di Nicoletta Ferrari
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Grandi e storiche maison rilette con nuovi occhi e una sensibilità contemporanea che sa trasformare l'archetipo in trend. Una squadra di talenti alle prese con una visione della femminilità che si estende dal back to basic alla sostenibilità, e si allarga fino a un'estetica sfavillante, assertiva, sofisticata, audace.
DEBUTTI
ELENA MIRO' Alessandro Dell'Acqua Trenta capi che non limitano la stile alla taglia (grande o piccola che sia), accoglienti e contemporanei, senza l'ovvietà del basico.
Elena Mirò
SWAROVSKI Giovanna Engelbert Un progetto che parte da Instant Wonder, lo stile tutto nuovo dei flagship store (il primo inaugurato in Galleria a Milano, il secondo a Parigi) e una collezione che interseca nuovi pezzi alla tradizione dei cristalli più famosi del mondo.
Swarovski
COURREGES Nicolas Di Felice Nato e cresciuto alla scuola di Ghesquière, il designer belga ha riscritto il vocabolario dello storico marchio francese (nato nel 1961) senza tradirne i codici.
Courrèges
ROBERTO CAVALLI Fausto Puglisi Dedicata a donne assertive, ma non sfacciate: la stampa tigre e leopardo, segno della maison, si portano con la felpa, il maglione a trecce grosse, il cappotto in tela da lavoro sovratinta.
Roberto Cavalli
CHLOE Gabriela Hearst La sostenibilità della filiera e delle materie sono la linea guida della designer americana, le icone degli archivi danno un senso di familiarità all'estetica del primo approccio al marchio.
Chloe
Givenchy Matthew M. Williams “... una tensione costante tra due mondi... un significato personale in circostanze difficili; si tratta di sincerità in ciò che facciamo piuttosto che di strategia... La moda per noi è un modo di essere, sentire e connettersi piuttosto che un gioco. È quasi come monumentalizzare il quotidiano, riempirlo di emozioni, come musica che puoi indossare” Così sintetizza Williams il suo effettivo debutto co-ed in passerella (la prima collezione per Givenchy.era stata presentata a febbraio con un lookbook fotografico)
Givenchy
CONFERME
LOEWE Jonathan Anderson Il piacere puro di fare moda supera i confini e ne definisce di nuovi. Tonalità acriliche vivaci, composizioni grafiche, tagli astratti: un'idea di vestirsi intesa come un atto audace.
Loewe
MARNI Francesco Risso “Abbiamo creato le nostre forme giocando con gli strumenti e gli elementi imperituri della sartoria: volume, pinces, costruzione e decostruzione, cerniere, balze. E abbiamo usato questi strumenti per trasformare attraverso una lente emotiva i nostri amati archetipi, dal trench alla camicia da uomo, dalla felpa con cappuccio al biker, dal pullover a coste al piumino alla maglia da marinaio”. Qua e là, tocchi di embellishment di recupero e gioielli object trouvé, sviluppati in collaborazione con Tom Binns.
Marni
GIADA Gabriele Colangelo Come sempre da Giada, Colangelo (in house dal 2015) lavora sulla purezza delle linee e le silhouette nascondono una costruzione sofisticata. I cappotti sono slanciati e allungati, con spalle accentuate per esaltare postura e presenza; la maglieria imita le trame organiche dei tessuti con effetti illusionistici.
Giada
Jil Sander - Lucie e Luke Meier Una collezione rigorosa che sottolinea come sia indispensabile giocare con gli abiti e cambiare le ovvie combinazioni, il punto di vista. Uno sguardo che prende forma attraverso il saper fare, la scelta meticolosa dei materiali e delle tecniche. E festeggia l'acquisizione del brand dall' holding Otb, guidato da Renzo Rosso.
Jil Sander
Schiaparelli Daniel Roseberry Bijoux potenti come armature che danno bellezza... chiunque ami la moda sa che si deve mantenere un equilibrio tra creatività e commercio, con continui compromessi. Ecco perché amo lavorare per una casa di moda dove il primo pensiero è la creatività, uno statement che ne definisce la missione”.
Schiaparelli
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