di Gianni Rusconi
La lobby dello student Hotel a Bologna
3' di lettura
L'ultimo video del giovane chitarrista Leo Meconi, volto di X Factor edizione 2020, ha voluto ricordare quanto sia stato difficile l'anno passato per i ragazzi a causa della pandemia ed è stato girato in parte negli spazi del piano terra di The Student Hotel di Bologna. Una scelta non casuale, perché la struttura aperta lo scorso ottobre, la sedicesima dell'omonimo gruppo olandese in Europa (e la seconda in Italia), è un esempio evidente di come si possa affrontare lo stato di emergenza sanitaria, cambiando pelle ed adattandosi alle nuove esigenze degli ospiti. Il format della location è infatti quello dell'ospitalità ibrida e ricalca quello che si può già vivere a Firenze Lavagnini e che ci saranno prossimamente (se i piani annunciati la scorsa verranno confermati) a Roma, Torino, Milano (area Bicocca e Isola), Venezia e Napoli.
L’interno dello student Hotel
Nel cuore della Bolognina, una delle nuove aree per lo sviluppo turistico del capoluogo emiliano, a pochi passi dalle principali vie del centro storico e dalla stazione ferroviaria dell'Alta Velocità, l'hotel vuole essere un punto di riferimento per collegare e riunire e a diverse categorie di persone (viaggiatori, studenti, professionisti, free lance), giocando come fra elementi di design, spazi di co-living e co-working e componenti e attrazioni “local” per offrire un'esperienza di accoglienza innovativa. Lo Student Hotel di Bologna ha visto la luce dopo tre anni di lavori e ha trasformato i 19mila metri quadri in cui sorgeva uno stabile di Telecom Italia in una struttura a 4 stelle con 361 camere, fra singole e doppie, distribuite su tre piani. Come vuole la tradizione TSH, la configurazione delle camere è variabile e altrettanto variabili sono le formule di soggiorno, che vanno dalla standard fino all'executive e comprendono a vario titolo l'accesso ai servizi comuni, dalla piscina alla palestra, dal parcheggio sotterraneo alle zone chill-out e studio fino ai cosiddetti “Collab” attrezzati con scrivanie, sale riunioni e connettività Wi-Fi a banda larghissima.
Il punto di partenza dello Student Hotel di Bologna è quello di essere un luogo polifunzionale in cui turisti e viaggiatori possono mescolarsi con studenti da ogni parte del mondo e con gli abitanti del quartiere, che diventano “guide” privilegiate cui chiedere dritte per andare alla scoperta della città. L'altra peculiarità della struttura ha invece a che vedere con il fattore sicurezza. Per prevenire la diffusione del contagio, oltre alle consuete regole per il distanziamento fisico da osservare nell'utilizzo delle zone comuni, è stata introdotta la figura di un well-being coach a disposizione degli ospiti (con uno staff dedicato) in modalità 24x7.
La scelta della Bolognina per insediare il nuovo TSH ha dei razionali ben precisi. Si tratta infatti di una delle aree della città oggetto di un esteso processo di riqualificazione urbana che sta cercando di armonizzare l'anima multirazziale del luogo, i grandi spazi che mette a disposizione e punti di incontro conviviale. A poca distanza dall'hotel si trovano infatti la Trattoria di via Serra (locanda a gestione familiare che serve piatti emiliani fatte in casa con ingredienti a km 0) e il pub Fermento dall'atmosfera vintage, locali etnici come Pane Georgiano e centri culturale polivalenti come Zou - Zapap Officine Urbane, dove si servono birre artigianali e vengono ospitati mercatini e un'etichetta discografica dentro i locali di un ex mercato di interscambio. Senza dimenticare, infine, realtà già affermate dell'underground bolognese come il Mikasa e il Freakout Club.
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