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Seeyousound music film festival al via

di Angelo Curtolo

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La settima edizione del festival dedicato al cinema internazionale a tematica musicale è on-line

12 febbraio 2021
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2' di lettura

Al via la settima edizione del Seeyousound music film festival, il primo festival in Italia dedicato al cinema internazionale a tematica musicale. Quest'anno si può vedere tutto on-line. E anche due opere, trasmesse live da due maggiori teatri d'opera, con messinscene innovative.

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Milano

Il 20 alle 20 su Rai5 e su Raiplay live streaming (senza pubblico) dalla Scala dell'opera Salome di R. Strauss, dirige Zubin Mehta, regìa di Damiano Michieletto, atteso qui al suo debutto con quest'opera; nel ruolo del titolo Yelena Stikhina, al debutto scaligero.

Lo spettacolo è la prima nuova produzione scaligera dopo il lockdown e la seconda opera rappresentata in forma scenica dopo la ripresa del Così fan tutte con la regia di Michael Hampe: il Teatro si ripresenta al pubblico con la sua storia e il suo presente. Una scelta di forte significato simbolico ma dettata anche da ragioni pratiche e di responsabilità: Salome prevede pochi personaggi e non pone particolari problemi al distanziamento.

Torino

Dal 19 al 25 online la settima edizione di Seeyousound, il music film festival con 73 titoli e il focus su Black lives matter, un percorso trasversale nel significato più ampio di musica black. Ne fanno parte, in anteprima italiana: Ronnie's di Oliver Murray, sul celebre club di Londra che ha ospitato leggende come Ella Fitzgerald, Chet Baker, Nina Simone e Miles Davis; Everything: the real thing story, acclamato film di Simon Sheridan sui The Real Thing e la prima rivoluzione della musica nera in Uk; Contradict, per reclamare un nuovo ruolo per l'Africa Ma anche un film come Cunningham sul grande coreografo americano Merce Cunningham, dalla lotta per affermarsi nella NY del dopoguerra, fino a diventare uno dei più influenti.

Vienna

Il 21 alle 20.15 live streaming (senza pubblico), disponibile per 24 ore, dalla Staatsoper di Carmen, con Anita Rachvelishvili (che ricordiamo nel S. Ambrogio scaligero 2009 proprio in questo ruolo), Piotr Beczala ed Erwin Schrott. La regia è di Calixto Bieito, per il quale Carmen non è né la femme fatale né un simbolo di emancipazione. Non ci sono i gitani e il flamenco è citato solo ironicamente dalle amiche di Carmen. L'enclave spagnola di Ceuta, in Marocco, ha ispirato il regista.


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