il costruttore di auto cinese Byd, specialista in elettriche e in batterie, , ha, invece, avviato una linea per la produzione di 5 milioni di mascherine al giorno. Byd, che è nel carnet dell'investitore americano Warren Buffett, produce anche circa 300mila bottiglie di disinfettante per le mani al giorno. Sempre in Cina General Motors e Saic e hanno iniziato ad assemblare produrre e abbigliamento modificato le linee di produzione per realizzare tute protettive e mascherine.


Per ulteriori approfondimenti leggi l'articolo Guerra al Coronavirus, l'industria dell'auto riconverte la sua produzione.

*Il professor Fabio Orecchini è Ordinario di Sistemi per l'Energia e l'Ambiente

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