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Phillips lancia Articker: la notorietà mediatica che effetti ha sul mercato?

di Maria Adelaide Marchesoni

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Amoako Boafo, The Lemon Bathing Suit

Amoako Boafo, The Lemon Bathing Suit

La nuova piattforma classifica in base alla presenza dell'artista sulla stampa online ponderata per importanza della testata

13 agosto 2020
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3' di lettura

Ormai i prezzi sono il principale parametro di riferimento per le valutazioni prima dell'acquisto di un'opera d'arte e le banche dati delle quotazioni del mercato dell'arte in circolazione rappresentano la principale fonte di informazione.
La casa d'aste Phillips ha una nuova fonte di informazione. In questi giorni ha lanciato un prodotto innovativo che non considera i prezzi quale parametro principale, ma si basa sul monitoraggio degli artisti attraverso l'interesse mediatico con l'obiettivo di avere una maggior visibilità sulle tendenze emergenti nel mondo dell'arte. Articker , questo è il nome del prodotto digitale frutto della collaborazione tra il team informatico di Phillips e la società Articker, piattaforma tecnologica fondata nel 2014 da Tomasz e Konrad Imielinski.
Articker tiene traccia di tutto quello che viene pubblicato nel mondo dell'editoria d'arte globale, con un database che comprende più di 16.000 pubblicazioni online e accumula informazioni provenienti da 50.000 altre fonti editoriali, tra cui gallerie, musei e fiere d'arte, aggregate in tempo reale su oltre 150.000 artisti del XX e XXI secolo. In questo modo, la piattaforma tecnologica fornisce ai potenziali collezionisti e agli specialisti di Phillips la visibilità sulle tendenze degli artisti nel tempo, così come le relazioni tra gli artisti, la copertura geografica e le correlazioni di valore.
La piattaforma inoltre pondera la copertura mediatica in modo che un articolo del New York Times, per esempio, sia classificato più in alto di uno apparso su un giornale universitario.
Per ora, Articker è usato principalmente internamente dagli specialist di Phillips, ma una versione è stata messa a disposizione dei clienti della casa d'aste.

In un'intervista, Jean-Paul Engelen, Co-Head of 20th century and contemporary art and global chairman di Phillips, ha dichiarato che il database offre un'analisi in tempo reale degli artisti che hanno il maggior peso nel settore culturale. “Di solito bisogna aspettare che si svolga un'asta per conoscere i dati sui prezzi sul mercato secondario di un determinato artista” ha dichiarato Engelen, ma con Articker ora è possibile seguire l'aumento della domanda di artisti emergenti, scoprendone nuovi prima che il loro lavoro entri nel mercato primario”. Tomasz Imielinski, co-fondatore di Articker, ha dichiarato: “In un mercato relativamente statico con dati sui prezzi poco frequenti e opachi, Articker crea un sistema di valutazione alternativo per gli artisti. Questo sistema si basa sulla misurazione della presenza mediatica di ogni artista attraverso la scansione e l'analisi continua di decine di migliaia di fonti online. Il potere di Articker è quello di fornire una copertura completa in tempo reale di ciò che viene scritto online su qualsiasi artista”.

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Qualche esempio
Ll'artista Amoako Boafo uno dei più acclamati ed emergenti proveniente dal Ghana il cui dipinto «The Lemon Bathing Suit» ha segnato il suo debutto in asta nel febbraio 2019, è stato venduto da Phillips per 675.000 sterline, più di venti volte la stima compresa tra 30-50mila sterline. I dati di Articker su Boafo indicano che la presenza mediatica dell'artista è aumentata dell'82% negli ultimi 18 mesi, spingendo la casa d'aste concorrente Christie's a includere Boafo nella sua recente lista “Five artists to invest in right now”. Tuttavia la copertura mediatica non riguarda la performance di Boafo in asta o in galleria, ma è concentrata sulla sua collaborazione con la maison di moda Dior di quest'estate. Un altro esempio: sempre da Phillips nel 2019 il debutto in asta dell'opera «Lilith» dell'artista Tschabalala Self ha triplicato la stima bassa, segnando un prezzo pari a 125.000 sterline rispetto a una stima compresa tra 40-60mila sterline. I dati di Articker mostrano che anche la presenza mediatica di Tschabalala Self è aumentata del 174% negli ultimi 18 mesi, mentre quella dell’artista francese Julie Curtiss è cresciuta di oltre il 775% negli ultimi 24 mesi, la possibile influenza sull’andamento in asta del suo dipinto «Princess» battuto per 106.250 sterline è stata di oltre 15 volte la stima compresa tra 6-8.000 sterline in un'asta da Phillips nel 2019. Che la notorietà mediatica degli artisti avesse effetti sul mercato è una evidenza nota da tempo, ora anche questo aspetto viene monitorato fornendo informazioni importanti sui possibili trend futuri.

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