di Mariolina Sesto
Coronavirus, ecco gli spostamenti consentiti dal 4 maggio
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Da lunedì 4 maggio la parola d'ordine sarà mobilità sostenibile. E la bicicletta (insieme al monopattino) presumibilmente diventerà il mezzo più usato, almeno in città. Usare il trasporto pubblico non dovrà essere più la prima opzione anche perché metropolitane, tram e bus avranno ingressi contingentati. E scegliere in massa l'auto privato potrebbe portare alla paralisi del traffico in città. Così, dal governo all'Istituto superiore di sanità, le istituzioni hanno messo in campo un pressing fortissimo per promuovere le due ruote. Anche a suon di incentivi.
Card da 200 euro per acquisto bici
Il primo bonus dovrebbe arrivare nella settimana che si apre il 4 maggio quando il governo dovrebbe varare il decreto maggio (ex decreto aprile): sarà una card da 200 euro per acquistare bici, anche elettriche, monopattini, o da spendere per i servizi di car sharing e simili nelle grandi città, per cercare di decongestionare i mezzi pubblici ed evitare che nelle ore di punta umenti il rischio contagio da Covid. La misura è stata confermata anche dalla ministra dei Trasporti Paola De Micheli: «
È allo studio il riconoscimento di un “buono mobilità alternativa”, per i residenti nelle città metropolitane e aree urbane con più di 60.000 abitanti, pari a 200 euro per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata
assistita, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard e monopattini, ovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale». In seguito la ministra ha aggiornato il valore del bonus dicendo che «per le biciclette è previsto fino a un massimo di 500 euro. Ma non verrà calcolato per soglie di reddito». Il bonus dovrebbe essere erogato sotto forma di rimborso dopo l’acquisto. Il sottosegretario ai Trasporti Roberto Traversi ha inoltre indicato la strada del potenziamento delle piste ciclabili: «È nostra intenzione coinvolgere anche i sindaci affinché si cominci a mettere su carta da subito l’avvio di piste ciclabili aggiuntive a quelle già esistenti, magari utilizzando in via transitoria le corsie preferenziali, aprendo nuovi varchi per bici, e-bike e monopattini».
In Trentino bonus regionale per le due ruote
Oltre al governo si muovono le regioni. La Giunta provinciale di Trento ha già previsto un bonus per incentivare l'acquisto di biciclette per i lavoratori residenti nei cinque maggiori centro del Trentino -
Trento, Rovereto, Pergine, Arco e Riva del Garda. L'obiettivo - ha detto il vice presidente della Provincia, Mario Tonina, è quello di allentare la pressione sui mezzi pubblici con il ritorno al lavoro dei pendolari.
È previsto un contributo pari al 50% della spesa (non più di 500 euro per mezzi a pedalata assistita e 100 per quelli normali). Il budget stanziato è di un milione di euro. Il bonus - ha precisato Tonina - potrà essere sommato al contributo fissato a livello nazionale.
Milano: entro l’estate 23 km di nuove piste ciclabili
In campo anche i comuni. Che per ora stanno predisponendo nuovi piani di mobilità che incentivino l'uso di bici e scooter. E la stessa ministra dei Trasporti De Micheli ha assicurato: «Ai comuni daremo soldi e regole per realizzare piste ciclabili temporanee dove potranno circolare solo due ruote non a motore». A Milano, ad esempio, ci sarà una rivoluzione verde: il Comune sta mettendo in campo un piano straordinario per la mobilità ciclabile che prevede di realizzare entro l'estate 23 chilometri di nuove piste ciclabili. Le nuove piste ciclabili collegheranno il centro con le periferie. I lavori della prima pista ciclabile da 6 chilometri, quella che collegherà San Babila a Sesto Marelli, passando per la via dello shopping di corso Buenos Aires, sono partiti il 29 aprile e sarà realizzata solo in segnaletica. In viale Monza la nuova pista sarà realizzata attorno allo spartitraffico e sarà sempre in segnaletica ma con piccoli paletti in gomma per separare le bici dalle auto così che i cittadini che sceglieranno di muoversi in bicicletta potranno farlo in sicurezza.
Dal ministero dei Trasporti è arrivata l'autorizzazione per introdurre a Milano la “casa avanzata delle biciclette”: si tratta di un tipo di segnaletica per cui dove c'è un incrocio con il semaforo ci saranno due linee di arresto: una per le bici e una per le auto più arretrata. In questo modo, alla partenza si eviteranno gli incidenti. Altre piste ciclabili il Comune le realizzerà da Bande nere fino a Bisceglie, dal quartiere Isola fino a via Farini e il Cimitero Monumentale e infine sfruttando i contro viali della città, dove le auto dovranno andare a 30 chilometri all'ora.
Nasce la Bicipolitana bolognese
Nel capoluogo emiliano nasce la Bicipolitana bolognese. Si tratta di una rete metropolitana che a partire da Bologna connetterà tutti i principali centri abitati, poli produttivi e funzionali del territorio metropolitano. La rete sarà composta in totale da 493 km, di cui 145 già esistenti: 10 le direttrici principali e 6 le linee
complementari (275 km di cui 84 esistenti) integrate con il Biciplan del capoluogo. Il progetto, previsto dal Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), ha alcuni tratti già realizzati, altri in corso di realizzazione: entro l'anno apriranno infatti la rete ciclabile della Reno-Galliera e il tratto bolognese della Ciclovia del Sole il cui cantiere ripartirà il 4 maggio.
Per approfondire:
● Fase 2 in bicicletta? Le città a misura delle due ruote sono ancora pochissime
● Covid-19, la distanza sociale giusta se si corre o si va in bicicletta
Mariolina Sesto
vice capo servizio
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