di Pierangelo Soldavini
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Sono più di 600mila tra biciclette e monopattini - per la precisione 614mila - gli acquisti sovvenzionati con il bonus bicicletta per un importo totale che non supera di molto i 215 milioni di euro stanziati inizialmente dal ministero dell’Ambiente per il buono mobilità che andava a supportare gli strumenti di trasporto sostenibile per le città nel post-Covid. Ieri si è chiusa la seconda tornata delle richieste, la prova d’appello per chi era rimasto escluso per un motivo o per l’altro in occasione del click day del 3 novembre. A ieri sera le richieste inserite sulla piattaforma risultavano 118.027 per un importo totale pari a 35,5 milioni di euro. In questo caso si trattava solo di prenotazioni per valutare il totale degli aventi diritto rimasti esclusi: gli interessati hanno avuto quindi un mese di tempo per iscriversi e sottoporre la somma richiesta, solo in seguito dovranno fornire la fattura e l’Iban per il rimborso. Nel contestato click day del mese scorso, caratterizzato da blocchi e ritardi legati soprattutto al malfunzionamento di Spid, i 215 milioni di euro erano andati esauriti in poco più di ventiquattr’ore con poco più di 300mila rimborsi e 258mila voucher, da utilizzare entro trenta giorni. In realtà questi buoni sono stati spesi solo in parte (196mila), liberando risorse per 31,9 milioni rientrati nella disponibilità del ministero: all’appello mancano quindi solo 3,6 milioni.
«Il giudizio sull’incentivo è ampiamente positivo - afferma Piero Nigrelli, responsabile biciclette per Confindustria Ancma -: anche se ci aspettavamo richieste di incentivi per circa un milione di biciclette, stimiamo che le vendite per l’intero 2020 possano balzare del 20% superando quota due milioni». I produttori non prevedono un “effetto bolla” con un crollo delle vendite l’anno prossimo: l’emergenza non sembra destinata a rientrare a breve e le difficoltà del trasporto pubblico potranno modificare sul lungo periodo le abitudini di spostamento, sostenuti anche dalle infrastrutture ciclabili che le città hanno realizzato in questi mesi e che proseguiranno. Per qualcuno si è trattato però di un’occasione che poteva essere sfruttata per raccogliere dati più precisi sul mercato: si sa genericamente che le biciclette a pedalata assistita hanno registrato il pieno e si stima che i monopattini rappresentino circa un terzo delle richieste di bonus. Ma nulla più.
Per chi punta sulla mobilità sostenibile non tutto è perduto. Dal 1° gennaio 2021 torna in vigore il bonus che originariamente era previsto per i residenti nei comuni più inquinati. Chi rottama entro il 31 dicembre 2021 autovetture omologate fino alla classe Euro 3 e motocicli fino all’Euro 2 e all’Euro 3 a due tempi avrà a disposizione un bonus di 1.500 euro per auto e 500 per moto che potranno essere spesi entro tre anni per abbonamenti al trasporto pubblico, biciclette anche a pedalata assistita e servizi di mobilità in sharing. Per questi incentivi sono già stanziati 150 milioni del vecchio fondo, a cui si aggiungono 100 milioni previsti in Legge di bilancio per il bonus bici e che a questo punto rimangono quasi del tutto inutilizzati. Salvo sorprese nell’iter di approvazione del bilancio.
Pierangelo Soldavini
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