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Def: Pil -8%, deficit -10,4%, debito 155,7%. Verso 10 miliardi alle piccole imprese e 12 ai creditori della Pa. Deficit 2020 oltre il 10%. Stop a sugar e plastic tax

Decreto aprile da oltre 50 mld: allarme dell'Upb sul Pil

Il deficit per il 2020 registrato nel Documento di economia e finanza sarebbe oltre il 10% (10,4). La caduta del Pil per quest’anno sarebbe stimata all’8%, il debito al 155% del prodotto interno lordo. Verso stop a clausole salvaguardia Iva

23 aprile 2020
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2' di lettura

Nel 2020 il Pil si attesterà a -8% e al +4,7% nel 2021, mentre il deficit arriverà al 10,4% «tenuto conto dell’impatto finanziario del decreto con le misure urgenti di rilancio economico» e al «5,7%» nel 2021. È il quadro di finanza pubblica contenuto in una prima bozza del Def, atteso sul tavolo del Consiglio dei ministri di venerdì mattina. Secondo le previsioni del governo il debito pubblico salirà al 155,7% a fine anno e al 152,7 per cento a fine 2021.

Il governo darà via libera ad un nuovo scostamento di bilancio (55 miliardi per il 2020 e 24,6 miliardi sul 2021): risorse che serviranno ad alimentare le misure previste dal decreto aprile che destinerà dieci miliardi alle imprese (la platea dovrebbe essere quella delle piccole Srl sotto i dieci dipendenti) e 13 miliardi agli ammortizzatori. Nel provvedimento si dovrebbero destinare ulteriori 12 miliardi per anticipare alle imprese creditrici i pagamenti.

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Tra gli interventi che il Governo dovrebbe ufficializzare con il Documento di economia e finanza anche la cancellazione delle clausole di salvaguardia sull’Iva dal 2021. L’idea è quella di assorbire e quindi annullare una volta per tutte la clausola, anche per dare un segnale di stabilità dei conti pubblici rispetto ai mercati finanziari.

Il prossimo decreto legge allo studio del Governo inoltre fermerà plastic e sugar tax per il 2020. Lo riferiscono fonti di maggioranza, indicando che la copertura ammonterebbe a 199 milioni. Il via libera è arrivato dal ministero dell’Economia, mentre i lavori sul provvedimento e sul Def e lo scostamento di bilancio sono ancora in corso.

Pacchetto lavoro da oltre 20 miliardi
I 13 miliardi destinati agli ammortizzatori fanno parte di un “pacchetto lavoro” per il sostegno al reddito che supererà i 20 miliardi. La Cig dovrebbe essere rifinanziata per altre 9 settimane, 7 miliardi andranno invece a due mensilità di bonus agli autonomi (salirà a 800 euro), 500 milioni serviranno per congedi speciali e bonus babysitter. Circa 1,3 miliardi rafforzeranno, infine, la Naspi e il sussidio per colf e badanti. Un miliardo servirà per il nuovo Reddito di emergenza estinato a chi non ha altri sostegni.

Verso richiesta di scostamento deficit fino a 55 miliardi
Per le nuove misure da mettere in campo il governo si starebbe apprestando, secondo la bozza del Def, a chiedere al Parlamento uno scostamento dagli obiettivi di deficit fino a 55 miliardi in termini di indebitamento netto (pari a circa 3,3 punti percentuali di Pil) per il 2020 e 24,6 miliardi a valere sul 2021 (1,4 per cento del Pil).

Quanto all’espolosione del debito publico, nella bozza di Def si legge che è
è comunque «sostenibile» e «il rapporto debito/Pil verrà ricondotto verso la media dell’area euro nel prossimo decennio, attraverso una strategia di rientro che oltre al conseguimento di un congruo surplus di bilancio primario, si baserà sul rilancio degli investimenti, pubblici e privati, grazie anche alla semplificazione delle procedure amministrative».

Per approfondire:
Effetto coronavirus: nel Def crollo del Pil a -8% e debito record a quota 155-160%
Dagli aiuti a colf e badanti alle misure per il turismo, prende forma il «decreto di aprile»

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