di Simonluca Pini
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Era il 1991 quando Skoda fu acquistata dal gruppo tedesco. In 30 anni il marchio ceco è passato da marchio locale della Europa della cortina di ferro con prodotti di qualità lontana dagli standard occidentali a brand di successo globale con modelli di qualità eccellente e best in class, come dimostra una produzione cresciuta da 172.000 veicoli di tre decenni fa all'oltre milione di veicoli del 2020.
Oltree ai tre siti produttivi boemi originari, l'azienda produce anche in Cina, Russia, Slovacchia e India, attraverso le affiliazioni del Gruppo, nonché in Ucraina in collaborazione con un partner locale. Oltre ai numeri e alle vendite, Skoda è cresciuta esponenzialmente sul fronte del valore percepito conquistando clienti premium che solamente 15 anni fa non avrebbe mai pensato di comprare una vettura del marchio boemo.
I primi contatti tra Skoda e il Gruppo Volkswagen risalgono agli anni '70, con una collaborazione informale prima del lancio di Skoda Favorit. Dopo il crollo del regime comunista nel novembre 1989, le impressioni positive di Favorit e i contatti recenti stabiliti tra Wolfsburg e Mladá Boleslav portarono ad ampi colloqui sulla possibilità di collaborazione e i negoziati guadagnarono presto slancio. La situazione era chiara: senza un forte partner strategico, Skoda non avrebbe avuto alcuna possibilità sul mercato mondiale. La capacità produttiva annua all'epoca era di appena 200.000 veicoli e la gamma modelli accostava auto ormai obsolete alle moderne Favorit e Forman wagon. Il futuro del Brand risiedeva nella privatizzazione dell'azienda, fino ad allora statale. I maggiori punti di forza della Casa erano la forza lavoro qualificata e altamente motivata e la forte tradizione di produzione di veicoli nella sede di Mladá Boleslav. Inizialmente, 24 aziende furono considerate come partner potenziali. Nell'agosto 1990, rimanevano in corsa l'alleanza Renault/Volvo e il Gruppo Volkswagen. Il 9 e 10 dicembre 1990 si tennero altri colloqui esplorativi e, infine, il 21 dicembre 1990, il Governo firmò il contratto con il Gruppo Volkswagen, che aveva proposto un progetto di sviluppo futuro più attraente per Skoda. Il 28 marzo 1991, il Ministro dell'Industria Jan Vrba, a nome della Repubblica Ceca, e Carl H. Hahn, in rappresentanza del Board del Gruppo Volkswagen, firmarono l'accordo principale per la costituzione di una joint venture per la produzione di veicoli ŠKODA. Dopo che il Gruppo Volkswagen mantenne i suoi impegni contrattuali, il 16 aprile 1991 ricevette il 31% delle azioni di Skoda auto per un contributo di 620 milioni di marchi. In seguito, il nuovo azionista aumentò gradualmente la sua partecipazione fino a detenere, il 30 maggio 2000, il 100% delle azioni della società.
Dopo l'acquisizione la gamma fu allargata con un pick-up leggero da affiancare a Favorit e Forman. Nel 1994 fu presentata la Skoda Felicia, in sostituzione della Favorit, che portò al debutto dotazioni come l'Abs, l'aria condizionata, il servosterzo e i motori del Gruppo 1.6 Mpi e 1.9 diesel.
L'Octavia fu il primo modello sviluppato interamente sotto l'egida del Gruppo Volkswagen debuttò nel settembre 1996, diventando un modello icona per il marchio ceco.
Nell'autunno 1999, la nuova compatta Fabia sostituì la gamma Felica e insieme a Octavia è il modello più richiesto della gamma.
La Skoda Superb arrivò nel 2001, riprendendo per la sua nuova ammiraglia uno dei nomi più importanti nella storia dell'azienda. L'attuale terza generazione è disponibile anche in versione iV con trazione plug-in hybrid. Nel 2011 è stata presentata la Citygo, citycar super compatta e cugina “stretta” di Volkswagen Up e Seat Mii. Nel settembre 2016, ŠKODA ha lanciato la gamma suv con Kodiaq, a cui si sono aggiunti successivamente Karoq e Kamiq. Il 2020 è stato l'anno di debutto di Enyaq iV, primo suv elettrico prodotto su piattaforma Meb.
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