Il leader della Lega Matteo Salvini (Ansa)
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Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano ha fermato, mentre stava scappando in Brasile, Luca Sostegni, intervenuto in una presunta compravendita 'gonfiata' di un immobile a Cormano (Milano), un capannone industriale che venne venduto alla fondazione Lombardia Film Commission. Sostegni, liquidatore di una società, è accusato di peculato su fondi della Regione Lombardia ed estorsione nell’inchiesta che vede indagati anche tre commercialisti e nella quale si stanno facendo verifiche sui fondi della Lega.
Del fermo, nell’inchiesta coordinata dall'aggiunto Eugenio Fusco, ha dato conto il procuratore Francesco Greco con una nota nella quale spiega che i reati contestati a Luca Sostegni sono «legati alla vendita di un capannone industriale ubicato nel comune di Cormano, intervenuta tra l’Immobiliare Andromeda e la fondazione Lombardia Film Commission». L’indagato è stato fermato perché «era in fuga verso il Brasile». La Lombardia Film Commission, come si legge sul sito, è una «fondazione no profit i cui soci sono la Regione Lombardia e il Comune di Milano» e ha lo scopo di promuovere sul territorio la produzione di film, fiction e altro per diffondere l'immagine della Regione.
Da quanto si è saputo, Sostegni era liquidatore della società Paloschi srl, che avrebbe venduto l’immobile ad Andromeda che a sua volta l’ha venduto alla Lombardia Film Commission. Il prezzo di vendita, però, secondo le indagini, sarebbe stato gonfiato fino ad 800mila euro, mentre il valore era di 400mila euro. Per l’acquisto del capannone sono stati usati fondi pubblici. A Sostegni viene contestata anche l’estorsione perché avrebbe chiesto soldi ad altre persone in cambio del suo silenzio su questa vicenda.
Del caso dell’operazione immobiliare, avvenuta quando alla guida della Regione c’era Roberto Maroni, aveva parlato in alcuni articoli 'l'Espresso'. Il settimanale faceva riferimento a soldi che alla fine venivano «incassati da società molto vicine» al tesoriere della Lega Giulio Centemero e ai commercialisti bergamaschi Alberto Di Rubba (ex presidente del Cda della Lombardia Film Commission) e Andrea Manzoni, già coinvolti nelle indagini sui fondi della Lega. La Procura di Milano sta indagando su tutti questi aspetti e, da quanto si è saputo, nell’inchiesta sono indagati Manzoni, Di Rubba e un altro commercialista, Michele Scillieri.
Scillieri, commercialista con lo studio a Milano dove a fine 2107 è stato registrato e domiciliato il movimento “Lega per Salvini premier” avrebbe architettato l'operazione con al centro la vendita ritenuta 'gonfiata' di un capannone nel milanese a Lombardia Film Commission e che ha portato al fermo di Luca Sostegni. Come risulta dagli atti, il commercialista è indagato con altri due ideatori dell'operazione, Alberto Di Rubba, ex presidente della Fondazione ed ex revisore dei conti del gruppo alla Camera e Andrea Manzoni, altro professionista di fiducia.
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