di Enrico Miele
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Esordio da incorniciare sull’Aim Italia per la società Labomar che al suo debutto in Borsa guadagna oltre il 20% ed è il titolo migliore di tutta Piazza Affari. L’azienda specializzata nel campo di integratori alimentari, dispositivi medici, cosmetici (rientranti nel più ampio settore della nutraceutica) in fase di collocamento ha raccolto 29,9 milioni di euro, di cui 3,9 milioni di euro in vendita riservati all’esercizio dell’opzione “greenshoe”. Il flottante al momento dell’ammissione è del 19,86%, assumendo l’integrale esercizio dell’opzione greenshoe e la capitalizzazione iniziale è pari a circa 110,9 milioni di euro.
«Siamo molto orgogliosi di avere raggiunto questo traguardo e della lusinghiera risposta del mercato – commenta Walter Bertin, fondatore e amministratore delegato di Labomar – è un riconoscimento al lavoro fatto in oltre 22 anni di storia, alla qualità della nostra azienda e del nostro business model». La quotazione, prosegue, «ci consentirà di sostenere le strategie di crescita dei prossimi anni, per linee interne ed esterne, e di aumentare il nostro impegno nelle attività di R&D».
Labomar ha chiuso il 2019 con ricavi pro-forma di 56,6 milioni di euro (43,5 milioni di euro nel 2018), un EBITDA pro-forma adjusted di 12,2 milioni di euro (9 milioni di euro nel 2018), un EBIT pro-forma adjusted di 8,3 milioni di euro (6,2 milioni di euro nel 2018) e un utile netto pro-forma adjusted di 5,7 milioni di euro (4,3 milioni nel 2018). I conti 2019 tengono conto dell’acquisizione della società Canadese ImportFab, chiusa nel mese di ottobre dello scorso anno. Nei primi 6 mesi del 2020, Labomar ha registrato ricavi pari a 33,0 milioni di euro e un EBITDA consolidato pari a 7,8 milioni di euro.
(Il Sole 24 Ore - Radiocor)
Enrico Miele
Redattore Radiocor
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