Biciclette, vacanze, famiglia, casa, lavoro: i bonus del decreto Rilancio
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Mille euro in più a chi acquista un motorino elettrico o ibrido e rottama quello vecchio. Nel passaggio del decreto Rilancio in commissione Bilancio della Camera è stato previsto l’aumento dell’ecobonus nel 2020 fino a 4mila euro in caso di rottamazione di un vecchio motorino (da euro 0 a euro 3). L’incentivo si potrà ottenere anche senza rottamazione ma fino al tetto attuale di 3mila euro.
Le novità sono state introdotte con emendamenti M5s e Pd al provvedimento, proposte di modifica riformulate e approvate dalla commissione. L’obiettivo è promuovere l’acquisto di moto e motorini elettrici o ibridi. Gli incentivi riguardano in particolare i ciclomotori appartenenti alle categorie L2e, L3e, L4e, L5e, L62 e L7e.
Per quanto riguarda il decreto Rilancio, sono ripresi questa mattina i lavori in commissione Bilancio alla Camera. All’esame gli emendamenti al capitolo terzo del provvedimento, cioè le misure in favore dei lavoratori. Tra questi anche l’emendamento del governo che travasa nel provvedimento il decreto legge che consente di sfruttare di seguito tutte le 9 settimane di Cig Covid aggiuntive.
La commissione è impegnata ora a esaminare il provvedimento atteso in Aula a Montecitorio (un altro decreto Covid) e potrebbe riprendere l’esame degli emendamenti dopo l’Aula. Al momento la commissione non ha altre convocazioni ufficiali nella giornata di oggi e sarà un ufficio di presidenza a stabilire come proseguire i lavori.
L’obiettivo del Governo è quello di chiudere l’esame del provvedimento in commissione mercoledì sera, 1 luglio, così da sottoporre il testo rivisto e corretto all’aula della Camera per il primo via libera con il voto di fiducia.
Se sull’ecobonus per l’acquisto di motorini elettrici si è trovata la quadra, rimane ancora aperta la partita sugli incentivi all’acquisto di auto, forse rinviati al decreto di luglio, dopo il nuovo scostamento di bilancio stimato in 10-20 miliardi di euro. Sembra caduto il veto del Movimento Cinque Stelle sugli aiuti alle vetture a benzina e gasolio. Lo stallo sarebbe stato superato andando incontro alla richiesta dei pentastellati di rafforzare i bonus per le elettriche e le ibride e incentivare la rottamazione di vecchi modelli. La spinta alla riduzione dello stock di Euro 6, che comprende anche vetture a benzina e gasolio, trova favorevole l'opposizione. L'emendamento originale di Pd, Iv e Leu prevedeva che ci fosse un contributo statale fino a 2 mila euro, raddoppiato dal concessionario. L'ordine di grandezza non dovrebbe cambiare molto. Il tema però è quello delle coperture.
Un emendamento di Italia Viva al decreto riformulato e approvato nella serata del 29 giugno prevede un credito d’imposta al 50% per la costituzione o la trasformazione in società benefit. L’emendanento stanzia 10 milioni in due anni di cui 3 nel 2020 destinati a un fondo specifico per rafforzare l'ecosistema delle società benefit. Il credito d’imposta si applicherà alle spese sostenute dalla conversione del decreto fino alla fine dell’anno e potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione.
Un contributo di 200 euro una tantum per le lezioni di musica per i figli under 16, per i nuclei con Isee sotto i 30 mila euro. Lo prevede un emendamento approvato in commissione, a prima firma Mancini (Pd) e sottoscritto dagli altri gruppi. L'aiuto viene erogato a condizione che il pagamento sia tracciabile e che l'iscrizione ai corsi di musica sia precedente al 23 febbraio di quest'anno. Vale anche per chi si iscrive a bande e cori.
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