di Andrea Fontana
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Molmed trema in Borsa perchè la golden power di Palazzo Chigi mette a rischio l'opa dei giapponesi di AGC che tuttavia potrebbero anche accettare le condizioni del Governo italiano e procedere all'acquisizione dell'azienda di biotech. Nella mattinata del 7 luglio i titoli sono arrivati a cedere il 10% per l'annuncio della decisione del Governo Conte di esercitare i potersi speciali che le consentono di bloccare o porre condizioni sulle operazioni che coinvolgono aziende o settori strategici. Poteri che sono stati rafforzati e allargati anche al settore sanitario all'inizio della primavera.
Sulla società di biotecnologie con sede nel Parco scientifico biomedico del San Raffaele di Milano, è in corso una offerta pubblica d'acquisto promossa da AGC che, a inizio lockdown, ha raggiunto un accordo con l'azionista di riferimento, la Fininvest della famiglia Berlusconi. Il titolo è stato perciò a lungo ancorato ai 50 centesimi per azione, visto che l'offerta mette sul piatto fino al 24 luglio 0,518 euro per azione e ha raccolto fino al 6 luglio adesioni pari al 33% dei titoli.
In una nota della sera del 6 luglio tuttavia, il Consiglio dei ministri italiano ha deliberato "l'esercizio dei poteri speciali in relazione all'operazione notificata dalla società AGC Inc. di acquisizione da parte di AGC Biologics Italy S.p.a. delle azioni ordinarie della società MolMed spa" . L'annuncio ha innescato il calo del titolo. Sono quattro i paletti imposti dal Governo italiano.
Il primo punto è l'obbligo di "comunicare al Ministero dello sviluppo economico qualsiasi accordo di trasferimento di proprietà intellettuale tra MolMed S.p.A. e le società del Gruppo AGC Inc., in merito soprattutto al trattamento della leucemia mieloide acuta e del mieloma multiplo". Il secondo e il terso riguardando le attività di R&S: "mantenere sul territorio nazionale l'attività di Ricerca e Sviluppo, inclusi i laboratori di ricerca e gli stabilimenti produttivi annessi" e "mantenere inalterati i livelli occupazionali del personale preposto a svolgere attività essenziali per la Ricerca e lo Sviluppo". L'ultima prescrizione prevede la garanzia di "prosecuzione delle attuali di collaborazione con le istituzioni italiane ed
europee".
AGC aveva posto il mancato intervento del Governo con la Golden Power come condizione per la validità della propria offerta: alla luce di quanto deliberato da Palazzo Chigi, precisa però la nota, "l'offerente sta attualmente valutando il contenuto del decreto ministeriale e comunicherà a breve in un distinto comunicato stampa se intende rinunciare alla Condizione Golden Power".
Andrea Fontana
Redattore Radiocor
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