di R.E.I.
(Ansa)
3' di lettura
Il gruppo Croci, società italiana in posizioni leader negli accessori per cani, ha rilevato la società francese Canifrance, come si legge in una nota.
Fondata nel 1946, Canifrance è una storica azienda transalpina del settore animali domestici specializzata nella produzione di collari e guinzagli di alta qualità per cani e gatti, con un marchio molto noto (Bobby) e una presenza capillare e consolidata sul mercato francese. Canifrance offre un catalogo di circa 4.500 prodotti così suddiviso: 40% collari, guinzagli e pettorine; 25% abbigliamento per cani; 20% cucce e cuscini; 10% borse da trasporto; 5% giochi e altro. L'azienda francese realizza un fatturato annuo di circa 5 milioni di euro tramite la vendita di oltre 600mila articoli. Oltre che in patria, Canifrance vanta anche una presenza nei negozi specializzati e nelle boutique per cani e gatti in Europa, a Hong Kong e negli Emirati Arabi.
«L'operazione Canifrance ha un duplice valore strategico - spiega Dario Croci, fondatore dell’azienda italiana -. Da un lato, grazie alla nostra esperienza nel settore, potremo rafforzare la presenza e le vendite del marchio francese sui suoi tradizionali mercati di sbocco. Dall'altro, potremo usare la rete di distribuzione della società transalpina per promuovere e commercializzare i prodotti Croci in Francia». L'acquisizione di Canifrance rappresenta un'ulteriore tappa del processo di internazionalizzazione del gruppo Croci iniziato nel 2010 con l'acquisto della tedesca Amtra e proseguito nel 2019 con l'apertura di una filiale in Cina. Croci ha chiuso il 2020 con un fatturato di 36 milioni. Grazie all'acquisizione di Canifrance e alla crescita delle vendite a livello mondiale, quest'anno il gruppo varesino prevede di aumentare il giro d'affari a 48 milioni (+33%). Nel catalogo Croci figurano oltre 8mila prodotti che spaziano dagli accessori per animali domestici al pet food, dagli acquari all'abbigliamento per cani, che vengono distribuiti in Italia e sui mercati internazionali tramite i classici pet shop, la grande distribuzione organizzata, i centri di garden e su piattaforme digitali.
Il successo registrato dal gruppo varesino (il giro d'affari ha registrato un incremento di quasi il 30% in soli due anni) è legato a un'intuizione di Dario Croci: estendere il concetto di italian design al mondo animale, creando delle vere e proprie collezioni moda di abbigliamento e accessori per cani. «È un'idea in cui ho sempre creduto, nonostante lo scetticismo dei miei colleghi - spiega Croci -. La provenienza da una famiglia di commercianti tessili e la profonda conoscenza del mondo canino accumulata in trent'anni di attività mi hanno sicuramente aiutato a realizzare un progetto che sembrava impossibile». Le collezioni griffate Croci sono progettate nel centro di ricerca & sviluppo di Castronno in cui il gruppo investe ogni anno circa il 4% per cento del fatturato.
L'approccio strategico ai mercati di Croci punta particolarmente al posizionamento del marchio con un duplice obiettivo. Il primo è soddisfare la crescente domanda dei consumatori che, come accaduto in altri settori merceologici, oggi cercano sempre di più prodotti sofisticati, di elevata qualità e legati a un brand riconoscibile. Il secondo è aiutare i distributori a integrare la loro offerta con un ampio portafoglio prodotti sempre più di tendenza, in grado di fare leva sull'immagine e sul potere evocativo di un marchio leader di settore. «Oltre alla spinta sull'internazionalizzazione - conclude Dario Croci - le nostre strategie di sviluppo prevedono un ampliamento dell'offerta di prodotto scommettendo su sostenibilità, tecnologia, innovazione, fashion design, digitalizzazione e un nuovo approccio ai consumatori».
P.I. 00777910159 Dati societari
© Copyright Il Sole 24 Ore Tutti i diritti riservati
Per la tua pubblicità sul sito: 24 Ore System
Informativa sui cookie Privacy policy